Kingdom Hearts Il continuo della storia

In pratica è il mio kh3

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  1. Francesca_Kirara
     
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    Piccola nota iniziale:
    A me l'idea della Keyblade war non mi piace proprio, ho creato così il mio kh 3. Non ci sono personaggi nuovi, i protagonisti sono sempre i nostri cari ragazzi e in più c'è una quarta persona...
    Ditemi se il Sora oscuro vi piacerà anche a voi molto più della guerra dei Keyblade.

    Capitolo 1
    La lettera del re

    Erano passate solo poche ore da quando Sora e Riku avevano ricevuto la strana lettera di Re Topolino, e il giovane ragazzo dagli occhi blu come il cielo stava seduto sulla riva del mare a fissare l’orizzonte.
    Ormai il sole stava per tramontare ma Sora di tornare a casa non ci pensava proprio, era troppo preoccupato. Sembrava che tutto fosse finito. Non erano passati neanche 5 giorni da quando aveva sconfitto Xehanort e adesso si presentava una nuova missione. Ma era troppo presto. Il ragazzo era stato via dall’isola per quasi più di due anni e non era giusto che dovesse ripartire così improvvisamente.
    - Sora!-
    - Kairi! Che paura. Non ti avevo sentito arrivare.-
    - Scusami, ma mi sembravi così assorto nei tuoi pensieri che ho pensato fosse giusto darti una scrollatina!-
    Detto questo Kairi saltò addosso a Sora facendoli il solletico cercando di farlo un po’ ridere. Non smisero entrambi di dimenarsi e ridere fino a quando non erano ricoperti di sabbia. In quel momento Riku sbucò da fuori la piccola foresta per rilassarsi un po’ sulla spiaggia. Ma quando vide Sora e Kairi che ridevano così di gusto giocando sulla sabbia, decise di nascondersi dietro ad un albero ad ascoltare, sorridendo felice per loro.
    - Oh Sora. Mi sei mancato così tanto in questi due anni.-
    - Ma se ti eri pure dimenticata di me!-
    - Non è vero! Nel profondo del cuore io continuavo a ricordarti! Solo che mi sfuggiva il tuo nome…-
    Sora si mise a ridere fragorosamente.
    - Va bene Kairi. Ti perdono! Ma tanto ora dovrò ripartire…-
    Il sorriso sul volto di Riku sparì e cadde ai piedi dell’albero, mettendosi a sedere, e ascoltando ancora gli amici.
    Anche Kairi stette in silenzio mentre Sora prendeva dalla tasca la lettera col sigillo di re Topolino che avevano trovato in una bottiglia, in mezzo al mare.
    - Secondo te come è arrivata fin qui?-
    Chiese Kairi indicando il pezzo di carta un po’ sciupato.
    - Non ne ho idea. Ma è una fortuna che sia arrivata, altrimenti tutto potrebbe tornare come prima…-
    - Ti prego Sora, rileggimela.-
    Sora annuì e iniziò a leggere a voce alta.
    - Sora, Riku,
    perdonatemi se ancora una volta sono costretto a chiedere il vostro aiuto. Capisco che vogliate dedicarvi alle vostre vite, come pure io vorrei fare, ma vi chiedo di accompagnarmi ancora in missione. Probabilmente l’ultima battaglia che dovremmo affrontare. Non vi nego che sarà molto pericoloso visto che dovremmo andare proprio nel posto che è il centro del male. Esatto. Dobbiamo dirigerci verso Kingdom Hearts. Pur troppo prima di morire i membri dell’organizzazione XIII sono riusciti a creare un Kingdom Hearts fatto però con l’unione della malvagità di tutti i cuori presi agli Heartless. Questo progetto era stato da loro accantonato visto che era il mondo era molto instabile e non stava sotto il controllo di Xehanort. Pur troppo però da questo Kingdom Hearts creato con pura oscurità continuano a scaturire creature di ogni tipo, Heartless e Nessuno, che invadono i mondi portandoli ancora una volta alla distruzione.
    Prima che anche la vostra isola sia distrutta, vi prego di riunire con me i tre Keyblade e partire verso il Kingdom Hearts oscuro.
    Ma vi avverto di prepararvi bene e soprattutto di preparare il vostro cuore colmandolo di sentimenti puri, perché altrimenti immerso nell’oscurità potrebbe perdere la sua luce e voi, cari ragazzi, potreste tornare a casa molto diversi…
    Vi aspetto,
    Re Topolino.
    °O° -
    - Sora, ti prego non partire…-
    - Kairi te l’ho già spiegato. Devo andare, altrimenti tutto questo scomparirà. Non ci sarà più niente e tutto sarà distrutto ancora dagli Heartless e dai Nessuno. No Kairi, devo andare con Riku a dare una mano al re-
    A quel punto Kairi scoppiò a piangere a si gettò fra le braccia di Sora.
    - No! Ti ho già perso tante volte! E tu ne hai passate così tante! Adesso basta, sei anche diventato un Heartless…ti hanno tenuto addormentato per un anno…sei stato a combattere in un sacco di mondi per tantissimo tempo. Adesso basta! Ti supplico non andare! E anche Riku! Non dovete andare!-
    Sora cercò di calmare Kairi stringendola forte e tranquillizzandola dicendole che lui era un ragazzo forte e che non gli sarebbe successo niente. A quel punto Riku si alzò dal suo nascondiglio dietro l’albero e se ne andò dalla spiaggia senza farsi vedere.
    - Tornerò Kairi. Tornerò indietro, tornerò a casa. Te lo prometto-
    - Queste parole me le hai già dette-
    - E mi pare di aver mantenuto la promessa. Sono tornato e tu hai avuto fiducia in me-
    Kairi sospirò e si asciugò le lacrime.
    - E ne avrò ancora. Sempre. Ti aspetterò Sora, so che lo farai-
    - Anche tu queste parole me le hai già dette-
    Disse il ragazzo sorridendo.

