Kingodom Hearts : il nuovo prescelto

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  1. .B.I.T.W.
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    Capitolo 3 : Mostri.
    “Il Passato è come un buco nero… Più corri più questo cresce terribilmente alle tue spalle e lo senti sfiorarti i talloni. L'unica soluzione è voltarsi e affrontarlo.”
    Quella notte nevicava fortemente ,Piovevano proiettili di ghiaccio come se il cielo volesse vendicarsi della terra.. il freddo era insopportabile ed i giovani otto mercenari erano costretti a stare al freddo con solo un fuocherello per riscaldarsi.
    Leon ruppe il silenzio due secondi dopo il rientro in accampamento di Rourke .
    Al diavolo tutto — sbottò, gettando una polverosa ciotola al suolo , era furioso come Diego non l'aveva mai visto. — Lo sterco ha un sapore migliore , non so voi, ma a me non piace affatto essere manipolato in questo modo... non sono dentro questo gruppo per stare a gli ordini di quel pazzo !
    Alex imprecò, incapace di star zitto. — 'Fanculo — esclamò a mezza voce. Quel posto puzzava come una scoreggia in una borsa piena di pesce e piscio.
    Diego lo osservò per qualche secondo per poi sospirare.
    -Hai qualcosa da dire ? Bennet ?
    Tuonò Leon squadrando il biondo.
    Il biondo sapeva che il suo compagno aveva tutte le ragioni, ma non poté fare a meno di notare:
    -Hai ragione Squall ! Ma abbiamo dato la nostra parola a Zane ! Sangue e onore rammenti ?
    Il giovane muscoloso gli scoccò un'occhiata... poi sorrise nervosamente e ciò, in qualche modo, aumentò la tensione di tutti.
    -Si ma noi facciamo il lavoro sporco Bennet ! Rourke è la sua sgualdrina se la spassano al caldo bevendo vino e banchettando con carne di maiale ! Siamo gli ultimi a mangiare , gli ultimi a ricevere lo stipendio eppure siamo i primi ad andare incontro a quei posseduti !
    Ringhiò ancore Leon riferendosi allo scontro avuto poco prima con degli indigeni del posto , per poi aggiungere :
    -Quando Rourke uscirà dalla sua calda e confortante tenda non ci troverà qui !
    Il biondo sospirò scuotendo il capo: - Mi dispiace Squall , ma non sarà così , dobbiamo trovare l'arma e nasconderla !
    -Ma sono solo questi i tuoi pensieri Bennet ? Oppure vuoi gloriarti delle tue imprese con la tua donna !
    Quest'ultima parola detta da Leon fece drizzare Diego sull'attenti , era pronto a tappargli la bocca se avesse detto qualche parola di troppo.
    -Ho colto nel segno ? Quindi le tue parole sono tutte fandonie non si tratta di gloria o di rispetto degli ordini si aggira tutto da due candide cosce e due tette sode
    Sorrise Squall prima di essere colpito da un poderoso pugno che gli fece perdere l'equilibrio , ma Diego non soddisfatto lo spinse nel fuoco con un calcio sul petto. Il biondo si avvicinò non ancora soddisfatto e carico un calcio verso Leon , ma venne neutralizzato faticosamente facendo perdere l'equilibrio di Diego che venne gettato a suolo da una potente spinta.
    -E' quello che sa fare il fratello del potente Maicah ?
    -Non hai visto nulla ! - sbottò Diego saltando addosso all'avversario che provò a respingerlo con un pugnò che fu evitato con maestria per poi essere colpito da una scarica di pugni veloci quanto una mitraglietta. Leon barcollò , Diego voleva dargli il colpo del KO ma un suo movimento scoordinato favorì Squall che colpi il biondo con una testata . I due ansimarono , e si osservavano minacciosi in attesa della mossa dell'altro , fu Diego il primo a colpire che entrò sulla caviglia di Leon a piedi uniti, questo fece abbassare il moro che venne messo al tappeto da una poderosa ginocchiata sul viso.
    Diego sorrise di gusto per poi prepararsi a tirare il pugno del KO , ma venne immobilizzato da un agghiacciante verso proveniente dalla foresta. Il biondo deglutì a fatica per porgere la mano a Leon per aiutarlo ad alzare, lui la afferrò e si alzò in piedi toccando il labbro superiore.
    -Risolveremo la questione in un altro momento !
