Kingdom Hearts Forum

Posts written by Slash

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    Sinceramente non mi ricordavo neanche dello scazzo con il Final Kingdom. Comunque devo ringraziare tutti quei flame inutili che andavano avanti per giorni e giorni perché probabilmente è proprio in quell'occasione che Kusari ricordava che mi sono affezionato al KHF e che ho deciso di rimanerci. Il fatto che qui si discutesse delle proprie cose e non si parlasse solo di videogiochi era una cosa veramente rara all'epoca, tutti i forum in cui ero stato avevano come principale obiettivo le visite, lo spam, la classifica ecc, c'erano 10 utenti e 100 visitatori. Qua invece era esattamente l'opposto, 100 utenti e 10 visitatori, era tutto molto più vero, il nostro piccolo mondo parallelo!

    Ciao belli! :ciao:
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    Di certo è da depravati guardarle.
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    Se avete la possibilità e una famiglia alle spalle che vi possa mantenere gli studi andate avanti a studiare perché gli anni dell'università sono i migliori e comunque fra un lavoro di merda oggi e mal che vada un lavoro di merda fra 3-5 anni sceglierei la seconda.
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    Non dico che non sia geniale, dico che non mi piace.
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    CITAZIONE (_mr. simpatia_ @ 21/1/2013, 11:17) 
    l'ho visto poco tempo fà,a mio avviso è il miglior film di Tarantino

    ???



    Comunque a me non è piaciuto tanto, storia banale e veramente troppo lungo, oltretutto non sono un gran fan del genere, mi piace Tarantino ma quando incominciano a esserci quelle scene di sparatorie a cazzo con musica gangsta... boh mi cade un po' tutto il film.
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    Non so trovarci un titolo quindi se ne avete uno migliore cambiatelo, comunque è un topic un po' così, un po' a cazzo, fatto sta che a me capita spesso mentre leggo qualche libro o qualche articolo di dire 'cavolo questo passaggio/questa frase me la devo segnare', la ricopio e in genere la incollo su facebook e pensavo fosse carino farlo anche qua. Magari salta pure fuori qualche discussione interessante.
    Non so bene perché ho scelto questa sezione, forse non vorrei che si scadesse subito nel banale o forse perché la maggior parte di quel che leggo e trascrivo ha a che fare con la 'cultura', ma comunque se volete spostarlo non mi offendo :)

    Inizio con questo passaggio che ho letto stamattina:

