Kingdom Hearts Remix: The Light into the darkness

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  1. Hikari/Naminè
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    Salve a tutti!! E' da un po' di tempo che stavo pensando di scrivere una mia fan fiction e di pubblicarla e ora senza troppi indugi ho deciso ti postarla qui! :) Spero che vi piaccia, mi raccomando commentate e ditemi cosa ne pensate! :D

    Titolo: Kingdom Hearts Remix: The Light into the darkness
    Autore: Hikari/Naminè
    Fandom: Kingdom Hearts
    Rating: Green

    Capitolo 1
    Le Isole del Destino
    -...hold me whatever lies beyond this morning is a little later on, regardless of warnings, the future doesn't scare me at all, nothing's like before.-
    -Bravissima! Eccezionale, Hikari sei unica!-. -Benissimo! La registrazione è andata a buon fine, Michael non fare l'esagerato come al solito...scherzo sei stata grande!- Disse il produttore discografico.
    - Grazie Mark...- esclamò Hikari riferendosi al suo produttore. La ragazza aveva appena finito di registrare il suo primo singolo, ma sembrava triste anche quando cantava, in effetti non era stata lei a decidere di diventare una cantante. -Hikari...- una voce chiamò dolcemente la ragazza, lei sapeva benissimo a chi appartenesse. -Riku...lui non è qui. Sora non è venuto...eppure glielo avevo ricordato mille volte! Stavolta mi ha proprio delusa...- disse con aria triste la ragazza. Riku, insieme a Sora erano i suoi migliori amici, Riku aveva 15 anni, era un pò più alto di lei, capelli argentei, scalati fin sotto il collo e lisci, con una frangetta che delicatamente gli sfiorava gli occhi grandi, tendenti al verde, apparentemente sembrava un ragazzo molto tranquillo e sicuro di sè, ma in realtà era molto attivo e lui si descriveva come "spirito libero". Riku non potè far a meno di notare una lacrima scendere sul volto di Kari (Kari è uno dei soprannomi dato a Hikari). -...Su dai Kari non fare così, probabilmente sarà stato molto impegnato...- Al suono delle parole del suo amico, la ragazza corse via lasciando la sala registrazioni. Hikari o Kari era la migliore amica di Riku e Sora, era comparsa sull'isola dopo la notte delle stelle cadenti all'età di cinque anni, insieme ad un'altra bambina, Kairi si chiamava. Lei e Kairi non erano sorelle, a mala pena si conoscevano. Avevano caratteri ben distinti e anche fisicamente non si assomigliavano per nulla: Hikari aveva i capelli biondo scuro, che facevano contrasto con la delicata pelle appena rosata, gli occhi blu-verdi, sempre vivace, combinaguai e socievole. Kairi invece era il contrario. Aveva i capelli rosso scuro, occhi blu, ma anche lei aveva una carnagione molto chiara, sul suo volto si potevano notare delle piccole, pochissime lentiggini. A differenza di Hikari lei non esitava a dimostrare quanto fosse timida ed introversa, per questo socializzare con gli altri bambini dell'isole è stata una vera impresa per lei! Ma torniamo a noi. Hikari con respiro affannoso corse via fino ad arrivare alla spiaggia che si trovava proprio di fronte all'isoletta dove lei, Riku e Sora passavono gran parte delle gionate, ovviamente quelle estive, durante le vacanze. Sì, quasi con il cuore in mano Hikari guardava con nostalgia il mare, perche sapeva che dall'altra parte c'era quell'isola che la aspettava. Su quella stessa Isola lei, insieme a Kairi, era caduta e a trovarla fu Sora...Proprio Sora. Lei pensava spesso a quanto fosse stata fortunata ad essere stata adottata dalla ricca famiglia Evans, ad avere due amici così speciali come Riku e Sora. Ma certe volte sentiva che nel suo cuore c'era un'incolmabile sentimento di nostalgia. Per qualcosa del passato, qualcosa di importante, questo è certo. Qualcosa che però suo malgrado lei non era riuscita a ricordare. Tutto ciò che rappresentava il passato per lei era il suo ciondolo, non si separava mai da questo, lo aveva sempre al collo. Era veramente una collana particolare: catenina e lo stesso ciondolo in argento, quest'ultimo aveva la forma di un cuore con dentro una pietra che assomigliava tantissimo ad un diamante, alla base del cuore partiva un intreccio che andava a formare una piccola goccia bianca che brillava sempre anche al buio. Prese la sua barchetta di legno, quella barchetta che aveva costruito proprio con i suoi migliori amici, e si diresse verso l'isoletta. Ma una voce familare la fermò. Hikari quando la sentì non potè far altro che girarsi a guardare: era il suo amico Sora. Lui aveva 14 anni (l'età di Hikari), capelli biondo scuro e a punta, delle ciocche laterali molto "sparate", con una frangetta corta che gli arrivava al livello delle sopracciglia. Aveva grandi occhi blu e uno sguardo quasi tenero quando si rivolse alla ragazza -Hikari fermati! Dove vai?! Aspetta ti posso spiegare!- urlò il ragazzo. -Non c'è nulla da spiegare Sora! Io ci tenevo molto lo sai! E sai anche che già non mi piace tanto metteremi in mostra cantando o facendo qualsiasi altra cosa! Sai benissimo che in fondo io sono una ragazza timida e riservata!! Lo sai che certe volte faccio solo finta di essere allegra, solo per la mia figura, o meglio quella che devo presentare davanti alla mia famiglia... Se tu ci fossi stato non sarei stata così pensierosa e triste per tutto il tempo, Sora! Forse tu non lo capisci ma per me voi siete importanti!- disse ora innervosita la ragazza. -Hikari io...mi dispiace un sacco credimiiii! E' colpa di mamma! Si riduce sempre all'ultimo a comprarmi la roba per scuola...non lo so, le ho detto io, domani inizio il primo e ancora dobbiamo fare tutto: zaino per scuola, zaino per la palestra, astuccio, quaderni, diario, penne, matite, temperino...!!! Poi tu lo sai com'è mia madre, se non ho l'intera cartolibreria nello zaino dove vado? In più oggi siamo dovuti correre a scuola per ritirare le benedettissima divisa!! Pure brutta è quella cosa! E' tutta "quadrettosa"...è orribilante sembra una tuta per i nonni!- disse Sora con aria sincera e scherzosa, che ormai aveva raggiunto Hikari con la sua barca. La ragazza scoppiò involontariamente in una fragorosa risata, Sora riusciva sempre a sdrammatizzare le cose e a farla ridere. -Sono ancora arrabbiata comunque...-disse mentendo la ragazza, la quale aveva ancora il sorriso stampato sulla faccia e le lacrime che ancora le stavano scendendo sul viso per il discorso umoristico, ma veritiero fatto prima da Sora. -Okay...- disse con aria furba Sora-...Allora che ne dici di un bel ghiacciolo alla fragola? Tanto per fare pace?- Il ghiacciolo alla fragola era il preferito di Hikari, la quale non potè fare a meno di accettare e affrettarsi a remare verso la spiaggia della città. Una volta con i piedi a terra il ragazzo promise a Kari che non sarebbe più mancato a nessuna cosa che la riguardasse. Hikari allora, molto contenta di sentire queste parole fece un grande sorriso a Sora, il quale la prese per mano e correndo si diressero verso il centro. "Anche per me sei molto importante Hikari. Non te lo dimenticare!"
     
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2 replies since 25/9/2014, 16:31   113 views
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