Una banalissima crisi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    · //

    Group
    Gold User
    Posts
    1,179

    Status
    Anonymous
    Gioventù, ho una domandina semplice semplice da sottoporvi: voi esistete? Potete garantirmi che siete esseri con un proprio io, che pensate con la vostra, personale testa e che agite di vostra volontà, che quando parlo con una persona, le sue parole provengono dalla sua mente e non da una mia autosuggestione? Potete dimostrarmi che la vita che faccio ogni giorno è reale, fatta di persone diverse da me e che non è un sogno in cui continuo a svegliarmi ogni mattino?
    Scusate, ma ho questa crisi che mi tormenta da quasi un anno ed ho paura di crollare per la pressione. Non sapendo più che fare, ho scelto di rivolgermi a voi: forse si tratta di dubbi comuni fra gli adolescenti e dunque risulterò banale, ma tanto vale parlarne adesso piuttosto che non parlarne mai.
     
    Top
    .
  2. Spectær
     
    .

    User deleted


    Wuh, ci pensavo un sacco anche io tempo addietro. Non mi sono dato una risposta, però. Ho lasciato correre. Però vedila così, se ho avuto il tuo stesso pensiero, varrà pur dire che siamo entità diverse!
     
    Top
    .
  3. Lich
     
    .

    User deleted


    Te lo devi dimostrare da solo, i tuoi demoni interiori come il dubbio sulla verità della realtà percepibile, se ti tormentano così tanto non sono niente che filosofia, teologia e pseudoscienze piene di deliri possono insegnarti, alla fine devi trovarti qualcosa che ti tenga attaccato alla realtà perché dubbi del genere sono tipici di chi non ha una ragione per vivere.
    Fatti spaccare la faccia da qualcuno, fatti un bagno di mezzanotte nel mare, insomma, trova qualcosa di fisico che ti ricordi che le cose esistono per davvero se non hai affetti (altrimenti ripiega su quelli) visto alla fine della giornata quello che ti è passato tra gli occhi e il cervello puoi raccontartelo da solo come ti pare.

    Io comunque esisto.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    · //

    Group
    Gold User
    Posts
    1,179

    Status
    Anonymous
    Io ho dei sogni, ma, lo ammetto, uno scopo ultimo per la mia esistenza non l'ho ancora trovato, forse perché ho solo sedici anni. Il punto è che i miei sogni sarebbero vuoti se la concezione di realtà fosse falsa. Questo dubbio mi manda nell'apatia mentale, perché anche i momenti più belli, anche quei semplici attimi di vita quotidiana, vengono oscurati da queste mie incertezze, così la mia mente si fissa su di esse e non spazia mai o, se ci riesce, viene bloccata subito. Non sono mai stato una persona "fisica", quindi credo che seguirò l'altro tuo consiglio, ovvero dare più valore ai miei affetti, a cui in realtà tengo già moltissimo. E puoi ormai immaginare perché a volte non mi ci affido abbastanza.
     
    Top
    .
  5. .Rosa565689.
     
    .

    User deleted


    Io purtroppo sono un nessuno, un semplice simile e non ho una volontà ma agisco solo su ordine dei miei superiori.
    Scherzi a parte anche io ci sono passato quando avevo circa 10 anni (ora 16) e pensavo che alla fine della vita, quando una persona chiude gli occhi e muore si sveglia dal sonno nella vita vera per iniziare una nuova giornata e ciò mi spaventava più che altro perchè pensavo che non avendo ricordi di vite precedenti dovevo essere un bambino con appena un giorno di vita, e quindi quella "vita vera" mi sembrava tremendamente lunga visto che ogni notte avrei dovuto sognare nuovamente un'intera vita. Poi crescendo mi è passata e ora sono nel periodo del "che cazzo ci sto a fare qua? Qual'è il mio scopo?"
     
    Top
    .
  6. ~Beck
     
    .

    User deleted


    Ma che senso ha rovinarsi ogni momento bello per un dubbio di questo genere? Anche se per assurdo fosse vero, tu per quanto ne sai conosci e vivi solo questa vita, quindi tanto vale godertela al massimo senza farti paranoie inutili. Goditi ogni momento perchè già il fatto di provare certe sensazioni e di vivere certe cose le rende reali.

     
    Top
    .
  7. Jaden7474
     
    .

    User deleted


    goditi la vita come se stessi vivendo l'ultimo dei tuoi giorni :) non pensare ad un domani, pensa ad oggi, pensa al presente :)
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar


    Group
    Fan
    Posts
    16,233
    Location
    Un castello di cristallo

    Status
    Anonymous
    Tutti esistiamo, la nostra vita è reale.
    Però la concezione di realtà è soggettiva e varia da individuo a individuo,
    così come le ideologie e il diverso modo di pensare delle persone.
    Penso che nessuno riesca a trovare il significato della propria presenza
    nel mondo fino al momento in cui questo qualcuno non si realizza e si sente completo (:
    Anch'io ho 16 anni - 17 ormai - e penso spesso, troppo spesso, a queste cose,
    ma sono piccola e ho tutta la vita davanti per ritagliarmi quel posto nel mondo che cerco da sempre.
    E se non altro so di avere, quanto meno, un posto nel cuore di qualcuno.
     