    Ormai era scesa la notte. Sora e Riku avrebbero dovuto partire la mattina dopo. Come non lo sapevano nemmeno loro ma forse i Keyblade gli avrebbero indicato la via, oppure sarebbero stati gli stessi Paperino e Pippo a venirli a prendere. Infatti anche se i collegamenti fra i mondi erano stati chiusi un modo ci doveva essere lo stesso perché si potessero mettere in contatto, altrimenti la lettera non sarebbe mai potuta arrivare.
    Sora era seduto sul tetto di casa sua. Era il posto che gli piaceva di più. Così tranquillo e fornito della visuale di tutta l’isola. Il cielo poi era magnifico, le stelle erano più luminose che mai e il vedere che tutti i mondi erano tornati come prima rincuorava il ragazzo. Ma forse questo non sarebbe durato a lungo.
    - Sora? Ti disturbo?-
    - Riku! Figuriamoci! Vieni a sederti anche tu-
    - Sei pronto per partire?-
    - Certo! Non vedo l’ora di rivedere Pippo e Paperino. Mi mancano. Ero così abituato a stare con loro che anche 5 giorni senza la loro presenza mi fa sentire triste-
    Riku guardò il cielo ma poi fissò dritto negli occhi di Sora.
    - Tu non hai paura di partire?-
    Chiese Riku.
    - No. Beh…forse un po’ si…ma se penso che c’è in gioco la vita di Kairi e di tutte le altre persone che ho conosciuto negli altri mondi…tutte le paure mi passano, ecco…è così. Mi passa tutto pensando che sto salvando altre persone-
    - Anche a scapito della tua stessa vita?-
    - Per Kairi lo farei…e anche per gli altri, si…lo farei anche per gli altri-
    - Hai un cuore molto forte Sora-
    Sora si mise a ridere.
    - Grazie, infatti è pure nato Roxas dal mio cuore-
    Riku sorrise ma poi tornò serio e guardò ancora l’amico.
    - Sai che Kairi non accetterebbe mai la tua scomparsa, vero?-
    - Lo so. Per questo devo impegnarmi a tornare sano e salvo-
    - Sano e salvo non basta Sora. Il tuo cuore potrebbe venire contaminato dall’oscurità e tu potresti cambiare per sempre. Potresti non tornare ad essere quello che sei!-
    - Riku, è da quando è iniziata questa avventura che dico che ho paura di essere diverso. Ma sono successe così tante cose. E ora non ho più paura. Sono pronto a correre il rischio-
    - Scusami Sora. Ma io invece non sono pronto a correrlo-
    - Cos…-
    Prima che Sora potesse rendersi conto e dire qualcosa, tutto divenne buio e il ragazzo non sentì più niente, se non i leggeri passi di Riku che si allontanavano mentre lui era steso a terra.
     
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  2. Cedric
     
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    mlt bella complimenti...nn vedol 'ora di leggere il seguito..ci sarà vero???
     
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  3. Francesca_Kirara
     
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    Certo che ci sarà, lo pubblicherò domani mattina se ce la faccio prima di partire. Starò via una settimana e volevo mettere almeno due capt ^^
     
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    bene perchè lo voglio leggere°ç°
     
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  5. Francesca_Kirara
     
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    Capitolo 2
    La ferita nel cuore


