Dusk

Terzo atto di MOK

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    Titolo: Dusk
    Autore: Nemesis;
    Fandom: Kingdom Hearts, Final Fantasy
    Rating: Yellow (Y) / Orange (O) / Red (R)
    Warning: Violenza, Morte, Spoiler, Linguaggio semi-volgare
    Pairing: Sora, Kairi, Riku, Ven, Terra, Aqua e altri
    Trama: Con Drake ucciso, la Terra può tornare alla normalità, ma non tutto dura per sempre. Una nuova razza aliena, gli Elite, sbarcano e si alleano con Nemesis, la nemesi di Sora, che vuole impadronirsi di tutte le galassie.
    Note: Ringrazio tutti i miei lettori, niente di più!
    Wordcounter: 2000

    Ciao ciao ciao! Sono sempre io, il vostro odiato Neme! Volevo dirvi che sono tornato, finalmente, con il terzo e ultimo atto della mia amata/odiata trilogia, Master of Keyblade! Questo atto si chiamerà nientepopodimenoche Dusk, consigliato da una persona che ringrazio :3
    Ringrazio sempre voi, fidi lettori, _Holy, Nyxenhaal89, Rei; e The King, e anche al mancante XanderVII che non commenta da moolto, spero che ritorni a leggere.
    Da qui potete leggere il secondo atto della saga, scusate se non sono riuscito a fare nessuno aiuto.
    Comunque, ecco a voi il prologo, buona lettura!


    Dusk
    Prologo


    Il Castello di Bion, residenza dei più grandi della città, con lo stesso nome della grande residenza. Luogo di religione, di politica e, nei piani inferiori, residenza per servi della gleba. Fuori dalla reggia, poco lontano, era stata costruita anche una caserma per i cavalieri reali, guardia personale del Re e della città.
    In quel momento, però, tutto andava storto a Bion. Il Re, per una grave malattia, capace di annebbiargli la mente da farlo smettere di ragionare, e quasi di respirare, morì un anno dopo la malattia.
    Una sola persona era destinata al trono, e quello era suo figlio: Lyon. Non aveva mai amato la vita reale, e voleva anche abbandonare quel posto, ma quando apprese della grave malattia del padre, decise di rimanere, pronto a difenderlo in ogni caso, e prendere anche la sua corona.
    Non era il solo.
    Anche il figlio di un nobile consigliere si era candidato, e mentre Lyon era rimasto nell’ombra per la tristezza della perdita, il ragazzo aveva infatuato la folla, incitandola a votarlo alle prossime elezioni. Solo quando Lyon scoprì la truffa che stava per ricevere, decise di rivelarsi al popolo, e l’occasione giusta era quella di organizzare un ballo, con gli ospiti più ricchi e anche quelli più poveri, e tenere un discorso da vero sovrano.
    Avrebbe invitato anche il candidato, voleva sconfiggerlo davanti agli occhi di tutti, e voleva farlo sentire uno scarafaggio ai suoi occhi.

