Bloody Rain

Raven`

Posted on 5/6/2011, 13:14 by: Raven`

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Titolo: Bloody Rain
Autore: Raven`
Fandom: Assassin's Creed
Rating: •
Warning: Morte, violenza esplicita.
Pairing: //
Trama: Il fine da raggiungere a portata di mano, visto sotto gli occhi dell'assassino: l'ultimo bersaglio della vita di un uomo battezzato nel sangue.
Note: Era da tanto che non tornavo a scrivere. Vi esorto a crearvi una vostra visione della vicenda, che ho narrato in modo da essere soggetta di interpretazioni diverse.
Wordcounter: 336

La peculiare pioggia limpida, scaturita dal cielo cinereo va ad infrangersi sull'albino manto del battezzato nel sangue. Le tegole rossastre si incrinano sotto il fulmineo passare dell'uomo. Le iridi, incastonate come cristalli bronzei nella maschera belluina che cela il giovanile quanto innocente volto dell'assassino, lambiscono i lineamenti della preda, estrapolandone ogni singola informazione da un breve cozzare di sguardi. I muscoli contratti agivano in sincronia con la mente, sgombra d'ogni pensiero che potesse aleggiarvi: ogni dettaglio era solerte, basta balzare ferinamente sulla vittima, ed essa sarebbe stata esposta nel cimitero mentale di chi era caduto sotto il suo agire, indistintamente. Il corpo influisce sulla mente; è un attimo, vento e pioggia lo sferzano in tono di disapprovazione, e gli è sopra. Il viso da sempre ferinamente animato del bersaglio che già designava, l'ultimo d'una vita passata ad inseguire ideali bagnandosi nel sangue scarlatto di chi lo ostacolava, a forgiarsi il proprio destino con la lama, lo fissa supplichevole, imperlato di lacrime amare. «È qui forse che termina tutto, assassino? Sei riuscito nel tuo intento. Ma a quale prezzo?» Le parole soffocate fluiscono, marcate da un atipico tono di comprensione fraterna, dalle labbra del succube. «Sono giunto fin qui grazie alla morte, perché dovrei fermarmi ora?» Il disprezzante quesito esposto dall'ormai non più lucido e riflessivo predatore colpisce nel profondo dell'anima l'altro. «Ora che tutti i tuoi bersagli si sono esauriti, reputi forse i tuoi fini compiuti?» Un accondiscente silenzio segue gli ultimi rantoli dell'uomo. «Le guerre di questo sciocco popolo di marionette masochiste, guidate dal gran burattinaio ch'è il potere sono futili, inconcludenti. Peccato ch'io lo comprenda solo in punto di morte.» La lama argentea riluce di bagliori funerei, per poi calarsi su quella che è l'ultima egida al compimento della propria vendetta. Ed ecco le convinzioni crollare. I due cadaveri giacciono a terra, due martiri, simboli della vanità umana, disposta a ergere come priorità effimere illusioni, che denominano immeritatamente ideali. La pioggia si mescola con il sangue e la terra: il maligno e il giustiziere oggi sono caduti assieme.

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