    - Sora! Sora!-
    Solo allora il ragazzo iniziò a riprendere coscienza con il richiamo della voce che a lui sembrava appartenere a Kairi.
    - Sora! Svegliati! Ma cosa ti è successo?! Apri gli occhi!-
    Lentamente il ragazzo iniziò a svegliarsi e a sentire il lieve tepore del sole mattutino sulla pelle. Quando aprì gli occhi vide tutto un po’ sfuocato. Inizialmente riuscì solo a intravedere qualcuno che era accovacciato accanto a lui e lo stava scuotendo.
    - K-Kairi…-
    - Finalmente Sora! Sei stato qui fuori per tutta la notte?-
    - Tutta la notte? Ma cosa dici?-
    Sora provò ad alzarsi di scatto ma la testa gli girò talmente forte che Kairi dovette sorreggerlo.
    - Sora hai passato la notte sul tetto e Riku se ne è andato! Perché hai deciso di rimanere?-
    - COSA?!-
    Improvvisamente sentì un forte dolore dietro la nuca e Kairi girò il ragazzo per dare un’occhiata.
    - Ma Sora…stai sanguinando…sembra che qualcuno ti abbia dato un colpo in testa…O mio Dio! Sora non dirmi che è così!-
    - N-Non lo so…non mi ricordo…stavo parlando con Riku…quando…MA CERTO!! E’ stato Riku!-
    - Ma non è possibile! Perché mai avrebbe dovuto farlo? E’ vero, sembrava che avesse fretta di partire ma…
    - Cosa cosa? Riku è già partito?!-
    - Sora…sarà la botta alla testa…ma te lo avevo già detto. Riku se ne è andato. La gummiship è venuta a prenderlo e se ne sono andati!-
    - No…perché lo ha fatto…perché mi ha colpito? Io dovevo partire con loro…-
    - Vieni Sora. Sarà meglio che ti riporti in camera-
    I due scavalcarono insieme la finestra, Sora sorretto da Kairi, e quando il ragazzo fu messo a sedere sul letto chiese all’amica di ripeterli ancora una volta quello che aveva visto.
    - Ti ho detto tutto quello che so! Improvvisamente nel cielo si è creato una specie di vortice ed è apparsa la gummiship. E’ atterrata sulla spiaggia, poco distante da casa tua-
    - E poi cosa è successo?-
    - Il re è sceso, seguito da Paperino e Pippo. Appena hanno visto Riku ho sentito che gli chiedevano dove tu fossi e lui ha sussurrato qualcosa all’orecchio del re. Ho visto che re Topolino annuiva e guardava in direzione di casa tua. E’ stato allora che anch’io ti ho notato. Guardavo tutto dalla mia finestra e ti ho visto sul tetto, steso a pancia in su…
    - Kairi, continua con la gummiship-
    - Beh…dopo sono saliti tutti sulla nave e sono partiti-
    - Ma come?! Secondo te re Topolino mi ha visto e se ne sono andati lo stesso? Perché lo hanno fatto?-
    - Non lo so Sora…però…io sono felice…-
    Il ragazzo fissò allora gli occhi di Kairi. Erano lucidi e si vedeva che stava per mettersi a piangere…forse dalla felicità…
    Sora allora la strinse forte, ma non poteva dire che anche lui era felice…perché non era vero. Avrebbe voluto partire ma invece lo avevano lasciato sull’isola ad aspettare e per di più anche con un bel bernoccolo sulla testa.
    - Scusa Kairi…ora ho un po’ bisogno di stare da solo…-
    Detto questo Sora scavalcò la finestra e scese dal tetto per non incontrare la madre. Kairi lo fissò dal davanzale. Il ragazzo pensava di non essere cambiato in quei due anni, ma non era così. Era cambiato moltissimo e Kairi sapeva che non era più il ragazzo pauroso e pacifico di una volta. Adesso se c’era da combattere lui lo faceva volentieri e forse era anche diventato un po’ incosciente riguardo proprio alle battaglie. Non si tirava mai indietro e avrebbe continuato a lottare fino a quando non sarebbe cascato a terra stremato. Sora non si arrendeva mai e sarebbe anche morto pur di aiutare gli amici. Kairi quindi capiva benissimo perché Riku lo avesse tramortito impedendogli di partire, e anche perché il re non aveva fatto discussioni vedendolo sul letto. Lo volevano solo proteggere, ma Sora questo non lo capiva.
    Sora intanto era arrivato alla spiaggia. Si vedevano benissimo i segni del passaggio della gummiship. Non c’erano dubbi. Paperino e Pippo erano stati lì ed erano ripartiti senza di lui. Eseguendo solo gli ordini del re e senza preoccuparsi del loro amico…ma forse per loro lui era solo la chiave…
    Un profondo senso d’ira crebbe dentro Sora. Così tanta che lo spinse a richiamare il Keyblade e a tagliare ferocemente tutti gli alberi della foresta dietro di lui. Fendeva in aria la sua arma, come una spada, con una forza spaventosa. Sembrava in grado ti tagliare in due perfino l’intera isola. Continuò a recidere tutti gli alberi, i sassi e qualsiasi cosa gli capitasse a tiro per un po’, continuando ad urlare dalla rabbia.
    Quando si fermò, sfinito, guardò con il fiatone quello che aveva fatto. Con le spalle rivolte al mare e lo sguardo verso la foresta che ormai non esisteva più, dissolse il Keyblade e si lasciò cadere sulla sabbia fissando il cielo.
    - Roxas…perché i Nessuno ci tengono tanto ad avere un cuore?- Chiese il ragazzo a se stesso –Non sapete quando faccia male averlo nel petto e sentirlo spezzare ogni volta-
    Dopo di questo chiuse gli occhi e cadde di nuovo in un sonno profondo.




    Spero che vi piaccia per ora, vi avverto che i capitoli adesso sono estremamente corti...ma presto si allungheranno molto e credo che dovrò fare prima e seconda parte. Anche la storia prenderà una bella evoluzione e non vi resta che aspettare il mio ritorno.
    Ciao! Ci sentiamo fra una settimana!
     
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    bel capitolo °ç°
     
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    L'ultima parte mi sa tanto di Orlando Furioso. Bella ;)
     
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  8. Cedric
     
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    bellissimo capitolo...continua così...!!!
     
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  9. DiZ34
     
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    bella questa fiction, nemmeno a me piaceva il fatto della guerra del keyblade
     
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  10. Francesca_Kirara
     
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    Eccomi ragazzi con il terzo capitolo! Scusate l'attesa ma ero al mare, godetevelo tutto, ciao!

