Murakami Haruki

opere e bibliografia.

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  1. Kamelot
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    Haruki Murakami
    è nato il 12 gennaio del 1949 a Kyoto ed è cresciuto a Kobe.
    Dopo il liceo, durante il quale scrive sul giornale della scuola, si iscrive alla facoltà di letteratura dell'università Waseda di Tokyo, dove insieme ai fervori delle lotte studentesche del '68, avrà occasione di conoscere anche Yoko Takahashi, che diventerà presto sua moglie. Nel 1975 si laurea in drammaturgia classica con una tesi dal titolo: "l'idea del viaggio nel cinema americano".
    Grande appassionato di letteratura e di musica nel 1974, intanto, aveva deciso di aprire un jazz bar insieme alla moglie a Tokyo che gestirà fino alla sua chiusura nel 1981: un'esperienza che sarà estremamente importante per lui, tanto da spingerlo a dichiarare in seguito che se non avesse avuto quel bar, non avrebbe mai iniziato a scrivere libri. Come racconta Murakami stesso "in un bel giorno di primavera, nell' Aprile del '74, stavo sdraiato su un prato, bevendo una birra e guardando una partita di baseball. E improvvisamente decisi di scrivere il mio primo romanzo." Si tratta di "Kaze no uta o kike" (Ascolta la canzone nel vento), che verrà poi pubblicato nel 1979 meritandosi nello stesso anno il premio Gunzo (Gunzou Shinjin Sho) nella categoria di migliore scrittore emergente. Nel 1980 pubblica "1973 nen no pinbohru" (Il flipper del 1973) e nel 1982 "Hitsuji o meguru Bohken" (Sotto il segno della pecora), che vende in brevissimo tempo 150.000 copie solo in Giappone e gli fa conquistare il prestigioso premio letterario Noma (Noma Bungei Shinjin Sho) per esordienti. Nel 1985 sarà la volta di "Sekai no Owari to Haado boirudo Wandaarando" (La fine del mondo e il paese della meraviglie) che gli vale nello stesso anno il premio Junichiro Tanizaki. Dall'ottobre 1986 viaggia tra la Grecia e l'Italia e scrive "Noruwei no mori" (Norwegian wood), pubblicato in Giappone nel 1987 mentre Murakami si trova ancora in Europa e che si rivelerà immediatemente un vero e proprio caso letterario, vendendo 2 milioni di copie in un anno.
    Fin dal suo primo romanzo Murakami si era imposto sulla scena letteraria giapponese come uno scrittore di primo piano che non sembrava appartenere alla tradizione nipponica. I suoi scenari metropolitani e i riferimenti alla cultura popolare occidentale (da Michel Polnareff ai Beach Boys, dai film di Peckinpah a Jean Seberg), perfino la forma della scrittura, debitrice a Fitzgerald e a Capote, piú che a Kawabata o Tanizaki, proiettavano la letteratura giapponese in spazi nuovi e inattesi. L'influenza della cultura occidentale su uno scrittore giapponese nato nel 1949 non era certo cosí sorprendente di per sé, anzi rispecchiava una formazione comune a un'intera generazione di giovani, ma era la prima volta che queste atmosfere venivano rappresentate nell'ambito della letteratura «alta»...
    In un'intervista rilasciata al The Salon Magazine il 16 gennaio del 1997 Murakami dice di sè:
    «Amo la cultura pop: i Rolling Stones, i Doors, David Lynch, questo genere di cose. Non mi piace ciò che è elitario. Amo i film del terrore, Stephen King, Raymond Chandler, e i polizieschi. Ma non è questo ciò che voglio scrivere. Quello che voglio fare è usarne le strutture, non il contenuto. Mi piace mettere i miei contenuti in queste strutture. Questa è la mia via, il mio stile. Perciò non piaccio né agli scrittori di consumo né ai letterati seri. lo sono a metà strada, e cerco di fare qualcosa di nuovo. [...]
    Scrivo storie strane, bizzarre. Non so perché mi piaccia tanto tutto ciò che è strano. In realtà, sono un uomo molto razionale. Non credo alla New Age, né alla reincarnazione, ai sogni, ai tarocchi, all'oroscopo. [...] Ma quando scrivo, scrivo cose bizzarre. Non so perché. Piú sono serio, piú divento balzano e contorto».
    Tra il 1987 e il 1988 Murakami scrive, ancora in Italia, "Dansu dansu dansu" (Dance dance dance), che viene dato alle stampe nel 1988. Dal gennaio 1991 si trasferisce in America, dove lavora come ricercatore associato all'università di Princeton. Dei suoi frequenti viaggi scrive "Se potessi, sceglierei di vivere in Inghilterra. Quando ero in Europa ho pensato di tornare nel mio paese di origine a quarant'anni. Ma non l'ho fatto." Nel 1992 esce "Kokkyo no minami, taiyou no nishi" (A sud del confine ad ovest del sole). Nel luglio del 1993 si trasferisce nuovamente per insegnare all'università William Howard Taft. Nel 1994 e nel 1995 vengono pubblicati i tre volumi di "Nejimakidori kuronikuru" (L'uccello che girava le viti del mondo), che gli fanno vincere nel 1996 il prestigioso premio Yomiuri. Nel 1997 viene pubblicato "Underground", saggio sull'attentato alla metropolitana di Tokyo da parte della setta AUM nel 1994. Nel 1999 esce nelle librerie "Supuhtoniku no Koibito"
    (La ragazza dello sputnik). Nel gennaio del 2001 ancora un trasferimento, questa volta a Oiso, prefettura di Kanagawa. Attualmente vive tra Italia (a Roma), Giappone e Stati Uniti.
    Alla sua attività ricca e costante di narratore e saggista, Murakami ha affiancato il lavoro di traduzione letteraria facendo conoscere in Giappone l'opera completa di Raymond Carver, oltre a numerosi racconti e romanzi di Francis Scott Fitzgerald, Truman Capote, Tim O'Brien, John Irving.

