KINGDOM HEARTS: WARRIORS BETWEEN LIGHT AND DARKNESS

la mia prima fan fiction

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  1. Solar_Wings
     
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    Capitolo IV: Il guerriero tra luce ed ombra

    “Che bel tramonto” esclamò Kairi scendendo dalla gummiship e guardandosi intorno,
    “Qui è sempre così, un tramonto eterno” le rispose Seyfert, uscendo dall’abitacolo.
    “Davvero?” gli rispose Kairi stupita. “Si... questa città si trova a metà strada tra il mondo delle tenebre e quello della luce, dunque non ha né la luce del giorno, né l’oscurità della notte, ma un dolce ed eterno tramonto... forse è per questo che la voce ci ha chiamato qui.
    I due si divisero: Kairi andò a fare shopping, mentre Seyfert esplorò la città alla ricerca di indizi sulla voce.
    Una volta giunto sulla Sunset hill, Seyfert ebbe una strana sensazione. Il luogo era deserto e sentiva leggermente freddo. D’improvviso un rumore da un cespuglio lo fece girare. Un piccolo scoiattolo saltò fuori dal cespuglio e si allontanò.
    Seyfert si rilassò ma di colpo uno dei cani-mostro del treno lo assalì alle spalle. Seyfert fu buttato a terra, ma rotolò e riuscì ad infilzare il mostro con la sua arma. D’improvviso almeno 30 di quegli esseri lo circondarono. Seyfert lottò e lottò, ma i mostri continuavano ad arrivare.
    Di colpo i cani terminarono di arrivare ed apparvero degli enormi umanoidi simili a Yeti con 6 braccia e completamente neri. Seyfert ne sconfisse circa una decina ma un enorme orco ciclope apparve e lo colpì con una clava, facendolo finire appeso con una mano oltre il bordo della collina, a penzolare sul vuoto.
    Kairi arrivò di corsa col KeyBlade in mano, ma era tardi. Uno degli yeti colpì la mano e Seyfert cadde nel vuoto, poi i mostri si diressero verso Kairi, che decise di fuggire verso il centro della città, sperando che il suo amico stesse bene.
    Seyfert si sentì cadere e chiuse gli occhi, ma di colpo rallentò ed atterrò in piedi. Si trovava sopra un immenso cerchio di cristallo che levitava nelle tenebre. Dipinto nel suolo c’era un enorme simbolo Ying & Yang bianco e nero, che faceva da sfondo ad una porta, davanti alla quale, voltato di spalle, stava una forma umana con un ala sulla sinistra.
    Seyfert si guardò intorno e chiamò Kairi ma nessuno rispose.
    “Seyfert, tu sei nato dalle tenebre, ma col tempo hai imparato a controllare anche le forze della luce”. Seyfert riconobbe la voce e rimise a posto la sua arma. “Cosa vuoi dire?”, le chiese. “Nel tuo cuore convivono luce ed ombra, in una maniera rarissima: sia la luce, sia l’ombra sono in equilibrio perfetto.
    Questo è il più grande potere dell’universo: il potere dell’Equilibrio: la cosiddetta Balance Form. Impara a controllare questo potere e avrai la forza di fermare il male”.
    “Il male? risvegliare il mio potere? che significa? cosa devo fare?” urlò Seyfert
    “Viaggia Seyfert, viaggia e presto conoscerai i tuoi nemici, in qualche modo collegati alle ombre del tuo passato”
    “Ma” tentò di replicare Seyfert “Vai, ora non c’è più tempo. Risveglia il tuo potere perduto e salvala”
    “Salvare? chi?” d’improvviso apparve una finestra e Seyfert vide Kairi intrappolata sulla cima della torre della stazione centrale, circondata dai mostri.
    Seyfert passò attraverso la finestra e si ritrovò appeso ad una sporgenza poco sotto la cima della collina. Con una spinta del braccio si issò in cima e chiuse gli occhi.
    Impugnando la sua Murasame chiuse gli occhi e si sentì in armonia con l’intera Twilight Town, in armonia tra luce ed ombra.