    Capitolo 3
    Nel centro del male

    Tutto era buio. Non vi erano suoni ne alcun rumore. Dominava solo il buio totale colmato dal silenzio. Un silenzio che feriva le orecchie.
    L’aria era pesante e sapeva di qualcosa di strano. Un odore forte, terribile, si diffondeva nell’aria. L’odore del male, degli Heartless e dei Nessuno.
    Questo era il Kingdom Hearts creato dalla malvagità dei cuori degli uomini. Un miscuglio di malignità, di oscurità assoluta e di silenzio. In quello stesso silenzio però nascevano ogni minuto creature affamate di cuori umani, creature crudeli pronti a distruggere interi mondi.
    Solo una cosa spezzava quel silenzio assoluto: due tenui voci.
    - Riku. Restami accanto-
    - Si vostra maestà, peccato che non la veda affatto-
    - Piano! Anche se non gli vediamo siamo circondati dagli Heartless. Se ci attaccano ora siamo spacciati-
    - Perché qui si respira così male?-
    In quel momento il re si bloccò e Riku, non potendolo vedere, andò a sbattere contro di lui.
    - Riku, ormai è da molto che camminiamo. Siamo quasi arrivati al centro di Kingdom Hearts e tra poco dovremmo poter intravedere una luce-
    - E’ da lì che nascono le creature?-
    Chiese il ragazzo sussurrando.
    - Esattamente!-
    Improvvisamente re Topolino con una giravolta diede circa tre colpi di Keyblade di fronte a lui. Riku poté solo sentire i rumori prodotti dall’arma che colpiva gli Heartless e anche qualche Nessuno.
    - Come ha fatto a vederli vostra maestà?-
    - Mi erano venuti così vicini che sono riuscito a vedere il luccichio dei loro occhi-
    - Perché? Hanno occhi gli Heartless-
    Riprendendo a camminare Topolino rise leggermente.
    - Oh, Riku. Dopo così tanti mostri che hai ucciso non ha mai notato il luccicare dei loro occhi un attimo prima di catturare il cuore della loro preda? Sembra che siano del colore nero assoluto, ma in realtà si illuminano quando stanno per uccidere-
    - Veramente, ero troppo occupato a distruggerli! Non pensavo a fissargli negli occhi mentre mi assalivano in massa!-
    - Riku, per favore. Ricorda il pericolo di questo luogo. Tu non hai permesso a Sora di venire per paura che potesse succedergli qualcosa, ma adesso non permettere che succeda a te-
    A quel punto Riku tacque. Era vero. Più si avvicinava al centro di Kingdom Hearts più si sentiva strano. Ad esempio, perché aveva risposto così di malo modo. Il re stava solo cercando di insegnarli qualcosa sugli Heartless. Ma sentiva il cuore appesantirsi e gli sembrava che lentamente gli si riempisse di odio e di rabbia. Doveva assolutamente contenere quelle emozioni e non permettere all’oscurità di avere il sopravvento su di lui, ancora una volta.
    Il ragazzo stava iniziando a sudare, gli pareva che facesse più caldo e che si respirasse sempre peggio. Aveva fatto bene il re a far rimanere fuori Paperino e Pippo, per chi non aveva un Keyblade quel posto era troppo pericoloso. Riku si toccò i capelli color argento e spostandoli vide di striscio un luccichio vicino a se. Senza pensarci fendette la sua arma nel buio totale colpendo alcuni Nessuno e Heartless che lo stavano per attaccare.
    - Bravo Riku. Tieni gli occhi aperti. Eccoci, siamo arrivati al centro finalmente-
    Il ragazzo allora guardò davanti a se. Un lieve puntino rosa si trovava sospeso nel vuoto più assoluto. Da quella piccola luce continuavano a nascere Heartless e con loro anche Nessuno. Il colore rosa veniva coperto da ogni tipo di creatura che vi nasceva e quindi, agli occhi di Topolino e Riku, quella era una luce intermittente.
    - Vostra maestà non capisco-
    Disse Riku accucciandosi verso l’orecchio del re in modo che i mostri non gli sentissero.
    - Come fanno gli Heartless e i Nessuno a nascere da qui? Credevo che queste creature scaturissero dagli uomini a cui era stato rubato il cuore-