    Bibliografia.

    * Ascolta la canzone nel vento (Kaze no uta o kike). 1979. Romanzo.
    * Il flipper del 1973 (1973nen no pinbôru). 1980. Romanzo.
    * Sotto il segno della pecora (Hitsuji o meguru Bôken). 1982. Romanzo.
    * La fine del mondo e il paese delle meraviglie (Sekai no owari to Haado-boirudo Wandaarando). 1985. Romanzo.
    * Tokyo Blues (Noruwei no mori). 1987. Romanzo, ripubblicato nel 2006 con il titolo originale Norwegian Wood (Tokyo Blues).
    * Dance dance dance (Dansu dansu dansu).1988. Romanzo.
    * A sud del confine, a ovest del sole (Kokkyo no minami, taiyou no nishi). 1992. Romanzo.
    * L'uccello che girava le viti del mondo (Nejimakidori kuronikuru). 1994-95. Romanzo.
    * Underground (Andâguraundo). 1997. Saggio.
    * La ragazza dello sputnik (Supûtoniku no Koibito). 1999. Romanzo.
    * Tutti i figli di Dio danzano (Kami no kodomotachi ha mina odoru). 2000. Raccolta di racconti.
    * L'elefante scomparso ed altri racconti (Zo no shômetsu). 2001. Raccolta di racconti.
    * Kafka sulla spiaggia (Umibe no Kafka). 2002. Romanzo.
    * Dopo il calare delle tenebre (Afutâ Dâku). 2004. Romanzo.

    Mah, riconosco di aver avuto fortuna, - disse. - Però, se ci penso, mi sembra di non aver mai scelto niente. A volte di notte mi sveglio all'improvviso con questo pensiero, e vengo preso dal panico. Esiste qualcosa di concreto che corrisponde a questa parola, io? Se c'è, perché non la trovo da nessuna parte? Mi sembra di non aver mai fatto che recitare, uno dopo l'altro, tutti i ruoli che mi venivano offerti. Di non aver fatto mai una scelta personale, nemmeno una volta.
    -- Dance Dance Dance (1988)



    Sto ri-leggendo per la seconda volta Norwegian Wood, libro che consiglio vivamente a tutti, visto che la maggior parte di voi è ancora un adolescente e potrebbe rispecchiarsi nelle parole che scorrono sulle pagine.
    Personalmente l'ho apprezzato molto, soprattutto per l'intropezione del protagonista che ogni tanto ricalcava quella della sottoscritta (ma son dettagli).

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    Uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi è anche il libro più intimo, introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso, per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine. Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull'adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integratinel mondo degli "altri" per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden,Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliarenelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attiranoentrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. Oaspettare che la vita (e la morte) decidano per lui.

    « Finora ho sempre pensato che avrei voluto oscillare in eterno fra i diciassette e i diciott'anni, ma adesso non lo penso più. [...] Ho vent'anni ormai. E devo pagare il prezzo per continuare a vivere».

