Il sogno di Dratini

la mia prima fic sui mostri tascabili!!!

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    "We have waited 600 years for this"

    Group
    Fan
    Posts
    23,176

    Status
    Offline
    :orrid: Gualtiero is a Ghost! :orrid:
     
    Top
    .
  2. Roxy!
        +1   -1
     
    .

    User deleted



    CITAZIONE (francix94 @ 6/5/2011, 22:57) 
    bel capitolo e grazie di aver preso in considerazione il mio consiglio xD

    di niente cara, sono molto contento che ti piaccia :heart:



    CITAZIONE (•Gabry‚ @ 6/5/2011, 23:45) 
    :orrid: Gualtiero is a Ghost! :orrid:

    no, non proprio Gabry XD

    Ah se volete, proponete dei pokemostri per i prossimi capitoli! Così la cosa diventa interattiva
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    "We have waited 600 years for this"

    Group
    Fan
    Posts
    23,176

    Status
    Offline
    Era per modo di dire xD Comunque possibilmente Gardevoir e Gallade, li adoro *-*
     
    Top
    .
  4. Roxy!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (•Gabry‚ @ 7/5/2011, 18:57) 
    Era per modo di dire xD Comunque possibilmente Gardevoir e Gallade, li adoro *-*

    ahah siiii lo so! Ero ironico pur'io!

    Okkei!! :rox:
    va già bene perchè uno dei 26 ragazzi ha un ralts... e quindi...
    però credo che passerà del tempo nella storia affinchè si trasformi, perciò potrà capitare che i nostri protagonisti li vedano con altre persone ohhh yeah

    Bene, oltre a Gabry qualcun'altro???

    ....

    *grilli nel sottofondo*

    ...

    ALLORAHHHH????

    *Balla di fieno che rotola nel topic*
     
    Top
    .
  5. Roxy!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Un nuovo capitolo sta arrivando fresco fresco di tastiera!!

    Vi ricordo che potete televotare il vostro pokemon preferito inviando un messaggio privato al tizio che ha sta scrivendo 'ste minchiate cose:obv:

    SPOILER (click to view)
    Gardevoir e Gallade prossimamente su questo topic!!

    Scritto questo, vi lascio molto volentieri alla nueva parte... non siamo ancora giunti all'azione pura ma dovete aspettare ancora un pochino-ino-ino!!

    #6 Confusione


    Rimasi nel lettino fino alle cinque del pomeriggio a rimuginare sugli sprazzi del sogno che mi erano rimasti attaccati al cervello e sull'assurda questione dell'infermiere.
    Non era possibile.
    Non era fottutamente possibile che Gualtiero fosse svanito nel nulla portandosi via i ricordi della sua esistenza.
    Fissai pensieroso l'arredamento spoglio della grande stanza.
    I raggi del sole filtravano attraverso le tende sottili, inondando di luce le mie gambe.
    Sara mi aveva portato sul piccolo comodino a lato della brandina il mio iDex e la sfera che conteneva igglypuff.
    Mi alzai e afferai tutte e due le cose.
    Poi feci de-cristallizare il batuffolo rosa che prese a saltellare tutto gorgogliante.
    < Eccoci qui, iggly. E' stata una mattinata piuttosto strana. >
    < Iggly? >
    < Già! >
    Sullo schermo rettangolare dell'iDex c'era l'icona di una busta da lettere con il nmero 4 sotto.
    "Cazzo, quattro messaggi non letti!"
    Toccai lo schermo sulla busta e apparvero le seguenti frasi:
    HEI RUFIO!, TI SEI GIA' DIMENTICATO DI NOI? E' DA TRE GIORNI CHE TI CHIAMIAMO MA COSA FATE LI'???
    Era di Miriam, la mia amica. Strano, io non avevo ricevuto nessun avviso di chiamate...
    RUFIOOOO!!! LA MAMMA SI STA PREOCCUPANDO! PERCHE' NON RISPONDI MAI AL CELL?
    E questo era di mio padre.
    Oh cacchio, c'era qualcosa che non andava nell'iDex?
    Gli altri due messaggi erano uguali a quello di Miriam solo che erano firmati da Ercole e da Pietro, gli altri due miei amici.
    < Iiigglhyyy!!! >
    Il mio pokemon fece una piroetta e saltellò all'indietro, come un vero acrobata.
    Sara mi aveva spiegato che Demetrio aveva dato da mangiare per sbaglio il cibo di spinda al mio pokemon. Forse era per quello che era così energico.
    Mi alzai finalmente dal lettino e incominciai rispondere ai messaggi: usare l'iDex al posto del cellullare era più facile perchè era tutto "touch" e se non volevi neanche usare le dita bastava impartire ordini a voce.
    < Inviare messaggi > scandii all'oggetto tecnologico, poi alzai lo sguardo e...
    Igglypuff era scomparso.
    "Ma cazzo!"
    Superai l'entrata dell'infermeria e riuscii a vedere la pallina rosa che ondeggiava verso l'uscita di una porta a vetri che dava sul giardino dell'Accademia.
    Corsi facendo rimbombare i miei passi e lo presi da dietro come un giocatore di football.
    < IIIHIIIGGLYY!! > stridette infastidito il mio pokemon, torcendosi nel mio "abbraccio-non-ti-lascio-scappare".
    Il giardino si trovava proprio dietro la palestra a pallone ed era veramente un bello spettacolo: c'erano nasturzi, zinnie, petunie, tulipani e qualche grande albero che proiettava macchie d'ombre.
    Non mancavano certamente le panchine di legno e i lampioni spenti.
    Vidi anche uno sparuto gruppetto di ragazzi seduti tranquillamente sull'erba soffice.
    I loro pokemon erano a poca distanza da loro che mangiavano (ponyta e shyter), vagavano senza sapere cosa fare (ralts) oppure tenevano dei discorsi misteriosi ( Murkrow, starly e abra).
    Chissà che cosa si stavano dicendo?
    In quel momento il mio batuffoloso pokemon si agitò peggio del solito e riuscì con un mio attimo di distrazione a scappare dalla mia stretta.
    Poi si girò e... mi fece la linguaccia!
    Io rimasi esterrefatto e forse urlai anche, perchè in lontananza sentii il gruppetto di domatori zittirsi per un attimo.
    < Dove stai andando? > gli feci, mentre Iggly saltellava goffamente verso gli altri pokemon.
    < Hey! > mi fece Nemo, correndomi incontro.
    Lui era uno di quel gruppetto.
    < Stavamo discutendo sull'utilità o meno della lezione di Tattica e Strategia, ti vuoi unire? >
    < Ehh.. > iniziai, fissando il mio pokemon che si perdeva nell'erba.
    Nel frattempo una ragazza che individuai come la mia vicina di stanza, si staccò dal gruppo e si avvicinò a noi, fissando senza espressione Igglypuff che le saltellava accanto.
    < Nemo, pensavo che... >
    < Voi due avete già parlato? > la bloccò Nemo, raggiante, poi ci prensentò.
    Finalmente sapevo il fatidico nome della ragazza con i capelli rossicci e il dilatatore all'orecchio.
    Si chiamava Petunia De risi.
    < Allora, Giasone, verresti con noi a...? > mi rischiese cortesemente Nemo.
    Io, vedendo la faccia terrorizzata della ragazza, accettai con entusiasmo.
    Tiè, brutta antipatica!

