Kingdom Hearts Rivals Destinies

Ciao siamo Martina e Grazia volevamo soltanto dirvi prima di cominciare che ci siamo divertite tantissimo scrivendo questa fan fiction. Speriamo che voi vi divertiate altrettanto nel leggerla!

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  1. yolo<3
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    Capitolo I <---> Sogni, Misteri e Chiavi di Legno


    Maya, Amy ed Harry erano sul tetto della torre dell'orologio, in piazza della Stazione. stavano mangiando un gelato al sale marino, guardando il paesaggio mozzafiato che offriva Crepuscopoli. Una giornata normale come tante altre. O quasi.
    Maya non stava gustando il suo gelato come al solito e guardava distrattamente l'orizzonte, sorda ai discorsi dei suoi amici. stava cercando di ricordare lo strano sogno fatto quella notte: c'era un ragazzo coi capelli castani e occhi azzurri, con in mano una grossa chiave e... le chiedeva aiuto “Ma come si chiamava?” pensò con rabbia. Ogni volta che cercava di ricordare qualcosa, le sembrava di dimenticare un dettaglio essenziale.
    “E quella traccia assurda della prof. di italiano? Assurda: “Parla di un sogno che hai fatto.' Secondo me quella è diventata matta... si sa, la vecchiaia...” si stava lamentando Harry.
    “Io parlerò del sogno che ho fatto stanotte : ho sognato un ragazzo sui sedici anni, abbastanza carino, con una chiave gigante in mano... come si chiamava? Ah sì : SORA!” disse Amy guardando per aria.
    Maya per poco non perse l'equilibrio.
    “Ed era castano?” domandò sgranando gli occhi.
    “E ti chiedeva aiuto?” fece eco Harry.
    “Anche voi?”
    “E tu?”
    “Stanotte”
    “Si!” esclamarono contemporaneamente.
    “Non può essere solo una coincidenza” ribadì Amy.
    “E’ una cosa veramente strana” continuò Harry.
    “Ragazzi ,non so voi, ma io non ricordo bene alcune parti del sogno...” disse Maya ad occhi bassi.
    “Già, anche io ho dei momenti di vuoto.” ammise Amy. Harry annuì.
    “Allora andiamo al rifugio e cerchiamo di mettere insieme i pezzi!” esclamò il ragazzo alzandosi in piedi. Le ragazze si alzarono a loro volta e lo seguirono.
    Il rifugio era un vecchio negozio inutilizzato (non abbondato. I ragazzi pagavano 300 munny a testa di affitto mensile) con dentro mobilio vario. Nel registratore di cassa tenevano gli oggetti più importanti come i soldi, le loro foto o i bastoncini dei ghiaccioli intagliati dal nonno di Amy. Erano molto carini e tutti assomigliavano a delle...
    “Chiavi!” esclamò Maya. “Quelle di tuo nonno intagliate nei bastoncini!” continuò guardando Amy. Gli sguardi confusi degli altre due si illuminarono e mentre Maya già frugava freneticamente nella cassa i suoi amici la dovevano ancora raggiungere. Tutti e tre cercavano disperatamente di ricordare anche solo un piccolo dettaglio per rendere più facile la ricerca.
    “Credo sia questa.” disse Harry.
    “Ma no! Quella del sogno aveva il manico quadrato!” sbottò Amy. “Secondo me, è questa.” suggerì indicandone una.
    “No... la punta di quella del sogno sembrava una corona.” ribattè Harry.
    “Vedi che la parte della chiave che si infila nella toppa si chiama mappa!” lo corresse Amy.
    “Intanto Maya continuava a cercare, finché...
    “Eccola! È lei!” disse sollevandone una. La guardarono a lungo, come se quel pezzetto di legno fosse le soluzione a tutti i loro problemi.
    “Credo che dovremmo chiedere spiegazioni a tuo nonno riguardo alle chiavi...” disse Harry ad Amy.
    “Lo faremo domani. Ormai è tardi e starà già dormendo.” disse Maya. Amy guardò l’orologio e annuì.
    “Piuttosto adesso parliamo del sogno.”
