Fine del mondo?

ca. 30 DC - Gesù in Mt 16: 28: "In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell’uomo venire nel suo regno." Nonostante gli apologeti cristiani tendano a ignorare questo passo o a interpretarlo arbitrariamente (e come dar loro torto, accettarlo significherebbe minare le fondamenta stesse del cristianesimo), gli storici del cristianesimo concordano nel ritenre che secondo Gesù la fine del mondo sarebbe dovuta arrivare nell'arco di una generazione.



ca. 156 DC - Un uomo chiamato Montano si autoproclama "Spirito di Verità", la personificazione dello Spirito Santo come menziona il vangelo di Giovanni. Montano raduna seguaci velocemente, incluse due "profetesse", Massimilia e Priscilla, le quali sostengono di ricevere da Dio visioni ed esperienze mistiche, e comincia a predicare l'imminente arrivo del regno di dio e della "Nuova Gerusalemme", che sarebbe scesa dal paradiso per atterrare sulla città di Pepuza allo scopo di ospitare i veri credenti. Il movimento provoca divisioni tra i cristiani, dando vita a continui disordini, e viene dichiarato eretico dal Concilio di Costantinopoli nel 381. Nonostante il fallimento della profezia e le continue repressioni, il montanismo sopravvive per diversi secoli.



ca. 200 DC - Lo scrittore e teologo cristiano Sesto Giulio Africano (160/170 - 240) stima in 5500 anni il periodo trascorso tra la creazione e la nascita di Gesù. Secondo Africano, il mondo è desitinato a durare 6000 anni in totale (vedi l'anno 410), fissando quindi la fine del mondo per il 500 DC.



ca. 200 DC - Il teologo Ippolito di Roma (ca. 170 - 235), basandosi su una grande mole di passi biblici, incluse le misure dell'arca dell'alleanza, appoggia la popolare convinzione che la fine del mondo sarebbe giunta intorno al 500 DC.



ca. 247 DC - I profeti cristiani dichiarano che le persecuzioni dei Romani sono un segno dell'imminente ritorno di Gesù.



ca. 300 DC - Lucio Cecilio Firmiano Lattanzio (ca. 250 - ca. 327) fa coincidere la fine del mondo con la caduta di Roma. Dal suo Divinae Institutiones: "La caduta e la rovina del mondo avrà presto luogo. Ma nulla di tutto ciò è da temere finché la città di Roma resta intatta."



ca 300 DC - S. Martino (316 o 317 - 397), vescovo di Tours, sostiene che l'anticristo sia già nato.



365 DC - Ilario di Poitiers (ca. 315 - 367) predice la fine del mondo per il 365 DC. Quando ciò non avviene, il suo allievo Martino di Tours sposta la data al 400 DC.



380 DC - I Donatisti, setta cristiana sorta in Africa intorno al 311, prevedono la fine del mondo entro l'anno 380.



387 DC - S. Ambrogio (339/340 - 397), vescovo di Milano, identifica i Goti con i Gog, popolo selvaggio portatore di morte e distruzione di cui narra Ezechiele. I Goti hanno appena sconfitto l'esercito imperiale ad Adrianopoli, convincendo Ambrogio che "la fine del mondo incombe su di noi".



410 DC - Il sacco di Roma viene visto da Agostino D'Ippona, nel "De Civitate Dei", come il segno dell'imminente fine del mondo. Secondo quanto lo stesso Agostino riporta, molti affermano: "Ammirate, i 6000 anni sono compiuti." Questa frase allude alla teoria condivisa da molti millenaristi secondo cui il tempo che Dio ha dato a disposizione all'uomo sulla Terra è di 6000 anni. Scaduto questo tempo, seguiranno mille anni di pace sotto il regno terreno di Cristo.



ca. 500 DC - A metà del V secolo, le invasioni dei Vandali richiamano i calcoli secondo cui la fine del mondo dovrebbe avvenire nell'anno 500, 6000 anni dopo la creazione. Vengono introdotti anche nuovi calcoli atti a dimostrare che il nome del re dei Vandali, Genserico, rappresenta il 666, il numero della Bestia.



ca. 590 DC - Gregorio di Tours (536 - 597) predice l'arrivo della fine del mondo tra il 799 e l'806 DC.



ca. 600 DC - Papa Gregorio I (ca. 540 - 604) considera la propria epoca segnata da un'inesorabile decandenza dei costumi. Le numerose invasioni barbariche alimentano in lui la convinzione di essere stato chiamato a reggere la chiesa nell'imminenza della fine dei tempi.