    Rimanemmo comodi all'ombra del pino per un'oretta, a raccontarci le nostre passioni comuni di pokemon. Parlamma anche se a casa nostra avevamo degli alieni domestici.
    Domestico significava tenerlo in casa come un gatto o un cane, e non da "combattimento".
    Oltre a noi tre c'erano altri amici di Nemo:Angelo, Brando, e Alice e anche un'altra ragazza con un ampio cappello celeste che si chiamava Francesca.
    < Ho sentito dire che solo fra tre mesi potremmo far lottare i nostri pokemon! > esclamò quest'ultima, mentre ci alzavamo per prepararci alla cena.
    < Che noia però! Io pensavo subito! Non vedo l'ora poi che il mio starly diventi un fortissimo Staraptor! >
    Accenni favorevoli a Brando per l'affermazione.
    Quando arrivammo per i corridoi sentimmo delle persone che parlavano fitto fitto tra loro.
    Erano niente popo' di meno che la direttrice Samanta Deinoto e il professore di ginnastica.
    Appena capirono che non erano più soli si zittirono all'istante e si rintanarono nella prima aula che videro chiudendosi la porta alle spalle.
    Mah... valli a capire!
    A poco a poco il nostro gruppetto si sistemò nella propria camera e infine rimanemmo solo io e Petunia.
    Silenzio imbarrante nell'ultima rampa di scale...
    Atmosfera gelida nel corridoio bianco...
    < E così tu hai un ponyta. >
    La ragazza rossa si girò e mi guardò con i suoi occhi marroni.
    < Mettiamo bene in chiaro una cosa, omuncolo > sibilò, < Io e te non saremo mai amici d'accordo? Il tuo wiglytuff... se mai si evolverà, chiaro... non sarà mai all'altezza del mio ponyta. Ho intenzione di prendere il massimo dei voti in questa scuola e vincere il prossimo PGG internazionale, intesi? >
    Miss Stronza 2031 con una frustata di capelli focosi girò i tacchi e sbattè la porta della sua stanza.
    "Oh..." mi venne da pensare solo questo.
    Avrebbe potuto candidarsi all'oscar come Miglior Scenata Finale con Sbattimento di Porta dell'anno.

    Dopo cena mi ritrovai con Demetrio nella stanza di Sara, molto più bella della mia: era al primo piano con un grande balcone che dava sul mare calmo.
    In lontananza potevo anche vedere dei grandi pelipper e gabbiani stagliarsi nel cielo blu notte punteggiato di stelle.
    A proposito, avevo letto sul Pokemon Magazine della scorsa settimana che la fauna terrestre si era completamente ambientata con quella aliena dei pokemon.
    Gli animali cacciavano i loro simili e i pokemon si nutrivano solo di esseri provenienti dal loro pianeta.
    Non mancavano comunque lotte per la supremazia del territorio.
    <...quindi matematica è stata una rottura di scatole > stava dicendo Sara, accarezzando automaticamente feebas.
    < Abbiamo incominciato i limiti, comunque. E poi Ed. Fisica con i pokemon è stata divertente invece. Il mio spinda ha incominciato a girare e ha contagiato tutti i pokemon! > esclamò divertito Demetrio.
    Il suo pokemon era accovacciato sulle sue gambe. Assomigliava ad un incrocio fra un orsetto e un panda; aveva poi una voglia a forma di chiave di violino in fronte.
    Sicuramente era il più forte fra la mia palla morbidosa e il pesce inetto di Sara.
    < Ahaha! Già è vero! Strampadanza è contagiosissima!! > rise Sara.
    Lei era una di quelle persone che quando ridono arricciano il naso.
    Ancora più carina del solito.
    < Ma quindi chi è l'insegnante di matematica? > chiesi io, sentendomi un po' in disparte.
    < E' quello che tu hai indicato come il Beota! > precisò Sara.
    Io non sapevo se ridere o piangere! Una persona come il Beota non poteva fare una materia così tanto noiosa!
    Spinda incominciò a sbadigliare e dopo qualche secondo stava già sonnecchiando.
    Demetrio gli accarezzò teneramente le orecchie rotonde.
    Ma perchè solo il mio pokemon non era così calmo come il loro?
    < Domani ci aspetteranno tre ore di Allenamento, finalmente! > Continuò Sara, riponendo il suo feebas nella grande vasca piena d'acqua, appena sotto la finestraa.
    Il pokemon sembrò sorridere, spruzzando qualche goccia d'acqua sul parquet blu.
    < Anche se non potremmo far lottare i nostri pokemon, comunque... > dissi io, ricordandomi della chiaccherata al parco.
    < Già... almeno però tu, Giasone, sai già che attacchi possiede igglypuff! >
    Chissà perchè oggi Demetrio mi sembrava più... sano mentalmente degli altri giorni.
    Io contai sulle dita ciò che aveva fatto iggly: metronomo sul pullman, incantevole all'atrio e lucelunare imparata grazie alla runa d'apprendimento.
    Era già molto, considerato che era un pokemon cucciolo.
    Magari neanche il ponyta di Miss Stronza era così avanti...
    Guardai il mio pokemon: ondeggiava con le sue zampette per tutta la stanza di Sara in cerca di qualcosa d'indefinibile.
    Avevo perso il mio entusiasmo iniziale alla serata della premiazione avendo ricevuto un pokemon debole.
    Forse mi stavo sbagliando.
    Forse avrei dovuto essere orgoglioso del mio pokemon.
    < Giasone, ti senti bene? > mormorò Sara, guardandomi con occhi sgranati.
    Qualcosa mi gocciolò dal naso: mi toccai sotto le narici e vidi che era sangue.
    < Ma che succ...? >
    Un gridolino di igglypuff, parole spaventate provenienti dalle labbra carnose di Sara...
    Le orecchie che fischiavano e la voce dei miei amici che si univa a delle parole sconosciute...