    - Infatti Riku. Ma questo posto è un ammasso di cuori. Addirittura la forma è quella di un cuore gigante e questo perché è fatto proprio dai cuori degli esseri umani. Dalla malvagità di essi nascono gli Heartless. All’inizio vengono al mondo come piccoli agglomerati di malvagità, però nutrendosi dei cuori che trovano crescono fino a formarsi Heartless. In contemporanea a loro nascono Nessuno. Tanti Nessuno quanti i cuori che l’Heartless si è divorato-
    - Questo vuol dire che per un Heartless che nasce potrebbero nascere anche 5 o 10 Nessuno-
    - Esattamente. E questo è un ciclo che potrebbe non avere fine visto che i Nessuno non si mangiano i cuori delle persone per sopravvivere, ben si li rubano inviandoli direttamente qui, a Kingdom Hearts-
    - In questo modo continueranno a nascere Heartless e a loro volta Nessuno. E’ terribile! Dobbiamo sigillare questo posto con i Keyblade prima che arrivino all’Isole Del Destino!-
    - Riku! No! Aspetta!-
    Ma il ragazzo, quasi consumato dall’odio verso quelle creature, si avventò sul piccolo puntino di luce continuando a dare colpi con la sua arma a qualunque tipo di mostro cercasse di parargli la strada. Re Topolino in quel buio non riusciva a vedere cosa succedeva ne cosa cercasse di fare Riku. Con quelle urla avevano però attirato l’attenzione degli Heartless e adesso si preparavano ad assalirli. Il re poteva distinguere benissimo decine di occhi che luccicavano intorno a lui. Era circondato ed erano troppi da battere in quella oscurità. Riku si era precipitavo verso la luce per sigillare il passaggio dal quale scaturivano i Nessuno e gli Heartless, ma Topolino non lo sentiva più. Stava per invocare il suo nome, per cercare di capire dove fosse. Ma non ce ne fu bisogno.
    - No!- Urlò improvvisamente il ragazzo –Chi sei?! Lasciami stare!!-
    - Riku!-
    Urlò a sua volta il re spaventandosi a quelle parole.
    - Riku dove sei?-
    - Vostra maest…-
    Si sentì il rumore del Keyblade di Riku sbattere a terra. Poi più niente.
    - Riku!!!!-
    Re Topolino a quel punto, fregandosene altamente degli Heartless, invocò il potere del proprio Keyblade. Esso si illuminò permettendo al sovrano di vedere ciò che lo circondava. Un po’ più in là da lui vi era appunto il Keyblade di Riku posato a terra, non rimaneva nient’altro di lui. Potendo vedere i nemici Topolino con pochi colpi spazzò via le decine di mostri che già lo circondavano e corse verso il puntino rosa e il Keyblade abbandonato per terra.
    Non vi era traccia del ragazzo. Ma non vi erano altri passaggi all’interno del Kingdom Hearts se non quello da cui nascevano appunto gli Heartless. Riku doveva essere passato per forza da lì e sentendo le sue parole non ci era entrato di sua volontà.
    L’arma del re ancora illuminava tutto ciò che lo circondava, e tenendo il Keyblade di Riku, nella stessa mano del suo, avvicinò la mano sinistra verso il puntino di luce. Quando però le dita sfiorarono appena la tenue luce rosa del passaggio tutto iniziò a tremare. All’inizio era un lieve terremoto ma poi Re Topolino non riusciva più a stare in piedi da quanto era forte. Senza che potesse fare niente venne sollevato in aria da una strana forza e sbalzato in pochi attimi fuori da Kingdom Hearts.
    Vicino alla gummiship Pippo e Paperino poterono solo vedere un piccolo puntino che veniva ricacciato fuori dal grande cuore e che cadeva innanzi a loro con in mano due Keyblade.
    - Vostra Maestà!!-
    - Vi siete fatto male altezza?-
    Ancora un po’ intontito Topolino si tirò su scuotendosi alla meglio che poteva.
    - Io si…ma Riku…-
    - Cosa è successo a Riku?-
    Chiese Paperino guardando il Keyblade.
    - E’ scomparso. All’interno di Kingdom Hearts. Ancora una volta è prigioniero dell’oscurità…e io non ho potuto fare niente per impedirlo-
    - Voi pensate che sia vivo?-
    Chiese Pippo avvicinandosi al proprio re.
    In quel momento il Keyblade di Riku si illuminò e sparì, come se fosse tornato dal proprio padrone. Come se il ragazzo lo avesse evocato.
    - Si, Pippo. Ne sono sicuro. Riku è vivo-



