Kingdom Hearts Reloaded

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  1. Padfoot96
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    Salve a tutti amici lettori!! Ci siamo lasciati con un Duke, piuttosto allarmato, alla Fortezza Oscura c'era un grosso problema ... Cooler!!! Tronato alla ribalta dopo la sonora sconfitta infertagli dal nostro eroe, come sarà successo?
    Dan è nei guai e bisogna aiutarlo! Riuscirà Duke a fermare nuovamente Cooler? Non bastava il ritorno di Freezer, fatto fuori però in un battibaleno, e la comparsa dell'Heartless di Trunks, Re Cold ... Ma ora, a voi, amici lettori, il X capitolo di questa saga, spero vivamente che vi piaccia!!!

    CAPITOLO X
    Duke e Dan contro Metal Cooler


    Con il motore a piena potenza, Duke si precipitò alla Fortezza Oscura, ma venne bloccato quasi subito. Gli Heartless (come ordinato dall’uomo misterioso) si avventarono contro la Gummiship di Duke.
    << Non ho tempo per voi … SPARITE!!!>> urlò Duke che aprì il fuoco, spietato, doveva raggiungere Dan al più presto. Il numero degli Heartless era quasi immenso, ma Duke ce la doveva fare, dimostrò tutta la sua abilità per farli fuori tutti, gli occhi erano sbarrati dalla rabbia, e iniettati di sangue. << Volete SPARIRE?!>> i nemici non diminuivano, anzi, il contrario! Continuavano ad aumentare, sempre di più, ormai era circondato.
    << Dannazione!!>> dovette avviare un’azione evasiva, per poter attaccare gli Heartless e proseguire, non fu facile, la navetta riportò alcuni danni. A manovra finalmente riuscita, Duke ripartì all’attacco, riuscendo finalmente ad aprirsi un varco e spingere alla massima velocità verso la Fortezza.
    << Resistete … sto arrivando … resistete!!>> Duke non ci vedeva più dalla rabbia, voleva solo fare a pezzi Cooler, e si infiammò.
    “ Duke!! CALMATI DANNAZIONE! Resta lucido, forza dai, ci siamo quasi!” la Fenice doveva placare l’ira di Duke, altrimenti avrebbe completamente fuso la navetta. A malapena Duke riuscì a spegnere la fiamma, ma tremava ancora per la rabbia, che continuava a crescere. Finalmente si intravedeva la Fortezza, Duke spinse il motore al limite.
    Altri Heartless bloccarono la volata finale.
    << Oh dannazione … perché continuano ad aumentare?>> Duke era disperato, nuovamente circondato, fece fuoco a volontà per liberarsi, ma la navetta subiva ingenti danni, non avrebbe resistito ancora a lungo. Ripeté la manovra evasiva, riportando altri danni, ma riuscì a divincolarsi dalla morsa degli Heartless, e rifece fuoco, aprendosi l’ultimo varco.
    << ADESSOO!!!!!>> urlò, e spinse i motori al limite massimo di velocità, fu uno sprint incredibile, la navetta bruciò sul posto gli ultimi Heartless rimasti e giunse a destinazione. Penetrò l’atmosfera a velocità altissima, e atterrò violentemente al suolo, la navetta era in condizioni critiche, ma questo poco importò al furibondo Duke. Questi scese subito dalla navetta, e corse fino a casa. Alcuni Heartless erano lì, e c’era anche chi li combatteva. Era un ragazzo, ma non Dan, mentre una ragazza correva all’interno dell’abitazione di Duke. Keyblade alla mano, Duke con un balzo raggiunse il giovane guerriero.
    << VA DENTRO!>> gli ordinò con rabbia, questi corse subito in casa. Duke si avventò contro gli Heartless, avvolto da un alone di fuoco colpì uno di loro, in volo. Col Keyblade ancora avvolto dalla fiamme, colpì un secondo Heartless con una giravolta. Il terzo Heartless che andò al tappeto fu investito da un impeto di Duke, ancora avvolto dalle fiamme. Gli altri invece, fuggirono, svanendo nell’Ombra. Duke corse in casa. C’erano quattro ragazzi, tutti seduti sulle sue sedie e un altro steso sul tavolo, mentre una ragazza lo medicava. Duke lo riconobbe.