    Per il ben... ...ell'uman...

    Iper Raggio!!!


    Troveremo u... cura... ahhhh!!


    SCAPPAAAA DRATINIIII!!!


    Vidi tutto buio.
    E mi risvegliai in preda ad urla terrorizzate.

    Edited by Roxy! - 11/5/2011, 11:28
     
    Top
    .
  6.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    "We have waited 600 years for this"

    Group
    Fan
    Posts
    23,176

    Status
    Offline
    D: Portalo da un medico, povero cristo xD Bel capitolo comunque.
     
    Top
    .
  7. Roxy!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    AHAHha no, dai l'ho pensato pure io.

    Fra lui e Dratini ci sono interferenze.

     
    Top
    .
  8.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    "We have waited 600 years for this"

    Group
    Fan
    Posts
    23,176

    Status
    Offline
    Capito. Aspetto con ansia il prossimo *-*

    SPOILER (click to view)
    PS: Rimetti l'avatar di prima ç_ç
     
    Top
    .
  9. Roxy!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (•Gabry‚ @ 12/5/2011, 20:45) 
    Capito. Aspetto con ansia il prossimo *-*

    SPOILER (click to view)
    PS: Rimetti l'avatar di prima ç_ç

    ma noo xk? Fa brutto Gabry ?

    cmq, in diretta ecco il nuovo stra-mega-sbrilluccicoso(?) Capitol!!!!

    Miei amatissimi lettori, scrivete un vostro pokèmostro preferito: potrà avere l'onore di recitare nella fan fic più seguita dagli eremiti masai!!

    ... E' con enorme piacere che posto il nuovo capitolo....


    #7 La prima sfida


    Il fiato corto.
    La schiena bangnata di sudore.
    E la testa che pulsava.
    Mancava qualcosa?
    Le facce di Sara e Demetrio erano maschere di spavento e preoccupazione.
    Ma che cosa mi stava succedendo?
    < Gias... come.... come ti senti? >
    Le parole della mia amica erano esitanti.
    Subito dopo il risveglio mi avevano messo sul letto morbido di Sara e uno straccio bagnato sulla fronte.
    Ma io mica avevo la febbre!
    Mi alzai con i gomiti un po' tremolanti, per non sentire ancora l'effetto bagnato della schiena sul materasso.
    < Meglio, grazie... >
    Demetrio prese la sedia accanto alla scrivania e si avvicinò a noi, con spinda che sonnecchiava ignaro di tutto, in braccio al padrone.
    < Continuavi a dire cose senza un senso, non capivamo bene...>
    Scossi la testa come per scacciare le sensazioni di paura, annidate in testa.
    Forse se potevo raccontare cosa mi era successo negli ultimi giorni...
    < Io... io... non è la prima volta che succede > farfugliai, togliendomi di dosso il panno bagnato.
    Sara ebbe un'esitazione.
    Incominciai a parlare a ruota libera, ogni frase un macigno che si toglieva dal mio essere.
    Descrissi la morte del pianeta dei pokemon e le capsule che partivano nell'universo in cerca di nuova vita.
    Raccontai che le visioni erano opera di un dratini, nascosto chissà dove.
    < Aveva paura, era terrorizzato. Mi ha detto che stanno succedendo delle cose strane nel mondo e che dovevo stare attento da qualcosa... >
    Silenzio.
    Si sentiva solo il debole gorgeggiare di igglypuff, chiuso in bagno in modo che non se ne andasse da tutte le parti a far casino.
    Sperando che il coperchio del cesso fosse abbassato...
    < Ma... perchè proprio tu? Insomma, avrebbe potuto contattare dei poliziotti, non so... >
    Mi alzai definitivamente dal letto e fissai Demetrio negli occhi: < Non ne ho idea, ha solo detto che i suoi sogni hanno trovato una relazione con i miei, qualunque cosa significhi.>
    Sara per un momento parve perdersi nei suoi pensieri fissando feebas che si muoveva lentamente nella vasca trasparente.
    < E' strano che un dratini possa comunicare in questo modo. Capirei se uno xatu o un kirlia possano averlo fatto, ma un alieno del tipo drago... >
    L'orologio a forma di torchic appeso sopra il letto faceva le undici meno un quarto.
    < Raga, io vado. Si è fatto troppo tardi > dissi, aprendo la porta del bagno, aspettandomi l'irreparabile.
    Invece iggly aveva fatto solo cadere un asciugamano sopra di se' e si contorceva in modo da uscirne.
    Sospirai.
    Rimisi a posto il candido asciugamano e presi in braccio la soffice palletta rosa.
    Sia Demetrio che Sara erano in piedi, con le facce ancora turbate, persi nei loro pensieri; magari si chiedevano se ero semplicemente matto o desideroso di attenzioni.
    < Vado pure io > dichiarò l'altro ragazzo, scompigliandosi i capelli a forma di noce di cocco.
    Salutammo la nostra amica (Sara mi fece l'occhiolino dicendomi di non pensarci troppo: non sarei risucito a prenere sonno) e ci incamminammo verso il secondo piano.
    Io e Demetrio non parlammo molto, ma quando lui aprì la porta della sua stanza gli si illuminò l'iDex.
    Riuscii a intravedere il mittente della chiamata:
    PGG RESCUE.
    Non ci feci molto caso, magari era un amico che per scherzo si faceva chiamare con nomi inerenti ad uffici del PokemonGlobalGroup...
    La cosa strana, però, era che Demetrio chiuse la chiamata senza rispondere e con una certa furtività nei movimenti.
    Perchè c'èro lì io.
    Una cosa segreta.
    < Buonanotte, ci vediamo domani!> cercò di sviare il mio strano amico, chiudendo la porta davanti a me senza sentire la mia risposta.

