Scrittori...Postate uno stralcio dei vostri lavori

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    Harvest Time

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    Qualcuno mi sa dire il layout di pagina (Microsoft Word) di HP?
    Voglio confrontare col mio u-u
     
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    CITAZIONE (Evil_One @ 9/3/2008, 23:34)
    Qualcuno mi sa dire il layout di pagina (Microsoft Word) di HP?
    Voglio confrontare col mio u-u

    La pagina è larga dieci, per essere sicuro, basta che scrivi "tro; poi si riconobbero, riposero le bacchette sotto i mantelli e" e che imposti il bordo alla fine.
    La prima pagina di un capitolo ha ventitrè righe e una pagina normale ne ha trentatrè.

    A mio parere, la somiglianza con Kingdom Hearts è solo suggestiva e data da un impatto iniziale. Ma, dopotutto, io sono di parte.
     
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  3. Jenser
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    CITAZIONE (Demandred @ 10/3/2008, 14:32)
    CITAZIONE (Evil_One @ 9/3/2008, 23:34)
    Qualcuno mi sa dire il layout di pagina (Microsoft Word) di HP?
    Voglio confrontare col mio u-u

    La pagina è larga dieci, per essere sicuro, basta che scrivi "tro; poi si riconobbero, riposero le bacchette sotto i mantelli e" e che imposti il bordo alla fine.
    La prima pagina di un capitolo ha ventitrè righe e una pagina normale ne ha trentatrè.

    A mio parere, la somiglianza con Kingdom Hearts è solo suggestiva e data da un impatto iniziale. Ma, dopotutto, io sono di parte.

    In che senzo sei di parte ? :Whala:
     
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    CITAZIONE (Jenser @ 13/3/2008, 19:29)
    CITAZIONE (Demandred @ 10/3/2008, 14:32)
    La pagina è larga dieci, per essere sicuro, basta che scrivi "tro; poi si riconobbero, riposero le bacchette sotto i mantelli e" e che imposti il bordo alla fine.
    La prima pagina di un capitolo ha ventitrè righe e una pagina normale ne ha trentatrè.

    A mio parere, la somiglianza con Kingdom Hearts è solo suggestiva e data da un impatto iniziale. Ma, dopotutto, io sono di parte.

    In che senzo sei di parte ? :Whala:

    Nel senso che il libro lo sto scrivendo io, quindi -in teoria- è normale che io cerchi di "difenderlo".
     
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  5. I live, I dream
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    E` dal 13 marzo che nessuno posta in questo topic, quindi non volevo creare casini postando ora...( li leggo i regolamenti, io... :asd: )
    Ma poi ho pensato che non e` passato poi cosi` tanto tempo...
    E poi questo topic e` senzazzionale!
    Cosi`, vi posto un pezzettino del mio libro...
    Date i vostri consigli a una 13enne(anche se devo essere sincera questo l' ho scritto a 11 anni...)
    Ma non giudicate dall' eta`...
    Spero sia di vostro gradimento...