    Spero che vi abbia appassionato! Presto pubblicherò il seguito, ditemi cosa ne pensate...ciao a tutti!




     
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  11. Cedric
     
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    ........interessante....continua così...........
     
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  12. Francesca_Kirara
     
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    Ecco per voi un altro capitolo della mia meravigliosa fict!
    (ma che modestia *_*)


    Capitolo 4
    La serratura nel cielo

    Sora era ancora sulla spiaggia. Non ne voleva sapere di rinunciare. Doveva raggiungere gli altri in qualche modo e doveva farlo al più presto.
    Forse gli altri avevano bisogno di aiuto e lui non era lì a dargli una mano.
    Questo lo faceva sentire malissimo.
    Improvvisamente una voce lo fece trasalire dai suoi pensieri.
    - Sei stato tu a farlo?-
    La ragazza sorrise e indicò la foresta completamente rasa al suolo.
    - Kairi, ah si. Non so cosa mi abbia preso…dovevo un po’ sfogarmi…-
    Kairi si mise a sedere sulla spiaggia con il ragazzo a fissare l’orizzonte limpido e sereno.
    - Cosa c’è? Ti mancano gli Heartless a tal punto da distruggere gli alberi al loro posto?-
    Sora si mise a ridere e diede ragione all’amica. In effetti negli ultimi tempi era abituato a sconfiggere continuamente quei mostri orrendi. Ormai stare tanto senza poter impugnare il Keyblade per uccidere qualche Nessuno o Heartless lo faceva annoiare.
    - Sora sei cambiato-
    - Cosa?!-
    - E’ così…forse tu non te ne rendi conto ma…sei diverso da quando l’isola è stata distrutta e tu sei partito …-
    - Beh…adesso ho imparato a combattere-
    - No. Non solo quello…-
    La ragazza si scostò i lunghi capelli mossi dal vento e smise di parlare. Sora aveva l’espressione come per significare che non aveva la minima idea di cosa stesse parlando, e così lei decise di lasciar perdere.
    - Scusami Kairi ma non ho tempo per stare a parlare. Devo trovare un sistema per raggiungere gli altri-
    - Cosa vorresti fare? Sora, sicuramente c’è un motivo se Riku non ti ha permesso di seguirlo…e stavo pensando…che forse non è stato solo per proteggerti…-
    - Proteggermi? Ma di che stai parlando?!-
    Il ragazzo si alzò e togliendosi la sabbia dai pantaloni richiamò il Keyblade.
    - Sora, ascoltami!-
    - No Kairi. Devo raggiungere Riku, non posso pensare che è da solo a combattere. Devo andare a dargli una mano-
    - Ma non è solo! C’è il re con lui-
    - Non importa…io…-
    Poco prima di completare la frase il Keyblade si illuminò e iniziò a brillare.
    - Sora, cosa hai fatto?-
    - Niente…ma questo mi ricorda qualcosa-
    Il ragazzo impugnò l’arma e la rivolse verso il cielo. Si ricordava di quando il Keyblade riusciva ad aprire passaggi nei vari mondi con la sua magia. Forse così sarebbe riuscito ad aprire ancora la serratura di quel mondo e a raggiungere in qualche modo gli amici. C’era un solo problema però…Sora al momento non disponeva una gummiship.
    Mentre lui rifletteva su quello che sarebbe potuto accadere un raggio di luce partì dalla punta del Keyblade e, come si aspettava Sora, in cielo comparve la forma di una serratura.
    - Sora, cosa succede?-
    - E’ fantastico! Si sta aprendo un passaggio Kairi! Adesso potrò raggiungere il re e gli altri-
    La luce nel cielo aumentò fino ad abbagliare i ragazzi. La serratura del loro mondo si stava aprendo realmente e Sora ne stava per essere inghiottito. La sua preoccupazione comunque era quella di finire nello spazio senza una nave con se. Più la luce si diffondeva più Kairi non riusciva a distinguere l’amico e lentamente stava sparendo di fronte a lei.
    - No! Sora! Non andare, ti prego!-
    Ma lui non rispose. Forse ormai non poteva più sentirla, infatti sparì e con lui anche la luce scaturita da quella strana serratura.
    Kairi rimase tutta sola sulla riva della spiaggia, con il solo suono delle onde che le tenevano compagnia. Ancora una volta la ragazza si ritrovava a guardare il cielo, e ancora una volta si ritrovava ad aspettare Sora mentre lui stava rischiando la sua vita per la salvezza di tutti i mondi.
    Improvvisamente la ragazza notò qualcosa nel cielo. Un puntino di luce comparve nuovamente e da esso scaturì un cosa rossa che sembrava che si stesse sempre più avvicinando. Un pochi attimi la ragazza poté udire anche i suoni che sembravano appartenere ai rumori di una nave e ben presto il punto rosso si focalizzò. Kairi riuscì a distinguere la gummiship che stava per atterrare sulla spiaggia. Pareva andare molto veloce e avere anche molta fretta. Per sicurezza la ragazza si allontanò dalla riva e infatti la nave atterrò abbastanza violentemente.
    Quando il portellone si aprì ne uscirono Topolino, Paperino e Pippo e anche molto agitati. Si scrutarono in torno come se stessero cercando qualcuno e Kairi si fece avanti verso di loro.
    - S-siete già tornati? Dov’è Riku?-
    La ragazza non sapeva perché ma aveva paura a pronunciare quelle parole, come se si aspettasse il peggio da un una domanda simile.
    - Kairi! Dov’è Sora?!-
    Chiese Paperino correndo verso la ragazza.
    - E’ complicato spiegarlo…ma perché è successo qualcosa? Riku è ancora sulla nave? Perché non scende?-
    Tutti e tre stettero in silenzio. Però Topolino alla fine dovette rispondere alle domande insistenti della ragazza e anche lei dovette spiegargli cosa aveva fatto Sora.
    - Come sarebbe a dire che è scomparso?!-
    Urlò Kairi in panico totale.
    - E come sarebbe a dire che Sora se ne è andato?!-
    Chiese Pippo non riuscendo a capire.
    - Non è possibile che sia partito. Non avrebbe potuto sostenere un viaggio senza la gummiship!-
    Urlò Paperino rivolto sia al re che alla ragazza.
    - Vostra maestà, vi dico quello che ho visto. Il Keyblade si è illuminato, Sora lo ha sollevato in aria e si è formata una serratura in cielo. Poi è stato avvolto da una luce…e…se ne è andato…-
    Paperino si avvicinò al proprio re.
    - Re topolino, sembra proprio che Sora abbia aperto la serratura del mondo e che sia riuscito ad attraversarla…-
    - Già Paperino, ma questo non è possibile-
    - Infatti la serratura di questo mondo non si apre qui-
    Concluse Pippo facendo nascere nuove paure in Kairi.
    - Come non si apre qui?! Ma allora cosa ha attraversato Sora? Dove è andato?!-
    La ragazza urlò disperata verso il re che però non sapeva darle una risposta.
    - Non lo so. Eravamo venuti a prendere Sora per cercare di ritrovare Riku, ma adesso abbiamo perso anche la nostra chiave. Abbiamo perso Sora-
    Kairi scoppiò a piangere e Paperino e Pippo cercarono di consolarla il più che poterono. Re Topolino non aveva il coraggio di toccarla. Si sentiva responsabile per quello che stava succedendo. Era stato lui a chiedere ai ragazzi di partire e in meno di un giorno li aveva persi entrambi.
    Non sapeva dove fosse finito Riku e neanche dove Sora fosse andato. Ma una cosa sperava il re, che Sora non fosse arrivato nel Kingdom Hearts dell’organizzazione. Altrimenti, almeno secondo quello che gli aveva spiegato Riku, sarebbero stati tutti nei guai e in particolar modo proprio lo stesso Sora.

