Rumore

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    Per tanto tempo, a causa dei miei vari disagi, aver a che fare con cene ed eventi familiari mi faceva venire l'orticaria. La sola idea di dover interagire con altre persone quando a malapena riuscivo ad aver a che fare con me stesso era una delle sensazioni peggiori che ci potesse essere, e ad un certo punto mi ha portato ad evitare questi eventi come la peste.
    Oggi per la prima volta in un sacco di tempo ho partecipato alla solita cena di Natale del lato paterno della mia famiglia, e ho potuto constatare due cose: 1) Quando smetti di essere in costante lotta con te stesso, le interazioni con gli altri smettono di sembrare un qualcosa a cui devi sopravvivere; 2) Dopo un massimo di 120 minuti il suono prodotto da 15 persone nella stessa stanza che parlano a toni di voce esagerati, la mia voglia di rimanere nel contesto inizia a scemare molto velocemente, a prescindere da quanto stia bene con suddette persone.

    Quindi, molto banalmente, ho deciso di uscire di scena quando è arrivato il momento della Tombolata e il Mercante in Fiera. La presenza dei premi in denaro e la natura estremamente competitiva di molte delle persone presenti son sicuro abbiano portato il rumore a livelli ben oltre ciò che son in grado di sopportare. Non sono una bestia sociale e non la sarò mai. Ma stavolta mi rendo anche conto che nessuno si aspetta, o vuole, che io sia qualcosa di diverso dalla persona che sono.
    E quindi saluti, abbracci, e "ci vediamo presto". Io contento di essere stato lì, e loro che io ci sia stato, nella misura che mi si addice. So che non sempre tutto è così semplice, ma è bello quando succede.

    Buon Natale a tutti.
     
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