KINGDOM HEARTS: WARRIORS BETWEEN LIGHT AND DARKNESS

la mia prima fan fiction

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  1. Solar_Wings
     
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    Capitolo VI: Due angeli, due ali

    La mattina i due si svegliarono e raggiunsero la città. Kairi decise di visitare i resti del castello alla ricerca del suo passato, mentre Seyfert decise di cercare informazioni nella piccola città che si stava costruendo intorno al castello.
    Seyfert stava camminando verso la porta nord della città, quando udì delle voci ed andò a controllare.
    Tre persone stavano discutendo: c’erano un uomo dai capelli biondi con degli occhiali da pilota in testa, una giovane ragazzina dai capelli neri vestita da ninja ed un ragazzo dai capelli castani lunghi, vestito con un giubbino di pelle nero.
    “Lasciami andare Leon “ disse la ragazzina.
    “Si, Yuffie ha ragione, dobbiamo fargliela pagare” aggiunse l’uomo biondo.
    “Assolutamente no Cid” rispose il ragazzo di nome Leon alzando la voce “Cloud è il più forte di noi e guardate come l’ha ridotto. No, non posso lasciarvi andare”
    “Abbassate la voce, si è appena addormentato” disse un ragazza vestita di rosa, uscendo da una casa lì vicino.
    “Ehi Aerith, come sta?” chiese Yuffie.
    “Gli ho sistemato le ferite ed ora gli serve solo un pò di riposo” gli disse Aerith, “Cosa sta succedendo?”
    “Yuffie e Cid vogliono vendicare Cloud e affrontare... lui” le rispose Leon
    “No, assolutamente no, è troppo potente, vi distruggerà” rispose agitata lei.
    “Scusate, che succede?” chiese Seyfert intromettendosi nel discorso.
    “Sparisci straniero” disse Cid.
    “Cerca di essere più gentile” lo aspostrofò Aerith.
    “Si... scusa ragazzo, ma abbiamo dei problemi” si scusò Cid..
    “Di che tipo?” chiese Seyfert.
    Leon rispose “Un demone ha quasi mandato in coma il nostro amico Cloud”
    “Che tipo di demone?”
    “Un essere simile ad un umano, vestito di nero... con i capelli argentati”.
    Di colpo la porta della casa da cui era uscita Aerith si aprì e apparve un ragazzo vestito in nero con i capelli biondi che si trascinava, ma dopo pochi passi cadde a terra.
    “Cloud!” urlarono all’unisono i suoi amici e si apprestarono ad aiutarlo.
    “De-dev-devo f-f-ferm-arlo” disse Cloud tossendo.
    “Stai tranquillo Cloud e dimmi chi mi ha attaccato” gli disse Seyfert.
    “S-Seyfert ch-che ci fai qui?” gli chiese Cloud.
    “Dimmi chi ti ha attaccato” insistette Seyfert.
    “Il-il o-one winged angel... Sephiroth” disse Cloud con un filo di voce, poi svenne.
    Aerith e gli altri lo riportarono in casa, mentre Seyfert rimase fermo ed immobile al centro della piazza.
    “Buuh” gli fece Kairi alle spalle “Cosa combini?”
    “Kairi, torna alla nave ed aspettami lì” disse lui con un tono di voce molto serio.
    “Cosa succede?” insistette lei
    “Non farmi domande ed ubbidiscimi!”
    “Che cos’hai? cosa ti è successo?”. Ma lui non rispose.

    Seyfert era quasi arrivato alle porte della città quando Leon lo bloccò “Tu conosci Cloud, ma ciò non significa che io possa lasciarti andare”
    “Levati di mezzo” disse lui seccamente.
    “Affrontami allora”
    “L’hai voluto tu”. Seyfert si lanciò all’attacco e fece cadere Leon, che non aveva fatto in tempo ad estrarre la sua spada
    Fece per proseguire ma Kairi lo fermò “Seyfert, dimmi cosa diavolo sta succedendo!”
    “Kairi, lui, lui è qui!”
    “Lui chi?”
    “Sephiroth”.disse lui intono quasi solenne.”
    “ e allora?”.
    “Lo devo affrontare, è una questione di principio”
    “Ma- ma perchè?”.
    “Tu non puoi capire” e così dicendo proseguì, spingendola di lato.
    Un enorme precipizio si stagliava di fronte a Seyfert e lui di fermò. Kairi lo raggiunse correndo “Aspettami ti prego, voglio venire con te”
    “Assolutamente no!” rispose seccamente Seyfert “ è troppo pericoloso”.
    “Ormai sei bloccato qui, dunque o torni dietro con me o andiamo avanti insieme” disse Kairi con un tono di sfida
    . “Non penso propio” disse Seyfert.
    Improvvisamene dallo squarcio sulla spalla sinistra che Kairi aveva notato sul treno, si materializzò una enorme ala di falco nera, che sconvolse Kairi.
    “Ecco qualcosa di buono che ho ereditato dal mio sangue demoniaco. Ciao, ci vediamo dopo” disse Seyfert mentre planava tranquillamente dall’altro lato.