    Top
    .
  9. DaisukenojoRiku™
     
    .

    User deleted


    Sai, Leventhan, io penso che sarebbe meglio farsi questo tipo di domande, ma non è ancora il momento di trovare delle risposte. Penso che se per ora non ci occupiamo della nostra testa, del nostro pensiero, delle nostre parole, della nostra vita, se non ce ne occupiamo ora, non potremo farlo più, perchè sarà il momento di pensare agli altri. Dunque ti consiglio, per ora... un po' di sano egoismo. Sviluppa il tuo pensiero. Agli altri... ci penserai quando avrai totalmente sviluppato il tuo pensiero.
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    · //

    Group
    Gold User
    Posts
    1,179

    Status
    Anonymous
    Beh, dipende tutto dai punti di vista. Esiste, in fondo, qualcosa che non facciamo per noi stessi? Potremmo affermare che dedicarsi agli altri sia altruistico, ma non lo facciamo forse per la nostra soddisfazione personale? L'altruismo, a mio parere, è comunque egoismo attenuato. Io amo aiutare gli altri, mi piace essere gentile e onestamente non so dire mai di no, perché ho sempre creduto che gli altri abbiano diritto alla felicità quanto me se non di più. Ma se una persona sta meglio o riesce a fare qualcosa grazie al mio aiuto, dopo io, guardandomi allo specchio, mi accorgo che sono felice nel senso che sono soddisfatto di me stesso, e l'essere felice per gli altri non è differente. Forse è utile, forse è nobile, forse è appagante, ma resta sempre egoismo, almeno per come la vedo io. Tuttavia, come ho già detto, se la realtà non fosse reale crollerebbe tutto. Una volta ho scritto su questo stesso forum che uno dei miei sogni è condividere le mie emozioni con più persone possibile, in cerca di qualcuno che le comprenda fino in fondo, ma che senso avrebbe, se fosse tutto falso? Mi consigli del sano egoismo: ecco, io per pensare a me stesso, ho necessariamente, imprescindibilmente bisogno degli altri, del fatto che esistano, del fatto che possano aiutarmi, mettermi in crisi, cambiarmi o farmi rendere conto che è meglio lasciare le cose così come sono. In me c'è anche una grossa contraddizione: la mia natura pacata mi impone di fare le cose secondo i miei tempi, io non posso vivere come se fosse il mio ultimo giorno; eppure, non posso nemmeno essere sicuro che troverò un posto per me o che il tempo mi aiuti: magari morirò prima di stasera o anche fra qualche secondo, del resto potrebbe succedere di tutto. E allora, dovrei scomparire senza risposte, senza realizzazione, senza aver lasciato nulla al mondo? Nemmeno la religione aiuta, in questi casi: la vita ha un valore troppo elevato, indifferentemente da un'eventuale aldilà o da una divina provvidenza che ci conosce meglio di noi stessi e che, in qualche modo, ci piazzerà sempre dove è giusto stare. Né posso evitare di pensarci: è troppo importante, ed io non posso fregarmene allegramente o lasciar correre.
     
    Top
    .
  11. Lich
     
    .

    User deleted


    Stare bene grazie alla felicità degli altri non è vero egoismo: se ci pensi attentamente due persone sono come due specchi di fronte all'altro, ognuna condiziona l'altra col suo modo di agire e causa delle reazioni, quando un altra persona vede nel bene degli altri la propria realizzazione vuol dire che questa è una persona incline al bene, con il bene dentro.
    Alla fine comunichiamo inevitabilmente agli altri quello che abbiamo dentro, che può essere il bene o il male (attenzzzzione: non sto dicendo che esistano buonissimi e cattivissimi in assoluto!).
    Se può averti levato almeno un dubbio, se è vero ciò che hai detto, non sei una persona egoista, ma una persona buona.
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    · //

    Group
    Gold User
    Posts
    1,179

    Status
    Anonymous
    Ho istintivamente pensato di rispondere che bene e male non esistono, che sono solo punti di vista. Tuttavia, ho poi cambiato idea: si può essere sempre così relativisti? Alla fine fa solo male. La mia professoressa d'italiano, spiegando la crisi dell'Innominato e quanto succede in seguito, ripeteva che l'uomo tende al bene. Se con persona buona intendi dire che ho quel bene dentro, allora ti rispondo, con un po' di presunzione, che forse sono così. Io spero solo che la gente non debba soffrire per causa mia: ho già detto che sono pacato, ma il mio è un carattere che si presta spesso alle incomprensioni. Si, forse mi hai levato un dubbio. Grazie.
     
    Top
    .
11 replies since 21/10/2012, 18:17   182 views
  Share  
.
Top