    Il candidato numero uno, Amh. Figlio di Elizabeth, una vecchia signora, vista tutti i giorni passeggiare per i cancelli del castello.
    Il figlio, con una folta chioma castana, si aggirava per le vie di Bion con un sorriso a sessantaquattro denti, mentre le donne, anche sposate, si fermavano a guardarlo e a scambiarsi dei commenti sul suo aspetto. Teneva un corpetto nero e dei lunghi pantaloni di seta, oltre delle scarpe di cuoio nere e un lungo mantello dello stesso colore.
    Teneva una fodera sul bacino, attaccata a una cintola, all’interno una lunga sciabola, che sembrava non essere mai stata utilizzata.
    Si avvicinò alla piazza, poggiando la schiena su un muro. Lanciò un’occhiata in giro, notando che le donne lo fissavano con stima e attrazione, e gli uomini lo definiva il salvatore del popolo, perfino le guardie.
    Doveva trovare un modo, però, di allontanarsi e raggiungere il luogo dell’incontro senza essere visto, ma come? Era sotto gli occhi di tutti, e allontanarsi così di scatto sarebbe stato pericoloso.
    Tutto a un tratto si sentì un grosso rumore, e tutti si girarono verso la piazza, notando un vecchio signore chinato per terra vicino una cassa distrutta, con le mani dentro i capelli bianchi e sporchi.
    -Sono rovinato!- urlò, scoppiando in lacrime di disperazione, e alcune donne gli si avvicinarono, confortandolo o raccogliendo qualche ortaggio.
    Era il momento giusto.
    Ahm schizzò dentro il vicolo, sparendo dalla circolazione. Avrebbe dovuto aiutare il povero signore dandogli qualche moneta, ma la sua vittoria nelle elezioni erano più importanti di uno stupido vecchio.
    Arrivò davanti ad una porta di legno rovinata, e socchiuse gli occhi, dopodiché bussò velocemente. Sfregò le mani, guardandosi intorno, sperando che nessuno lo stesse inseguendo.
    Una fessura si aprì sulla porta, e un grosso uomo, pelato e con i denti gialli e neri per le carie, grugnì.
    In men che non si dica lo aprì, e Ahm entrò nell’abitazione, guardandosi intorno. C’era un tavolo lungo il centro dell’unica stanza, un camino e qualche seggiola, dove seduti, si trovavano le persone.
    -Buonasera..- accennò un uomo, con dei capelli corti e neri. Aveva una giacca di pelle e dei pantaloni lunghi rovinati.
    -Discutiamo subito sul da farsi- accennò il castano, sedendosi su una sedia. Fu affiancato immediatamente dall’uomo calvo, che incrociò le braccia.
    L’uomo, probabilmente il capo dei briganti, fece cenno al candidato di fare la propria offerta.
    -Sono invitato alla festa- iniziò, alzandosi in piedi. Il calvo lo guardò con i denti stretti, e Amh deglutì.
    -Vi farò entrare, e ucciderete più guardie possibili; saccheggiate tutto e uccidete Lyon, nel modo più brutale possibile- disse –Contemporaneamente, io cercherò di salvare i popolani, e ferirò, non veramente, un vostro alleato- terminò, sorridendo.
    -Quanto ci pagherebbe?- domandò, incrociando le braccia.
    -Centomila, dopo che tutto sarà completato-
    Il capo dei briganti si girò, consultandosi con i propri compagni, e si girò di colpo, scuotendo il capo.
    -No, vogliamo un acconto ora- ribatté, e il candidato al trono sospirò, estraendo dalla tasca dei pantaloni un sacchetto, lanciandolo sul tavolo. Il capo si avvicinò, aprendolo. Toccò le monete, e sorrise.
    -Bastano venti mila?- domandò, e il brigante annuì, battendo le mani.
    Il capo annuì.

