Kingdom Hearts Forum

Posts written by Kusari

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    Il 2022 è stato il ventennale da quando il preadolescente che sono stato si è scritto per la prima volta con delle persone online.

    Da allora la mia vita non è stata più la stessa, per tanti motivi. Non sono qui per dire se sia stato un bene, oppure un male (anche perché non conosco l'alternativa). Se non lo avessi fatto, di certo la mia esistenza sarebbe stata completamente diversa.

    Sento chiaramente di essermi perso tante, tante cose. Ma altrettante cose che ho imparato stando su internet, le persone sparse per l'Italia e non solo che ho conosciuto e i ricordi di quel che è stato, li sento in qualche modo come un tesoro inestimabile.

    Ma non voglio morire sul web. Da anni ormai non vivo nel mondo reale e neppure qui: sono uno zombie lamentoso e rimuginante. In fondo ho capito che devo tenere il computer spento, che me ne devo andare, ma qualcosa mi trattiene e credo proprio che quel qualcosa sia l'orrore di tornare il ragazzino impresentabile che credevo di essere prima di venire ammirato da qualcuno nella mia vita parallela di sola scrittura. Ma questa fuga dalla mediocrità mi sta uccidendo in modo lento e gradevole, come una rana bollita (che non è consapevole di star cuocendo).

    Perciò dal prossimo anno, cioè da domani, smetterò di fare il login. Smetterò di essere chiuso in questa stanza. Anche a costo di vagare tutti i giorni a zonzo da solo, anche se non conoscerò un'anima e mi sembrerà di uscire di testa per la noia e la mancanza di contatti umani, per quanto mediati dallo schermo.

    Non so cosa mi aspetta, ma questo isekai è concluso da un pezzo.

    Starò lontano dal web a lungo e i miei ricordi si faranno col tempo meno chiari; comincerò a parlare meglio e scrivere peggio e in futuro sembrerò un altro... Ma non importa. Nel 2023 non ci sarò.
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    La notte del 23 dicembre mi sono accorto che il KHF era stato eliminato e, allarmato, ho "creato un nuovo forum" per occupare il dominio prima che lo facesse qualcun altro con intenzioni poco carine.

    Da giorni mi stavo sentendo via MP col founder Zeo, ma non mi aveva detto di voler cancellare il Kingdom Hearts Forum.

    Verso l'alba ho deciso di cancellare il forum segnaposto perché il pensiero di trascorrere il 2023 rispondendo a utenti impazziti che reclamano spiegazioni mi metteva i brividi (e non me ne posso occupare).

    In tarda mattinata ho tirato un sospiro di sollievo, notando che il KHF era stato ripristinato. Ma non è chiaro cosa sia successo (o almeno, non è chiaro a me).

    Xevon il giorno stesso aveva scritto cose inopportune su Kyon in tag, che è admin; perciò c'è il dubbio se il forum sia stato cancellato da Zeo per motivi ignoti oppure da Kyon per eliminare il testo della tag e/o durante uno scatto d'ira. O magari c'è una terza pista che non riesco a ponderare (...un improbabile "attacco hacker"?).

    Se la decisione di cancellare tutto è arrivata da Zeo, credo sarebbe opportuno discutere insieme su cosa fare di questo spazio che è stato importante per molte persone, prima di fare un passo tanto estremo... Ma questa è solo la mia opinione. ^^'

    Non mi sembra il caso d'intasare la tag: parliamone in questa sede!
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    Non so come sia possibile, ma avevo dimenticato l'esistenza di due anime "importanti" della mia adolescenza: Full Metal Panic! e Saiyuki.

    Del primo avevo rivenduto 10 anni fa su eBay due serie di manga complete e visionato 2-3 stagioni di anime su MTV il martedì sera nell'arco di anni. E mi sembra di ricordare che avevano trasmesso le repliche più volte.

    Saiyuki idem: trasmisero un paio di serie su MTV e da adolescente ero molto preso. Dopo essermi venuto in mente di cercare il manga su internet e aver appurato che sì, era edito in Italia da Dynit, mi sono ricordato che in effetti ce l'avevo; era pubblicato in formato wide dall'allora Dynamic Italia.

    Sono rimasto turbato dal constatare che avevo rimosso senza appello queste serie che negli anni dell'adolescenza avevo costantemente avuto sotto il caso e mi sorgono dei dubbi sull'affidabilità della mia memoria. Voglio dire, non si trattava di Michiko e Hatching, FLCL o Abenobashi...