    Sorrise Diego estraendo la sua fedelissima 44magnnum per poi puntarla verso la foresta in attesa di sparare a qualsiasi cosa fosse sbucata da lì.
    -Sempre se sopravviviamo …
    Rispose Leon ricambiando il sorriso.
    -Se così non fosse , troverò tempo anche nell'ade di tirarti un pugno.
    Una 44 magnum a pieno carico modificata non era un'arma con cui scherzare, ma lui aveva ugualmente paura... di cosa, ancora non lo sapeva.
    Alex vide il primo mostro: una figura barcollante che quasi cadde mentre emergeva da un cespuglio a due isolati di distanza. Una seconda creatura arrancò dall'altro lato della foresta, seguita da una terza, da una quarta... improvvisamente almeno una dozzina di creature caracollanti si trascinarono lungo la via, dirette verso di loro. Sembravano ubriache.
    -Di nuovo loro !- Fece Alex sconcertato. Diego scosse la testa , non voleva credere ai propri occhi .
    -Che Giove mi fulmini all'istante – Rispose Diego togliendo la sicura.
    Squall scoccò uno sguardo alle sue spalle e vide almeno altre dieci sagome che si trascinavano verso di loro, come apparse dal nulla.
    -Ho letto il tuo rapporto , demoni dagli occhi gialli … sono gli stessi che vi hanno attaccati durante la missione di un anno fa ?- Chiese Squall estraendo la sua particolare arma. Diego rispose annuendo.
    Le figure erano sufficientemente vicine da poterne distinguere i tratti. Le grida bizzarre e stridule adesso erano facilmente udibili. Erano creature molto basse , dalla pelle nera , macchiata di sangue. Avevano visi privi di espressività, sporchi di rosso, occhi sproporzionatamente grandi , e colorati un giallo particolarmente acceso . Diego vide il modo in cui protendevano le braccia come per ghermire lui e i suoi compagni pur essendo ancora a qualche isolato di distanza.
    — Sparate, sparate! — stava ordinando Rourke, come se si trovasse a grande distanza, e un'improvvisa fragorosa scarica di armi automatiche provenienti da tutti i membri del gruppo riportò brutalmente Diego alla realtà. Mirò al ventre gonfio di un ombra. Almeno sei proiettili, penetrarono nelle viscere di quell'essere , ne schizzò fuori un fiotto di sangue scuro che impregnò la candida neve sotto di essi.
    L'uomo barcollò ma non cadde, anzi sembrò ancor più ansioso di raggiungere i soldati, come se fosse eccitato dall'odore del suo stesso sangue. Alcune ombre erano cadute, tuttavia continuavano a trascinarsi in avanti con dei versi poco amichevoli. Diego alzò la testa , il più vicino era a circa dieci metri , il biondo prese la mira e puntando alla cranio dell'essere lascio partire due colpi che si insaccarono in mezzo ai grandissimi occhi di quelle bestie , il biondo sospirò provando una folle sensazione di sollievo quando la creatura cadde e rimase a terra.
    -La testa, mirate alla testa...li paralizza ! — urlò Diego, ma già Rourke stava urlando a sua volta: -No mirate al petto -
    "Oh, no!"
    Le ombre alle loro spalle li avevano raggiunti.

    Seifer e Maicah erano gli unici componenti della squadra B ad avercela fatta e solo perché entrambi avevano sfruttato le opportunità come meglio avevano potuto... Seifer aveva spinto Rei nelle braccia di una delle creature quando questa era arrivata troppo vicino, guadagnando pochi preziosi secondi che gli avevano permesso di scappare. Aveva visto Maicah sparare alla gamba sinistra di Shu per la stessa ragione, azzoppando il soldato e lasciandoselo alle spalle per distrarre il più vicino di quelle ombra.
    Insieme, i due giovani erano riusciti a raggiungere l'uscita antincendio di un condominio a circa due isolati dal punto in cui gli altri erano caduti. Mentre salivano le scale rugginose udivano sempre più sporadiche scariche di mitra, ma già le rauche urla dei moribondi si perdevano tra i versi dei contaminati affamati di cuori.
    Maicah valutò attentamente le possibilità nel tempo impiegato a salire per la scala antincendio. Come aveva previsto, Seifer era sopravvissuto e chiaramente non aveva nessun problema a fare quanto era necessario per rimanerlo. Con la pessima situazione che regnava a Termopoli - assai peggiore di quanto lui fosse stato indotto a credere - forse valeva la pena avere un tale uomo alle proprie spalle.
    per poter fuggire..."