    SPOILER (click to view)
    - [...] -E` quasi l’ alba. Preparati- disse una voce alle sue spalle.
    - Preparami per cosa?- chiese Leo, respirando profondamente per scacciare la paura che gli prendeva i polmoni, la gola.
    L’ uomo sorrise maligno. C’ era una nota di sottile soddisfazione in quel ghigno, cosa che lui non poté ignorare.
    - Io non morirò… non qui, non oggi- disse, e sperò di sembrare sicuro, di sembrare forte, perche` il terrore che percorreva il suo corpo gli impediva di esserlo davvero.
    I due si fissarono per qualche secondo, e il silenzio che da questo nacque fu a dir poco spaventoso.
    -Sei solo un lurido codardo, Leo - una voce lontana spezzò quell’ incontrollabile assenza di suono – nemmeno davanti all’ evidenza hai il coraggio di guardare in faccia alla realtà-
    L’ uomo alzo` lo sguardo indifferente verso colui che aveva appena parlato e poi, forse rendendosi conto di chi veramente aveva di fronte, tremolante sprofondò in un immenso inchino.
    - Mio signore- bofonchiò la guardia, e Leo si voltò, temendo di conoscere troppo bene la persona a cui quella voce, violenta e fredda, apparteneva.
    Un uomo alto, magro e di bell’ aspetto camminava verso di loro calmo.
    I capelli neri, folti, gli cadevano a ciocche sul volto dalla pelle cerea, contorto in un sorriso glaciale.
    L’ elegante veste blu scuro era pesantemente coperta da un lungo mantello rosso opaco.
    Sarebbe anche potuto sembrare una persona normale, ma i suoi occhi dicevano tutto, quei diamanti neri incastonati nelle orbite parlavano di lui come l’ essere che veramente era: un crudele signore, pronto a tutto, anche ad uccidere.
    Come molti non volevano ammettere, dietro a quegli occhi, dentro a quel petto, batteva il cuore di un assassino.
    Leo lo osservava, anche se non ne aveva bisogno per identificarlo: sapeva fin troppo bene chi fosse quell’ uomo, come sapeva di odiarlo.
    - Allora, Leo, quanto tempo e` passato da quella notte- l’ uomo gli rivolse la parola, ma il ragazzo non gli rispose.
    Troppo poco, penso`.
    - Si, lo so, ti sono mancato molto- continuò il perfido essere, guardandolo dall’ alto con insopportabile superiorità.
    Sei l’ essere più orrendo e meschino del creato, furono i pensieri che Leo gli rivolse.
    - Non esagerare, ragazzo. Sono io quello al di la` delle sbarre- fu la risposta dell’ uomo, e il sangue nelle vene del giovane mago si gelò.
    Poteva leggergli nel pensiero, se ne era dimenticato.
    E il fatto che ci riuscisse era solo uno dei motivi per cui era riconosciuto come un mago assolutamente fuori dal comune, così straordinario che non c’ era un nome adatto a descrivere il suo livello.
    Per comunicare telepaticamente era necessario avere un profondo legame con la persona di cui si volevano leggere i pensieri: era la condizione.
    Ma lui non aveva condizioni, non accettava regole: lui le decideva.
    Non solo poteva entrare nella mente di chiunque, ma la poteva manipolare a suo piacimento. Ed era in grado di uccidere con il solo pensiero.
    Per questo non poteva essere definito ne come Mago ne come Estremo: anche il titolo di Massimo perdeva il suo grande valore davanti a lui.
    Non aveva un vero nome; era percio` qualcosa di misterioso, e questo aumentava il timore che già le leggende avevano tramandato.
    C’ era chi sosteneva che quei racconti fossero solo stupidi miti, chi diceva che fossero verita` piu` che affermate.
    In tutti i casi, la gente lo temeva, pur non sapendo se doveva odiarlo o amarlo.
    Nessuno era sicuro del rispetto che gli rivolgeva, ma la paura, si sa, molto spesso piega anche l’ orgoglio più forte.
    Ma Leo non aveva questi dubbi, e forse era uno dei pochi in tutto il mondo.
    Conosceva la natura dei ventun` anni di pura malvagità che aveva di fronte.
    Si, solo ventuno anni su di un corpo che faceva da involucro ad una potenzialità degna di qualunque millenario.
    - Allora, non sei curioso di sapere perche` ti trovi chiuso in una cella?- la voce del mago arrivò violenta dall’ alto mentre ancora il ragazzo era immerso nei propri pensieri.