    Da "La vita che vorrei" di Nichi Vendola e Lidia Ravera

    Nichi: "[...] Questa non è storia. Questa è preistoria. La preistoria è stata una vicenda infinita... secoli e secoli in cui la vita umana non valeva un cazzo, in cui la vita umana poteva essere piegata in ogni momento e per qualunque ragione. Non c'è storia nuova se non si ha la forza di ripartire da qui."
    Lidia: "Dal rispetto della vita umana?"
    Nichi: "Dal rispetto della vita umana. Bisogna pensare a una nuova storia della sinistra partendo da un punto: capire che cosa impedisce la fraternità, che cosa impedisce le forme di comunità. Bisogna guardare in faccia la crisi che stiamo attraversando e bisogna trarne vantaggio. Perché non è soltanto una crisi economica, contingente, effimera, è la fine dell'età dell'ubriachezza molesta, della bulimia programmata industrialmente. Quello che noi stiamo vivendo rassomiglia all'Apocalisse... L'Apocalisse è la prima gigantesca narrazione sulla violenza del cambiamento, una grande costruzione di metafore della transizione, di un mondo che sta morendo e di un mondo che può nascere..."
    Lidia: "Allora è questa la situazione, secondo te: un mondo sta morendo e un mondo sta per nascere?"
    Nichi: "Sicuramente il mondo vecchio sta morendo. Ma non dobbiamo cedere alla depressione, perché la depressione politica è una modalità di dipendenza dal vecchio che muore. Si resta prigionieri di ciò che è. Invece bisogna trascendere lo stato di cose presente e sintonizzarsi con la domanda diffusa.. che è una buona domanda... una domanda giusta. Perché guarda che sempre, o quasi sempre, la domanda è stata giusta. E' l'offerta che fa schifo, che ha fatto ininterrottamente schifo. L'offerta del centro sinistra nella sua mediocrità, l'offerta di un riformismo che è stato cedimento e resa, l'offerta di un comunismo che è stato Medioevo e incubo..."
    Lidia: "D'accordo l'offerta è stata un disastro, ma la domanda quale era e quale è?"
    Nichi: "La domanda era ed è l'umanizzazione della società. Liberté, egalité, fraternité. Fallite egalité e fraternité, la libertà ha preso la via dei centri commerciali."
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    Scusa se sono un po' scettico, ma dove vuoi andare a 13 anni?
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    Che Berlusconi diventasse un radicale di sinistra, se non fosse possibile, che vinca Vendola ;)
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    Io capisco ben quello che vuoi dire, ma trovo assolutamente ingiusto rinunciare all'amore per un figlio solo perché qualcuno che neanche conosci, ha il potere di dirti cosa puoi e non puoi fare, ha il potere di darti un contratto da tre settimane e continuare a chiederti 'sacrifici' per poter continuare a speculare sulla tua forza lavoro! I valori veramente importanti sono altri, io parlo per me che comunque appartengo a una classe sociale tutto sommato benestante (non navigo nell'oro, ma mia mamma può permettersi di pagarmi gli studi, ho una casa, i soldi per mangiare ci sono ecc) e vi dico che andrebbero un attimo riallacciati i rapporti in termini di famiglia come si faceva una volta. La nostra generazione l'hanno già data per spacciata (lo ha detto lo stesso Monti), e quindi mi chiedo: solo perché il modello di società in cui vivo è un modello sbagliato dove la classe dirigente è stata totalmente incapace di mantenere degli standard minimi di welfare state arrivando addirittura a definire 'perduta' la mia generazione e dove è stato infranto senza alcun problema l'articolo 36 della nostra Costituzione che recita: "Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla sua famiglia un'esistenza libera e dignitosa", allora io sono costretto a non poter provare l'immensa felicità dell'avere un figlio? Che cosa sono diventato, uno schiavo? Io credo che ormai dobbiamo sbattercene il cazzo, se lo Stato non mi può aiutare vuol dire che farò a meno delle sue merci, lavorerò con contratti a 3 settimane alla volta e quando ci sarà il bisogno di chiedere aiuto lo chiederò a chi vale veramente qualcosa, a chi è davvero importante e quindi lo chiederò alla famiglia, agli amici se potranno e sostituirò i beni materiali che non potrò permettermi con altri tipi di bene. Insegnerò a mio figlio che non è importante e necessaria solo la playstation, ma che può dare felicità anche farsi un giro in montagna, anche riacquistare una serie di valori che ormai sono persi e che ci hanno appiattito come persone, anche questo vuol dire essere liberi!

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    Se volete parlare di cose serie non solo per parlare, ma per qualcosa di più, trovatevi qualcuno con cui farlo faccia a faccia e basate la vostra conoscenza e gli spunti del dibattere sui libri che avete studiato, perché Facebook è un mezzo totalmente insufficiente e riduttivo per iniziare la rivoluzione culturale che questo paese e questo mondo hanno bisogno, è solo tempo perso.
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    Non ci sto a pensare adesso, ma credo che nel caso non lo avessi mi mancherà moltissimo la possibilità di insegnare i miei principi a mio figlio, soprattutto in età adolescenziale, e fargli sviluppare quel senso critico che mi permetterà di imparare a mia volta qualcosa da lui. Sono convinto che saprei sviluppare un rapporto più di amicizia rispetto al classico rapporto gerarchico padre-figlio, che è fondamentalmente quello che mio padre non è riuscito a fare.

    CITAZIONE
    Di una cosa sono sicura: se non potrò garantire una vita decente ai miei figli, mi rifiuto di metterli al mondo.

    Ma dipende molto da cosa è per te una vita decente. Certo c'è uno standard minimo da rispettare obbligatoriamente (se non avessi i soldi per poterli mandare a scuola, per esempio, la penserei come te), ma vita decente al giorno d'oggi vuol dire tutto e niente. Ultimamente sono sempre più convinto che vita decente sia esattamente l'opposto di vita da consumista, e vedendola così credo che la questione si semplifichi abbastanza.
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    CITAZIONE
    REGGIO EMILIA – Ha perso il figlio operaio nel tragico terremoto in Emilia dello scorso 20 maggio. Ora Bruno Cavicchi, papà di Nicola, morto mentre stava sostituendo un collega al turno di notte alla Ceramica Sant’Agostino, ha ricevuto un risarcimento dell’Inail, un risarcimento di 1.936 euro.
    A Bruno Cavicchi non va giù: ”Mi hanno dato 1.936 euro per il funerale di mio figlio, cosa vuole che me ne faccia? Noi per il funerale ne abbiamo spesi 13mila tra santini, marmista, bara e tutto il resto. E adesso l’Inail mi manda a casa un assegno da meno di due mila euro. Che non è per i soldi sa? Cosa vuole mai, noi siamo gente onesta, siamo gente di campagna abituata a fare sacrifici, a risparmiare su tutto da una vita. Io protesto, voglio restituire questo assegno vergognoso perché voglio che tutti gli operai sappiano che in Italia funziona così, che tu vai a lavorare tranquillo e pensi che se ti succede qualcosa i tuoi cari almeno avranno un rimborso, e invece no”.