    Maicah aggrottò la fronte mentre raggiungevano il tetto. Seifer cercò di stabilire cosa si vedeva da tre piani sopra il livello della strada. Sfortunatamente, la possibilità di sacrificare il compagno per salvarsi era una soluzione che funzionava nei due sensi. Del resto Seifer non era un idiota, né un uomo incline a fidarsi dei compagni quanto erano stati Rei o Shu. Scaricarlo non sarebbe stato facile.
    — Demoni mangia cuore — borbottò questi, serrando il fucile. Vicino a lui, Maicah seguì il suo sguardo verso il punto in cui la squadra B si era attestata per l'ultima resistenza, osservando i corpi massacrati che ornavano il selciato e le creature che con i loro artigli affilati mangiavano disgustosamente il cuore dei morti. Maicah si ritrovò suo malgrado leggermente contrariato. I soldati erano morti in pochi minuti, senza quasi riuscire a ingaggiare combattimento...
    — Allora, qual è il piano, Bennet ?
    Il sarcasmo era evidente, sia nel tono che nell'espressione per metà divertita e per metà disgustata che l'altro gli rivolse. Seifer era un ventenne , biondo con i capelli a spazzola, era un ragazzo estremamente ambizioso , era fortissimo nella lotta, anche più di Maicah che tenendosi a debita distanza rispose:
    -Non lo so...
    - Sai che se non facciamo qualcosa queste dannate ombre raggiungeranno Termopoli creando migliaia di morti !
    Maicah sospirò turbato osservando i cadaveri dei due compagni di squadra sacrificati, e si domandava il perché non provasse colpa , quando era diventato un mercenario, si era addestrato notte e giorno con ogni genere di arma e aveva messo alla prova le sue abilità contro i migliori sul mercato. Aveva sempre vinto, perché per quanto fossero malvagi i suoi avversari, Maicah sapeva che non avere una coscienza gli concedeva un'enorme libertà d'azione, proprio come averne una era d'ostacolo ai nemici. Quello era un vantaggio, sì o no? I cadaveri smembrati dei suoi compagni non risposero.
    Dirigiamoci verso Termopoli , chiudiamo i cancelli non entrerà o uscirà nessuno senza il nostro permesso !
    Ordinò Maicah voltando le spalle a Seifer che annuì seguendolo.

    Il capitano Rourke era disperso, Mentre Sean , e Lucke, Kane e Waller, e Taker e i due ragazzi nuovi che Diego non riusciva a ricordare al di là del fatto che uno passava tutto il suo tempo a fumare e scrocchiare le dita e l'altro aveva le lentiggini...
    "Basta, piantala di pensarci! Adesso tutto questo non ha più nessuna importanza, l'unica cosa che importa è uscire di qui."
    I versi erano diminuiti d'intensità quel tanto che bastava da convincere Diego che potevano fermarsi per un minuto, dopo una corsa che gli era sembrata interminabile. Alex sembrava zoppicare sempre peggio a ogni passo, e Leon aveva disperatamente bisogno di riprendere fiato, solo per pensare... a come erano morti, quell'ombra che aveva affondato le sue lunghi e affilati artigli nel collo di Taker , il sangue che imbrattava la neve, al modo in cui Waller aveva cominciato a ridere in maniera acuta e folle gettando il fucile sulla neve lasciandosi prendere da quelle ombre assassine , al suono delle preghiere urlate da qualcuno verso gli Dei indifferenti.
    Si addossarono contro il muro posteriore di un antico tempio di qualche divinità locale ; circondato da un cancello era l'unica via d'accesso e forniva una visione chiara della foresta. Non si udivano suoni al di fuori del lontano canto degli uccelli che arrivava loro attraverso una fresca brezza tardo pomeridiana . Alex era scivolato in posizione seduta e si era levato lo stivale destro per dare un'occhiata alla ferita.
    Diego , Leon e Alex erano gli unici ad avercela fatta per un soffio e già sembrava loro un sogno impossibile.
    Gli altri componenti della squadra erano stati letteralmente fatti a pezzi, e c'erano almeno altri sei ombre cannibali sulle loro tracce.
