KINGDOM HEARTS: Chain of Memories 2 - Capitolo 3

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  1. Blu Ciccio
     
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    KINGDOM HEARTS


    Chain of Memories 2



    Capitolo 3 - L'atrio
    Sempre più confuso, Sora scese dalla Speeder scortato da Braig, che lo teneva sotto tiro con le sue due pistole da combattimento. L’ex membro dell’Organizzazione non aveva minimamente intenzione di farsi scappare Sora proprio adesso che erano arrivati al Castello dell’Oblio, e che il suo piano era vicino al compimento.
    Il Castello dell’Oblio era una enorme costruzione, sorvegliata e custodita da immense montagne. Il sentiero bianco e opaco, fatto di una sostanza che sembrava surreale, conduceva al grande portone principale. Intorno al portone si ergeva il castello, di un colore beige con numerose finestre e un balcone nell’alta torre principale, che sembrava condurre in una stanza. Il castello presentava anche dei segni che sembravano di lotta. Alcuni pezzi distrutti di torri erano al suolo, vicino alla struttura del castello, facendo intuire che in tempi passati doveva essere successo qualcosa di pericoloso in quel posto, forse una guerra.
    - Forza Sora, entriamo. Al Pianterreno ci incontreremo con gli altri. – disse Braig.
    - Anche Riku e Kairi? – chiese Sora, cercando quasi di intimorire Braig con il suo tono della voce.
    - Aspetta e vedrai. Forza.
    - Io porto la nave in un posto più sicuro – esordì Even – lontano da occhi indiscreti.
    - Giusto, non vogliamo ulteriori ospiti…Siamo già in troppi… - disse Braig, e dette queste parole sogghignò.
    Il rauco tono della voce di Braig faceva quasi rabbrividire Sora, che ovviamente diffidava sempre dalle parole di quel tizio. “Siamo già in troppi?” pensò Sora tra sé e sé “Perché? Quanta gente si trova in questo castello?”.
    - Ci vediamo dopo, Braig. Ti farò sapere quando è tutto pronto. – disse Even. L’uomo biondo risalì sulla Speeder e lasciò soli Braig e Sora, portando la nave oltre il castello, nei meandri oscuri dell’orizzonte. Sora cercò di vedere dove portava quella nave, ma non ci riuscì, nemmeno sforzando i suoi occhi. “Quella nave potrebbe essere la sola via di fuga da qui” pensò Sora “Se riuscissi a fuggire, potrei averne bisogno…”. La nave scomparve definitivamente dalla vista dei due, che si apprestavano ad entrare nel Castello dell’Oblio camminando lentamente. Pochi secondi dopo, il grande portone si ergeva alto di fronte a Sora, e all’improvviso si aprì dall’interno, quasi stesse attendendo proprio il suo arrivo.
    - Finalmente, Sora. Sono ore che ti aspettiamo. – disse l’uomo che aveva aperto il portone. L’individuo, robusto di corporatura, aveva i capelli completamente neri, e anche due folte basette che lo coprivano fino alle guance. Portava un’uniforme grigia con un simbolo rosso a forma di cuore proprio al centro del petto.
    - Tu sei, anzi, eri Xaldin, giusto? – domandò Sora, che evidentemente aveva notato la somiglianza.
    - Si Sora, il mio Nessuno era Xaldin. Il mio nome è Dilan. – gli rispose l’uomo, la cui identità era stata quindi confermata.
    - Ma perché vi siete tutti ritrovati? Come avete fatto a tornare in contatto? – chiese Sora
    - Vedi, Sora, - cominciò Braig – Io, come Even e Dilan, eravamo guardie e assistenti personali di Ansem il Saggio, signore del Giardino Radioso. La nostra conversione all’oscurità ci ha comunque mantenuto i ricordi delle nostre vite passate.
    - Quindi eravate tutti in gruppo? Vi conoscevate già allora?
    - Certamente. Eravamo le guardie del corpo personali di Ansem, ed anche i combattenti più forti di quel mondo. Ovviamente i nostri poteri si sono amplificati una volta diventati dei Nessuno, ma eravamo comunque individui molto speciali.-
    - Uno dei nostri scopi – continuò Dilan – era proteggere l’entrata del Castello di Ansem e impedire a estranei di entrare. E fu lì, all’entrata del castello, che un giorno incontrammo Ventus.
    - Capimmo subito che quel ragazzo era strano, molto diverso da noi. Era perfetto per gli esperimenti del nostro Signore, Ansem il Saggio. – proseguì Braig
    - No, un momento! Ansem il Saggio vi chiese di rapire Ventus per utilizzarlo in un esperimento? – chiese Sora
    - No, non dico quello. Noi in segreto già facevamo esperimenti, soprattutto sui Cuori. Soprattutto sui Cuori in cui la luce abbonda. – rispose Braig – Ventus, a prima vista, sembrava costituito da un Cuore di sola luce. Una cosa impossibile, pensai subito all’inizio, ma poi parlai con una persona. Quest’uomo mi disse che il Cuore di Ventus era stato privato della sua parte oscura, e che quindi il cuore del ragazzo era effettivamente pieno di luce. –
    - Era perfetto – continuò Dilan – Il nostro esperimento avrebbe potuto procedere al meglio studiando il Cuore di Ventus. Ma ci fu un problema. Il ragazzo sparì pochi giorni dopo il nostro incontro.
    - E noi non conoscevamo ancora dell’esistenza di altri Mondi. – disse Braig – Cercammo Ventus per mesi, forse anni, finchè la nostra stessa oscurità ci distrusse a causa dei nostri continui esperimenti sugli Heartless. Ci trasformammo in Nessuno, e demmo vita all’Organizzazione XIII.
    - Conservavamo ancora il ricordo di Ventus. Utilizzando i corridoi oscuri per spostarci, scoprimmo che esistevano altri mondi, e cominciammo a visitarli, in accordo con il Supremo, che voleva anch’egli trovare quel ragazzo dal cuore di pura luce. – disse Dilan
    - Poi, un giorno, giungemmo in questo atipico luogo. Un mondo…immerso nell’oblio. Un mondo che non viene accettato dalla Luce né dall’Oscurità. Il Castello dell’Oblio.
    Sora era confuso. Se Ventus era sparito, forse era tornato a casa, o forse era addirittura morto. Perché queste persone cercavano in continuazione una persona che magari non era più neanche viva?
    - E voi pensate che si trovi qui? In questo castello? – chiese Sora – Come fate ad esserne così sicuri?
    - Non ne siamo sicuri…Ne siamo certi! – rispose Braig – Siamo assolutamente certi che Ventus si trovi qui. Tutti gli indizi portano a questo castello. Questo è l’arrivo, il punto finale della nostra ricerca. Qui noi troveremo il Keyblader dal cuore di pura luce.
    “Il Keyblader!? Ventus è un Custode del Keyblade?” pensò Sora.
    - E visto che ne siete così sicuri, come mai non lo avete già trovato? Per quanto possa essere grande questo posto, non credo che sia difficile trovare una persona. E dove sarebbe rinchiuso? Pensate di trovarlo seduto ad aspettarvi? Secondo voi sono 12 anni che questo ragazzo di trova qui? – disse Sora, con un tono molto ironico.
    - Stà zitto, ragazzino. – lo interruppe Dilan – Tu non sei qui per fare domande. Il tuo compito è solo cercare Ventus. E solo tu puoi farlo. Solo il potere del tuo Cuore può trovare la stanza, altrimenti inaccessibile, dove si trova Ventus.
    - Calmo, Dilan, non spaventarlo ulteriormente – disse Braig
    - Io non ho paura di voi! Volete scontrarvi con me? Fatevi avanti! Anche tutti insieme – urlò spavaldo Sora, impugnando il suo Keyblade
    - Ti ho già detto che non vogliamo combattere. Tu devi solamente trovare ciò che cerchiamo. Trova Ventus e potrai andartene tranquillamente e tornare alla tua isola, con Riku e Kairi. – disse Braig, che comunque non rassicurava affatto Sora – Vedi, Ventus è in uno stato di…uno stato di coma, diciamo. Lui ha perso il suo cuore, 12 anni fa. E risiede dormiente in questo castello, in una stanza apposta creata per lui.
    - Il tuo compito è trovare la stanza. Nient’altro. Niente combattimenti con noi né patti strani. Trova Ventus e te ne potrai andare. – disse Dilan
    - E se decidessi di non aiutarvi? – domandò Sora, con aria di sfida. Se il suo potere era tanto utile allo scopo di Braig e Dilan, allora poteva ricattarli.
    - Ti ricordo che in mano nostra abbiamo ancora la tua amica. Basta questo? – rispose sogghignando Braig.
    “Kairi!” pensò Sora. Dopo essere partito dalle Isole del Destino, non aveva più visto Kairi, rapita da due Heartless e portata via.
    - Ditemi che almeno sta bene! Se le avete fatto del male, non troverò nessuno per voi! – disse Sora
    Dopo aver sbuffato, Braig schioccò le dita e comparvero i due Invisibile che avevano rapito Kairi, con la ragazza legata con una fune.
    - KAIRI! – esclamò Sora
    - Sora, aiut… -
    Neanche il tempo di finire la frase che Braig schioccò nuovamente le dita, facendo scomparire la ragazza e i due Heartless.
    - Visto? La tua amica sta bene. Ovviamente starà bene finchè ci aiuterai, altrimenti… - affermò Braig
    - Ok, ok…Vi aiuterò… - disse Sora, rassegnato dalla sua impotenza al momento attuale per salvare Kairi.
    - Benissimo, allora possiamo andare. – disse Dilan – Dobbiamo raggiungere Aeleus nella Sala Bianca al 13° piano prima di cominciare la ricerca. Andiamo, ragazzino. –
    Braig e Dilan si disposero in coppia dietro a Sora, il quale venne esortato a salire le scale. Chissà cosa c’era al tredicesimo piano…