    Aveva 35 anni Nicola e ancora per poco avrebbe vissuto in casa con suo padre e sua madre: “Nicola è morto di domenica e il giorno dopo, il lunedì, sarebbero iniziati gli ultimi lavori di ristrutturazione della sua casa – racconta la sua mamma, Romana – sarebbe andato a viverci con la sua ragazza, le aveva parlato al telefono fino alle 2 di notte: due ore dopo il terremoto e Nicola è morto così”.
    “Dicono che se uno non è sposato e non ha dei figli allora il rimborso è di 2.046 euro – riprende Bruno – a me l’Inail ne ha dati 1.936, 110 in meno e si sono anche sbagliati perché c’è una normativa datata primo gennaio 2012 che stabilisce un rimborso di 2.046 per i casi di morte come quelli di mio figlio. E sa cosa mi hanno risposto dall’ufficio di Ferrara quando ho fatto presente la cosa? Che loro non lo sapevano”.



    Scandaloso...
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    CITAZIONE
    Siamo in 6 miliardi(e rotti)

    7 :)
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    CITAZIONE
    Con nuovi studi a confermarne l'efficacia, aumenta tra i ricercatori la convinzione che il cannabidiolo (Cbd) presente nella maijuana rallenta la crescita delle cellule tumorali e inibisce la formazione di cellule che nutrono i tumori, contribuendo così a combattere il cancro e le metastasi. Già note, poi, le capacità di queste sostanze di ridurre il dolore, la nausea e altri effetti correlati alla malattia e alla chemioterapia.
    Come riporta il Newsweek, già nel 2007 uno studio del California Pacific Medical Center mostrava come il cannabidiolo uccida le cellule tumorali nei pazienti con cancro al seno, distruggendo i tumori maligni e "spegnendo" il gene ID-1, una proteina che gioca un ruolo chiave nel diffondere il male alle altre cellule. Questo gene, nei soggetti sani, è attivo solo durante lo sviluppo embrionale. Ma nei malati di tumore al seno, e di molti altri tumori maligni in stato avanzato, si è visto che questo gene è attivo e provoca le metastasi, favorendo il passaggio della malattia alle cellule sane. "Ci sono dozzine di tumori aggressivi che attivano questo gene", hanno spiegato i ricercatori, e il cannabidiolo riesce a fermarlo, presentandosi quindi come una cura potenzialmente senza precedenti: ferma il male come la chemioterapia ma, a differenza di quest'ultima, che uccide ogni genere di cellula che incontra e devasta il corpo e lo spirito dei malati, riesce a bloccare solo "quella" particolare cellula maligna.
    "Il cannabidiolo offre la speranza di una cura non tossica per migliaia di pazienti", ha detto lo studioso McAllister, a capo del gruppo di ricerca. Da allora però non sono ancora stati condotti test clinici, indispensabili per confermare nell'uomo l'effetto visto in laboratorio. McAllister insomma sta ancora cercando fondi per testare sui malati di tumore l'effetto di questa cura. Nel frattempo, il suo gruppo di studio sta analizzando in laboratorio se è possibile e fruttuoso combinare una cura a base di Cbd con una blanda chemioterapia. Le sue ricerche hanno già mostrato che l'effetto del cannabidiolo viene in questo modo potenziato: i chemioterapici diventano allo stesso più potenti e meno tossici, perché è possibile ridurli drasticamente.
    La scoperta dell'efficacia di queste sostanze si deve a Cristina Sanchez, una giovane biologa della Complutense University di Madrid. Stava studiando il metabolismo cellulare, analizzando le cellule tumorali del cervello, che crescono molto più velocemente delle cellule normali. Per caso, notò che queste morivano ogni volta che erano esposte ai tetracannabinoidi, il famoso Thc che provoca gli effetti psicoattivi della marijuana. Proseguì le sue ricerche e nel 1998 pubblicò i suoi studi, dimostrando che il Thc induce l'apoptosi, ovvero la morte delle cellule di una forma particolarmente aggressiva di tumore cerebrale. Successivamente furono molte le conferme, condotte in diversi Paesi, che il Thc e altri derivati della marijuana — i cannabinoidi — hanno effetti direttamente antitumorali (eccone un esempio riguardo al tumore al polmone).
    Il primo test clinico sull'uomo fu condotto in Spagna nel 2006. I ricercatori somministrarono THC a nove malati di tumore al cervello, che non avevano avuto benefici dalle terapie tradizionali, inserendolo direttamente nelle cellule malate con un catetere. Tutti e nove videro la proliferazione del tumore ridursi significativamente, e i risultati furono pubblicati su Nature. Nel frattempo gli studiosi della Harvard University trovarono gli stessi effetti per i tumori al polmone. La cosa più sorprendente che notarono fu il fatto che il Thc colpisce solo le cellule tumorali, lasciando indisturbate le cellule sane.
    Recenti studi alla St. George's University di Londra hanno poi visto effetti simili sulla leucemia, con test pre-clinici. A fine luglio, l'ultimo congresso della International Cannabinoid Research Society ha messo intorno a un tavolo tutti i maggiori esperti sul tema a Friburgo, in Germania, con interessanti contributi anche da parte di studiosi italiani, che hanno parlato dei cannabinoidi come della "più potente arma a disposizione per l'eliminazione delle cellule tumorali nel cancro alla prostata", mentre ricercatori della Lancaster University hanno riportato simili conclusioni per quanto riguarda il tumore del colon.
    Tutto questo apre nuovi e promettenti scenari nella lotta al tumore. Ma è bene specificare che le conseguenze farmacologiche e tossicologiche dell'uso "comune" di cannabis, inteso come droga psicoattiva, sono tuttavia legate non solo direttamente all'assunzione delle sostanze psicotrope, ma anche all'esposizione delle altre sostanze che si producono durante la pirolisi, ovvero il processo di combustione della sigaretta o, meglio, della "canna". I vapori che si producono fumando marijuana e hashish, infatti, contengono ossidi di azoto, monossido di carbonio, cianuri, nitrosammine. Il particolato contiene fenoli, cresoli e vari idrocarburi aromatici, tutti potenzialmente cancerogeni.