    Diego aveva sparato all'impazzata. Il puzzo della polvere da sparo bruciata e il sangue si erano mescolati con il lezzo di decomposizione e con l'adrenalina, provocandogli una sensazione di vertigini che lo rendeva così disorientato da non lasciargli vedere Alex che cadeva. Non se ne era reso conto sinché non aveva udito il suo cranio picchiare contro un roccia , con un suono persino più forte delle grida di quegli esseri assetati di sangue.
    Un ombra che si trascinava a terra aveva afferrato Alex e lo aveva artigliato attraverso il cuoio dello stivale. Diego aveva picchiato il calcio della 44magnum verso il basso, rompendo il cranio all'ombra; poi aveva aiutato a rialzarsi il compagno semi svenuto con una forza che non credeva di possedere. A quel punto avevano cominciato a scappare, Diego aveva trascinato l'amico ferito lontano dal massacro coperti dai fendenti micidiali di Squall, i pensieri incoerenti e frenetici e, a modo loro, terrificanti quanto ogni altra cosa. Per pochi minuti aveva completamente perso la ragione, incapace di capire cosa stava accadendo.
    — Oh, Gesù, amico...
    Diego abbassò lo sguardo al suono della voce di Alex , notando leggermente allarmato che le parole erano un po' confuse, e vide i bordi slabbrati di un profonda ferita forse quattro centimetri oltre il cuoio dello stivale. Un vischioso flusso di sangue continuava a scorrere a fiotti regolari, impregnando completamente la parte interna della calzatura .
    Non è grave se ben fasciato riuscirà a sopravvivere – tuonò Leon mentre si guardava in torno preoccupato.
    — Mi ha piantato i suoi artigli , quella dannata cosa mi ha ferito a sangue. Ma ora è morta, Diego. Erano tutti morti... vero? — Alex sollevò nuovamente lo sguardo, gli occhi sconvolti dal panico e da qualcos'altro, una sensazione che nessuno dei due poteva sopportare... un senso di confusione così forte che Alex riusciva appena a concentrarsi sulle sue parole.
    Forse si trattava di una commozione cerebrale. Qualunque cosa fosse, Alex doveva essere ricoverato in ospedale. Diego si chinò vicino a lui, pro mentre strappava un lembo dalla sua giacca ripiegandolo rapidamente per premerlo sulla ferita.
    -Siamo fottuti, non ci sono villaggi qui in giro, né infermieri, questa foresta sta morendo oppure è già morta. Se vogliamo aiuto, dovremo trovarcelo da soli, e lui non è in condizione di combattere.- Ringhiò Leon in preda all'ira.
    — Può darsi che ti faccia male, fratello , ma dobbiamo impedire che tu perda sangue- disse Diego cercando di assumere un tono di voce rilassato mentre premeva il tessuto ripiegato contro la caviglia sanguinante dell'amico. Nel momento in cui il compagno si chinava in avanti, Diego ne esaminò la nuca senza riuscire a trattenere un brivido quando vide la ferita leggermente profonda sotto i riccioli neri. Non sembrava sanguinare più, almeno.
    — Dobbiamo andarcene di qui, Diè — disse Alex — Torniamo a casa, okay? Voglio tornare a casa. Ho voglia di pizza.
    -Presto saremo nella pizzeria della piazza a mangiarla insieme mentre brindiamo con una fresca e buona birra — lo rincuorò Diego sottovoce.
    -Rifugiamoci nel tempio per qualche minuto, cerchiamo di chiedere rinforzi , facciamo passare il gelido abbraccio della notte, poi con i rinforzi o senza ce ne andiamo , non può resistere a lungo senza cure mediche !
    Disse Leon che ebbe l'approvazione di Diego che annui.
    - Non ce la faremo mai a piedi, senza i dovuti rinforzi però. Anche se Alex non fosse ferito, l'intera squadra Alfa è stata eliminata, o ci è arrivata dannatamente vicino. Devono esserci centinaia, forse migliaia di quelle cose là fuori.- rispose Diego.
    Se fossero riusciti a trovare altri sopravvissuti, a formare un gruppo... Ma cercare qualcuno in quell'inferno sarebbe stato un incubo di per se .
    — Non mi sento molto bene — disse Alex , a voce così bassa che i due quasi non lo udirono.
    -Te la caverai, fratello, tieni duro. Ci penso io a portarti fuori di qui.
    La sua risposta suonò abbastanza convincente, Diego avrebbe solo desiderato di essere in grado di convincere se stesso.
     
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