Kingdom Hearts Il continuo della storia

In pratica è il mio kh3

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  1. Francesca_Kirara
     
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    Eccovi un altro capitolo delle disgrazie del nostro Sorino! Le cose si complicano sempre di più e i capitoli iniziano ad essere più lunghi, ma nn credo che vi annoierete! Buona lettura!


    Capitolo 5
    Il cuore di Sora

    - Cosa?!-
    Rispose Sora impaurito da quelle parole. Come aveva fatto a finire dritto nel Kingdom Hearts senza prima finire nello spazio? Come diamine lo aveva raggiunto senza una gummiship?
    - Non è possibile- Aggiunse il ragazzo –Io ho solo aperto la serratura. Non posso essere arrivato nel Kingdom Hearts. Anche con un gummiship ci vogliono ore prima di arrivarci-
    La strana voce che gli stava parlando si avvicinò a lui. Era ancora tutto buio e Sora non riusciva a distinguere il suo interlocutore.
    - Questo è vero. Ma ci sei arrivato tramite la serratura che ti ho inviato io-
    - No! Come avresti fatto?!-
    - I miei poteri qui dentro sono molto grandi e aprire un passaggio e portare una persona qui per me non è che un gioco-
    Sora si alzò in piedi, visto che era ancora a terra. Ma barcollò non riuscendo a vedere niente nel buio. L’individuo davanti a lui continuava a parlargli e Sora trovava la sua voce sembrava molto familiare. Improvvisamente notò dei luccichii intorno a lui. Dei piccoli faretti si stavano man mano accendendo e lo circondavano velocemente.
    - Cosa sono?-
    - Heartless. E’ pericoloso urlare qui. Loro ti sentono e ti attaccano-
    Istintivamente Sora richiamò a se il Keyblade e si preparò a colpirli tutti.
    - Oh no. Non serve. Loro sono sotto il mio controllo e non ti attaccheranno senza il mio ordine-
    A quanto pare l’interlocutore del ragazzo vedeva nel buio altrimenti non avrebbe potuto capire che Sora aveva richiamato il Keyblade. Questo lo insospettii molto.
    - Tu saresti il capo qui?-
    - Diciamo che sono l’essere più forte. Potrei ucciderli tutti in un secondo e loro mi portano rispetto per questo-
    - Perché mi hai attirato qui?-
    - Finalmente me lo hai chiesto Sora-
    - Tu mi conosci?-
    La persona avvolta nel buio rise. La sua voce come la sua risata erano fini e dolci. Sembravano appartenere ad un ragazzo e non certo ad un uomo adulto.
    - Certo che ti conosco. E conosco anche i tuoi amici. Sai sono venuti a trovarmi prima…-
    - DOVE SONO ADESSO?!?!-
    Sora esplose per la paura che in quel mondo oscuro avessero fatto una brutta fine senza il suo aiuto.
    - Non ti preoccupare. Quello che tu chiami Re l’ho cacciato dal Kingdom Hearts e se ne è andato con i suoi servetti-
    - Loro…se ne sono andati?-
    - Esatto. Credo che venissero a cercarti. Perché ho preso il vostro amico, Riku-
    - No!! Cosa gli hai fatto?!-
    Il tizio misterioso ricominciò a ridere e iniziò a girare intorno a Sora come se lo stesse scrutando nel buio.
    - Sai perché Riku ti ha lasciato sull’isola?-
    - E tu come fai a sapere che mi ha lasciato lì?-
    - E’ stato lui stesso a dirmelo. Quando gli ho chiesto perché la “chiave” non era venuta. Sai, ero felice quando ho visto la nave arrivare. Pensavo che mi risparmiaste una grande fatica vendendo qui di vostra volontà. Ma non ti immagini la mia delusione quando ho visto che la mia preda non era venuta-
    Sora, irritato, iniziò a colpire tutti gli Heartless e i Nessuno che lo circondavano con la sua arma, cercando anche di ferire il tizio che gli stava parlando.
    - Io non sono la preda di nessuno! E adesso libera subito Riku!!-
    - Se proprio ci tieni. Già…tu non vedi nel buio…questo è un peccato…perché Riku adesso ci vede benissimo nell’oscurità-
    - Cosa vuoi dir…-
    Prima di finire la frase Sora sentì schioccare le dita alla strana persona che gli parlava e dopo poco udì dei passi e una voce che lo chiamava per nome.
    - Sora-
    - Riku!-
    Urlò il ragazzo riconoscendo la voce dell’amico.