793 DC - Elipando, arcivescovo di Toledo, (? - 807) il quale sviluppa l'idea secondo cui il Gesù Cristo terreno non fosse stato generato da Dio Padre ma adottato (da cui il termine adozionismo), accusa Beato di Liébana, suo acerrimo nemico e estremo difensore dell'ortodossia cattolica del tempo, di aver predetto la fine del mondo. Beato emana la profezia durante la vigilia di Pasqua, sostenendo che il mondo sarebbe finito la sera stessa e provocando una rivolta.



ca. 800 DC - Beato di Lièbana (ca. 730 - 798), sempre lui, scrive nei Commentari dell'Apocalisse che la fine del mondo sarebbe giunta al massimo entro l'anno 800.



847 DC - La profetessa cristiana Thiota predice la fine del mondo per gli ultimi dell'anno. Numerose persone, impaurite, le elargiscono donazioni e preghiere.



ca 900 DC - Secondo lo scrittore apocalittico Adso da Montier-en-Der (910/915 - 992), l'Anticristo non giungerà fintantoché l'impero dei Franchi rimarrà stabile.



970 DC - Il computo dei lotaringi porta a pensare che la fine del mondo avverrà il 25 marzo 970, data in cui l'Annunciazione e il Venerdì Santo coincidono. Secondo i lotaringi, in questo giorno ricorre la creazione di Adamo, il sacrificio di Isacco, l'apertura del Mar Rosso, il concepimento e la crocifissione di Gesù.



992 DC - Si diffonde la diceria secondo la quale, il giorno in cui l'Annunciazione e il Venerdì Santo coincidono, avverrà la fine del mondo. Il 992 è un altro di quegli anni in cui cade questa particolare ricorrenza, e gli impazienti profeti stabiliscono che il mondo finirà prima che siano passati tre anni.



1000 DC - Le autorità cristiane di tutto il mondo conosciuto predicono la seconda venuta di Gesù per l'anno 1000.



1033 DC - Dato che il mondo non è finito nell'anno 1000, le autorità cristiane affermano di aver dimenticato di sommare la durata della vita di Gesù, per cui correggono la profezia per l'anno 1033. Gli scritti del monaco Rodolfo il Glabro (ca. 980 - ca. 1047) documentano uno scoppio di isteria di massa nel periodo compreso tra l'anno 1000 e il 1033. Le strade di Gerusalemme si riempiono di un flusso di pellegrini senza precedenti, preoccupati per la venuta dell'Anticristo che, secondo l'autorità divina, è pronto per arrivare alla fine di quell'epoca.



ca. 1100 DC - Lo storico e teologo benedettino Guiberto di Nogent (1055 - ca. 1124) scrive nel "Dei gesta per Francos" che la conquista di Gerusalemme durante la prima crociata è un passo decisivo per la successiva venuta dell'Anticristo. Egli afferma che "la fine del mondo è già vicina".



1147 DC - Gerardo di Poehlde annuncia la fine dei tempi per il 1306, mille anni dopo l'ascesa al potere di Costantino.



1184 DC - Alla vigilia della terza crociata si diffondono varie dicerie sull'imminenza della fine del mondo. Queste profezie sembrano provenire da alcuni astrologi spagnoli.1186 DC - Comincia a diffondersi in Europa un'altra delle profezie spagnole, la "Lettera di Toledo", indirizzata al papa Clemente III. Nella lettera si incoraggia a raggiungere caverne o luoghi remoti, perché entro settembre di quello stesso anno la Terra verrà devastata da terremoti, uragani, epidemie e carestie, e solo i veri credenti verranno risparmiati.



