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Master Arikus.
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Tanto, prima o dopo, mi aspetta la morte.
Perché mi dovrei impegnare in qualcosa, se comunque non c'è via d'uscita?
Perché buttare decenni a studiare, a lavorare, a stringere la cinghia per pagare il mutuo...
Che poi, spesso vuol dire investire anni di fatica, di sofferenza per elemosinare una felicità che non si sa se arriva né quanto dura.
E via al prossimo lontano obiettivo!
La scuola a che serve? Le nozioni non più utilizzate e allenate scivolano nell'oblio, a riprova mi sono sorbito 5 anni di elementari e non so più fare un'analisi grammaticale, non so nemmeno le tabelline! Anche se so scrivere ottimamente, sono convinto che dopo qualche anno lontano da forum e vari, se non svolgerò una mansione che lo richieda, disimparerò anche questo.
10 anni orsono conoscevo a menadito un centinaio di comandi IRC, scrivevo siti in HTML, ero capace di configurare un forum IPB 1.3 sul mio spazio web, ora ho ricordi vaghi e nebulosi di tutto ciò, sono regresso a una specie di niubbo cresciuto e che sa scrivere.
Tutto è temporaneo, quindi. E relativo, se escludiamo delle costanti che abbiamo elevato a punti cardinali per non sbroccare nel labirinto dell'esistenza. Considerando, poi, che presumibilmente siamo un insieme più o meno casuale di cellule, di ricordi e di pensieri in continuo riassemblamento viene da chiedersi sino a che punto esistiamo davvero come individui, soggetti, elementi: il nostro vivere non è per caso espressione della collettività di forme più o meno animate che ci compongono? Chi, cosa, quanti sono davvero dietro la cabina di pilotaggio? Esistiamo sul serio?
Premesso questo, se una cosa vale l'altra e comunque ci scorderemo il 99% (si fa per dire: è molto, molto di più) di quello che facciamo, perché lo facciamo? Perché non ci sediamo e pensiamo: "OK, la prossima settimana non ricordo una mazza e tra cent'anni sono morto, quindi mi sfondo di alcool, sesso e droga almeno non ci penso e sprofondo nel piacere, mi godo la vita finché dura"?
Poiché, forse, banalmente, sappiamo a fondo quanto tali attività possano contribuire ad accorciare drasticamente il nostro tempo, e, da sognanti bambini quali non abbiamo mai veramente cessato di essere, ci auguriamo di vivere per sempre?
Allora perché siamo così ipocriti verso noi stessi da accettare un concetto che intimamente non ci è nostro come del resto lo spirito di sopravvivenza ci spinge a condannare? La scelta più logica e razionale ma anche istintiva ed emozionale è quella di, prima di tutto, allontanare la conclusione di questo gioco crudele, procrastinare la morte... Allora come mai, anche il solo concetto i curare la morte (o quantomeno il più alto numero possibile di cause) non viene neanche preso in considerazione o fa paura più della morte in se? Perché non ci adoperiamo in miliardi anima e corpo per arrestare la vecchiaia e sopravvivere a questo mondo senza religione né scopo? E intendiamoci: essere liberi dal corpo a orologeria non vuol dire vita eterna, è solo il primo piccolo passo.
In ogni caso, signori, il senso di tutto quale è? Possiamo pensare che un senso non ci sia, ma non è quello che proviamo, la ragione ci risponde che non c'è e il cuore non smette di cercarlo.
Pane per i tuoi denti, Skywards.
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Nyxenhaal89.
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Queste domande piuttosto inutili alla propria persona nascono da troppo tempo libero, probabilmente.
Vivi perché vivi. Il senso della vita lo fai tu ogni giorno con ciò che fai. Tutto quello che dici, ogni tua azione, i sorrisi e le lacrime che dai alle persone che ti stanno accanto. La vita è tutto quello che hai elencato. Il suo senso sta nel suo contenuto. E' piuttosto inutile e infruttuoso farsi queste domande, non porteranno a nulla, così come nulla porta pensare di vivere per sempre. Si fa ciò che si ritiene giusto per dare un valore al breve lasso di tempo in cui vediamo questo mondo. Se pensi che la tua vita non abbia senso dagliene uno. Se invece era solo una trappola retorica destinata al solito collasso, mi spiace di esserci cascato.