    Finalmente il giorno per decidere il nuovo Re era arrivato. Lyon si teneva dentro la propria stanza, fissando l’orizzonte. Amava osservarlo, amava guardare gli uccelli volare e le nuvole cambiare umore.
    Poi, tutto a un tratto, sentì bussare alla porta. Si alzò, avvicinandosi all’ingresso, e sentì una voce dall’altra parte.
    -Sire, è quasi l’ora- annuì, e la donna di servizio se ne andò lasciando l’uomo a concentrarsi per il discorso.
    Lyon si avvicinò a un tavolo, prendendo un foglio di carta, e lo mise dentro la tasca. Indossò una giacca bianca con un colletto, e sorrise.
    Uscì dalla stanza, scendendo alcune scale e arrivando dinanzi un'altra porta. Cominciò a sentire il rumore dei passi e delle chiacchiere degli ospiti, e sospirò.
    Aprì la porta, e si dispose sul balconcino, sorridendo.
    -Buonasera a tutti- esordì, divaricando le braccia. La folla, per qualche secondo, fu scettica, ma poi esplose in un lungo applauso.
    -Io sono Lyon Thunderheart, e sono il figlio del nostro defunto governatore- accennò, chinando il capo. In pochi secondi, l’intera popolazione presente lo imitò.
    -Mio padre ha governato per otto lunghi anni, mentre io mi facevo i miei fatti, e crescevo senza un padre- iniziò, passeggiando avanti e indietro per il balconcino –Ma finalmente ho capito, devo portare avanti ciò che mio padre ha iniziato.. il benessere della città e delle sue persone!- esclamò, alzando le braccia.
    La folla innalzò un grido d’incitazione verso l’eletto, che alzò le braccia sorridendo. Nella folla, intanto, si trovava Ahm, che seduto su una sedia, scrutava l’uomo.
    -Per questo, se sarò eletto Re, tutti saremmo uguali!- esclamò, e ci fu un altro grido di incitazione. Ahm strinse i denti, chinando il capo.
    -Non ci sarà distinzione di classi, non ci saranno né nobili, né poveri.. tutti avranno la stessa ricchezza!- esclamò, e finalmente tutti furono d’accordo con il figlio del sovrano deceduto.
    Lyon fissò qualche secondo, con uno sguardo preoccupato, Ahm, che teneva il capo basso e sembrava non ascoltare nessuno.
    Si guardò intorno, guardando chi gli era intorno. I nobili si erano mischiati con i poveri, ma non tutti, e festeggiavano tranquillamente.
    Ahm si alzò in piedi, avvicinandosi a due nobili. Lyon incrociò le braccia, insospettito. Toccò la cintola alla vita, e si accorse di avere un pugnale.
    Scosse il capo, guardandosi le mani. Non doveva fare così, non doveva pensare di uccidere il proprio rivale, suo padre non ne sarebbe stato fiero.
    Il salone era grande, con due lunghi tavoli disposti ai lati con grandi varietà di cibo e bevande, e, in mezzo alla sala, alcuni tavoli dove sedersi e parlare. Poco più in là si trovava una piazza per ballare, dove alcuni nobili stavano già ballando.
    Le pareti erano completamente bianche, e in alto si trovava il balconcino, dove Lyon, con la sua folta chioma bionda, risiedeva, con un boccale di vino in mano.
    Il figlio del defunto Re notò, poi, un sorriso malefico nelle labbra di Ahm, e si alzò dalla propria sedia indicando alle guardie di avvicinarsi, perquisendolo.
    Due di esse, armate con una spada e uno scudo, si avvicinarono al candidato, facendogli cenno di alzare le mani e farsi perquisire, senza contro battere.
    Ahm ubbidì, poi, immediatamente, schioccò le dita.
    Due frecce, scoccate dall’esterno, si conficcarono dentro la nuca delle guardie, oltrepassando anche la cotta di maglia. Crollarono a terra, e Ahm si nascose dietro una colonna, estraendo dalla fodera la propria sciabola.
    Le finestre furono rotte in mille pezzettini, e da esse entrarono decine e decine di uomini, armati con archi, spade e lance, che cominciarono a uccidere più guardie possibili. Il presunto capo, con dei capelli neri e una cicatrice sulla guancia, conficcò il pugnale dentro la gola di uno. Si fece ancora avanti, cingendo le mani intorno al collo di una ragazza, e la baciò con violenza. Quest’ultima tentò di divincolarsi, senza riuscirci, e Lyon lo osservò portandosi le mani nei capelli. Le guardie continuarono a cadere, colpite senza pietà dai briganti, che continuarono a saccheggiare e uccidere a più non posso. Però i civili non erano toccati.
    Tutto a un tratto Ahm uscì allo scoperto, lanciandosi contro un ladro, e con una spinta lo lanciò a terra. Sorrise, tenendo la sciabola nella mano.
    Una guardia gli si avvicinò, toccandogli la spalla. Ahm sussultò, e si girò di colpo, colpendo al fianco il guerriero con l’arma.
    L’uomo crollò a terra, urlando dal dolore. Il candidato al trono spalancò la bocca e gli occhi, sotto gli sguardi del popolo presente.
    Lyon sorrise maleficamente, alzando l’arma in aria.
    -Questo è un attentato da parte del candidato al trono!- esclamò, e una porta si spalancò. Altre cinquanta guardie ne uscirono, e caricarono i briganti, uccidendone alcuni.
    Il capo afferrò per il braccio Ahm, portandolo dietro, per proteggerlo.
    -Sei un idiota!-
    L’uomo non rispose, guardando la sciabola completamente insanguinata. Lanciò un’occhiata al centro della piazza, e oltre ai corpi di alcuni briganti, vide quello della sua vittima.
    Deglutì, stordito.
    Il capo dei ladri fece cenno ai propri uomini di equipaggiare l’arco e di scoccare più frecce possibili, tornando a guardare il candidato.
    -Dobbiamo fuggire, non devi essere preso per niente al mondo- accennò. Prese in mano una lancia che era conficcata nel terreno, e si mise in piedi, lanciandola.
    L’arma lunga si conficcò dentro il petto di una guardia, che si accasciò vicino un pilastro, e il capo dei briganti alzò le braccia al cielo per la felicità.
    Tutto a un tratto, una freccia gli arrivò a tutta velocità verso la spalla, colpendolo. Cadde in ginocchio con la schiena contro la copertura, e Ahm, ancora sconvolto, lo osservò senza fare niente.
    Un brigante si avvicinò al capo, staccando la freccia, e lasciando una parte dentro. Ahm strinse i denti, impugnando la sciabola con forza. Cominciò a tremare, e poi, con un fendente, conficcò l’arma all’interno del petto del ladro, che crollò sul terreno.
    Il capo si alzò a fatica, prendendolo, con un solo braccio, al collo.
    -Che cazzo fai, idiota!?- urlò, poi una valanga di sangue gli uscì dalla bocca. Altre tre frecce gli si erano conficcate dentro la schiena, e l’uomo cadde in ginocchio.
    -Spero tu marcisca all’inferno..- disse, prima di spirare. Ahm si guardò intorno. I ladri erano completamente sconfitti, alcuni cercavano di scappare, ma le guardie li uccidevano senza pietà, e ora il sangue era da tutte le parti, anche nelle sue mani.
    Lyon alzò le braccia al cielo. Aveva vinto, era lui il nuovo Re. Aveva protetto il Castello dall’arrivo dei briganti, protetto il civile e incastrato Ahm, quando era lui a volerlo fare.
    -Guardie! Prendete il traditore!- ordinò, e due si avvicinarono al figlio di Elizabeth, colpendolo con un pugno in pieno volto.
    Ahm crollò a terra, raccolto da una guardia per i capelli. Gli portò le mani dietro la schiena, e lo avvicinò alla piazza, al cospetto di Lyon.
    L’uomo lo osservò, ridendo con gusto. Poi ci fu un rumore assordante, e le vetrate si distrussero. Una figura misteriosa, con una tunica nera e un cappuccio dello stesso colore a coprire il viso, arrivò sul balconcino dove Lyon risiedeva. Lo afferrò per il collo, e con l’altra mano, estrasse, come per magia, un’arma a forma di chiave, completamente risucchiata dall’Oscurità.
    In men che non si dica la conficcò all’interno dell’addome del biondo, estraendola con forza. Gli occhi di Lyon divennero pieni di sangue, e il candidato al trono cadde in ginocchio.
    -Chi.. sei tu..?- chiese con le ultime forze, e l’altro accennò un sorriso che si poté vedere da sotto il manto.
    -Nemesis, piacere- disse, posandogli una mano sul capo. Lyon si dissolse, entrando nel corpo dell’uomo, che scoppiò a ridere.
    Le porte del balconcino si aprirono, e due guardie si disposero contro l’intruso, che con un colpo di spada tranciò in due metà entrambi.
    Le altre guardie lasciarono stare Ahm, e si lanciarono contro Nemesis, che saltò in aria, prima di posarsi dinanzi il prigioniero.
    -Fuggi, finché puoi-, consigliò, dissolvendosi poi nel nulla. Ahm deglutì, cominciando a correre a più non posso.
    I civili lanciarono un grosso urlo.
    Bion, adesso, non aveva nessun sovrano.