    - Perche` non mi sorprende che ci sia tu dietro a tutto questo?- si chiese il giovane mago, cercando di non guardare in faccia l’ essere.
    - Come osi dargli del tu, lurido verme- ruggì la guardia.
    - Scusatemi, non volevo mancare di rispetto a vostra signoria- esordì il ragazzo – e` solo che non ho potuto farne a meno- .
    Non sapeva come quelle parole gli fossero uscite di bocca, visto la paura che provava in quel momento.
    Ma se da una parte lo temeva, dall’ altra l’ odiava talmente da volerlo umiliare, ferire, uccidere.
    Il ragazzo mise in piedi, anche se a fatica, per non sentirsi inferiore.
    - Non sei cambiato di una virgola dal nostro ultimo incontro, caro Leo- disse il mago- sempre pronto a difenderti a parole dove non riusciresti mai a fatti, sempre convinto che una malalingua possa ferire più di una spada. Sì, a volte e` vero, ma nessuno pensa mai che una buona lama può mozzare la lingua ad una spia che parla troppo, o ad un ragazzo che non sa ciò che dice -
    Il ragazzo rabbrividì.
    - Perche` sono qui?- chiese, per non sembrare impotente come veramente era.
    L’ uomo sorrise, e lasciò un intervallo di silenzio che sapeva insopportabile per Leo.
    - Ricordi quella notte, come potresti dimenticarla,- cominciò poi – ricordi la mia proposta? Voglio sapere cosa hai deciso-
    - Sai cosa ho deciso-
    - No, non lo so-
    - Allora te lo ripeto, Loco- il ragazzo rabbrividì pronunciando il suo nome, o meglio quello che lui usava – no! -
    La risposta non sembrò turbarlo, anzi: sul suo volto baleno` l’ ombra di un perfido sorriso.
    - Mi hai fatto portare qui solo per questo?- chiese il ragazzo- solo per avere una risposta ovvia?-
    - Ti ho portato qui e ti ho fatto condannare per farti rendere conto della reale situazione in cui ti trovi-
    - Cosa intendi dire?-
    - Il punto e`, Leo, che ti stai mettendo contro di me. E lo sai, vero, cosa succede ai traditori?-
    - Io non sono un traditore: lo sarei se accettassi ciò che mi offri-
    - Già, non puoi essere un traditore, tu che non sei mai stato fedele a nessuno-
    La rabbia cresceva nel cuore del ragazzo. – Che ne sai tu!- urlò
    - Oh, credimi, Leo- disse il mago, puntando i suoi infiniti occhi neri in quelli del ragazzo- ci sono cose ti te che sai, altre che credi di sapere, e tante, tantissime, di cui ignori completamente l’ esistenza-
    - E dovresti conoscerle tu? Mi fai ridere-.
    - Tra un po’ non potrai più nemmeno piangere- sussurrò Loco, il viso era pieno di disprezzo-Sei uno stupido, che abbraccia la morte quando gli viene offerta la vita.-
    - Meglio morti che traditori- urlò il ragazzo.
    - I morti non possono essere fedeli a nessuno, Leo – concluse il mago, fissando l’ alba attraversare la finestrella – mentre i vivi sono responsabili delle proprie scelte-
    E poi i pensieri di Loco invasero la testa del ragazzo, e sembravano volerla spaccare in due con il dolore che gli fecero provare: Tu hai deciso e tu morirai.
    Leo cadde sulle ginocchia tremanti e le mani salirono a tenere il cranio. Il dolore era tanto che alcune lacrime uscirono dagli occhi del ragazzo.
    Basta, pensava, basta! Smettila lurido verme, smettila!
    Ma il dolore aumentava…
    Smettila!
    La mente del mago non smetteva di torturarlo.
    - BASTA!- urlò il ragazzo.
    Me lo devi chiedere gentilmente, Leo, disse la voce di Loco nella sua testa.
    Mai...
    Le urla di dolore del ragazzo si estesero tra i lunghi corridoi neri di quel luogo sconosciuto.
    Le fitte lo costrinsero a chiudere gli occhi, che versarono il loro liquido salato.
    Sentì il corpo cadere in avanti, il proprio viso colpire il pavimento e i suoi pensieri scappare via, lontani dalla coscienza, irraggiungibili come la speranza…


    Allora???? :guru:
    Aspetto in trepidazione!
     
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124 replies since 4/7/2007, 13:21   1248 views
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