    Sora si sentiva tutto indolenzito e respirava molto male. Non aveva ancora riaperto gli occhi, ma quando lo fece non cambiò assolutamente nulla. Era tutto buio intorno a lui e non riusciva a capire dove fosse. L’aria era pesante e l’odore strano.
    - Dove sono?-
    Improvvisamente sentì dei passi dietro di se e avvertì nello stesso tempo una fitta al cuore. Non riusciva a vedere chi si stava avvicinando così lentamente a lui, ma poté sentirne la voce.
    - Sei nel Kingdom Hearts-




    Spero che vi sia piaciuto. Le cose stanno per complicarsi ulteriormente e non perdete i prossimi sviluppi!
    Non tarderò ad aggiornare, a presto!
    Ps: scrivete o mi scoraggio ç_ç
     
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    Eccovi un altro capitolo delle disgrazie del nostro Sorino! Le cose si complicano sempre di più e i capitoli iniziano ad essere più lunghi, ma nn credo che vi annoierete! Buona lettura!


    Capitolo 5
    Il cuore di Sora

    - Cosa?!-
    Rispose Sora impaurito da quelle parole. Come aveva fatto a finire dritto nel Kingdom Hearts senza prima finire nello spazio? Come diamine lo aveva raggiunto senza una gummiship?
    - Non è possibile- Aggiunse il ragazzo –Io ho solo aperto la serratura. Non posso essere arrivato nel Kingdom Hearts. Anche con un gummiship ci vogliono ore prima di arrivarci-
    La strana voce che gli stava parlando si avvicinò a lui. Era ancora tutto buio e Sora non riusciva a distinguere il suo interlocutore.
    - Questo è vero. Ma ci sei arrivato tramite la serratura che ti ho inviato io-
    - No! Come avresti fatto?!-
    - I miei poteri qui dentro sono molto grandi e aprire un passaggio e portare una persona qui per me non è che un gioco-
    Sora si alzò in piedi, visto che era ancora a terra. Ma barcollò non riuscendo a vedere niente nel buio. L’individuo davanti a lui continuava a parlargli e Sora trovava la sua voce sembrava molto familiare. Improvvisamente notò dei luccichii intorno a lui. Dei piccoli faretti si stavano man mano accendendo e lo circondavano velocemente.
    - Cosa sono?-
    - Heartless. E’ pericoloso urlare qui. Loro ti sentono e ti attaccano-
    Istintivamente Sora richiamò a se il Keyblade e si preparò a colpirli tutti.
    - Oh no. Non serve. Loro sono sotto il mio controllo e non ti attaccheranno senza il mio ordine-
    A quanto pare l’interlocutore del ragazzo vedeva nel buio altrimenti non avrebbe potuto capire che Sora aveva richiamato il Keyblade. Questo lo insospettii molto.
    - Tu saresti il capo qui?-
    - Diciamo che sono l’essere più forte. Potrei ucciderli tutti in un secondo e loro mi portano rispetto per questo-
    - Perché mi hai attirato qui?-
    - Finalmente me lo hai chiesto Sora-
    - Tu mi conosci?-
    La persona avvolta nel buio rise. La sua voce come la sua risata erano fini e dolci. Sembravano appartenere ad un ragazzo e non certo ad un uomo adulto.
    - Certo che ti conosco. E conosco anche i tuoi amici. Sai sono venuti a trovarmi prima…-
    - DOVE SONO ADESSO?!?!-
    Sora esplose per la paura che in quel mondo oscuro avessero fatto una brutta fine senza il suo aiuto.
    - Non ti preoccupare. Quello che tu chiami Re l’ho cacciato dal Kingdom Hearts e se ne è andato con i suoi servetti-
    - Loro…se ne sono andati?-
    - Esatto. Credo che venissero a cercarti. Perché ho preso il vostro amico, Riku-
    - No!! Cosa gli hai fatto?!-
    Il tizio misterioso ricominciò a ridere e iniziò a girare intorno a Sora come se lo stesse scrutando nel buio.
    - Sai perché Riku ti ha lasciato sull’isola?-
    - E tu come fai a sapere che mi ha lasciato lì?-
    - E’ stato lui stesso a dirmelo. Quando gli ho chiesto perché la “chiave” non era venuta. Sai, ero felice quando ho visto la nave arrivare. Pensavo che mi risparmiaste una grande fatica vendendo qui di vostra volontà. Ma non ti immagini la mia delusione quando ho visto che la mia preda non era venuta-
    Sora, irritato, iniziò a colpire tutti gli Heartless e i Nessuno che lo circondavano con la sua arma, cercando anche di ferire il tizio che gli stava parlando.
    - Io non sono la preda di nessuno! E adesso libera subito Riku!!-
    - Se proprio ci tieni. Già…tu non vedi nel buio…questo è un peccato…perché Riku adesso ci vede benissimo nell’oscurità-
    - Cosa vuoi dir…-
    Prima di finire la frase Sora sentì schioccare le dita alla strana persona che gli parlava e dopo poco udì dei passi e una voce che lo chiamava per nome.
    - Sora-
    - Riku!-
    Urlò il ragazzo riconoscendo la voce dell’amico.
    - Dove sei? Non riesco a vederti!-
    - Io si-
    Improvvisamente Sora sentì un dolore lancinante al ventre. Un’arma lo aveva colpito, probabilmente il Keyblade di Riku che lui non era riuscito a vedere.
    - Riku! Perché mi hai colpito?-
    Chiese il ragazzo con una mano sulla pancia per fermare il sangue che già iniziava a uscire.
    - Già Riku. Non toppo forte. Se lo uccidi poi io che faccio?-
    - Scusa. Mi sono lasciato andare-
    Sora era ricaduto a terra e le luci degli occhi degli Heartless si faceva sempre più vicine. Per di più era da quando aveva iniziato a parlare con quello strano tizio che provava dei dolori al cuore.
    - Riku…cosa ti è successo…-
    - Vedi Sora- Prese a parlare la voce misteriosa – Riku non è il tipo da collaborare quando si tratta di farlo con un nemico. Così ho dovuto portarlo dalla mia parte. Qui è pieno di oscurità e malvagità, come puoi vedere. E’ stato semplicissimo iniettarla nel cuore di questo ragazzo, visto poi che nel suo cuore l’oscurità c’era già anche se lui diceva di essersene liberato. E sai perché ho fatto tutto questo? Perché dovevo avere qualche informazione sul custode della chiave e per di più mi serve il potere del suo Keyblade da usare su di te-
    - Su…su di me?-
    L’ultima volta che Sora aveva usato il poter di quel Keyblade su se stesso era stato per liberare il suo cuore e renderlo a Kairi. Perché mai adesso volevano rifarlo? Puntavano forse al voler ritrasformare Sora in un Heartless? Perché non ucciderlo allora?