    Una figura dai lunghi capelli argentati avvolta in lunghi abiti neri stava vicino ad una immensa vallata. Una enorme ala nera riposava tranquilla sul braccio destro e al suo fianco la sua katana Masamune lunga circa due metri rifletteva la luce del sole, ora velato da nuvole nere.
    Seyfert si avvicinò lentamente, impugnando in mano la sua Murasame.
    “E passato tanto tempo, Seyfert” disse Sephiroth voltandosi ed osservando suo fratello negli occhi. “Che ci fai qui?”
    “Volevo parlarti...”
    “Ahhhh, e cosa vuoi da me?”
    “Io sono stato prescelto dal KeyBlade per una missione, devo salvare l’universo e... volevo il tuo aiuto”
    “E così il KeyBlade ti ha prescelto... perchè vorresti il mio aiuto?”
    “Il mio viaggio sarà molto lungo ed io voglio il tuo aiuto” gli rispose Seyfert.
    “Aiutarti in un viaggio? Per chi mi hai preso? non mi interessa”
    “Avanti Sephiroth, forse potrai trovare avversari degni di te” gli disse Seyfert con un fare arrogante.
    “Ok, ma accetterò solo ad una condizione: sconfiggimi” e così dicendo Seyfert estrasse la sua immensa Masamune e si mise in posizione di battaglia. Seyfert estrasse la Murasame e si preparò anche lui allo scontro.
    “Non hai bisogno del tuo KeyBlade?” lo provocò Sephiroth.
    “Certo che no” gli rispose Seyfert “ per batterti mi basta questa”.
    E così dicendo i due fratelli si spinsero in aria contemporaneamente con un poderoso colpo d’ali e le due katane si scontrarono in aria, rilasciando un lampo di luce.
    Kairi superò il precipizio annaspando e raggiunse Seyfert, che era impegnato in un terribile scontro.
    Seyfert e Sephiroth si stavano scontrando in aria e le loro lame emettevano potenti fasci luminosi quando si scontravano.
    Con un portentoso colpo, Seyfert fece volare via la spada a Sephiroth, ma lui volò via ed alzò le braccia al cielo, cominciando a caricare una sfera di energia. Una tempesta di meteore investì Seyfert, che le scansò facilmente saltando in alto, poi guardò il fratello: la sfera sopra di lui aveva assunto dimensioni spaventose e Sephiroth la lanciò contro Seyfert urlando “SuperNova!”.
    Seyfert intuì il pericolo ed agitò la mano creando un simbolo dell’infinito, ed al grido di “Sin Harvest” sparò un raggio che si scontrò con la SuperNova in un esplosione enorme. Investiti all’onda d’urto i due fratelli caddero in piedi, uno di fronte all’altro, ma molto distanti.
    Kairi cercò di fermare il suo amico, ma lui si lanciò alla carica, e così fece Sephiroth.
    I due fratelli si colpirono contemporaneamente e rimasero in piedi uno di fronte all’altro.
    “3577” disse Seyfert cadendo in ginocchio.
    “D’accordo, hai vinto tu, verrò con te per ora” disse Sephiroth, facendo fatica a reggersi in piedi.
    “Seyfert”.
    Kairi corse preoccupata verso il suo amico e lo curò usando la magia Cura.
    Seyfert la guardò negli occhi, visibilmente stanco “Avevi ragione, tentare non nuoce”, poi si rivolse al fratello “Questa è Kairi, la mia compagna di viaggio. Kairi ti presento Sephiroth, Sephiroth, ti presento Kairi”
    Sephiroth la squadrò da capo a piedi e si soffermò sulla collana di Kairi “Dimmi ragazzina, quel ciondolo che hai al collo,... conosci qualcun altro che lo possiede?”
    Kairi realizzò subito che Sephiroth si stava riferendo al portafortuna che diede a Sora, sul quale ha modellato la sua collana e gli chiese “Tu... Tu conosci Sora”
    Sephiroth non rispose e guardò il fratello “ Questo viaggio si fa sempre più interessante...”
    Dentro di lui bruciava ancora la sonora sconfitta che Sora gli aveva inflitto sul colosseo dell’Olimpo quasi un anno prima.
    “Forza torniamo alla nave e... evitiamo di passare in città, ok?” disse Kairi.
    “Questa volta ci sei andato pesante con Cloud” disse Seyfert guardando il fratello.
    Ancora una volta lui non rispose a avanzò di qualche passo.
    “Chi è Cloud?” sussurrò Kairi nell’orecchio di Seyfert “E’il rivale di Seyfert in mia assenza, ma non so bene perchè qui due si odino”
    Come se gli avesse sentiti , Sephiroth si fermò e si rivolse al fratello “ Dove hai intenzione di andare?”
    Seyfert ci pensò una attimo e poi disse che non ne aveva idea.
    “Tipico di te, non hai mai u n idea precisa. Ho sentito che a Midgar ci sono dei problemi, forse hanno a che fare con ciò che state cercando...”
    “Giusto, buona idea” commentò Seyfert ed i tre si diressero verso la ragnarock, mentre il sole tramontava e le nuvole nere si diradavano
     
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