    << DAN! – corse subito da lui – cosa è successo?>> chiese.
    << Ha affrontato Cooler – rispose la ragazza – ha resistito più che ha potuto … ma Cooler era troppo forte>> Duke notò che anche gli altri avevano delle ferite, tutte medicate con delle bende. Dan era svenuto, ma stava per svegliarsi … aveva fatto una piccola smorfia e stava aprendo gli occhi, li aprì lentamente …
    << Ciao Fannie … - disse, guardando la ragazza, poi girò la testa – oh, Maestro … sei arrivato … ngh!>> richiuse gli occhi, le ferite erano davvero profonde.
    << Dan!!!>> Fannie era visibilmente preoccupata, era diventata pallidissima appena il giovane svenne.
    << Ci penso io adesso. Cooler la pagherà cara>> disse, evocando il Keyblade, più rosso del solito.
    << Heal!!!>> disse, e dalla punta della sua arma si generò un fascio di luce verde, che poi invase Dan, guarendolo.
    << Ora deve solo riposare – disse, con un debole sorriso – si riprenderà presto, tranquilla>> Duke rassicurò Fannie e si caricò Dan sulle spalle, e lo portò a letto. Le ferite erano guarite, ma rimasero delle cicatrici.
    << Dan … amico mio, cosa ti ha fatto quel mostro … >> Duke stava nuovamente arrabbiandosi. Uscì velocemente di casa.
    << DUKE FERMO!>> gli urlarono tutti quanti. Duke si fermò.
    << Cosa c’è?>> chiese, gli occhi erano iniettati di sangue, stava prendendo fuoco.
    << Cooler è troppo forte, anche per te!! Dan non ha resistito per 5 minuti allo scontro. E si è allenato duramente in questi giorni!>> era lo stesso ragazzo che stava affrontando gli Heartless poco prima.
    << Ho battuto Cooler una volta, posso farlo benissimo una seconda!>> disse in tutta risposta.
    << Io … io … te lo impedirò!!>> disse il ragazzo, e gli altri, Fannie compresa, presero le armi. I quattro ragazzi avevano delle spade leggere, mentre la ragazza impugnava un coltello piuttosto appuntito. Duke si mise in posizione. Una vena pulsante si vedeva sulla tempia, era decisamente furioso. I quattro si lanciarono contro Duke, ma lo scontro finì ancor prima di cominciare. Mentre si lanciavano contro Duke, questi era scomparso, e caddero tutti a terra, tranne Fannie.
    << Non voglio farti del male – Duke era dietro di lei – quindi rientra in casa e portati i tuoi amici con te, risolverò questa faccenda>> detto questo svanì tra le fiamme. Fannie tremava ancora, dalla paura. Ancora un po’ scossa, prese uno alla volta i suoi compagni e se ne andò in casa. Dan dormiva ancora.
    Duke intanto era giunto nel centro della città … vi erano cadaveri dappertutto, palazzi quasi del tutto distrutti.
    << Aahahahahahaha!!! – era una risata metallica, ma era sempre lui – ti piace lo spettacolo moccioso?>> disse.
    << Cooler … pagherai caro questo … >> rispose Duke, guardandolo con odio. Il suo corpo era completamente metallico, ed era alla sua forma normale. << Ma prima … dimmi … come hai fatto a salvarti?>> gli chiese.
    << Tutto grazie all’MCP, il computer della Torre Oscura, mi hai scagliato lì e bé … mi ci sono fuso, adesso controllo a mio piacimento questa città!!!!>> e rise, una risata malvagia, che fece uscire fuori dai gangheri Duke. Il giovane si avventò contro Cooler, e cominciò lo scontro. Violento come il primo, i due non si risparmiarono neanche un colpo. Poi avvenne << Attento, potrei staccarti il braccio!!>> disse Duke e con violenza e altissima velocità, si lanciò contro Cooler, mozzandogli il braccio.