    Nella mia camera ho servato una frazione dei numerosi manga che possedevo da adolescente (e mi sono pentito di averli rivenduti per due lire).
    In occasione del black friday ho recuperato alcune serie come Inferno e paradiso e Yu-Gi-Oh! per una sorta di nostalgia. In più, mi ha colto la sensazione di aver in qualche modo dilapidato un patrimonio... Ciò che ero, anche il mio modo di scrivere poco comune nell'adolescenza, in fondo è stato anche merito delle opere nelle quali vivevo immerso: che siano stati anime, manga, videogiochi...

    Rispetto ai miei conoscenti teen di allora che vivevano tra alcol, calcio, tv spazzatura ecc. mi vedevo di gran lunga messo meglio. Di questo devo ringraziare anche i miei interessi, benché considerati "roba da sfigati".

    Quindi ho comprato ancora una volta il primo numero di Full Metal Panic!, che spero di conservare nella libreria finché sarò vecchio.

    Mi ha fatto piacere rimaneggiare il suddetto manga e l'ho letto con occhi completamente diversi rispetto alla prima volta... Allora non sapevo niente di geopolitica e ricordo vagamente che avevo trovato "pesanti e noiosi" i rimandi alla guerra fredda e alla sfera militare; in quest'epoca mi sembrano invece cose molto leggere, di base (e lo sono) dal momento che temiamo sul serio la terza guerra mondiale come il lancio di un missile nucleare.

    E chissà quante altre cose, magari ancora più importanti, non ricordo e non ricorderò mai... Forse è per questo che compriamo i souvenir, benché cianfrusaglie: per tenere vivo il ricordo.
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    (...)

    Edited by Kusa-ri! - 14/12/2022, 23:04
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    (...)

    Edited by Kusa-ri! - 14/12/2022, 23:05
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    (...)

    Edited by Kusa-ri! - 14/12/2022, 23:05
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    (...)

    Edited by Kusa-ri! - 14/12/2022, 23:06
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    :facepalm:

    Edited by Kusa-ri! - 14/12/2022, 23:08
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    CITAZIONE (the Other Promise @ 7/12/2022, 00:37) 
    A parte questo voi come state, tutto bene? Mi raccomando, solo risposte sincere.

    Sono (ancora) vivo. Giusto per vedere il bicchiere mezzo pieno.
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    Anch'io riuscivo a lasciarmi andare ed essere me stesso solamente online. Nel mondo reale stavo con l'ansia di fare delle figuracce, di perdere la faccia e rimanere marchiato per il resto dei miei giorni; su internet mi potevo esporre perché sentivo di non rischiare nulla... Male che vada uno può cambiare nickname e forum (o chat). Coi social c'è stato un rovesciamento: ora è diventato più "sicuro" parlare nei bar che su Facebook & co. dove le persone de facto si schedano da sole e un'opinione ti può costare il posto di lavoro (perché ti può leggere il capo oltreché la mamma, lo zio e i biscugini).

    Non ci sono sanzioni sociali solamente se qualcuno osanna Hitler: anche presentarsi come appassionati di anime e videogiochi da adulti può far sorgere dubbi sulla serietà della persona da chi è lontano da questi mondi e traboccante di pregiudizi. Nella società c'è ancora tanta ignoranza.
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    In che senso si vogliono approfittare, ti chiedono dei soldi? Se hai un ragazzo comunque non sei proprio isolata, dai.
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    Ma quindi ti sei buttata nel lavoro e non hai una vita sociale (questa volta per tua scelta)? Non credo che vivere di solo lavoro possa essere una soluzione. Secondo me puoi trovare qualcuno con cui andare d'accordo anche offline... Perché non dovresti? Se aspetti i reduci di ForumCommunity, mi sa che di compagnia ne avrai poca ._.
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    CITAZIONE (Kairi__ @ 3/12/2022, 15:42) 
    CITAZIONE (Kus never ends @ 2/12/2022, 16:33) 
    Per me è stato lo stesso, ti capisco. Tuttora ho problemi nel mondo reale e non ho nemmeno più una seconda vita su internet; non ho nemmeno più l'età. Vorrei conoscere persone e avere una vita sociale fuori di casa, ma non so come giustificare il mio essere stato fondamentalmente chiuso dentro a una stanza per tutta la gioventù. Ora quando lo racconto a sconosciuti su internet, sono additato come un fannullone o un malato di mente: per quanto ci discuta proprio non capiscono, non riesco a smuovere di una virgola i loro pregiudizi, anche perché in quanto etichettato come squilibrato non mi dà retta nessuno, pensano che non abbia nessuna esperienza di vita e di conseguenza che non capisca niente. Qualcuno mi paragona ai disadattati poco comunicativi che stanno in disparte e dopo impazziscono, facendo una strage. Qualcun altro mi vede come un complottista, terrapiattista, no vax, estremista violento di destra ecc. ecc. perché per la società chi è anonimo su internet non può che essere questo. Naturalmente sono visto anche come un analfabeta, a dispetto del fatto che scriva più o meno come un libro stampato... Una volta mi è capitato di scrivere "discretezza" e sono stato ricoperto d'insulti da tizi fermamente convinti che abbia scritto male "discrezione" in quanto ignorante: non si sono posti il minimo dubbio, si sono lanciati su di me come delle belve... Quando una persone ha fatto notare l'esistenza di tale vocabolo, hanno semplicemente smesso di scrivere...