    Erano passati quattro anni da quando Nemesis aveva risucchiato la sua prima vittima, la prima di sei, ed erano quattro anni che si era chiuso in sé stesso, cercando sempre di accorciare i tempi di deteriorazione, e cercando nuove vittime.
    In quel momento stava osservando l’orizzonte su un promontorio, dove, più in là, si trovavano delle nuvole nere cariche di pioggia, e dei fulmini si scatenavano sul territorio.
    Sentì dei rumori, e sbuffò.
    -Sono passati quattro anni da quando hai fatto tua la prima vittima- commentò una voce femminile, e Nemesis sbuffò ancora.
    -Sei qui a importunarmi?- domandò, e la donna abbassò il cappuccio della tonaca nera, e scosse il capo.
    Gli si avvicinò, accarezzandogli con un dito la nuca. Nemesis rabbrividì dal piacere, anche se piacere, più di tanto, non poteva sentirne.
    -Ho fatto io quello- disse la donna, come se per vantarsene, e Nemesis fece spallucce.
    -Dovrebbe importarmene qualcosa, Naminé?- domandò, e la biondina si scostò, facendo qualche passo indietro.
    -Continua a rimanere in solitudine, allora-
    Naminé si dissolse.
    Nemesis incrociò le braccia, rimanendo a fissare il panorama.




    Bion: Vita, esistenza.

    Note: Bene, probabilmente vi sarete chiesti: "ma chi sono questi che ha messo e a che servono??? nuovi protagonisti?11!?!" No. Non si vedranno molto, soprattutto Lyon che è morto x°D.