    << NGH!!>> Cooler prese la spalla senza braccio … e sorrise.
    << C – come puoi sorridere?>> Duke si interrogava su quel misterioso ghigno.
    << Ahahahah, osserva bamboccio>> disse così, quando si rigenerò il braccio.
    << COSA?!>> Duke divenne pallido, e arretrò.
    << Aahahahahhaa!!! Hai la stessa faccia del ragazzino che mi ha affrontato quattro giorni fa! E adesso finirai come lui!>> disse, e svanì.
    “ È veloce … “ Duke parò l’attacco, che proveniva dal lato sinistro e cercò di reagire, ma ogni volta che lo colpiva, Cooler si rigenerava. Duke si allontanò.
    << Che fai scappi?>> Cooler pareva divertito.
    Duke si voltò di colpo << KA – ME – HA – ME – HA!!!!>> urlò, e il fascio di luce rossa si scagliò contro Cooler a tutta potenza. Fu colpito in pieno.
    << Aahha! Preso!!>> Duke si diede ad un piccolo gesto di vittoria, ma il sorriso svanì presto. Cooler si rigenerò e continuava a ridere di Duke, con gusto e cattiveria. Lo scontro sarebbe andato avanti per giorni forse.
    Intanto, nell’abitazione di Duke, Dan si era finalmente svegliato.
    << Dov’è Duke?>> chiese a Fannie, che era lì accanto a lui.
    << È andato ad affrontare Cooler … non siamo riusciti a fermarlo …. Mi spiace … >> era molto triste.
    << Dannazione!!!>> Dan scattò in piedi, e prese la spada. << Fannie, vieni con me! Presto, dobbiamo salvarlo prima che sia troppo tardi!!>> era molto allarmato, sapeva perfettamente che anche il suo maestro avrebbe fallito. I due si fiondarono subito fuori, poi Dan si caricò Fannie sulla schiena, passandosi la spada nella mano destra. << Fannie, reggiti forte, cercherò di volare alla massima velocità>> disse e Fannie annuì e si aggrappò forte a Dan. Questi partì a razzo, riusciva a vedere le esplosioni … Duke stava impegnandosi, e anche Cooler. Dan atterrò poco lontano di lì.
    << Bene, adesso, cercherò di distrarre Cooler, poi raggiungerai Duke, cercherò di accecare Cooler e ce ne andremo>> Dan era molto teso e Fannie piuttosto spaventata, non era riuscita a fermare Duke prima … come avrebbe potuto fermarlo proprio ora? << ORA!>> Dan si avventò contro Cooler.
    << Dan?!?>> Duke rimase perplesso. Dan lanciò la sua Light Bomb accecando Cooler, Fannie di corsa raggiunse Duke.
    << Dobbiamo andarcene adesso Duke!!>> disse, e li aggiunse anche Dan.<< Maestro, presto! È troppo forte anche per te! Ci serve un piano!>> Dan sudava freddo. Duke debolmente annuì e i tre volarono via ad altissima velocità.
    << Duke!! Dove sei andato?! TORNA QUI E AFFRONTAMI!!!>> Cooler era furibondo, aveva la vittoria in pugno, e gli era sfuggita. Dall’Oscurità apparve lui, l’uomo misterioso. << Mi hai deluso, Cooler – Cooler si inchinò, profondamente rammaricato – non mi aspettavo che ti facessi mettere nel sacco da un paio di ragazzini>> disse, con rabbia.
    << La prossima volta non mi sfuggirà, ed eliminerò anche quei patetici mocciosi, mio signore>> rispose Cooler.