    Ai miei tempi i niubbi si rendevano conto di esserlo, si sentivano inferiori e cercavano di migliorarsi, si vergognavano... Ora la realtà non conta più nulla, siamo nell'era della post-verità: quindi siccome ho detto che non ho una vita sociale ed esco poco, mi vedono come un buzzurro analfabeta anche se dimostro di non esserlo... Conta quello che è verosimile, quello che pensa la massa amorfa di una data cosa.

    Se c'è una cosa che ho imparato invecchiando, è che non serve a niente provare a far cambiare idea alle persone, anche se hanno torto marcio. Nella vita ci sono tanti di quei problemi che non posso perdere tempo dietro a chi non merita niente.

    Ciò che io penso, in maniera del tutto sincera e reale, è che le nostre esperienze virtuali valgono quanto esperienze reali. Io personalmente non vedo tutta questa differenza, perché anche virtualmente, in questi ambiti, si comunicava, c’erano problematiche da risolvere, c’erano litigi adolescenziali, c’erano cotte… c’era tutto.
    Ed a me hanno aiutato molto, perché in realtà life non avevo modo di rapportarmi con gli altri e plasmare il mio carattere. Questo mi ha aiutato tantissimo e mi ha dato ciò che dal vivo non riuscivo ad ottenere e sperimentare.
    Ovviamente io avendola vissuta posso comprendere, per chi non l’ha vissuto, come dicevamo, è difficile. A volte basterebbe cercare di mettersi un minimo nei panni degli altri, e se non si può comprendere cercare almeno di accettare.
    Io attualmente l’unica vita sociale che mi tengo è quella dovuta al mio lavoro, che mi porta per forza di cose, a dovermi rapportare con tantissime persone; quella è la mia comfort zone, al di fuori resta comunque “difficile”, ed amicizie nel mio lavoro non posso averne (già provato ma in generale usano e basta.)
    E va bene così.

    Anche il web è cambiato, come hai detto tu stesso per assurdo è come se stesse retrocedendo, come se noi fossimo i niubbi.
    Nessuno ha il minimo di filtro o rispetto dietro allo schermo, anzi si sentono ancora più in dovere di giudicare o esprimere il proprio parere non richiesto.

    Hai ragione. Ma forse è meglio per noi smettere di pensarci e cercare di prendere il buono del presente. Tanti si staccano dai social, e da internet, perché non ne possono più: magari si rifugiano nel mondo reale per cercare degli ambienti tranquilli e persone decenti... Che è un po' quello che succedeva in passato coi forum, ma alla rovescia.
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    CITAZIONE (Kairi__ @ 2/12/2022, 13:22) 
    CITAZIONE (Kus never ends @ 1/12/2022, 16:21) 
    Tanto quel mondo non esiste più, e se provo a parlare della mia adolescenza nei forum faccio la figura di un disturbato mentale che viveva fuori dalla realtà... Come se avessi frequentato dei peluche. Anche quelli che stanno H24 sui social non capiscono come possano nascere delle amicizie o ci si possa prendere delle cotte per persone che non si sono mai viste in faccia e delle quali non si sa niente, neppure il nome. Anche una ragazza che conoscevo in questo modo, arrivata a trent'anni ha cominciato ad avere dei sospetti su di me: trova plausibile che possa essere un cinquantenne maniaco perché non ha mai neanche sentito la mia voce.