    Edited by Nemesis; - 3/2/2011, 21:10
     
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  2. _Holy
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    Quindi il primo pezzo è un flashback del primo "omicidio" di quel cazzone di Nemesis? :ahguru:

    Bello il prologo ^^ E la compagna di Nemesis è quindi Naminé...

    Aspetto un seguito per vedere come si riaccapezza il putiferio :Asdolf:

    Ma dimmi, i personaggi sono original o sono di qualche manga/anime/videogioco/tombino ?

    EDIT: Il titolo assomiglia troppo ad una fiction di ciel chiamata "Dust"
     
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    Esatto =D

    I personaggi di Bion sono original, inventati da me per l'occasione, i prossimi saranno personaggi di anime, manga e videogiochi ;D

    PS: Lo so, ma io non ci posso fare nulla ;__; Ho cambiato nome millecinquecento volte, non ne trovavo uno adatto e quando ho trovato Dusk, ovvero Crepuscolo, non mi puoi paragonare a Dust che vuol dire polvere solo perché la T al posto della K, se ciel reclamerà lo cambierò =)
     
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  4. _Holy
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    vedarém U_U

     
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  5. Rei;
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    Ma che bell'inizio! *-*
    Sono riuscita a immaginarmi tutto, dall'inizio alla fine. Anche Bion. ^^
    Allora, per quanto riguarda gli errori...
    "Teneva un corpetto nero" ti stavo per ammazzare, giuro! A volte questi errori ti scappano, altre volte no.
    "cambiare umore" forse era cambiare colore? ^^

    A parte questo, complimenti. ^^
     
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    Errore mio u_u
    No no, non volevo dire colore; per umore intendevo una cosa: le nuvole cariche di pioggia è come se l'umore delle persone, in maggioranza, è di rabbia, mentre soleggiato è perché, in maggioranza, si è felici.
     
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  7. Rei;
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    Che carino!
    Non ci avevo pensato. ^^
     
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  8. Nyxenhaal89
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    Potevi dirmelo ç__ç
    Sto così poco sul KHF ultimamente che non avevo notato il tuo post!

    Allora, l'inizio mi ha lasciato piuttosto spaesato, ma l'arrivo di Nemesis mi ha fatto capire che sì, c'è ancora qualcosa che conosco. XD
    Bella la scrittura, scorrevole...
    Vediamo come si evolverà la cosa.
    Bentornato in azione ;)

    p.s. so che non ho letto la fic su halo reach, ma l'ambito non mi attira granchè. ç__ç ci darò un occhio appena posso ç__ç
     
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    Minchia mi hai fatto sombare, pensavo Dust xD.
    Comunque bellissimo prologo, voglio sapere di più su Nemesis.
    Mi sbaglio o questa cosa del risucchio della persona e i sei è presa da Naruto? xDDD.
     
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    Bene XD
    Tranquillo per la fic di Halo, sarà aggiornata non sempre, a pezzi XD
     
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    Connettiti su Emmessenne, ti devo parlare ç_ç
     
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  12. _Holy
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    No, lui non può.
     
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    Non mi funzia, se hai Skype aggiungimi sennò mandami un lungo mp. E commenta il prologo é_é
     
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  14. ciel
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    CITAZIONE (Nemesis; @ 28/9/2010, 23:25)
    PS: Lo so, ma io non ci posso fare nulla ;__; Ho cambiato nome millecinquecento volte, non ne trovavo uno adatto e quando ho trovato Dusk, ovvero Crepuscolo, non mi puoi paragonare a Dust che vuol dire polvere solo perché la T al posto della K, se ciel reclamerà lo cambierò =)

    No, a dir la verità anche la mia si chiama Dusk *indica firma
    *fischetta

    Comunque non preoccuparti, quella fic la scrissi almeno quattro anni fa e la lasciai incompiuta. A rileggerla ora mi vengono i brividi
    *rilegge
    BRRRR

    Però son due generi completamente diversi. Io la tengo in firma solo "ad honorem", è pur sempre la mia prima fic xD
    Puoi tenere tranquillamente questo titolo, non è affatto un problema per me =)
     
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    Ah, scusa, pensavo (e avevo capito) Dust XD
    Grazie mille che non mi fai cambiare titolo, non volevo di certo copiarti ;D
     
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181 replies since 28/9/2010, 21:27   2508 views
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