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Yusei Trek.
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Ho aperto questo topic per poter avere una vostra opinione sul mio modo di scrivere e capire dove e come posso migliorarmi.
Pertanto della fic per ora non esiste ne titolo ne altri elementi distintivi obbligatori per una fic completa, almeno quelli descritti nel topic di sezione.
Detto ciò, eccola:
Era una notte calda, confrontando con le temperature presenti di solito in quella zona, e il deserto scintillava in modo anormale come se volesse riflettere qualcosa nel cielo.
La natura stessa di quel luogo portava ad avere un clima desertico e di notte la luna era molto luminosa in virtù della posizione geografica particolare tuttavia quella notte era strano, diverso.
Un uomo si stava arrampicando su una duna particolarmente alta.
Indossava una lunga tunica nera con un cappuccio che non consentiva di distinguere il suo volto, sulla schiena era possibile distinguere due fascie sciolte che però rimanevano rigide e giravano una a desta e una a sinistra intorno alle gambe e sembravano muoversi insieme alle stesse.
Ad un certo punto l'uomo si fermò e alzò lo sguardo: era quasi arrivato in cima tuttavia continuava a non riuscire a vedere ne cosa c'era oltre, ne cosa emanava tutta quella luce.
Decise di prosegure ma non riuscì fare pochi passi che gli si materializzò davanti un piccolo essere somigliante a un grosso coniglio con due occhi gialli che risaltavano particolarmente sul corpo completamente nero. Sembrava anche abbastanza innocuo se non fosse che pochi attimi dopo la sua apparizione saltò energicamente verso l'uomo che spostandosi riuscì tranquillamente a avitae l'impatto.
L'uomo alzò la mano destra con il palmo aperto verso il mostriciattolo e pochi istanti dopo quello sparì, senza emettere suoni, senza dimenarsi o scappare, semplicemente svanì in nuvola nera, come polvere spostata dal vento.
L'uomo quindi proseguì la sua camminata verso la cima della duna, mancavano solo pochi passi, e quando finalmente arrivò in cima lo spettacolo che vide lo fece ammutolire: una distesa completamente nera avvolgeva una enorme valle, dall'altra parte, a molti chilomentri, si potevano appena distinguere altre dune sabbiose.
Ma la cosa che più sutpiva era una enorme porta piazzata esattamente in mezzo alla distesa nera ma a qualche decina di metri da terra, appariva come bianca moto orata e impreziosita da numerosi disegni apparentemente astratti ma a una seconda occhiata più attenta so poteva distinguere un tema generale comunq q tutti i disegni: il cuore.
Era facilmente visibile dall'altura che molti esseri neri simili a quello comparso poco prima si stavano ammassando l'uno sull'altro creando una sorta di scala per raggiungere la porta, ciò non doveva accadere.
L'uomo portò avanti una mano tendendola davanti a se, pochi istanti dopo una chiave gl si materializzò in mano, ma non era una chiave normale: era almeno dieci volte più grande di quelle che usano tutti ed era completamente dorata, molto semplice senza particolari caratteristiche ma era lampante il fatto che brillava di luce propria, senza realmente emettere luce... L'effetto avrebbe ipnotizzato chiunque. L'uomo la afferrò con entrambe le mani, chiave rivolta verso il basso, e lentamente la puntò contro la porta. Istantaneamente un raggio simile a un laser bianco partì dalla punta della chiave e colpì in pieno la porta che perse la sua luminosità e cominciò a crepare finchè non si separò totalemnte in migliaia di pezzi in una enorme esplosione che si propagò per tutto il mondo.
L'uomo si limitò a voltarsi guardando nel verso opposto.
<cosa ho fatto?>.
Se riuscirò a correggere tutti gli errori che sicuramente ho fatto la riscrivo e sarà il primo capitolo della fic ma andrà in un altro topic....
Pertanto do il via alle critiche
grazie in anticipo
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Chloe.
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Uhm, allora, vediamo .. ecco i miei famosissimi (e forse temuti 
) punti:
1) Allora, ci sono molti errori di battitura, ma come grammatica credo tu sia apposto, quindi ti consiglierei di scrivere d'ora in poi i\il capitoli\o per esempio su Word o qualcosa del genere dove ci sia un controllo dell'ortografia che ti dice dove hai sbagliato =)
2) Ci sono delle parole che non hanno ne capo ne coda nel contesto in cui si trovano: per esempio "il deserto scintillava". Qui non ho capito se intendevi dire che il deserto riflettesse come l'acqua i raggi lunari oppure fosse solo un modo per dire che i raggi lunari mettevano in evidenza la sabbia.
Un altro esempio può essere "che vide lo fece ammutolire". L'uomo in nero non stava parlando mentre fissava lo spettacolo (ah ecco, spettacolo è meglio utilizzarlo per qualche cosa di positivo, qui avresti potuto utilizzare "scena" che da un tocco neutrale all'ambientazione e sta al lettore capire se è una cosa negativa o positiva quello che sta osservando il protagonista), quindi mi sembra improbabile che si ammutolisca, visto che non aveva mai pronunciato parola fino ad allora. Sarebbe stato corretto scrivere "lo spettacolo che lo lasciò sbigottito" oppure un altro sinonimo, scegli tu.
3) Dovresti descrivere un pò di più il paesaggio, i sentimenti o i pensieri dei personaggi, i personaggi stessi ecc. perchè così è un pò spoglia.
4) Non fare frasi troppo lunghe e non riempirle nemmeno a casaccio di virgole, perchè sennò o il lettore deve comprarsi una bomboletta di ossigeno oppure deve usare una lente d'ingrandimento per capire dove finisce una frase e ne comincia un' altra. Ecco la frase che non mi è particolarmente piaciuta: "Ma la cosa che più sutpiva era una enorme porta piazzata esattamente in mezzo alla distesa nera ma a qualche decina di metri da terra, appariva come bianca moto orata e impreziosita da numerosi disegni apparentemente astratti ma a una seconda occhiata più attenta so poteva distinguere un tema generale comunq q tutti i disegni: il cuore.". Intanto ci sono troppi "ma", poi come ti dicevo le virgole sono troppe e la descrizione un pò spoglia. Un esempio di come potevi strutturare bene la frase era "La cosa che più saltava all'occhio era un'imponente porta, posta esattamente in mezzo alla distesa nera. Misteriosamente, fluttuava a mezz'aria di qualche decina di metri. Era di un colore biancastro-dorato e tutt'intorno era impreziosita da arabeschi apparentemente astratti che, se osservati con attenzione, ritraevano più volte un simbolo: un cuore". Ecco, poi non so come sia la porta in realtà, perchè in questo momento è tutto nella tua testa O.O
5) Secondo me è anche una buona cosa utilizzare spesso dei sinonimi invece di ripetere sempre le stesse parole e far diventare tutto troppo monotono. Questo è solo un consiglio comunque =)
Credo di non essermi dimenticata niente e spero che i miei consigli siano utili. Comunque la storia di per sè è interessante quindi continuala e avrai una lettrice
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