    Salii le scale come se fossi agli ultimi metri dell'Everest: ero stanchissimo e avevo bisogno d'ossigeno (?)
    Accesi la luce della mia stanza, rimasi in mutande e subito dopo lasciai igglypuff nella sua specie di culla.
    Non me ne importava molto se non aveva voglia di dormire o cos'altro, volevo solo buttarmi nel letto fresco a galleggiare nel piacevole ritmo delle onde dei sogni.

    * * *

    Come al solito la sveglia squillò e io rimasi per qualche secondo fermo in mezzo alle coperte sparse in giro per la stanza.
    Ma come cavolo mi muovevo nel sonno??
    Mi lavai brevemente, agguantai i primi vestiti che erano ancora nella valigia piena e scesi di sotto per la colazione.
    Si sentiva che l'atmosfera era più frizzante: quel giorno c'era la prima lezione di Allenamento!
    Un buon profumo di pane tostato e dolci mi pugnalò dolcemente lo stomaco.
    < Heilà! > mi fece Nemo, passandogli di fianco.
    Gli diedi il cinque e salutai i suoi amici con un cenno di testa.
    Le cameriere sexy stavano già distribuendo dei bicchieri di latte, cornflakes e anche dei salumi.
    Appena mi sedetti al solito tavolo con Sara e Demetrio, sentii gli occhi degli insegnanti puntati addosso.
    < Ciao Giasone, dormito bene? > mi fece Sara, la quale stava spalmando della marmellata di albicocche su una fetta biscottata.
    < Si grazie, la prima notte che ho dormito quasi bene! >
    < Magari è il potere di Dratini... > aggiunse Demetrio, zittito subito da un mio calcio alla gamba sotto il tavolo.
    < Ahia! > trasaslì Sara.
    Demetrio stabuzzò gli occhi: < Oddio scusa, pensavo che fosse la gamba di Giasone! >
    Okkey, era davvero più imbranato di me.
    Qualche secondo dopo, arrivò la cameriera sexy, quella bionda.
    < Buongiorno ragazzi, volete qualcosa di particolare a pranzo? Magari qualcosa contro l'ansia... i brutti sogni... >
    Perchè, c'erano dei cibi del genere?
    < Ehm... veramente no, vanno bene le solite cose > propose Sara, sempre infastidita dalla tettosità delle cameriere.
    Prima di andarsene, Blondy mi diede un occhiata penetrante.
    < Stai assumendo la tonalità di un magikarp in calore, se ti interessa... >
    Demetrio certe volte poteva spiazzarti con certe affermazioni.
    Il giorno prima è goffo, e il giorno dopo è goffo e imbecille.
    Qualche minuto più tardi ci dirigemmo tutti verso la misteriosa aula di Allenamento.
    Misteriosa per la locazione.
    Misteriosa per l'insegnante della materia.
    La mappa dell'Accademia indicava che il posto si trovava al piano terra, subito dietro l'aula magna.
    La porta della classe era chiusa.
    Noi ventisei rimanemmo per qualche momento interdetti, poi uno dei ragazzi più coraggiosi si fece forza e spinse verso il basso la maniglia di metallo.
    ...
    Le nostre facce sbirciarono lo spazio che si apriva davanti a noi, quasi come se avessimo trovato delle rovine egizie mai esplorate prima.
    < Però! > esclamò Francesca.
    Però cosa?! Era una stanza solo più larga e corta delle altre, nella quale al centro stava un piccolo palco per le lotte.
    < Non ho mai visto... > stava per dire un'altro ragazzo, quando dietro di noi calò il gelo e si sentì in contemporanea:
    < Ehm! Ehm! Se volete accomodarvi, per favore! >
    La fredda e autoritaria voce di Samanta Deinoto fece rabbrividire ventisei schiene.
    Dopo un secondo e mezzo eravamo seduti con la bocca asciutta.
    I banchi erano allineati in modo da accerchiare il palco ( a debita distanza, non era bello bruciarsi/fulminarsi/congelarsi/bagnarsi stando a 2 cm dal terreno di lotta ) e quindi nessuno non poteva assistere ai combattimenti che sarebbero avvenuti.
    Dietro il palco, in orizzontale, era stata posizionata una scrivania con un'alta pila di libri.
    La Generale di Ferro ce li consegnò come se le scottassero le mani.
    Un libro colpì addirittura il mento di Angelo, facendolo gemere dallo spavento.
    < Ah, femminuccia! > potei sentire dalle labbra della direttrice.
    Ancora più stronza di Petunia De risi!
    < Come avete capito, previa idiozia, io sono la vostra professoressa di Allenamento di Pokemon. >
    La donna si fermò un attimo, fasciata nel suo tailleur azzurro cielo, poi incominciò a camminare in tondo nel cerchio che creavano i banchi.
    < Esigo la massima serietà, applicazione e passione. Chi non starà attento sarà sbattuto fuori dall'aula e verrà gli perquisito per ventiquattro ore dall'ammonizione il proprio pokemon. Chiaro? >
    ...
    < CHIARO? >
    < Si professoressa Deinoto! > esclamammo in coro, quasi terrorizzati.
    La donna quindi fece un sorriso tirato e si mise al centro della pedana.
    Almeno adesso potevamo vederla in tutta la sua ferocia senza stortarci il collo ogni volta che girava.
    < Oggi vi dimostrerò cosa vuol dire essere un domatore di pokemon ai miei livelli... con una piccola modifica... >
    Ventisei paia di occhi strabuzzarono a quell'affermazione.
    Avevamo ancora in mente il profilo oscuro di Dusknoir e la sua potenza.
    Attimi d'ansia ci avvolsero il respiro quando la direttrice prese dalla sua cintura nascosta dalla giacca del tailleur due, DUE, capsule.
    < Ora, sceglierò un paio di voi per vedere come ve la cavate con pokemon d'alto livello. Altrimenti perchè mai avreste visto il concorso per venire qui? >
    "Porca troia!" doveva essere il pensiero che ci rimbalzana sulla punta della lingua fra tutti noi.
    L'eccitazione si mischiò con la paura di venire derisi dalla professoressa.
    < Tu e tu! Forza, al centro del palco! >
    Il primo "tu" era Petunia, che si alzò di scatto non appena il dito scheletrico della donna l'additò.
    Il secondo... beh, la mia sfiga mi aveva abbandonato per poco, perchè ero io l'avversario di Miss Stronza.
    Io mi misi dalla parte opposta della pedana, con Petunia che mi fissava negli occhi castani con un sorriso maligno.
    Mi voltai appena in tempo per vedere Sara che mi faceva l'occhiolino.
    < Regola numero tre dei domatori di pokemon > cominciò Samanta, < Non importa quale pokemon si porti in battaglia, ma la forza di volontà dell'allenatore e una buona strategia possono contare più della forza. >
    Detto questo ingrandì le sue capsule e ce le buttò per aria.
