Metodo di studio

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    Mi sa di non saper studiare, né prendere appunti.

    Cioè: fondamentalmente a lezione trascrivo un po' di quello che vien detto parola per parola come un dettato, slogandomi quasi un polso.
    Quando vado a casa trascrivo dal blocco note a un file Word, ma di norma lascio tale file a vegetare sul PC.
    Dopo A) avvio il file audio della registrazione con VLC e trascrivo di nuovo, questa volta per bene, pressoché ogni cosa di quello che viene detto. Ma alla fine se non ricordo male butto 1-2 ore ricurvo sulla scrivania per copiare sui 10 minuti e non c'è mai il tempo materiale di sbobinare integralmente il corso, mi fermo alle prime lezioni (oltretutto dopo un pomeriggio a trascrivere sono pieno di dolori).
    B) Studio sui libri leggendo e sottolineando le cose che mi sembrano più importanti, se leggere e rileggere un libro può definirsi "studiare".
    C) Riascolto l'audio delle lezioni con gli auricolari nei tempi morti, come quando esco a fare delle camminate per sgranchirmi e non ingrassare.
    D) Cerco la roba che devo studiare su Google e Wikipedia (nonostante i prof. ricordino in continuazione quanto il web sia inaffidabile).

    Il problema è che si tratta di metodi dannatamente inefficienti. In più, non ho costanza e mi distraggo.
    Quando si avvicinano le sessioni d'esame mi do una svegliata e trascorro quasi tutto il giorno a fare le cose sopraelencate.
    A causa del sovrappopolamento dei CdS, quasi la metà degli esami sono in forma scritta, e me la sono cavata contro ogni aspettativa: ho la media del 28. Ma comunque si trattava di "temi", domande aperte/chiuse, quiz e sciocchezze per neodiplomati: leggendo, ascoltando e trascrivendo per giornate intere ho memorizzando, e il mio scrivere decentemente ha fatto il resto; ma non posso andare avanti così.

    Gli esami più tosti sono orali, talvolta con 4-5 libri da integrare a quel che viene detto a lezione, e non credo di avere molte speranze.
    Già sono azzoppato dall'ansia/timidezza che comporta l'assenza di una vita sociale, e solo per questo rischio di rimanere imbambolato sembrando analfabeta e/o emettendo quattro cose sconnesse...

    Anche a scuola me la cavavo più o meno nel modo che ho descritto, e sono totalmente alieno a schemini, strisce di evidenziatore e quant'altro che scorgo nei quaderni delle universitarie. Ma avendo preso dei 30 in classi dove la massa superava di poco il 18, non mi condanno nemmeno inadatto allo studio. Solo, mi sento quasi un pittore naïf.

    Ho guardato qualche video su YouTube di persone random che espongono i propri metodi di studio, e da quello che ho capito non tutti riescono a imparare e memorizzare allo stesso modo.
    Ho comunque una gran confusione e non so che pesci prendere, tantomeno conosco il metodo di studio più adatto a me.

    Quindi boh, parliamone.
    Voi come fate? Sapete quali sono i metodi migliori? Conoscete qualche sito/libro/qualcosa serio che insegni a studiare? :ehm:
     
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    Mai sopportato sbobinature, nemmeno quando le facevano altri e me le donavano.

    Seguivo le lezioni, prendevo un po’ di appunti ma se c’era un libro usavo quello e basta.

    Poi ovviamente dipende dal corso, a ingegneria la maggior parte degli esami prevedono scritto con problemi da risolvere e poi orale, quindi facevo i problemi del libro o quelli degli esami precedenti (verso fine corso).

    Per una facoltà umanistica, con 4/5 libri da studiare, non avrei proprio saputo che pesci prendere, sul serio.
     
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    Secondo me dovresti limitare la quantità di appunti che prendi durante le lezioni, e concentrarti sui libri.

    A Filosofia ho sostenuto solo esami orali, e in tutti i casi, per prepararmi, mi è stato molto utile, come strumento di memorizzazione e poi anche di buona resa al momento della prova, rielaborare tutto quello che leggevo (capitolo per capitolo o paragrafo per paragrafo) sforzandomi di organizzarlo ed esporlo a modo mio invece che "ripeterlo e basta"; ovviamente ci sono linguaggi specifici da rispettare e, soprattutto se stai studiando un saggio e non un manuale, devi attenerti al suo autore, ma anche con queste premesse puoi a maggior ragione impegnarti a fare tuo ciò che devi studiare, esattamente come se dovessi scrivere a tua volta un saggio a riguardo. È un processo molto intuitivo e rapido, una volta che lo internalizzi, e poiché il suo prodotto è qualcosa che è a tutti gli effetti opera tua, il tuo cervello lo memorizza con notevole facilità. Può esserti utilissimo, naturalmente, mettere su carta il prodotto della tua rielaborazione ed usarlo come appoggio per ripetere.

    Tra l'altro, se sei in una facoltà umanistica, è molto probabile che agli esami orali ti verranno fatte domande che ti costringeranno a partire per la tangente ed imbastire ragionamenti sul momento (la prima domanda che mi sia mai stata posta in assoluto ad un esame riguardava un trattato sul GALATEO, e fu: "Ritiene che questo libro possa essere considerato un testo politico, e perché?"), quindi porsi in questo modo nei confronti del materiale di studio è utile a prescindere, perché ti offre una dimestichezza col testo tale da permetterti di giostrartici come meglio credi.

    Edited by Lev ~ - 7/6/2019, 16:43
     
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2 replies since 7/6/2019, 01:41   79 views
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