    - Certo che è davvero divertente. Sai perché Riku non voleva farti arrivare fin qui? Perché ti voleva proteggere da me. E sai perché? Riku qui ci era già stato. Nell’oscurità più profonda lui ci era già finito dopo aver combattuto contro il tuo Nessuno, Sora. In quell’oscurità lui mi aveva incontrato e mi aveva visto. Solo guardandomi aveva capito che ero un pericolo per te e quindi non voleva che noi due ci incontrassimo-
    - Perché saresti un pericolo per me?-
    - Che ne dici di accendere un po’ di luce-
    Chiese Riku all’altro.
    - Ottima idea Riku. Penso proprio che ci rimarrà di sasso-
    La figura nel buio aprì uno spiraglio nel Kingdom Hearts. Una luce iniziò a diffondersi e tutti gli Heartless e i Nessuno fuggirono non essendo ancora abituati alla luce esterna. Inizialmente accecò anche Sora, ma quando i suoi occhi si furono abituati di nuovo, poté vedere Riku che sogghignava accanto…a Sora.
    Incredibilmente davanti a lui c’era lo stesso Sora. Uguale e identico, forse di un anno più piccolo e con gli abiti che il ragazzo usava un anno prima. Ma era lui.
    Gli occhi, i capelli, il viso, le mani e anche la voce, erano di Sora. Il ragazzo, ancora a terra e sanguinante, indietreggiò non riuscendo a capire chi fosse colui che lo aveva portato lì.
    - Ma tu chi saresti?-
    Chiese Sora fissando gli occhi azzurri dell’altro Sora.
    - Come puoi vedere io sono te. Sono identico a te, solo un particolare ci distingue-
    - E sarebbe?-
    Il secondo Sora si avvicinò al custode della chiave e si accucciò alla sua altezza per poterlo fissare negli occhi.
    - Dimmi…non è che da quando sei arrivato provi delle fitte al cuore?-
    - E tu come fai a saperlo?!-
    L’altro sogghignò.
    - Perché le provo anch’io. Sono i nostri cuori, divisi in due, che si richiamano a vicenda volendo tornare ad essere uniti. Non è un peccato lasciarli così incompiuti?-
    - Io…io non capisco. Ma di cosa stai parlando?!-
    A quel punto l’altro Sora si sedette a terra sospirando.
    - Ma non ti chiedi perché io che sono uguale a te sono di un anno più piccolo? Beh…io sono nato da te un anno fa, quando sei diventato Heartless e sono finito qui con queste sembianze-
    - Vuoi dire che tu saresti il mio Nessuno?-
    - Oh, certo che no Sora. Sono qualcosa di meglio di un Nessuno. Sono la parte cattiva del tuo cuore-
    Sora si irrigidì e cercò di alzarsi per richiamare il Keyblade ma una fitta alla ferita provocata da Riku lo fece ricadere in terra.
    - Dai, tranquillo. Ti ho già detto che non voglio farti del male. Ti voglio far capire come sono nato, ci tengo a metterlo in chiaro. Ti ricorderai sicuramente il momento in cui hai restituito il tuo cuore a Kairi con il Keyblade-
    - Certo che me lo ricordo. Non è stato piacevole perdere il cuore-
    - Non lo è per nessuno, credimi. Comunque in quel momento il tuo cuore è stato diviso in due. Solo la tua parte buona poteva raggiungere la tua amichetta e salvarla, quella impura e piena di oscurità è stata respinta e mandata nel Kingdom Hearts. Come del resto succede ad ogni cuore-
    - Ma al tempo vi erano due Kingdom Hearts, se non ho capito male. Come hai fatto a finire proprio in questo?-
    - Sei un po’ lento Sora, lasciatelo dire. Riku glielo spieghi tu?-
    Riku, che fino a quel momento era stato nell’ombra senza parlare avanzò e fissò Sora dritto negli occhi.
    - In questo Kingdom Hearts possono accedere solo i cuori malvagi. E’ ovvio che la parte oscura del tuo cuore sia stata mandata qui piuttosto che nell’altro Kingdom Hearts. Il tuo cuore Sora è molto forte e anche una sola metà di esso non poteva rimanere semplice oscurità, difatti qui ha trovato la forza giusta per svilupparsi ed è nato il Sora che tu hai qui davanti-
    - Spero che adesso tu abbia capito. Vedi, noi siamo identici ma per una cosa ci distinguiamo. Io sono completamente cattivo e tu sei completamente buono-
    - Non è possibile! Anch’io provo odio, provo rabbia. Non potete dire che sia completamente buono-
    - Credimi Sora è così. La rabbia e l’odio possono sempre rinascere all’interno di un cuore ma se dentro non vi è la vera malvagità spariscono subito. Non mi dirai che non ti sei accorto che nell’ultimo anno ti sei sentito particolarmente buono e caritatevole verso gli altri. Anche la grande voglia di salvare tutti a scapito della tua stessa vita è dovuto al fatto di non avere più la mia presenza dentro di te-
    Il ragazzo chiuse gli occhi. Non poteva credere a quello che vedeva e sentiva. La cosa che lo feriva di più era che Riku sapeva della presenza di quello che era il suo lato malvagio che viveva nell’oscurità. Però non aveva voluto dirglielo, piuttosto aveva preferito dargli una botta in testa e impedirgli di partire.
    - Accidenti Riku sei uno stupido!!-
    Urlò Sora guardando dritto negli occhi il suo amico. Ma ormai lui non poteva più sentirlo. Il suo cuore era lontano e adesso era solo colmo di oscurità.
    - Avanti Sora calmati. Ricorda che hai solo mezzo cuore dentro di te, se ti prende un infarto come farò ad aprirtelo con il Keyblade di Riku-
    - Voi volete aprirmi il cuore?!-
    L’altro Sora sogghignò e si avvicinò ancora al ragazzo steso a terra con lo sguardo impaurito.
    - Sora io da qui non posso uscire perché sono troppo malvagio. Mi dissolverei dopo poco nel mondo esterno. E tu qui non puoi sopravvivere a lungo visto che sei troppo puro. Io voglio aprirti il cuore e ritornare dentro di te. Non accetto però di rimanere in un angolo a vederti vivere. Sarò io a vivere con il tuo corpo. Invaderò il tuo cuore e prenderò possesso della tua anima. Per tutto questo mi serve solo l’aiuto di Riku-
    I due ragazzi, identici, si guardarono faccia a faccia. Il Sora malvagio era quasi sopra il Sora buono e lentamente lo spingeva a terra.
    Lo strano ragazzo utilizzava una sola mano per abbassare Sora fino al suolo, ma anche quella sola il Keyblader non riusciva a contrastarla. Sora si sentiva troppo debole nel Kingdom Hearts, il cuore gli doleva e con lui anche la ferita di Riku da cui sgorgava sangue. Non poté fare niente e in un attimo era completamente al suolo con la testa sul pavimento freddo del regno pieno d’oscurità.
    - Sora-
    Disse l’altro ragazzo.
    - Fammi aprire il tuo cuore-



    A presto con il seguito! Ditemi cosa ne pensate!
    Ciao a tutti!
     
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