ca. 1200 DC - Secondo il teologo Gioacchino da Fiore (ca. 1130 - 1202) il tempo è suddiviso in 3 epoche. L'Età del Padre, che corrispondente alle narrazioni dell'Antico Testamento, L'Età del Figlio, rappresentata dal Vangelo, e l'Età dello Spirito che sarebbe durata dal 1260 fino alla fine del "millennio sabbatico", ovvero quel periodo in cui l'umanità, attraverso una vita vissuta in un clima di purezza e libertà avrebbe goduto, di una maggiore grazia. Questo millenarismo si esprime dunque nell'attesa di una data, l'anno 1260, che deve segnare la fine della società e della corruzione della Chiesa e l'avvento di un ordine nuovo. Gioacchino sostiene inoltre che l'anticristo sia già nato a Roma verso la fine del XII secolo.



ca. 1200 DC - Papa Innocenzo III (1160 - 1216) prevede la fine del mondo per il 1284, 666 anni dalla fondazione dell'Islam.



1260 DC - Un monaco domenicano, Fratel Arnaldo, ottiene un nutrito seguito annunciando l'imminente fine del mondo. A suo dire, Cristo sarebbe giunto per giudicare gli alti esponenti della chiesa, rivelando che l'Anticristo è il papa stesso. Le sue idee gli costano l'espulsione dall'ordine. Quando diventa chiaro che la fine del mondo non giungerà, il suo seguito si disperde e di lui non si sa più nulla.



1260 DC - La fine del mondo predetta da Gioacchino da Fiore non si verifica. I Gioachimiti, suoi seguaci, spostano la data al 1290 DC.



1290 DC - I Gioachimiti spostano la data della fine del mondo al 1335.



1297 DC - Secondo il teologo francescano Pietro di Giovanni Olivi (ca. 1248 - 1298), l'Anticristo sarebbe giunto tra il 1300 e il 1340, dopodiché il mondo sarebbe entrato nell'Età dello Spirito. Intorno all'anno 2000 sarebbe avvenuto il Giudizio Finale.



ca. 1300 - Giovanni di Rupescissa (1310 - ca. 1365), francescano e alchimista francese vicino alle idee di Pietro Olivi, prevede per il 1366 la venuta dell'Anticristo, seguita, nel 1369 o 1370, dal "millennio sabbatico". Gerusalemme, sotto la guida di un re giudeo, sarebbe diventata il centro del mondo.



ca. 1300 - Molti Germani vivono nel timore del ritorno di Federico II il quale, nel secolo precedente, venne identificato con l'Anticristo, il terribile tiranno che avrebbe castigato la chiesa prima del ritorno di Cristo.



ca. 1300 - Nel 1300 Fra Dolcino (ca. 1250 - 1307) assume il comando del movimento degli Apostolici, fondato nel 1260. Ispirandosi a Gioacchino da Fiore, egli ritiene che la storia della Chiesa sia divisa in quattro epoche e considera imminente l'avvento dell'ultima, un tempo finale in cui si sarebbe ristabilito finalmente l'ordine e la pace dopo le degenerazioni della Chiesa del tempo. Annuncia quindi l'approssimarsi della fine dei tempi, con la discesa dello spirito sugli apostoli e la distruzione del papato a seguito di una tremenda battaglia che porterà all'avvento dell'Età dello Spirito. Nel 1306 raduna i propri seguaci sul Monte Rubello, nella vana attesa che le profezie millenaristiche si realizzino. Nel 1307 i dolciniani vengono sconfitti e sterminati dalle forze ecclesiastiche.



1335 DC - I Gioachimiti spostano ancora la data della fine del mondo al 1335.



ca. 1360 - L'arcidiacono Militz di Kromeriz sostiene che l'Anticristo sia già attivo nel mondo e che la fine sarebbe giunta tra il 1365 e il 1367.



1378 - I Gioachimiti spostano nuovamente la data della fine del mondo, stavolta prevista per l'anno 1378.



continua...