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Studi perchè per avere una laurea devi fare finta di sapere tutto quello che ti hanno detto in.. 15 anni di studio se ti va bene? Una laurea ti serve perchè altrimenti non trovi lavoro (o almeno, così era un tempo), e questo lavoro ti serve per pagarti la vita, perchè senza mangiare la vita non ti dura molto.
Di conseguenza, nei peggiori dei casi, spendiamo la nostra vita a pagarci da vivere, praticamente. Tra sporadici eventi degni di nota e ancora più sporadici eventi di felicità.
La vita non ha uno scopo, come non ha un senso, se continui a vivere è perchè speri un giorno di poter fare qualcosa che ancora ti va di fare.. -
FeÐ.
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mavvaiacagare . -
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E questo, signori, è il tipico commento che illumina le menti di tutti coloro che lo leggono. Complimenti vivissimi, hai sicuramente migliorato questa discussione con il tuo intervento.. -
FeÐ.
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Si,perchè c'è gente senza lavoro,senza una casa ma continua a sperare.
C'è gente in sedia a rotelle che non può più correre ,fare sport,ma continua a vivere.
Se vi chiedete che senso ha vivere è perchè siete dei viziati che non apprezzano quello che hanno,siete della gente senza dei principi e senza interessi che non sia stare su un forum,andate a fare sport,vivete la vostra vita e di certo non vi farete queste domande depresse del cazzo.
Scusate ma veramente non le tollero queste cose
Ah e aggiungo,a 17 anni posso dire di avere vissuto bene e aver provato e visto cose stupende sulla mia pelle e ne sono molto felice ,la vita è bella e se te la vuoi godere ti devi fare dei bei sacrifici,tanti non sanno nemmeno cosa sono
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Master Arikus.
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E questo, signori, è il tipico commento che illumina le menti di tutti coloro che lo leggono. Complimenti vivissimi, hai sicuramente migliorato questa discussione con il tuo intervento.
Si,perchè c'è gente senza lavoro,senza una casa ma continua a sperare.
C'è gente in sedia a rotelle che non può più correre ,fare sport,ma continua a vivere.
Se vi chiedete che senso ha vivere è perchè siete dei viziati che non apprezzano quello che hanno,siete della gente senza dei principi e senza interessi che non sia stare su un forum,andate a fare sport,vivete la vostra vita e di certo non vi farete queste domande depresse del cazzo.
Scusate ma veramente non le tollero queste cose
Ah e aggiungo,a 17 anni posso dire di avere vissuto bene e aver provato e visto cose stupende sulla mia pelle e ne sono molto felice ,la vita è bella e se te la vuoi godere ti devi fare dei bei sacrifici,tanti non sanno nemmeno cosa sono
Clap clap.
Ora se vogliamo tornare in argomento, quella che siamo noi a dare un senso alla nostra vita è una favola, un palliativo, un senso non c'è e se c'è ci è alieno, possiamo non pensarci e godere le piccole gioie della vita, o sprofondare nella sofferenza, questa realtà non cambia.
Tutto viene dimenticato e cessa di esistere, che lo si voglia oppure no, la gente intorno a noi muore, noi moriremo, e tutto questo non è giusto, chi lo accetta perché è naturale è un pirla; 1000 anni fa anche morire per un raffreddore lo era, nessuno muoveva un dito in proposito.
Non sono depresso, solo confuso, non capisco il perché né dove le persone trovino le energie per fare quello che fanno giorno dopo giorno, se tanto poi si muore e si dimentica, che senso ha? Perché nasciamo se moriremo? Perché moriamo se siamo nati?. -
FeÐ.
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clap clap? Questo dimostra la tua intelligenza ahahahah ciao ,con le persone così manco ci perdo tempo . -
Xemnas~.
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Perché nasciamo se moriremo? Perché moriamo se siamo nati?
Perché è normale in natura che tutti gli esseri viventi nascono e muoiono. Non c'è alcuna specificazione del perché ma abbiamo il nostro ciclo vitale che è così e basta.
Se vuoi vivere a lungo(o forse "vuoi vivere bene") devi lavorare per avere i soldi per poter mangiare(cosa più importante) e tante altre cose, fare sport per "respingere" le malattie che stanno attorno a te(il freddo, ect) e molto altro. Ci sono tanti modi da vivere, dipende dal vostro interesse. Insomma dipende dalle persone che vogliono o non vogliono continuare a vivere.