    Fummo accecati per cinque secondi da quanto emettevano luce le capsule.
    "Magari sono quelle originali" mi disse la voce della coscienza, mezza sotterrata da quella della pigrizia e della stupidità.
    I due nuovi pokemon vennero accolti da un mormorio estasiato.
    Vicino a me (non me ne ero accorto subito, quindi trasalii dallo spavento) stava eretto uno splendido gallade, le lame sulle zampe anteriori scintillanti e solcate da varie cicatrici opache, gli occhi grandi e splendenti che ispezionavano l'aula.
    Mi arrivava alle spalle, non poteva essere alto più di un metro e sessanta.
    < Galleeeeidèh! > esclamò l'alieno, facendo una specie d'inchino alla sua domatrice.
    Guardai con il cuore che martellava il pokemon della mia avversaria.
    Ma che culo, un'altra volta.
    Al fianco di Petunia si ergeva un kabutops dall'aria truce, la bava che colava a goccia dalle sue fauci.
    "Se possiede degli attacchi Insetto, sono fottuto" mi venne da pensare.
    < Kabuhh-topssss > fischiò il pokemon, mulinando pericolosamente le lame che aveva al posto delle zampe anteriori.
    Anche quello, come gallade, era segnato da lividi e cicatrici da veterano.
    Il mio pokemon emanava un'improbabile odore di noce.
    < Gallade, kabutops! > ordinò in tono fermo Samanta Deinoto, < Seguite ciò che vi diranno questi ragazzini. E voi altri, fate silenzio mentre combattono, possono innervosirsi e vendicarsi su di voi. >
    I ragazzi seduti ai banchi impallidirono, qualcuno chiese se poteva andare in bagno.
    < Professoressa? > alzai la mano, un po' tremante perchè gallade si girò verso di me, il corno rosso a pochi centrimetri dalla mia carotide.
    < Ti serve altro, Giasone Nerestri? >
    < Possiamo... possiamo sapere le mosse dei pokemon? >
    Se gli altri ragazzi non avevano già il fiato sospeso per l'affermazione della direttrice, lo fecero in quel momento stesso.
    < Indovinatelo > rispose semplicemente.
    Poi prese un fischietto da sotto la camicetta bianca e ci soffiò dentro.
    < Che la lotta cominci! >
    Non appena il suono acuto del fischietto svanì nell'aria, Petunia non si perse un secondo e impartì, con un alzata di braccio teatrale: < Kabutops, lacerazione! >
    Io sgranai gli occhi, il pokemon spaventoso e dall'odore stagnante che correva nella direzione di gallade, nella "nostra" direzione!
    "E che cacchio di attacchi avrà?"
    La voce della coscienza ci mise qualche frazione per rispolverare il doppio tipo di gallade: Combattimento/Mistico.
    "Mistico... mistico...?"
    < Gallade, para l'attacc... >
    SLASH!
    Il mio pokemon, rimasto immobile per un mio possibile ordine, prese in pieno la falciata poderosa di kabutops, inciampando e cadendo miseramente.
    Sussurri di approvazione e di pena si levarono dalle bocce mezze-cucite dei ragazzi.
    < Rialzati, presto! > lo incoraggiai, cercando di tirarlo su dalle spalle. Vidi con spavento che era ferito all'attaccatura delle lame, del sangue violetto era sparso sul legno del palco.
    La mancanza della sofficità di gallade (che invece aveva igglypuff) mi prese alla sprovvista, lasciando ricadere penosamente il pokemon.
    < Ora, idropompa! > esclamò Petunia, nel pieno della sua estasi, già pregustante di vittoria.
    Ehhhh adesso! Idropompa!
    La bocca di kabutops si aprì, ma ne scese solo la bava viscosa.
    Petunia riabbassò il braccio, evidentemente troppo su di giri per capire che il pokemon non possedeva quell'attacco.
    Era arrivato il momento d'agire.
    Questa volta presi con forza il pokemon bianco e verde e lo tirai su, infondendogli maggior sicurezza.
    < Spezza la difesa con psichico! >
    < Gallh! > accennò lui, allargando le braccia in avanti.
    Immediatamente sentii un ronzio persistente, come le antenne delle vecchie televisioni, poi dagli occhi di gallade scaturirono dei cerchi luminosi e bluastri che si adagiarono su ogni cosa.
    Ogni oggetto che non era fissato incominciò a traballare e a levitare.
    < Uouuuuuh! > esclamò Nemo, accorgendosi che il suo banco si stava alzando da terra.
    La Deinoto scattò verso il ragazzo che lo fulminò con lo sguardo.
    Magari Nemo si stava trasformando in pietra, l'intensità della direttrice era molto forte.
    Gallade incrociò le lame e con un urlo liberatorio assimilò tutta la luce blu nel suo corno, espellendola di nuovo contro kabutops.
    Quest'ultimo fu sbattuto fino al muro, facendo tremare la parete e i vetri delle finestre.
    < Grande! > esultai negli occhi esterefatti di Miss Stronza.
    Petunia distolse lo sguardo e si avvicinò a kabutops, sussurandogli qualcosa.
    Diedi una pacca amichevole a gallade, lui si voltò e mi guardò... stranito.
    Forse stando con la Deinoto, non aveva trovato amicizia o simpatia.
    < Prova con un calcinvolo! > gli ordinai.
    Senza perdere altro tempo prezioso, gallade eseguì un potente salto in alto, poi tese una gamba in direzione dell'avversario e...
    < Ora che è vicino! Ronzio! >
    Kabutops emise una specie di sorriso maligno e fece vibrare a velocità elevata le due corna spinose.
    I vetri delle finestre pulsarono, come se non aspettassero altro che dividersi in piccolissimi frantumi.
    Le nostre orecchie furono invase da un rumore paragonabile e mille mosche ronzanti.
    Ma la cosa che mi fece accapponare la pelle era gallade, ancora in volo, urlare dal terrore e perdere l'equilibrio e cadere malamente sul palco.
    Agonizzante e con gli occhi fuori dalle orbite.
    < BASTA! > Urlò Sara, alzatasi in piedi e sovrastando il rumore assordante.
    Petunia con un gesto fece interrompere il fastidioso attacco di kabutops.
    E la direttrice soffiò tre volte nel fischietto, poi applaudì a Miss Stronza.
    < Complimenti, De risi. Una brillante dimostrazione. Hai aspettato ad usare l'asso nella manica proprio quando gallade era in aria, privo di difese. >
    < Grazie, professoressa Deinoto > esclamò Petunia, in preda ad un duplice orgasmo.
    Poi mi fissò e mi fece un sorriso simile a quello della strega che invita hansel e gretel nella casa di marzapane.
    "Sei morto" si leggeva sul suo volto.
    "Fottiti" rispondeva il mio.
    La Deinoto cristallizò i pokemon e come se niente fosse, ci fece accomodare ai nostri posti.