    Kairi stava perdendo le forze. Era fuggita dalla torre dell’orologio ed ora era nella piazza sottostante. Molti mostri erano stati sconfitti, ma i più grossi e pericolosi erano ancora lì
    Uno di loro stava per darle un devastante pugno e Kairi chiuse gli occhi. Un suono di carne tagliata le fece riaprire gli occhi. Il mostro cadde all’indietro diviso a metà, mentre Seyfert stava di fronte a lui.
    Kairi notò l’arma che impugnava Seyfert: era un KeyBlade bianco e nero con le due lame intrecciate. Appeso al manico, composto da ali nere da demone e ali bianche da angelo, c’era un piccolo cuore in parte bianco, in parte nero.
    “Fate largo” disse Seyfert, menando fendenti a destra ed a sinistra. Ad ogni colpo un nemico spariva, distrutto in polvere.
    Evitando i loro poderosi pugni, Seyfert sconfisse anche i giganti a sei braccia, ma l’enorme ciclope si parò di fronte a lui. Seyfert cercò di assaltare il suo occhio, ma il mostro era molto più agile di ciò che sembrava.
    Il mostro era molto e potente e Seyfert fu sbattuto a terra più volte. Allora intervenne Kairi, che cercò di attirarlo lontano da Seyfert, ma il mostro la mise con le spalle al muro e la prese nelle sua immense mani, pronto a stritolarla
    Udendo il grido d’aiuto della sua compagna, Seyfert si lanciò alla carica, ma il mostro gli diede un colpo tremendo, che lo spedì verso l’alto, verso il lato appuntito del campanile. Seyfert chiuse gli occhi e si ricordò delle parole della voce: la luce e l’ombra, in equilibrio e cercò di concentrarsi. Sentì il calore della luce ed il freddo delle tenebre contemporaneamente nel suo corpo e sentì che la sua caduta stava rallentando.
    Eseguì una mezza capriola e atterrò in piedi, sulla cima del campanile. Sentiva una grande forza scorrere in lui e la liberò con un grido. Una surreale aura bianca e nera circondò il suo corpo e l’impeto di questa trasformazione fece suonare le campane del campanile. Seyfert ne era certo: questa era la forza del Balance Form, la forza dell’equilibrio tra luce ed ombra. Udendo le campane il mostro impazzì e fece cadere Kairi, cominciando ad agitare le braccia alla cieca. Seyfert scattò verso il mostro, che rispose con u n pugno.
    Senza problemi Seyfert passò letteralmente attraverso il braccio del mostro, uscendo dall’altra parte e mozzandogli la testa con un colpo solo. Il mostro si dissolse nel nulla e Seyfert atterrò, andando a soccorrere Kairi
    L’aura era scomparsa, ma Seyfert si sentiva comunque pieno di energie. “Tutto Ok?” chiese a Kairi aiutandola ad alzarsi.
    “Si, ma cosa ti è successo?” gli chiese. “Non lo so... questa è la forza dell’equilibrio tra luce ed ombra di cui parlava la voce. Forse è questa la forza che ci serviva per affrontare i nostri nemici.”
    “Gia... rispose lei. guardando il cielo. Ora sia lei che Seyfert avevano un KeyBlade. Forse presto queste armi l’avrebbero riportata ad abbracciare Sora e Riku.
    Ricca di questa speranza, Kairi chiese a Seyfert quale sarebbe stata la loro prossima destinazione. Seyfert disse che aveva sentito dire che l’ex-base dei malefici Heartless era abbastanza vicina, così i due decisero di dirigersi lì’”
    In pochi minuti, i due raggiunsero la Gummiship, che partì in volo.
    Dopo poche ore i due stavano atterrando sul pianeta Hollow bastion.
    L’unico punto adatto all’atterraggio era piuttosto fuori dalla città, dunque decisero di accamparsi lì per la notte.
     
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28 replies since 1/3/2007, 07:35   303 views
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