Non dico altro, ho detto tutto che ho in mente da dirvi. ^^'. -
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La risposta esiste come non esiste; sarebbe inutile riportarti la mia risposta, perchè potrebbe non esserti adatta: sarebbe un po' come chiedere quale numero di scarpe dovresti acquistare -cogli solo ciò che c'è da cogliere in questa banale metafora, mi raccomando-.
Personalmente credo che questo topic nasca da un tuo trascurare te stesso e ciò che veramente senti di volere: credi sia possibile che quella che tu hai definito 'confusione' non sia altro che una mancata concezione di sè?
Forse non dovresti cercare una verità assoluta, ma capire le tante relative partendo proprio dalla tua.. -
Heligo.
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La vita può essere considerata in due modi: un fine o un caso. Il fine è porsi un obbiettivo e realizzarlo. Questa è la vita considerata come fine. Non importa quanto lontano si dovrà andare o quanta fatica si dovrà sopportare, ma la vita acquista senso, anzi lo perde, nel momento in cui è raggiunto. Quindi è ovvio che molti si pongano come fine della vita il raggiungimento di una meta che è lontanissima. E qualora si sia raggiunta, guarda caso, l'obbiettivo cambia e si va oltre.
Il caso, a mio modo di vederla, è il senso che i vigliacchi danno alla vita. Siamo un mucchio di cellule casuali. Sarà anche vero, sai che bellezza. Sei solo un pupazzo. E il navigare in questo mare non è affatto dolce, per me.
Ma questi, come quelli che gli altri ti hanno descritto sopra, sono solo molte facce di uno stesso gioiello. Sarà forse un caso che qualcuno ritenga che ci sia un fine e che qualcuno ritenga il contrario? Allora siamo tutti condannati.. -
Nyxenhaal89.
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A dire il vero, volevo dire un bel ma vai a cagare anch'io, sinceramente. 
Perché l'inutilità di questi topic è percettibile quanto il colesterolo in un McDonald's. "Che senso ha vivere"? "Sono confuso"?
No ciccio, te sicuramente sei molto annoiato e sicuramente con troppo, troppo tempo libero, perché solo le persone così si fanno ste domande, quelle che devono farsi il mazzo a lavorare, a mantenere la famiglia o cercare di tirare a campare di certo non ci pensano.
Anch'io una volta riempivo il mio tempo di questi pensieri inutili, frutto unicamente della pigrizia e della paura di mettersi in gioco nel mondo. Purtroppo però poi la realtà a darti la legnata in faccia ci arriva, e il mondo ama sbranarsi quelli che non lottano per sopravvivere per poi sputarne le ossa. Attualmente io ci sono proprio in mezzo alla realtà, il terreno sotto di me è parecchio fragile, quindi il tempo da perdere con questi pensieri è relativamente poco. E non lo faccio per essere ricordato, lo faccio e basta. Ma immagino siano concetti troppo semplici per una mente tanto arguta come la tua, talmente semplici da risultare incomprensibili.
Certo, se per te vivere è inutile, puoi sempre lasciarti morire in un angolo. Dopotutto, come dici, veniamo tutti dimenticati.. -
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Ma non vi passa per la testa che magari non si tratta di pigrizia, noia, o di essere viziati, ma semplicemente di "periodi no" che prendono un po' tutti ogni tanto?Mi chiedo come vi permettiate di giudicare una persona per un topic simile.
Venite anche magari a dire che non avete mai avuto pensieri tristi in tutta la vostra vita, no? Quando li avete voi però non ci pensate che sono scemenze. Vi sfogate, ci pensate un po' su, e poi quando vi passano realizzate che siano state solo scemenze.
Mi sono trattenuta fino ad ora, ma sinceramente se avete da dire solo cretinate alla "mavaiacagare" credo possiate anche evitare di rispondere a topic con spunti seri.. -
Nyxenhaal89.
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Giudico perché è inutile stare lì a compatirlo e dargli corda, momento no o meno.
Quando io ho i miei momenti no, né il mio ragazzo né i miei amici mi assecondano, ma mi fanno capire in tutti i modi che quello che penso non solo è stupido, ma anche inutile.CITAZIONEMi sono trattenuta fino ad ora, ma sinceramente se avete da dire solo cretinate alla "mavaiacagare" credo possiate anche evitare di rispondere a topic con spunti seri.
Questi non sono spunti di discussione seri, sono pensieri sbagliati che una persona così giovane non deve fare.. -
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Ci sono modi e modi di 'far riflettere' le persone eh.
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Che senso ha vivere? |
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