    La lezione figosa ebbe termine, poi seguirono inglese (?), Strategia e Tattica, il pranzo, e infine educazione fisica.
    Quando c'era un attimo di tempo, i ragazzi elogiavano la prontezza di Petunia e prendevano in giro la mia scarsa attitudine.

    Una bella giornata.


    _Wordcount: 2426
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    "We have waited 600 years for this"

    Group
    Fan
    Posts
    23,176

    Status
    Offline
    Nooo, il mio galladuccio è stato pestato ç_ç C'è da dire che Giasone ha avuto sfiga xD Kabutops che è un coleottero, è in vantaggio contro Gallade che è di tipo Psico. E la sfortuna del protagonista continua, yeee xD
     
    Top
    .
  11. Roxy!
        +1   -1
     
    .

    User deleted




    CITAZIONE (•Gabry‚ @ 12/5/2011, 22:57) 
    Nooo, il mio galladuccio è stato pestato ç_ç C'è da dire che Giasone ha avuto sfiga xD Kabutops che è un coleottero, è in vantaggio contro Gallade che è di tipo Psico. E la sfortuna del protagonista continua, yeee xD

    oh, yeah! Quella brutta zozza di Petunia ahaha
    C'è da dire che la direttrice non ha scelto a caso l'assegnazione dei 2 pokemon........