    << Non tollererò altri errori da te, Cooler>> concluse l’uomo misterioso, che svanì, così come era arrivato, lasciando Cooler ai suoi pensieri, dandogli il tormento per aver fallito una missione quasi compiuta.
    Duke, Fannie e Dan erano arrivati a casa, e anche gli altri quattro si erano svegliati, un po’ intontiti, ma erano svegli. Insieme andarono tutti in casa, si sedettero al tavolino, e cominciarono a pensare ad un piano.
    << Cooler ha detto che è grazie all’MCP che è vivo … >> cominciò Duke con fare pensieroso.
    << Vero … quindi dovremmo entrare nella Torre e distruggere l’MCP, ma di certo Cooler avrà piazzato chissà quale diavoleria all’entrata … >>continuò Dan.
    << Bé … forse, dovremmo monitorare la zona! – esordì un ragazzo – di certo se sappiamo bene quando è attiva la sorveglianza potremmo di certo muoverci meglio!>> concluse tutto convinto.
    << Prima di agire, però, non ci siamo ancora presentati!! – disse Fannie – io sono Fannie, piacere>> disse, stranamente allegra, Fannie aveva i capelli molto lunghi, che le raggiungevano la vita, di colore giallo ocra, un viso grazioso e una statura normalissima per una ragazza, sorrideva in quel momento, un sorriso molto bello.
    << Io sono Frency! Piacere>> era il ragazzo che stava affrontando gli Heartless quando era atterrato, non era altissimo, sembrava forse, il più vecchio del gruppo. Aveva una piccola cicatrice sulla guancia, i capelli molto corti e castani.
    << Il mio nome è Reg!>> seduto accanto a Dan, Reg era un ragazzo alto, coi capelli biondi e gli occhi verdi.
    << Io invece sono Fred! Piacere>> forse era il più allegro del gruppo, era anche il più alto di tutti, aveva i capelli lunghi e molto scuri, molto simili a quelli di Duke.
    << Io, invece, sono Bilius, ma chiamami Bill!>> il più basso del gruppo, aveva i capelli rossicci e cortissimi.
    << Piacere ragazzi, e Fannie, forse già mi conoscete, però, io sono Duke>> disse, sorridendo. Dan invece non si presentò, non ce n’era bisogno.
    << Ritorniamo al piano, d’accordo? – Dan era più teso che mai – dobbiamo riuscire a far fuori Cooler>> concluse.
    << Non sarà un’impresa facile, amico mio. Cooler ha la facoltà di rigenerarsi, quindi non potremmo neanche provare a distrarlo, se vogliamo riuscire – continuò Duke – non dobbiamo sbagliare nulla>> anche lui serissimo e molto teso, stava anche sudando. Fannie si alzò da tavola, e ritornò qualche minuto dopo con delle bevande. << Ragazzi, calmiamoci, abbiamo tutto il tempo necessario per prepararci a dovere. Bevete un po’ di questo e riposatevi>> continuava ad essere allegra. “ Sta fingendo … cosa sarà successo?” pensò Duke, tutti intanto bevvero il proprio bicchiere di tè. Duke e Dan uscirono di casa poco dopo.
    << Me ne sono andato da appena un giorno … e già successo il finimondo … >> disse Duke.
    << In realtà, sei via da quasi due settimane, vedi, mi hanno detto che i vari Mondi hanno una diversa cognizione del tempo, quello che per te è un giorno, può essere una settimana, un mese, o perfino un anno, dipende dalla distanza tra un Mondo e l’altro>> rispose Dan, serio.
    << Questo non lo sapevo … >> continuò il Custode. I due si sedettero, osservando la Torre. << Non possiamo ancora penetrarla … c’è bisogno di tempo, non pensavo che Cooler fosse diventato così forte>> riprese Duke, guardandosi le mani. << Neanche io lo pensavo … non sono riuscito a resistere per cinque minuti dannazione!>> rispose Dan, tirando un violento pugno contro il terreno.