    - Dove sei? Non riesco a vederti!-
    - Io si-
    Improvvisamente Sora sentì un dolore lancinante al ventre. Un’arma lo aveva colpito, probabilmente il Keyblade di Riku che lui non era riuscito a vedere.
    - Riku! Perché mi hai colpito?-
    Chiese il ragazzo con una mano sulla pancia per fermare il sangue che già iniziava a uscire.
    - Già Riku. Non toppo forte. Se lo uccidi poi io che faccio?-
    - Scusa. Mi sono lasciato andare-
    Sora era ricaduto a terra e le luci degli occhi degli Heartless si faceva sempre più vicine. Per di più era da quando aveva iniziato a parlare con quello strano tizio che provava dei dolori al cuore.
    - Riku…cosa ti è successo…-
    - Vedi Sora- Prese a parlare la voce misteriosa – Riku non è il tipo da collaborare quando si tratta di farlo con un nemico. Così ho dovuto portarlo dalla mia parte. Qui è pieno di oscurità e malvagità, come puoi vedere. E’ stato semplicissimo iniettarla nel cuore di questo ragazzo, visto poi che nel suo cuore l’oscurità c’era già anche se lui diceva di essersene liberato. E sai perché ho fatto tutto questo? Perché dovevo avere qualche informazione sul custode della chiave e per di più mi serve il potere del suo Keyblade da usare su di te-
    - Su…su di me?-
    L’ultima volta che Sora aveva usato il poter di quel Keyblade su se stesso era stato per liberare il suo cuore e renderlo a Kairi. Perché mai adesso volevano rifarlo? Puntavano forse al voler ritrasformare Sora in un Heartless? Perché non ucciderlo allora?
    - Certo che è davvero divertente. Sai perché Riku non voleva farti arrivare fin qui? Perché ti voleva proteggere da me. E sai perché? Riku qui ci era già stato. Nell’oscurità più profonda lui ci era già finito dopo aver combattuto contro il tuo Nessuno, Sora. In quell’oscurità lui mi aveva incontrato e mi aveva visto. Solo guardandomi aveva capito che ero un pericolo per te e quindi non voleva che noi due ci incontrassimo-
    - Perché saresti un pericolo per me?-
    - Che ne dici di accendere un po’ di luce-
    Chiese Riku all’altro.
    - Ottima idea Riku. Penso proprio che ci rimarrà di sasso-
    La figura nel buio aprì uno spiraglio nel Kingdom Hearts. Una luce iniziò a diffondersi e tutti gli Heartless e i Nessuno fuggirono non essendo ancora abituati alla luce esterna. Inizialmente accecò anche Sora, ma quando i suoi occhi si furono abituati di nuovo, poté vedere Riku che sogghignava accanto…a Sora.
    Incredibilmente davanti a lui c’era lo stesso Sora. Uguale e identico, forse di un anno più piccolo e con gli abiti che il ragazzo usava un anno prima. Ma era lui.
    Gli occhi, i capelli, il viso, le mani e anche la voce, erano di Sora. Il ragazzo, ancora a terra e sanguinante, indietreggiò non riuscendo a capire chi fosse colui che lo aveva portato lì.
    - Ma tu chi saresti?-
    Chiese Sora fissando gli occhi azzurri dell’altro Sora.
    - Come puoi vedere io sono te. Sono identico a te, solo un particolare ci distingue-
    - E sarebbe?-
    Il secondo Sora si avvicinò al custode della chiave e si accucciò alla sua altezza per poterlo fissare negli occhi.
    - Dimmi…non è che da quando sei arrivato provi delle fitte al cuore?-
    - E tu come fai a saperlo?!-
    L’altro sogghignò.
    - Perché le provo anch’io. Sono i nostri cuori, divisi in due, che si richiamano a vicenda volendo tornare ad essere uniti. Non è un peccato lasciarli così incompiuti?-
    - Io…io non capisco. Ma di cosa stai parlando?!-
    A quel punto l’altro Sora si sedette a terra sospirando.
    - Ma non ti chiedi perché io che sono uguale a te sono di un anno più piccolo? Beh…io sono nato da te un anno fa, quando sei diventato Heartless e sono finito qui con queste sembianze-
    - Vuoi dire che tu saresti il mio Nessuno?-
    - Oh, certo che no Sora. Sono qualcosa di meglio di un Nessuno. Sono la parte cattiva del tuo cuore-
    Sora si irrigidì e cercò di alzarsi per richiamare il Keyblade ma una fitta alla ferita provocata da Riku lo fece ricadere in terra.