    SPOILER (click to view)
    COMING SOON!!!


    ah Gabry, si è capito che i tipi Combattimento equivale a lotta e Mistico a psico????
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    "We have waited 600 years for this"

    Group
    Fan
    Posts
    23,176

    Status
    Offline
    Sìsì certo ^^
     
    Top
    .
  13. Roxy!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Evvai con il capitolo Incasinatore!!!! _wordcount 1456

    Come sarà lo stato d'animo di Giasone dopo la sconfitta di Petunia?
    Quale saranno le sue scelte?
    Quale mutandina avrà questa volta la cameriera sexy bionda?


    Stavene incollati allo schermo per qualche minuto e scoprirete molte altre cose, nel fanstastico capitolo intitolato:

    #8 Cospirazioni



    In mensa il chiacchericcio che si era acceso quella mattina non smetteva di ardere: ora i ragazzi erano motivati più che mai a farsi valere nelle loro future lotte e soprattutto a non fare figuracce come le mie...
    Per tutta la cena non parlai molto, la faccia china sul piatto fumante di minestrone.
    Ci mancava solo il minestrone poi!
    < Dai, non è mica morto nessuno! > la voce consolatrice di Sara spezzò per un momento il filo dei pensieri negativi.
    Almeno c'era lei... e Demetrio.
    Mi girai verso il tavolo di Petunia: i suoi capelli fiammanti che ondeggiavano ai suoi movimenti.
    In quel momento stava mimando con dei tovaglioli e il suo bicchiere pieno di Fanta i miei attacchi fallimentari imposti a Gallade.
    Brutta put...
    Mi squillò l'iDex.
    Altri messaggi di sollievo per le mie risposte a parenti e amici.
    < Tutto bene? > ecceggiò Demetrio, sorseggiando la sua Cola. Ad ogni sua parola si appannava il bicchiere che teneva stretto fra i denti.
    Già, gli unici due amici che si preoccupavano per me. Non capivo ancora come potessero stare con me, invece di ingrandire il successo di Miss Stronza o aggregarsi a Nemo.
    < Si... mi sono arrivati i messaggi della mia famiglia, e dei miei amici. E voi? >
    Il ragazzo con i capelli a forma di noce di cocco inarcò un folto sopracciglio.
    < Cosa? >
    < Non vi ha chiamato nessuno? E' il quarto giorno che siamo qui. >
    < A me si, certo > rispose Sara, portandosi l'ultimo cucchiaio di brodo alle labbra.
    Demetrio sbattè gli occhi e rimase scuro in volto.
    Forse era orfano o qualcosa di simile: in fondo io e Sara non avevamo ancora capito bene che cosa faceva esattamente prima di venire qui.
    Sentii dei cigolii che si avvicinavano: i carelli che portavano le cameriere sexy stavano arrivando con i roastbeef.

    Quella notte avevo così caldo che dormii ancora in mutande. Certe volte non capivo se lo facevano apposta a cambiare temperatura nei condizionatori o i bagni in fondo al corridoio non erano le sole cose strane dell'Accademia.
    Stavo sognando di essere in spiaggia.
    Il sole non era così forte che guardarlo direttamente con gli occhi non dava fastidio.
    C'erano Miriam, mia sorella e Sara che prendevano il sole sedute su dei banchi si scuola.
    I miei amici Ercole e Pietro invece erano in acqua a schizzarci a vicenda, che idioti.
    E io, io dov'ero?
    Samanta Deinoto mi passò "attraverso", senza accorgersene. Poi prese dal nulla una capsula, facendo uscire Dusknoir che lanciava coriandoli e bottiglie di Fanta e Coca Cola.
    "Hei!" urlavo, senza essere preso in considerazione.
    Perche?
    Sopra le nostre teste passò un grande elicottero che si portava dietro un messaggio: RUFIO NON SEI TU IL PRESCELTO
    Dal nulla spuntarono anche due lune che oscurarono il sole fioco.
    Il mare si prosciugò.
    La sabbia si compattò diventando un terreno arido, per poi creparsi.
    Incominciò a cadere la neve.
    I miei amici che diventavano statue di sale.
    La direttrice dell'Accademia continuava a lanciare capsule per far de-cristallizzare decine e decine pokemon.
    Un fortissimo vento trasformò la nevicata in una bufera tremenda.
    E poi... dragonair.
    Il pokemon blu che avevo visto la prima notte del mio soggiorno all'Accademia.
    Era bellissimo e imponente. Stava fluttuando in aria, un serpente lungo senza scaglie, le piccole ali bianche sul capo...
    < Giasone! > erano pronunciate da molte voci all'unisono.
    La tormenta si stava diradando.
    < Devi trovarmi, Giasone! >
    Ma... io conoscevo un dratini, non una sua evoluzione!
    < Sono sempre io. Non so com'è successo. Trovami e potremo scongiurare il disastro. >
    Quale disastro?
    Le due lune ora risplendevano su un cielo notturno e sereno.
    Delle voci, ora non più distanti, si facevano sempre più insistenti.
    < Fra non molto degli umani... degli umani... spezzeranno le catene alla loro creazione. Il nostro potere è... >
    Non riuscivo più a sentire niente, le voci fuori campo impedivano di farmi sentire le parole del pokemon.
    La sfera sotto la testa di dragonair s'illuminò, poi il pokemon del tipo Drago urlò e scomparve nel nulla, ma non prima di gridare: < Adesso, SVEGLIATI! >
    Il terreno si fece più freddo, i suoni del sogno fecero spazio a quelli reali...
    Gli occhi si aprirono e vidi una porta socchiusa, uno spiraglio di luce contro il buio.
    Trasalii e appoggiai una mano sul muro per non cadere.
    Nel sonno ero uscito fuori dalla mia camera, camminato scalzo (e in mutande) fino all'aula insegnanti.
    Io però non ero mai stato un sonnambulo!
    E allora perchè...?
    Il cuore prese ad accelerare: le voci bisbiglianti del sogno erano le stesse della realtà! Il dormiveglia le aveva confuse con quelle oniriche!
    < ... te lo ripeto, non può essere! > la voce del prof. di ed. fisica parve infastidita.
    < Ma con tutte le volte che è svenuto! Non è stato brillante nel combattimento di stamattina, certo, ma... quell'igglypuff... > riconobbi senza ombra di dubbio che la seconda voce apparteneva alla direttrice.
    Iggly? Che cosa c'entrava il mio pokemon? Perchè stavano confabulando su di me?
    Era per questo che i due insegnanti (la Deinoto e quello di ed. Fisica) parlavano a bassa voce quel pomeriggio?
    < E' stato solo un caso, Samanta.> la voce del Beota!
    Ma allora c'erano tutti!
    Mi avvicinai furtivo ancora un po'.
    Ora potevo scorgere qualcosa, dietro la porta socchiusa... chissà che ore erano.
    < Nonostante abbiamo truccato la cerimonia di premiazione > continuò l'autista, < Abbiamo capito male. Il pokemon che spettava a Nerestri non può essere il prescelto. >
    < Quindi Samanta, la "casuale" lotta di stamattina fra il tipo Mistico e quello Insetto è stata solo una perdita di tempo? >
    Qualche secondo di silenzio.
    < Teniamolo d'occhio. Teniamo d'occhio tutti quanti! > decise infine Samanta.
    Si sentirono dei lievi rumori di fogli che vengono sbattuti sul tavolo per ordinarli.
    < La riunione si è conclusa! > decretò Serena Zonner, la professoressa di Strategia e Tattica.
    Sentii le sedie stridere sul pavimento e i passi che si avvicinavano alla porta.
    Cazzo!
    Con la foruna di essere a piedi nudi, non feci rumore nel corridoio vuoto, così ritornai nella mia camare, con il fiatone e il cuore a mille.
    Ovviamente non riuscii a dormire per il resto della notte, il cervello che lavorava in cerca di risposte.
    Che non arrivavano.