    << Non te la prendere, amico mio … mi ha proprio sorpreso … ma riuscirò a batterlo, dobbiamo riuscire a distruggere l’MCP>> riprese Duke, con decisione.
    << Non possiamo distruggere l’MCP Duke … - cominciò Dan – il computer della Torre controlla tutto il sistema della città, se dovesse essere distrutto andrebbe perduto tutto, il sistema di irrigazione, di protezione della città … tutto quanto! – era furibondo, e anche Duke – dannazione!!!>> disse ancora, tirando un secondo pugno nel terreno.
    << C’è un altro modo Dan … dobbiamo solo impegnarci a trovarlo>> Duke pareva fiducioso … ma anche lui poco credeva alle sue parole. Dan si alzò, ad un tratto. Prese la spada e la puntò verso Duke. << Alzati e combatti>> disse. Duke sorrise quasi, ed evocò il suo Keyblade. Accorsero fuori anche gli altri, ad osservare.
    << Perché combattere fra loro?>> era Omega, lui e l’uomo misterioso stavano ancora osservando Duke.
    << Ahahaha!! Omega, amico mio, se vogliono avere una minima chance di battere Cooler … dovranno allenarsi ancora … ahahha!!>> gli rispose, ridendo di gusto.
    I due si fissarono a lungo negli occhi, Dan impugnava la sua spada a due mani, era leggermente diversa dall’ultima volta, probabilmente l’aveva affilata o altro. Duke invece impugnava il Keyblade con la mano destra, tenendo il braccio sinistro in avanti, pronto ad utilizzare un colpo dell’Aura. Continuavano a fissarsi, studiarsi, prevedersi. Poi Dan fece la prima mossa, rapido si avventò contro Duke, questi attese fino all’ultimo secondo, poi parò l’attacco con disinvoltura, anche se Dan aveva colpito pesantemente il Keyblade. Il Custode reagì prontamente, scagliandosi in avanti, con rapidi fendenti mise in difficoltà Dan, anche se il giovane parava bene i colpi e si difendeva con coraggio. Duke però era superiore e Dan lo sapeva, per questo alla prima occasione si allontanò dall’avversario. Nel farlo caricò l’Aura, e nella mano destra generò la Light Bomb, ma non si limitò ad una semplice sfera di energia, anzi, continuò a caricarla, finché non divenne grande quanto l’impugnatura della spada. Duke rimase lì fermo ad osservarlo. Dan lanciò il suo colpo. Duke rimase immobile e quando la Light Bomb lo raggiunse, con una mano, la deviò verso sinistra, lasciando il povero Dan senza parole. << E adesso tocca a me>> disse Duke. Fu velocissimo, si lanciò verso Dan, che lo scansò all’ultimo secondo, ma fece esattamente ciò che voleva Duke. Infatti, nell’evitarlo, Dan si mosse ad una velocità non sua, perdendo l’equilibrio, e il Custode della Chiave ne approfittò per disarmarlo. Dan cadde a terra, e Duke gli puntò il Keyblade sul petto. Poi sorrisero entrambi, e cominciarono a ridere, Duke abbassò l’arma e tese la mano all’allievo, aiutandolo a rialzarsi. << Uffa però … hai vinto di nuovo!!>> si lamentò Dan. << Bé, è normale, sono il tuo maestro! – rispose ridendo, Duke – e poi sei migliorato tantissimo, quella Light Bomb mi ha quasi spaventato!!>> continuavano a ridere e chiacchierare allegramente, come se non dovessero prepararsi ad una durissima battaglia. Era il crepuscolo quando rientrarono tutti in casa.
