Kingdom Hearts - Generazione X

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  1. Mike McKillen
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    rieccomi qui con questo nuovo capitolo. nel precedente, abbiamo osservato la svolta: Mike, Duke e Betty riescono a evocare dei Keyblade. Il loro viaggio per cercare di portare la pace nei Mondi inizia in questo capitolo, quindi non mi resta altro che augurarvi buona lettura :)

    Capitolo 4
    La prima battaglia
    Per poter viaggiare da Mondo a Mondo, Hector regalò ai ragazzi una Gummiship nuova, dotata di ottimi armamenti in caso di necessità e anche molto veloce, per potersi muovere rapidamente da un Mondo all’altro. Erano passati tre giorni da quando il gruppo aveva lasciato la Torre Misteriosa, e da allora avevano già ispezionato ogni centimetro quadrato di Crepuscopoli. Nonostante il basso numero di Heartless, Mike, Duke, Betty, Paul e Bella riuscirono a fare molta esperienza con le loro armi. Betty, poi, si ostinava a impugnare il Tuono Fulmineo al contrario, con la lama verso il basso, continuando a ripetere che si trovava più comoda. Quindi, dopo qualche discussione, ognuno decise di impugnare il proprio Keyblade nella maniera ritenuta più opportuna. La decisione di Betty, comunque, non era stata cattiva: impugnando così aveva eliminato più Heartless di quanto avessero fatto Mike e Duke. In ogni caso, dopo aver setacciato la città, i cinque ragazzi decisero di controllare le ultime due zone ancora non ispezionate: il bosco e la vecchia villa. Un alone di mistero aleggiava attorno a quella dimora abbandonata, si diceva che anche Sora era passato di lì, ma quasi nessuno era riuscito a entrare, quindi le voci erano sempre rimaste tali.
    Il bosco era tranquillo, gli uccelli cantavano dolcemente, ma il nervosismo era palpabile. Anni prima un ragazzo aveva provato a entrare scavalcando il muro di cinta, ed era entrato nel palazzo. Da allora non si era saputo più niente di lui. I ragazzi uscirono dalla boscaglia e arrivarono nello spiazzo erboso davanti alla villa. Silenzio. Troppo silenzio. Duke si avvicinò di soppiatto al cancello e lo controllò:-È chiuso con un lucchetto. Ma qui è tutto arrugginito. Forse, se provassimo a colpirlo con i Keyblade...
    -Nah, lascia perdere - disse Betty. - Faresti troppo casino. E poi dimentichi - continuò evocando il suo Keyblade - che questi possono aprire qualsiasi serratura.
    -Giusto!
    -Su, fatevi da parte, ci penso io-. Betty puntò il Tuono Fulmineo contro il cancello e un sottile fascio di luce andò a colpire il lucchetto che, con un “CLACK” secco, si aprì di scatto.
    -Ok, adesso entriamo.
    I cinque ragazzi varcarono silenziosamente il cancello e si avvicinarono al massiccio portone di legno.
    -Da adesso credo sia meglio tenere le armi pronte.
    Gli altri due Keyblade apparvero nelle mani dei loro proprietari. Mike allungò il braccio destro, con il quale impugnava il Cuore di Drago, e spinse la porta, aprendola. All’interno c’era la desolazione più totale. Era tutto rotto. La teca al centro della stanza era spaccata e incrinata, e dal soffitto erano caduti grossi pezzi di intonaco stuccato. I tappeti sulle scale erano tutti sfilacciati, e una porta era talmente bloccata dai detriti che sarebbe stato impossibile entrare.
    -Dovremmo dividerci- propose Paul. - Così ci mettiamo meno tempo. E poi ci ritroviamo qui nel salone fra 10 minuti.
    -Sì, sembra una buona idea.
    -Ok.
    Mike, Bella e Betty andarono al secondo piano e Duke e Paul andarono in una delle stanze del salone. Mike si avvicinò a una porta situata a sinistra e l’aprì. Era una biblioteca molto spaziosa. Un’intera parete era coperta dagli scaffali, nei quali c’erano molti libri voluminosi.
    -Ok, a questa stanza penso io- annunciò Betty.
    -Va bene. Io e Bella intanto andiamo a controllare l’altra stanza.
    Mike e Bella erano molto legati. Si conoscevano da quando avevano sei anni ed erano amici da quando ne avevano dieci. Si volevano bene come se fossero fratelli, e per questo Mike aveva sempre assunto nei confronti di Bella un atteggiamento protettivo da fratello maggiore. Non c’è da stupirsi, dunque, quando Mike disse:-Aspetta qui. Se è tutto tranquillo ti faccio un segno.
