Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

Luis Sepùlveda

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    CITAZIONE
    I gabbiani sorvolano la foce dell'Elba, nel mare del Word. "Banco di aringhe a sinistra" stride il gabbiano di vedetta, e Kengah si. tuffa, insieme agli altri.
    Ma quando riemerge, il resto dello stormo è volato via, e il mare è una distesa di petrolio.
    A stento Kengah spicca il volo, raggiunge la terra ferma, poi stremata precipita su un balcone di Amburgo.
    C'è un gatto, su quel balcone, un gatto nero grande e grosso di nome Zorba, cui la gabbiana morente affida l'uovo che sta per deporre, non prima di aver ottenuto da lui tre solenni promesse.
    "Promettimi che non mangerai l'uovo" stridette aprendo gli occhi.
    "Prometto che non mi mangerò l'uovo" ripeté Zorba.
    "Promettimi che ne avrai cura finché non sarà nato il piccolo" stridette sollevando il capo.
    "Prometto che avrò cura dell'uovo finché non sarà nato il piccolo"
    "E promettimi che gli insegnerai a volare" stridette guardando fisso negli occhi il gatto.
    Allora Zorba si rese conto che quella sfortunata gabbiana non solo delirava, ma era completamente pazza.
    "Prometto che gli insegnerò a volare. E ora riposa, io vado in cerca di aiuto" miagolò Zorba balzando direttamente sul tetto
    E se per mantenere le prime due sarà sufficiente l'amore del gatto, per la terza ci vorrà una grande idea e l'aiuto di tutti. In questo racconto, che ha la grazia di una fiaba e la forza di una parabola, il grande scrittore cileno tocca i temi a lui più cari l'amore per la natura, la solidarietà, la generosità disinteressata. Ma soprattutto, proprio nell'unico tra i suoi libri in cui i protagonisti sono animali, Sepulveda riconosce all'uomo un ruolo fondamentale:
    non solo distruttore e inquinatore, ma anche salvatore, in un messaggio di speranza di altissimo valore poetico.
    Una grande storia, che non è una favola per bambini, almeno non solo, un racconto che insegna come le diversità ci arricchiscano, che il gatto può volere bene al piccolo uccellino, e viceversa, e che per quanto sia doloroso arriva il momento in cui bisogna aprire le ali e spiccare il volo perché "Vola solo chi osa farlo!".
    Ed ancora più arditamente, anche se il cuore ci spinge a desiderare di volare, a noi vecchi gatti spelacchiati non resta altro da fare che lasciare volare via la gabbianella, perché questo è nella sua natura, mentre la nostra è di rimanere con le zampe saldamente a terra.

    ho letto questo libro molti anni fa e lo amo ancora.. TçççT
     
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11 replies since 27/5/2007, 22:43   1248 views
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