    << Mmmm … non credo proprio che sia adatta a sei persone questa casetta … >> disse Duke, contando sulle dita. << Quindi, Fannie dormirà sul letto, perché siamo gentili, e noi tutti ci metteremo a terra>> alcuni si lamentarono, ma Duke non ammetteva repliche. << Aspettatemi qui, giusto qualche minuto, torno subito!>> Duke corse fuori di casa, raggiungendo la Gummship, quasi del tutto distrutta … << Caspita, certo che non campa mai sta navetta!! Meglio salvare il salvabile>> disse ed entrò, frugando qua e là, recuperò parecchi viveri e bevande. In fretta e furia ritornò in casa e mise tutta la roba in frigo. << Bene, adesso possiamo riposarci>> disse soddisfatto. Dan e Fannie risero, poi la ragazza andò in camera da letto a dormire.
    << Poi mi spiegherete che ci fa lei qui … >> continuò Duke, una volta che Fannie chiuse la porta.
    << È mia cugina, Maestro, Cooler ha fatto una vera e propria strage in questi giorni, siamo riusciti a salvarci insieme e … non sappiamo cosa abbiano fatto gli altri abitanti, molti sono morti … spero che qualcuno sia sopravvissuto>> rispose Dan.
    << Cooosa?!? – disse Frency – io credevo che fosse la tua ragazza, sennò ci avrei provato subito con lei … ah uffa!!>> continuò ridendo.
    << Ehi, tocca mia cugina e sei morto!! – rispose Dan furente – è tutto ciò che rimane della mia famiglia per ora … >> concluse.
    << Ehi, dov’è Duke?>> chiese Reg, guardandosi intorno.
    << Sono qui, tranquilli>> Duke ritornò in salotto, era stato in bagno e … << Che hai fatto ai capelli Maestro?!?>> Dan sgranò gli occhi.
    << Li ho … ecco … diciamo che li o tagliati>> rispose Duke, aveva i capelli decisamente più corti e un piccolo ciuffo copriva un lato della fronte. << I capelli lunghi non facilitano mai la battaglia … perciò … >> era parecchio imbarazzato.
    << Bé … stai meglio coi capelli corti>> disse Fannie.
    Duke fece un piccolo balzo all’indietro << Quando sei arrivata?!? Credevo fossi nella tua, ehm, nella mia stanza!>> disse, imbarazzatissimo.
    << Ahahaha … avevo sete, credo di poter bere un bicchierino d’acqua prima di andare a dormire no?>> disse Fannie, divertita. << Si … giusto, hai ragione>> disse Duke, ridendo anche lui e grattandosi la testa con la mano sinistra. Ancora ridendo, Fannie andò in cucina, bevve un sorso d’acqua e ritornò in stanza << Buona notte ragazzi>> disse, e chiuse nuovamente la porta dietro di sé.
    << Oh … che figura … >> disse Duke, scuotendo la testa e sedendosi.
    << Certo però che ha spaventato anche noi – disse Fred, steso per terra – ha il passo felpato Fannie … sai quanti scherzi che ci ha fatto ultimamente in quel modo? – gli disse ridendo – bé, notte ragazzi>> concluse, e si addormentò. Così fecero anche Frency e Reg. Solo Dan e Duke rimasero ancora svegli. << È la prima volta che la vedo ridere così di gusto … notte Maestro>> disse Dan e si addormentò. Anche Duke si stese e cercò di dormire, anche se le ultime parole di Dan continuavano a rimbombargli nelle orecchie … decise di non pensarci e si addormentò.
    Fu una notte senza sogni, ma Duke si svegliò prestissimo, tanto che il sole stava appena sorgendo, senza fare rumore, Duke si alzò e uscì di casa. Era ancora un po’ assonnato, ma l’aria fresca del mattino lo avrebbe svegliato di sicuro. Decise di fare la sua solita corsetta, anche se non si sarebbe spinto in città. Era arrivato nei pressi di un promontorio, e lì seduta c’era …
    << Fannie?!>> disse Duke. La ragazza si voltò e lo salutò, poi tornò ad osservare l’orizzonte.
    << Che ci fai qui?>> le chiese.
    << Non riuscivo a dormire … e mi sono alzata … >> disse, con fare pensieroso.
    << Non dovresti girovagare qui intorno da sola … è pericoloso>> replicò Duke preoccupato, sedendosi poi accanto a lei.