    * * *



    Erano già passati due mesi da quella stramba notte.
    Dopo di quella, sognavo quasi ogni volta il pokemon Drago.
    Dai confronti delle prime fotografie sugli iDex, i nostri pokemon si erano ingranditi e avevano preso su chili.
    Igglypuff era completamente rotondo e la sua peluria rosea era più folta e soffice. I riccioli sul suo capo erano aumentati di numero.
    Feebas non aveva cambiato dimensioni, ma le sue scaglie sembravano fatte di vetro: riflettevano l'arcobaleno come uno specchio.
    Il ponyta di Miss Stronza era pronto per essere cavaltato, le fiamme sul dorso e sulla coda erano arrivate alla giusta temperatura.
    Ormai si scommetteva su quale pokemon avesse fatto il primo passo.
    La prima evoluzione.
    Quella mattina i raggi del sole entravano dalle finestre come lame di luce, facendo socchiudere gli occhi a Spinda (che Demetrio lo portava appresso con gli zainetti dei neonati... mai sentito della parola "capsula" vero?).
    Stavo per addentare la mia profumata brioche, quando sentii la voce squillante della cameriera bionda sexy.
    Qualche settimana più tardi dal nostro arrivo all'Accademia noi ragazzi arrapati avevamo scoperto che si chiamava Natalia. E aveva delle mutandine con scritti i nomi della settimana.
    Non so quanti fazzoletti avessimo usato per pulirci dal sangue che usciva a fiotti dal naso.
    < Giasoneee! >
    Tentai di guardare il viso di Natalia, che era più in alto "dalle altre cose".
    La cameriera teneva con due mani un pacco regalo.
    Che cacchio...?
    < E' per te! Te lo lascio qui, buona giornata! >
    Natalia quindi sgambettò in direzione del bar, in fondo alla mensa.
    Sara, Demetrio e Nemo (che si era aggregato con noi quella mattina) mi fissavano incuriositi.
    < Di chi è? > mi chiese Demetrio, con la bocca piena di fette biscottate e marmellata.
    Accanto al pacco regalo c'era un bigliettino con disegnato sopra un bambino che teneva un palloncino rosso.
    Fortuna che avevo sedici anni per quel tipo di cose... -.-"
    Aprii il biglietto.
    Era la calligrafia della mamma:

    _Caro Giasone, so bene che mancano dei mesi per il tuo compleanno, ma la mamma ha voluto strafare: il tuo regalo in anticipo è dentro il pacco!
    Ti salutano tanto il papà e la tua sorellina.
    Baci, la mamma :heart: .


    Una parola: perchè?
    Non c'era niente di buono. Non mi avevano mai fatto quel tipo di regalo "anticipato".
    < Avanti, aprilo! > mi esortò Sara.
    Anche altri ragazzi oltre il nostro tavolo si erano interessati al regalo.
    Lentamente, con il cuore che martellava nel petto, sfilai i nastri blu...
    Strappai la carta con motivi da bambini di dieci anni...
    Aprii la scatola di cartone...
    Le teste dei miei amici più la mia si avvicinarono per scoprirne il contenuto.
    I respiri si bloccarono nei polmoni.
    C'era una capsula dentro.
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    "We have waited 600 years for this"

    Group
    Fan
    Posts
    23,176

    Status
    Offline
    DDDDDDDDD: Un altro pokealieno? D:
     
    Top
    .
  15. Roxy!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (•Gabry‚ @ 17/5/2011, 18:28) 
    DDDDDDDDD: Un altro pokealieno? D:

    Tadaàààà!!!

    Avevo in mente ciò dal primo capitolo, non vedevo l'ora di arrivarci!!! :hop:

    E le sfighe non vengono mai da sole :ehm:
     
    Top
    .
60 replies since 22/4/2011, 17:00   2162 views
  Share  
.
Top