    CITAZIONE
    Titolo Norwegian wood. Tokyo blues
    Autore Murakami Haruki
    Prezzo € 9,00
    Dati 2006, XX-379 p., brossura
    Traduttore Amitrano G.
    Editore Einaudi (collana Super ET)

     
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  2. hysteria;
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    Ho letto Norwegian Wood è mi è piaciuto parecchio ^^
     
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  3. Kamelot
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    Leggere "Dance Dance Dance" da occidentali non è semplice: a meno che già si conoscano l'opera e i temi di Murakami è necessario affrontare la lettura con la mente aperta, posare per un attimo gli schemi positivisti della cultura europea, concedere una chanche alle stranezze nipponiche e arrivare fino in fondo.
    Nei suoi libri successivi l'elemento del magico, del soprannaturale, sarà sempre presente, ma di contorno alla storia che andrà a scorrere sui binari ben solidi della realtà immanente; qua invece (come in "L'uccello che girava le viti del mondo", altro romanzo non facile da affrontare) il magico è il filo conduttore di tutta la vicenda, l'unico legame fra fatti e personaggi che non paiono avere nulla che possa altrimenti collegarli. Il concatenarsi di successive sequenze di cause-effetto, schema familiare dei nostri ragionamenti e delle nostre letture, scompare quasi totalmente, lasciando spazio a strutture indefinite, parallelismi dimensionali, percezioni extra-sensoriali. Entità difficili da gestire in ambito letterario, riuscire a rimanere credibili e a mantenere salda la tensione del lettore, ma M. ci riesce, sempre in bilico, ma sempre con il pieno controllo della storia e del suo dipanarsi.
    La trama è eterea e inconsistente, quasi uno sfondo soffuso e morbido, perchè lì sopra possano ancora di più risaltare nella loro sincera eccentricità i personaggi che popolano le pagine; personaggi strani nei ruoli e nelle caratteristiche, ma vivacemente definiti, si stagliano netti e vivi, persone sì, ma per nulla comuni e che sanno di non esserlo.
    Senza dubbio un romanzo di personaggi e non di trama, e difatti la storia procede non per quello che succede, ma per chi si incontra, e la ragnatela di rapporti fra il protagonista e gli altri personaggi è la struttra su cui si appoggia tutto il romanzo.
    Protagonista che rientra in pieno nei canoni dei protagonisti dei romanzi di M., un filo che lega tutti i suoi libri e affeziona i lettori, affascinandoli con sfumature sempre nuove, che vanno però ad addobbare sempre lo stesso familiare soggetto.
    Sempre originali e in qualche modo anomali, spesso individualisti, spesso soli e solitari, unica possibile via di sopravvivenza nelle metropoli in cui siamo accerchiati da tanti, troppi rapporti a cui non si può sfuggire. E l'essere soli, l'avere molto tempo a disposizione di e per se stessi, è la condizione necessaria per poter essere ricettivi e saper accogliere gli avvenimenti e le persone che potranno segnare la nostra vita.

    Quasi incosciamente la mia scrittura è passata dalla terza alla prima persona, cosa poco sorprendente in realtà, perchè Murakami è nel podio dei miei scrittori preferiti, e con i suoi personaggi trovo immancabilmente immedesimazione e sintonia, nella continua lotta interiore fra la ricerca della tranquilla normalità, e la voglia di rivendicare orgogliosamente il proprio essere differenti.
    La normalità, intesa non come tediosa routine, ma come compiuta serenità, non deve essere frutto di una rinuncia alla propria specificità, un soffocare quello che ci rende speciali: solo affrontando e superando quello che di difficile, insapettato e inspiegabile ci capita davanti, si può arrivare a compiersi come persone, e allora sì godersi quello che si ha, e sopratutto si è, sicuri di poterlo fare a testa alta, autori della propria vita e non solo protagonisti di penne altrui.

    di AleRoots
    CITAZIONE
    Autore Murakami Haruki
    Prezzo € 11,00
    Traduttore Amitrano G.
    Editore Einaudi (collana Einaudi tascabili. Scrittori)



    " Mi sembrava di non aver mai toccato l'apice. Se mi voltavo indietro, mi sembrava di non aver avuto nemmeno una vita. Un po' di vicissitudini. Progressi e regressi. Ma niente di più. Non avevo fatto niente, prodotto niente. Avevo amato qualcuno, ed ero stato amato. Ma non mi restava niente. Il paesaggio era stranamente piatto. Mi sembrava di muovermi all'interno di un videogame. Come Pac-man, avanzavo mangiando i puntini che componevano il labirinto. Senza scopo. Ma con la certezza, prima o poi, di morire. "
    -- Dance Dance Dance (1988)

     
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2 replies since 7/3/2008, 17:09   279 views
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