    Si misero seduti e cominciarono a lavorare. Passarono parecchie ore e si era fatto molto tardi, ma nessuno dava segni di stanchezza; si preparavano a passare una notte in bianco.
    La mattina dopo i risultati erano: il ragazzo era Sora aveva circa 16 era castano e aveva gli occhi azzurri; impugnava una chiave di circa un metro dal nome non specificato. Sora chiedeva ai ragazzi di proteggere il suo mondo da uomini vestiti di nero.
    Le domande erano: Qual è e, soprattutto, DOV’ è questo mondo? COME proteggerlo? COS’ era la chiave misteriosa? CHI erano gli uomini vestiti di nero? COME fermarli?
    Maya sbadigliò. Era esausta.
    “Scusate ragazzi, ma sono distrutta.”
    “Non c’è problema, Maya. Siamo tutti stanchi.” disse Harry mettendole il braccio sulla spalla. Attimo di silenzio.
    “Io direi.” disse Amy schiarendosi la voce. “Di farci una dormita e poi di andare da mio nonno.”
    “Sì.” acconsentirono gli altri e si diressero verso le rispettive case.
    Appena arrivata, Maya si buttò sul letto vestita e si addormentò all’istante.
    Sora le stava venendo incontro con una chiave in mano, ma non la stessa del sogno precedente: era rossa e oro, con l’impugnatura tonda, composta da una fascia in velluto di color arancione con tutte le sue sfumature. Sembrava molto comodo da maneggiare. Attaccato sull’ impugnatura c’era un ciondolo che terminava con un cuore rosso fuoco.
    “Ciao Maya. Non abbiamo molto tempo, quindi ascoltami attentamente.” disse Sora porgendole la chiave. Maya avvertì un fremito provenire dall’oggetto non appena lo toccò, anche se inizialmente non ci fece caso.
    “Ma cos’è?” chiese a Sora.
    “È un Keyblade. È il TUO Keyblade.”
    “Mio?”
    “Sì. E anche i tuo amici ne hanno uno.”
    “Ma...”
    “Ascoltami, ti prego. Non c’è molto tempo. Nella tua realtà io esisto, ho 35 anni e l’Organizzazione XIII non esiste più.”
    “La cosa?”
    “Aspetta. Ma nella mia realtà l’Organizzazione ha preso il sopravvento e io... non posso fare niente a riguardo. Sta a te e ai tuoi amici fare qualcosa, voi siete Custodi.!
    “E co...”
    “Ascoltami. Io vi manderò nel mio presente, nella mia terra natale, l’Isola del Destino. Lì troverete dei miei cari amici. In bocca al lupo, Maya.”
    La ragazza si sentì precipitare. Sentì qualcuno gridare e aprì gli occhi. Amy e Harry erano lì e precipitavano con lei. I tre si presero istintivamente per mano. Dopo quelle che sembrarono ore toccarono il suolo, ma non provarono alcun dolore per l’impatto.
    “Ragazze tutto a posto?” chiese Harry. Maya vide una mano sporgersi verso di lei per aiutarla ad alzarsi.
    “No che non va tutto bene!” gridò la ragazza tirandosi in piedi da sola. “Siamo in un posto che non conosciamo, non c’è anima viva e, come se non bastasse, siamo stati mandati qui da un SOGNO!” e piangendo si lanciò tra le braccia di Harry. Lui ricambiò l’abbraccio.
    “Voglio tornare a casa mia.” sussurrò a Harry. Lui la strinse forte.
    “Torneremo, vedrai...” le rispose lui. Un fruscio.
    “Ragazzi, c’è qualcosa che si muove lì dietro!” disse con tono incerto Amy.
    Purtroppo aveva ragione: da dietro un cespuglio venne fuori un tesserino nero, alto circa 20 cm, tutto rannicchiato che si muoveva a scatti con due orrendi occhi tondi e gialli.

    Edited by yolo<3 - 21/8/2012, 13:36
     
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  2. larxen 414
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    a-a che carina
     
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1 replies since 20/8/2012, 14:27   50 views
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