Dowton Abbey è un telefilm inglese scritto da Julian Fellowes, che in tutta onestà ho iniziato a guardare per un solo motivo: Maggie Smith. Io amo quella donna, il suo modo di recitare è a dir poco superbo. La sua grazia, la sua eleganza e il suo stile unico e inconfondibile mi hanno attirata come ferro ad una calamita, così mi sono procurata il primo episodio (in inglese, in Italia questa serie inizierà domenica 11 dicembre alle ore 21.30 su Rete4) e l'ho guardato tutto d'un fiato.
Che dire? E' bellissimo. La storia parla di una famiglia benestante che, causa della scomparsa del diretto ereditiere, si trova a fare una scelta difficile e affidare tutto a un parente che nessuno conosce. Però qualcuno non la vede allo stesso modo, infatti la suocera, Maggie Smith, complotta con la moglie del conte Grantham per far sposare la primogenita Mary e, di conseguenza, rendere lei l'erede diretta. Da questa vicenda si diramano altre implicazioni, che riguardano principalmente la servitù della villa.
Ci ritroviamo difatti davanti a un nuovo valletto, commiltone del conte, che non riesce a svolgere il suo lavoro per via di una vecchia ferita di guerra e che, per questo, viene bersagliato dalla Capo Cameriera e dal giovane Thomas che cercano di spodestarlo. Thomas è misterioso, così come sono misteriosi i rapporti che ha con il "presunto" promesso sposo di Lady Mary. Trai due sembra esserci un rapporto molto diverso da "padrone-servo", come lo stesso Thomas tiene a far notare, e di certo non si tratta di amicizia. Baci, liti e drammi che spero che la cara Mediaset, colta da bigottismo, sceglierà di non censurare.
Questa serie promette bene su tutti i fronti. Le interpretazioni, la scenografia e la regia (per quel che me ne intendo) sono davvero buone, a me piacciono molto. La colonna sonora poi è qualcosa di davvero fantastico, così classica da esserti familiare, così bella da incantarti. Un sottofondo azzeccatissimo per una storia dai toni così accesi.
Continuerò a guardare Dowton Abbey? Certo che sì, mi sto già procurando il secondo episodio. Non posso far altro che consigliare a tutti di seguirlo questa domenica, e se potete, fatemi sapere in un commento se ci sono state censure da indignazione.
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