    Alle fine, la quasi totalità delle persone non capisce niente che non abbia vissuto sulla propria pelle, ma non se ne rende conto e addita in modo sprezzante e senza appello le cose lontane dalla normalità propria e della massa.

    Infatti io mi ritrovo a parlare con persone “di quei tempi” proprio perché sono gli unici che possono comprendere, chi non ha vissuto una situazione del genere, o chi l’ha vissuta anche solo in maniera più superficiale, non può capire. Passi per malato sociale e basta; poi io personalmente a quei tempi i problemi a livello sociale li avevo davvero, riuscivo ad essere come volevo dietro allo schermo, ma non dal vivo. E l’unica differenza che c’è adesso rispetto ad allora è che prima desideravo essere considerata a livello sociale dagli altri, mentre ora non me ne frega proprio nulla, anzi preferisco meno legami possibili xD
    I bei ricordi dell’adolescenza per me sono composti da un ammasso di pixel, senza tutto questo non avrei nemmeno un bel ricordo da conservare, mi hanno salvato proprio le persone che non ho mai visto.

    Per me è stato lo stesso, ti capisco. Tuttora ho problemi nel mondo reale e non ho nemmeno più una seconda vita su internet; non ho nemmeno più l'età. Vorrei conoscere persone e avere una vita sociale fuori di casa, ma non so come giustificare il mio essere stato fondamentalmente chiuso dentro a una stanza per tutta la gioventù. Ora quando lo racconto a sconosciuti su internet, sono additato come un fannullone o un malato di mente: per quanto ci discuta proprio non capiscono, non riesco a smuovere di una virgola i loro pregiudizi, anche perché in quanto etichettato come squilibrato non mi dà retta nessuno, pensano che non abbia nessuna esperienza di vita e di conseguenza che non capisca niente. Qualcuno mi paragona ai disadattati poco comunicativi che stanno in disparte e dopo impazziscono, facendo una strage. Qualcun altro mi vede come un complottista, terrapiattista, no vax, estremista violento di destra ecc. ecc. perché per la società chi è anonimo su internet non può che essere questo. Naturalmente sono visto anche come un analfabeta, a dispetto del fatto che scriva più o meno come un libro stampato... Una volta mi è capitato di scrivere "discretezza" e sono stato ricoperto d'insulti da tizi fermamente convinti che abbia scritto male "discrezione" in quanto ignorante: non si sono posti il minimo dubbio, si sono lanciati su di me come delle belve... Quando una persone ha fatto notare l'esistenza di tale vocabolo, hanno semplicemente smesso di scrivere...

    Ai miei tempi i niubbi si rendevano conto di esserlo, si sentivano inferiori e cercavano di migliorarsi, si vergognavano... Ora la realtà non conta più nulla, siamo nell'era della post-verità: quindi siccome ho detto che non ho una vita sociale ed esco poco, mi vedono come un buzzurro analfabeta anche se dimostro di non esserlo... Conta quello che è verosimile, quello che pensa la massa amorfa di una data cosa.

    Se c'è una cosa che ho imparato invecchiando, è che non serve a niente provare a far cambiare idea alle persone, anche se hanno torto marcio. Nella vita ci sono tanti di quei problemi che non posso perdere tempo dietro a chi non merita niente.
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    Tanto quel mondo non esiste più, e se provo a parlare della mia adolescenza nei forum faccio la figura di un disturbato mentale che viveva fuori dalla realtà... Come se avessi frequentato dei peluche. Anche quelli che stanno H24 sui social non capiscono come possano nascere delle amicizie o ci si possa prendere delle cotte per persone che non si sono mai viste in faccia e delle quali non si sa niente, neppure il nome. Anche una ragazza che conoscevo in questo modo, arrivata a trent'anni ha cominciato ad avere dei sospetti su di me: trova plausibile che possa essere un cinquantenne maniaco perché non ha mai neanche sentito la mia voce.

    Alle fine, la quasi totalità delle persone non capisce niente che non abbia vissuto sulla propria pelle, ma non se ne rende conto e addita in modo sprezzante e senza appello le cose lontane dalla normalità propria e della massa.
156 replies since 1/6/2014
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