    << Come sei premuroso … comunque, non mi è successo niente, quindi non mi preoccuperei più di tanto … Duke – disse, divertita – hai altro a cui pensare adesso>> concluse, più seriamente.
    << Non pensare a Cooler … me ne occuperò io, sappiamo già come colpirlo, ci serve solo il … il tempo>> rispose, pensieroso.
    << Grazie di farmi compagnia Duke … >> disse ad un tratto Fannie, con un largo sorriso.
    << Ma ti pare!>> rispose allegro Duke.
    << Vedi Omega – l’uomo misterioso li stava osservando, assieme al suo braccio destro, Omega – adesso il nostro Duke ha un punto debole. Questo ci tornerà utile molto presto>> concluse, Omega annuì e i due scomparirono nuovamente nell’Oscurità.
    Il sole stava sorgendo, Fannie e Duke erano molto vicini, e questa appoggiò la testa sulla sua spalla, Duke si guardava i piedi, non sapendo cosa fare. << Forse è meglio tornare … i ragazzi potrebbero preoccuparsi no?>> disse, rompendo il silenzio. Fannie annuì e i due si alzarono. << Sali sulla mia schiena>> continuò, un po’ incerta Fannie salì sulla schiena di Duke. << Reggiti forte, cercherò di essere quanto più veloce possibile>> concluse il Custode. Partì, velocissimo, i lunghi capelli di Fannie ondeggiavano al vento e dopo pochi istanti i due erano già alla casetta. Dal nulla apparvero gli Heartless. << Dannazione!>> Duke usò il suo corpo come scudo per permettere a Fannie di entrare in casa. << Se stanno dormendo, non fare rumore e vai nella mia stanza>> disse a bassa voce, e ancora una volta la ragazza annuì. << Sta attento>> bisbigliò, chiudendo la porta. Il Keyblade apparve nella mano destra di Duke, avvolto dalle fiamme. << E adesso a noi!!>> disse e si avventò contro i nemici. Non erano molto potenti, ma erano numerosi, fu difficile batterli. Duke usò tutte le armi a sua disposizione, partendo dalla Kamehameha, che usò quasi subito, fino alle più rapide proiezioni offensive. Ma gli Heartless continuavano ad aumentare.
    << Oh caspita … ma non finiscono mai?>> disse Duke, scoraggiato. Dalla casetta uscirono tutti quanti poi, armati. In prima linea c’erano Frency e Dan, poi gli altri dietro.
    << Arrivano i rinforzi Maestro!!>> disse Dan, sguainando la sua spada. Tutti e sei ripresero a lottare. Fannie si destreggiava bene con il suo coltello, e riusciva ad evitare gli attacchi, Fred e Reg erano molto rapidi nei movimenti mentre, Dan, Duke e Frency picchiavano duro gli Heartless. Fu una lunga battaglia, ma alla fine Fannie riuscì ad eliminare l’ultimo Heartless.
    << Mamma mia … è stata una faticaccia>> disse la ragazza, asciugandosi il sudore dalla fronte, coperta da una leggera frangia. Un Heartless sbucò e attaccò Fannie alle spalle. Duke fu quanto più rapido possibile, e si frappose tra lei e il nemico. L’Heartless gli trafisse la spalla destra, e Duke, con la sinistra, lo tranciò in due con un potente fendente.
    << MAESTRO!!!>> Dan prese Duke, che stava cadendo in avanti, svenuto.
    << Ma cosa … cosa è successo?>> chiese Fannie, guardandosi intorno. << Uno di quei cosi ti è sbucato alle spalle e Duke ti ha salvata … ecco cosa è successo!>> disse Reg, aiutando Dan nel portare Duke in casa.
    Quando furono tutti dentro, Fannie cominciò a cercare tutte le bende e i medicinali per curare l’amico. Duke ancora privo di sensi era lì fermo, molto pallido, la spalla perforata perdeva sangue copiosamente.