    Castello dell’Oblio – 13° Piano Sotterraneo
    - E’ arrivato?
    - Si – rispose Even – Braig e Dilan gli stanno parlando. Tra poco lo porteranno da Riku e Aeleus.
    - BASTARDI! Che cosa volete da Sora? Non gli farete del male! – urlò Kairi, imprigionata ad un trono bianco di marmo
    - Zitta, bambina! – urlò Even – Tu piuttosto, devi pensare a non farti fare del male
    - Calmo Even. Quando avremo Ventus, né Sora né nessun altro ci servirà più. La ragazza ci è utile solo per tenere il Custode qui al castello.
    - Hai ragione, scusa.
    - Piuttosto, credo che Braig e Dilan stiano salendo al 13° piano. Sento le loro presenze allontanarsi.
    - Possiamo cominciare il piano B, dunque.- disse Even sogghignando
    - Certamente Even. Dobbiamo portare la ragazza al Meridiano Oscuro.
    - D’accordo – rispose Even – Consideralo già fatto…Vanitas. -

    Fine Capitolo 3
     
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  2. Blu Ciccio
     
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    se volete scrivere anche delle critiche fate pure...non sono Umberto Eco, accetto ben volentieri critiche e consigli XD
     
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1 replies since 24/3/2011, 17:16   76 views
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