Paranormal Cases.

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  1. Heroes96
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    Prologo


    Ho sempre pensato che questo caso fosse stato chiuso da tempo, ma dopo i recenti ritrovamenti di alcune persone scomparse, per la maggior parte , o per meglio dire tutte, nelle vicinanze della cittadina di Eureka .
    Mi chiamo Allan Turner, vengo dall'America centrale, sono sempre stato un grande appassionato della magia fino a farla diventare un mio lavoro .Mi sono trasferito qui con mia moglie e con mia figlia, il 13 settembre vennero entrambi assassinati da un Killer noto come Bloody Smile. Da allora collaboro con la polizia cercando l'assassino di mia moglie.

    Natalia Gijon,riversa supina a terra,fissa le minuscole crepe del soffitto del suo appartamento in Flat street: è immobile,ogni tanto il suo corpo viene percosso da spasmi improvvisi e violenti che le contraggono il viso dalla carnagione olivastra in un'espressione di terrore e shock. Ha gli occhi resi appiccicosi dal liquido copioso e denso che le sgorga a fiotti dalla ferita sul capo che le sta imbrattando i capelli corvini e ricci: sangue. Nell'aria aleggia uno strano odore:un misto di sudore,zolfo e … La Gijon tra sé e sé scuote il capo. Sa che, nelle situazione in cui si trova, non può nemmeno fidarsi dei suoi sensi ma quell'odore dolciastro che si sente in sottofondo ha un che di familiare e le ricorda le lunghe domeniche passate al Luna park da bambina:zucchero filato. Sentendo dei passi pesanti invadere la stanza buia,chiude gli occhi;finge di essere ancora svenuta, tutto pur di non affrontare quella realtà,quella crude e dolorosa realtà.
    Come tutte le sere è tornata poco prima di mezza notte dallo squallido “Bad and Breakfast” in cui lavora da quando ha 18 anni sette giorni su sette. Lavora come cameriera,rifà i letti,pulisce le stanze: tutto per 800 miseri dollari mensili!
    L'ultima sere della sua vita è stata proprio come tutte le sere precedenti – stress,noia,volgari apprezzamenti da parte dei clienti-poi, una volta oltrepassata la porta di casa,qualcuno, nascosto nell'ombra del suo monolocale,l'ha colpita violentemente alla nuca con qualcosa di solido e appuntito che l'ha fatta subito scivolare in un lungo incubo dominato da buio,folli risate,pianti lontani di bambini. Capisce di non poter evitare il suo destino. La sua fine è vicina. Apre gli occhi. Nella familiare oscurità domestica lui la guarda. Inizialmente Natalia non riesce a distinguere i lineamenti del suo assassino che ,stando all'impiedi,dominando l'intera visuale della donna, ha un sorriso compiaciuto e sornione dipinto sul viso. E' alto, accanto a lui,sospeso in aria,volteggia un palloncino colorato. Improvvisamente lo scintillio di una lama squarcia il buio,l'uomo stringe tra la mano quello che ha tutta l'aria di essere un bisturi.
    Le sue mani guantate stringono l'impugnatura; la donna ,impaurita e sconvolta, note che quelli non sono guanti comuni che i serial killer indossano negli episodi di CSI ma sono guanti bianchi e … stranamente buffi,proprio come quelli che il celebre Topolino indossava nei vecchi cartoni che vedeva da piccola. Leggendo lo sgomento sul viso della povera Natalie,il killer si concede una lunga risata divertita che invade l'abitazione. E' giunto il momento -pensa- e con lentezza ed enfasi estrema si china su di lei brandendo l'arma letale e brillante. La donna venne uccisa brutalmente, ma poco prima di morire osservo bene la faccia del suo assassino...la faccia di un clown.
     
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