    - Dai, tranquillo. Ti ho già detto che non voglio farti del male. Ti voglio far capire come sono nato, ci tengo a metterlo in chiaro. Ti ricorderai sicuramente il momento in cui hai restituito il tuo cuore a Kairi con il Keyblade-
    - Certo che me lo ricordo. Non è stato piacevole perdere il cuore-
    - Non lo è per nessuno, credimi. Comunque in quel momento il tuo cuore è stato diviso in due. Solo la tua parte buona poteva raggiungere la tua amichetta e salvarla, quella impura e piena di oscurità è stata respinta e mandata nel Kingdom Hearts. Come del resto succede ad ogni cuore-
    - Ma al tempo vi erano due Kingdom Hearts, se non ho capito male. Come hai fatto a finire proprio in questo?-
    - Sei un po’ lento Sora, lasciatelo dire. Riku glielo spieghi tu?-
    Riku, che fino a quel momento era stato nell’ombra senza parlare avanzò e fissò Sora dritto negli occhi.
    - In questo Kingdom Hearts possono accedere solo i cuori malvagi. E’ ovvio che la parte oscura del tuo cuore sia stata mandata qui piuttosto che nell’altro Kingdom Hearts. Il tuo cuore Sora è molto forte e anche una sola metà di esso non poteva rimanere semplice oscurità, difatti qui ha trovato la forza giusta per svilupparsi ed è nato il Sora che tu hai qui davanti-
    - Spero che adesso tu abbia capito. Vedi, noi siamo identici ma per una cosa ci distinguiamo. Io sono completamente cattivo e tu sei completamente buono-
    - Non è possibile! Anch’io provo odio, provo rabbia. Non potete dire che sia completamente buono-
    - Credimi Sora è così. La rabbia e l’odio possono sempre rinascere all’interno di un cuore ma se dentro non vi è la vera malvagità spariscono subito. Non mi dirai che non ti sei accorto che nell’ultimo anno ti sei sentito particolarmente buono e caritatevole verso gli altri. Anche la grande voglia di salvare tutti a scapito della tua stessa vita è dovuto al fatto di non avere più la mia presenza dentro di te-
    Il ragazzo chiuse gli occhi. Non poteva credere a quello che vedeva e sentiva. La cosa che lo feriva di più era che Riku sapeva della presenza di quello che era il suo lato malvagio che viveva nell’oscurità. Però non aveva voluto dirglielo, piuttosto aveva preferito dargli una botta in testa e impedirgli di partire.
    - Accidenti Riku sei uno stupido!!-
    Urlò Sora guardando dritto negli occhi il suo amico. Ma ormai lui non poteva più sentirlo. Il suo cuore era lontano e adesso era solo colmo di oscurità.
    - Avanti Sora calmati. Ricorda che hai solo mezzo cuore dentro di te, se ti prende un infarto come farò ad aprirtelo con il Keyblade di Riku-
    - Voi volete aprirmi il cuore?!-
    L’altro Sora sogghignò e si avvicinò ancora al ragazzo steso a terra con lo sguardo impaurito.
    - Sora io da qui non posso uscire perché sono troppo malvagio. Mi dissolverei dopo poco nel mondo esterno. E tu qui non puoi sopravvivere a lungo visto che sei troppo puro. Io voglio aprirti il cuore e ritornare dentro di te. Non accetto però di rimanere in un angolo a vederti vivere. Sarò io a vivere con il tuo corpo. Invaderò il tuo cuore e prenderò possesso della tua anima. Per tutto questo mi serve solo l’aiuto di Riku-
    I due ragazzi, identici, si guardarono faccia a faccia. Il Sora malvagio era quasi sopra il Sora buono e lentamente lo spingeva a terra.
    Lo strano ragazzo utilizzava una sola mano per abbassare Sora fino al suolo, ma anche quella sola il Keyblader non riusciva a contrastarla. Sora si sentiva troppo debole nel Kingdom Hearts, il cuore gli doleva e con lui anche la ferita di Riku da cui sgorgava sangue. Non poté fare niente e in un attimo era completamente al suolo con la testa sul pavimento freddo del regno pieno d’oscurità.
    - Sora-
    Disse l’altro ragazzo.
    - Fammi aprire il tuo cuore-



    A presto con il seguito! Ditemi cosa ne pensate!
    Ciao a tutti!
     
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67 replies since 11/8/2007, 18:12   661 views
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