    C’è anche da dire, però, che Bella era una ragazza molto determinata, coraggiosa e anche un po’ testarda. Ignorò Mike e varcò per prima la porta. La stanza che si presentò ai suoi occhi, e anche a quelli di Mike pochi secondi dopo, era incredibile. Era tutta bianca. Tende, tavolo, pareti, sedie... Tutto dipinto di bianco. Gli unici tocchi di colore in tutta la stanza erano i disegni appesi alle pareti e sparpagliati per terra. Mike si chinò e ne prese uno. Due figure si prendevano per mano. Una aveva una lunga tunica nera con un cappuccio, l’altra invece una maglia bianca e grigia e pantaloncini rossi. Bella si avvicinò e guardò anche lei il disegno. -Mi chiedo chi l’abbia fatto...
    -Forse rimarrà sempre un mistero...
    Sentirono del trambusto fuori dalla porta e rimasero in ascolto. Sembrava il rumore di una colluttazione. Mike corse fuori seguito a ruota da Bella. Trovarono Paul e Duke sulle scale che salivano a rotta di collo:-Cos’è questo casino!?- chiese Paul preoccupato.
    -Viene dalla biblioteca! Andiamo!
    Duke corse avanti e sfondò la porta con un calcio poderoso e si trovò davanti un Heartless enorme, nero, alto fino al soffitto e con un grosso buco a forma di cuore sul petto, e Betty che lo fronteggiava da sola. Era, però, in netto vantaggio. Avrebbe anche potuto cavarsela senza l’aiuto degli altri, se un altro Heartless identico al primo, e un altro subito dopo, non si fossero aggiunti alla lotta subito dopo l’entrata del resto del gruppo. Ora, combattere un Heartless di quelle dimensioni è già abbastanza impegnativo, ma combatterne tre contemporaneamente è un’impresa impossibile. Ma non per un gruppo unito come quello formato da Mike, Duke, Betty, Paul e Bella. I due si guardarono rapidamente negli occhi e, dopo un cenno d’intesa, puntarono i loro scettri contro due degli Heartless e li congelarono utilizzando la magia Blizzard. Duke e Mike si gettarono rispettivamente sul primo e sul secondo, e cominciarono a colpirli con i loro Keyblade. La stazza degli Heartless, però, conferiva loro una resistenza incredibile, quindi gli attacchi dei due ragazzi sortivano poco danno. L’Heartless che stava ricevendo i colpi di Duke si liberò dal congelamento, e lo colpì con violenza, mandandolo a schiantarsi contro lo scaffale. Duke si accasciò a terra e una catasta di libri gli crollò addosso. Mike, intanto, aveva mozzato un braccio all’Heartless e continuava ancora ad attaccare, ma con il braccio restante l’Heartless gli aveva fatto un taglio profondo sull’avambraccio destro. Il sangue usciva copioso dalla ferita, Mike non si sentiva più il braccio. A fatica riuscì ad alzarlo e a dire:-Heal!-. La ferita si rimarginò e il ragazzo saltò in alto, mollò un calcio rotante alla faccia dell’Heartless e, continuando a girare, con un fendente gli tagliò la testa. E così uno degli Heartless svanì in una grossa nube di fumo nero. Bella aveva raggiunto Duke e lo stava aiutando ad alzarsi. Il ragazzo era un po’ ammaccato, ma era più determinato che mai a sconfiggere il suo avversario. Duke lanciò l’Anima di Fenice in direzione dell’Heartless, e il Keyblade gli si conficcò nel petto, appena sopra il buco a forma di cuore. Anche Duke balzò in alto e, usando il suo Keyblade come trampolino per saltare ancora più in alto, diede all’Heartless un pugno poderoso che lo fece franare addosso a quello che, mezzo metro più in là, stava combattendo con Betty. La ragazza approfittò di quell’attimo favorevole e scagliò una magia Thunder magistrale. Anche gli ultimi due Heartless giganti scomparvero, e la battaglia era finalmente terminata.
    -Cavolo!- Mike era coperto di sudore dalla testa ai piedi. -Da dove sono usciti quei bestioni?!
    -Non lo so... ma ciò che è importante è che li abbiamo tolti di mezzo- ansimò Duke recuperando il suo Keyblade.
    -Beh, credo che qui abbiamo finito. Torniamo alla Gummiship, ci sono altri mondi da ispezionare- concluse Bella.
    -Ok. Andiamo.
    Il gruppo si avviò silenzioso verso l’uscita della villa. Tutti, tranne Mike, andarono verso la Gummiship. Il ragazzo allungò il tragitto e si fermò davanti alla Torre dell’orologio.
    “Addio... Forse un giorno torneremo, e poter guardare di nuovo il tramonto da lassù sarà ancora più bello. Addio, Crepuscopoli”.
    Anche Mike raggiunse la Gummiship e, con una piccola lacrima che nessuno notò, la sollevò in volo e la portò fuori dal mondo della sua amata città.

    Edited by Mike McKillen - 7/7/2013, 12:22
     
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9 replies since 4/6/2012, 17:30   387 views
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