    Fonte: http://it.notizie.yahoo.com/blog/wired/arr...-093352174.html

    Non volevo postarla, ce ne sono gia abbastanza di topic sull'argomento, ma dopo tutte ste seghe e discussioni volevo fare vacillare le vostre certezze da scienziati. La questione marijuana è una questione ancora tutta da scoprire quindi se volete non fidatevi di questo studio, ma non fidatevi neanche degli altri.
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    Guardate che per la legge italiana se un mio amico (e intendo uno dei migliori amici) sta per comprare dell'erba e gli dico 'cazzo prendine 10 euro in più che stasera te li do' lui è considerato uno spacciatore perché è come se mi avesse venduto 10 euro d'erba, quando in realtà quello a cui magari l'ha comprata ne aveva un chilo e quindi il vero spacciatore è lui... Questo solo per dirvi di fare attenzione quando parlate di spaccio, mi è capitato anche a me di fare un favore a un mio amico e lasciargli 10 euro d'erba perché non ne aveva mentre io si, ma vi pare che sia uno spacciatore? Vi pare che mi meriti una denuncia? E' stato solo un favore fra amici, come se mi avesse chiesto 10 euro per pagarsi la pizza, ne più ne meno.

    @Sasha: Stai tranquillo che 1000 euro di erba non si fanno in un attimo, ci vuole un bel po' di sbattito ed è un rischio gigantesco, poi se è stata una decisione un po' a cazzo del tipo 'ma si dai adesso ci coltiviamo 10 piante di erba e se tutto va come deve andare ci facciamo mille euro' 1 sono stupidi e 2 li beccano fra due mesi, quindi tienti il tuo lavoro (che devi già ringraziare il cielo per avercelo di questi tempi) e non stare neanche a incazzarti per ste cose, è una stronzata farle, perché ti può andare bene per un po', ma prima o poi finisci nelle rogne. Poi non voglio neanche sapere dove o come le hanno coltivate perché o fai le cose per bene e forse ci fai un po' di soldi, ma come minimo devi metterle in una casa con luci speciali cagate costosissime ecc oppure se le pianti a caso su per le montagne stai pur sicuro che di soldi non ne fai o comunque non valgono assolutamente il rischio che corri... Insomma se vuoi fargli un favovre digli di lasciare stare e continuare a comparsi l'erba da qualcuno più stupido di loro.
5923 replies since 26/9/2005
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