Nobody is like me

hum... spero che vi piaccia ^_^

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  1. Cami_war
     
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    2_ lui è mio
    Axel si svegliò lentamente e faticosamente. Le sue orecchie ronzavano; si sentiva come se avesse la testa in una boccia piena di mosche.
    Decidendo di tenere gli occhi chiusi, fece uno sforzo immane per ricordare cosa fosse successo. La realtà lo colpì come uno schiaffo. Fece istintivamente un profondo respiro; non era mai stato così contento di poterlo fare.
    Quindi lo avevano catturato… Xemnas lo avrebbe torturato. Non tanto perché vederlo soffrire gli potesse procurare piacere; ma semplicemente perché secondo lui sarebbe stato logico farlo. Doveva riuscire a fuggire… la sua ricerca non era ancora finita!
    Azzardò un leggero movimento e si accorse con stupore di non essere legato. E, mentre il suo corpo recuperava sensibilità, si rese anche conto che sotto di lui c’era un materasso. C’era qualcosa di sbagliato. All’improvviso si sentì molto osservato.
    Aprì lentamente gli occhi e girò la testa di lato. Sei paia di occhi lo stavano fissando con apprensione.
    Sicuramente non era quello che si era aspettato di vedere aprendo gli occhi. In che razza di situazione si era infilato? Si mise seduto.
    La giovane donna gli sorrise:
    - Meno male! Cominciavo a pensare che non ti saresti più svegliato!
    Gli si avvicinò e gli tese una mano:
    - Il mio nome è Michelle. Ti ringrazio di aver salvato me e i miei figli da quei mostri ieri sera.
    - Axel.
    Guardò stranito la mano che gli veniva offerta e la strinse.
    Era la prima volta che qualcuno si dimostrava così amichevole con lui.
    Solitamente, chi gli si trovava così vicino, o voleva ucciderlo, o stava per esserlo.
    Quella stretta di mano invece gli procurò una sottile sensazione di calore. Un calore diverso da quello del fuoco, che lui conosceva così bene.


    Qualcosa su un tetto a qualche casa di distanza gettò un muto urlo di dolore misto a rabbia.


    - Ve lo siete lasciato scappare…
    Se avesse potuto, probabilmente Xemnas sarebbe stato furioso.
    - Spiegatemi il perché…
    Vexen guardò Xaldin, poi cominciò a spiegare:
    - Stavamo per prenderlo, quando una donna e i suoi tre figli si sono messi in mezzo.
    - Mi stai dicendo che vi siete fatti fermare da una donna e tre bambini?
    Fu Xaldin questa volta a parlare:
    - No capo, ma quando gli abbiamo intimato di levarsi di mezzo, ci siamo accorti che erano completamente immobili.
    - Come se il tempo si fosse fermato… poi all’improvviso ci si è parato davanti uno strano essere.
    Xemnas lo interruppe:
    - Cosa intendi per strano essere?
    Vexen ci pensò un attimo e poi rispose:
    - A prima vista poteva sembrare un heartless ma, se lo era, non era sicuramente un Heartless come gli altri. – fece una piccola pausa come per riuscire a trovare le parole e poi continuò: - gli Heartless sono fatti di puro istinto giusto? Quello invece aveva come un barlume di ragione…
    Xemnas parve quasi sorpreso:
    - Un Heartless con una ragione?
    Xaldin rispose:
    - Esatto capo. Ci ha guardato con quei suoi occhi gialli e ha detto: “LUI È MIO”.
    - Ha parlato?
    Vexen si affrettò a spiegare:
    - Non proprio parlato… credo che fosse una sorta di telepatia. Dopo di che ha creato una barriera di oscurità tra noi e loro. È per questo che non siamo riusciti a prendere Axel.
    Xemnas riflettè un attimo, poi ordinò:
    - Voglio che scopriate chi sia questo strano Heartless. Ma soprattutto voglio sapere perché abbia protetto quel traditore.
    Vexen e Xaldin si scambiarono una fugace occhiata. Xemnas la notò è chiese:
    - C’è forse dell’altro?
    Fu Xaldin a rispondere:
    - Non lo stava proteggendo, capo.
    - No?
    - Il suo tono sembrava intendere che Axel fosse suo nel vero senso della parola. Come se gli appartenesse, e solo lui potesse decidere del suo destino. Credo che la sorte di Axel non sia cambiata, non in meglio comunque.
    Xemnas annui:
    - Ora andate, e cercate di scoprire quello che vi ho chiesto. Gli altri continueranno la caccia.
    Sparirono.


    - Sono spariti?
    Axel era sorpreso.
    Conosceva fin troppo bene quei due, e non erano sicuramente tipi da fermarsi davanti a una donna e tre bambini.
    Doveva essere successo qualcosa che Michelle non era riuscita a vedere.
    - Si si! Un attimo prima erano li , un attimo dopo non c’erano più.
    - Capisco.- disse anche se non era vero. Non ci capiva un fico secco.
    Ma sapeva una cosa. Sarebbero tornati… doveva andarsene prima di causare problemi.
    - Grazie di tutto… ma ora devo proprio andare. – sorrise – pensa a cosa direbbe tuo marito se mi vedesse a zonzo per casa.
    Lo sguardo di Michelle si rabbuiò un attimo ma la sua espressione tornò subito risoluta:
    - Mio marito è sparito qualche mese fa… ma sono sicura che tornerà presto!
    - Lo farà sicuramente.
    Axel stava per aprire un varco quando la bambina gli si avvicinò e gli chiese:
    - Perché non ti asciughi quelle lacrime?
    Lui rimase un attimo interdetto, ma poi rispose:
    - Quando sarò riuscito a trovare ciò che cerco lo farò sicuramente… addio.
    Michelle rispose:
    - Arrivederci Axel…
    Sparendo nell’oscurità Axel ripeté:
    - Arrivederci.


    Rabbia, dolore, paura. Questo era quello che provava la creatura in quel momento. Ma quel piccolo barlume di ragione gli diceva di aspettare. Quelle quattro persone intorno alla SUA preda emanavano troppa luce, e lui odiava la luce. Avrebbe dovuto aspettare ancora un po’, ma la situazione si sarebbe risolta. Non avrebbe più dovuto soffrire per causa sua.


    TO BE CONTINUED


    ecco a voi il secondo capitolo ^^
    hum... che dire... spero chi vi piaccia.
    :sese: direi che questo potrebbe salvarmi dal venire strozzata XD
     
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33 replies since 9/1/2007, 16:08   187 views
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