Seconda cosa, il violino, se fossi stato talmente bravo da viverci lavorando come violinista, a quest'ora già saresti un violinista. Ti resterà come hobby, è già qualcosa. Altrimenti se proprio vuoi fare quello e solo quello nella vita puoi provare a fare l'artista di strada.
Il problema non è la bravura, il problema è che non riesce ad esercitarsi e studiare come vorrebbe a causa prima di vicini insofferenti e poi della famiglia che continua a mettergli i bastoni fra le ruote qualsiasi cosa faccia. L'indipendenza economica gli servirebbe anche per questo: prima se ne va di casa, prima può dedicarsi agli studi del violino e della musica come dice lui. Però ovviamente sacrificare in toto tutto il proprio tempo renderebbe il tutto inutile, secondo questa ottica, quindi boh.
Detto questo Lev, se riuscissi a trovare un compromesso che ti permetterebbe di non abbandonare il violino potresti anche iniziare a mettere qualcosa da parte e poi magari cambiare lavoro/posto di lavoro quando sarà il momento di andare a vivere da solo per i fatti tuoi. Forse è solo wishful thinking, ma altrimenti non saprei che dirti. ><
Assodato che la via maestra è questa, vorrei aggiungere che comunque non è giusto (dal punto di vista etico-morale, se vogliamo) che una persona, solo perché è nata di sesso maschile, debba essere obbligata ad andare contro quel che si sentirebbe di fare, adattandosi a dei ruoli maschili interiorizzati come "naturali" perché se non lo fa resta sola come un cane.
Se una ragazza (o anche un gruppo di amici, il discorso per come la vedo io non si limita solo alla sfera sentimentale) ti fa sentire come se dovessi attenerti ad una serie di standard e "regole" - tra l'altro anacronistiche - su come il maschio si debba comportare pena lo straniamento, a mio avviso è ora di cambiare aria. Bisogna essere solamente degli stronzi per imporre al prossimo di adattarsi alle nostre esigenze e ai nostri comodi "perché se non ti comporti così con me non ci puoi parlare/avere chance".
Detto questo, anche se una persona ha un carattere un po' remissivo o introverso non è detto che mettersi in gioco con un tentativo di attaccare bottone eccetera significhi per quella persona andare contro tutto ciò che è o che pensa.
Non l'ho mai conosciuta, ma è sempre triste assistere a queste cose.
Mi dispiace. Condoglianze, ragazzi.
Purtroppo nemmeno io ho avuto il piacere di conoscerla, ho giusto sentito parlare di lei qualche volta, tutte cose bellissime e che facevano trasparire benissimo la persona meravigliosa che era. Buon viaggio.
Hhhhh sinceramente da un annetto e mezzo a questa parte -anzi, mi sa che sono due anni- sono su un pazzo rollercoaster che alterna momenti di tranquillità a bassi avvilenti. A causa di ciò non so mai cosa rispondere alla classica domanda "Come stai?", perché non riesco a distinguere se sto tranquillo e sereno o in uno stato di tranquillità apparente dettato dal fatto che sto sul punto di rompermi. Credo, spero, di essere effettivamente tranquillo al momento, e a differenza degli anni precedenti sto riuscendo a godermi di più la primavera e le bellissime giornate che stanno facendo, sempre Università permettendo.
CITAZIONE
Sappiate che se siete tra quelli che hanno come stagione preferita l'estate non possiamo legalmente essere amici, mi spiace.