    << Dannazione … >> Fannie stava dando il massimo per drenare il sangue, ma probabilmente avrebbe fallito. Duke si stava riprendendo … aveva la spalla fasciata, ma completamente ricoperta di sangue.
    << C – ci penso io … ngh!>> disse a malapena. Si prese la spalla e generò direttamente dalla sua mano il fascio verde con cui aveva curato Dan. Poi si addormentò. L’espressione di tutti si distese in un flebile sorriso. << Ora deve solo riposare … >> disse Dan, scrollandosi la tensione di dosso.
    << Questo ci deve servire di lezione … dobbiamo stare attenti ragazzi!>> disse Fred guardandosi le mani, e poi il resto del gruppo. Duke riposava, mentre Fannie si dava da fare in cucina e Dan, Reg, Fred e Frency discutevano su come penetrare la Torre.
    << Ci serve un diversivo, qualcosa che tenga Cooler impegnato, così potremo entrare!>> disse Reg ad un tratto, con un lampo di genio. Annuirono tutti quanti. Duke stava ancora dormendo, la spalla non sanguinava più, anche se la fasciatura era impregnata del suo sangue. Dormiva beatamente.
    Era al buio, lui, Duke, c’era una luce potente davanti a lui, ma non riusciva a muoversi. Poi dal nulla, apparve lui, lo stesso lupo dell’ultimo sogno che fece, vide il fulgido pelo grigio risplendere ancor di più a quella luce abbagliante. Era lì, Duke, fermo, senza potersi muovere in alcun modo … poteva solo vedere il lupo dal pelo lucente annusare l’aria e avanzare timidamente verso quella luce fortissima, fino a scomparire al suo interno.
    Un forte odore risvegliò Duke, la porta della sua stanza era socchiusa, e dalla cucina giungeva l’odore della cena, preparata con cura da Fannie e a malapena si sentivano le voci degli altri ragazzi, sempre intenti a trovare una soluzione al problema Cooler.
    << Allora è deciso … bisognerà trovare un diversivo>> disse Dan, molto teso.
    << Ci vado io … lo terrò abbastanza impegnato da permettervi di infiltrarvi>> disse Fred, con lo sguardo perso nel vuoto, e con l’espressione seria.
    << Nessuno va a morire, finché sono qua>> disse Duke, con un filo di voce, si era alzato e un dolore lancinante alla spalla lo stava trafiggendo, era molto pallido e sudava parecchio … forse aveva anche la febbre.
    << Sei impazzito?! Torna a letto Duke!!>> disse Fred, scattando in piedi.
    << Io … non … ti … lascio … morire … aaahhh … >> stava quasi per cadere a terra, ma riuscì a reggersi allo stipite della porta. << Q – qui … non muore nessuno>> continuava a fatica, respirava affannosamente. La fascia, ricoperta di sangue era umida, probabilmente la ferita si era aperta. Duke lo aveva capito, per questo, sempre a fatica e ansimando si appoggiò con la schiena allo stipite, e cercò di curarsi con la mano sinistra. Riprese pian piano colore.
    << DUKE!! – Fannie aveva lasciato i fornelli per unirsi alla discussione – Torna immediatamente a letto! Su dai!>> disse con rabbia, e, approfittando del momento di debolezza di Duke, lo spinse in stanza.
    << E ora rimettiti a letto stupidone! Così ti ammazzi soltanto!>> disse Fannie, con tono di rimprovero, ma sorridendo. Poi richiuse la porta, facendo ondeggiare i capelli al vento e ritornò in cucina, piuttosto soddisfatta.
    << H – ha … no ragazzi … fatemi capire bene … è successo davvero quello che ho visto?>> disse Frency incredulo.
    << Le donne … hanno un potere devastante>> disse Fred pensieroso.
    << Un altro commento come quello – si sentì la voce di Fannie – e vi sognate la cena ragazzi!>> forse un po’ galvanizzata dall’averla avuta vinta su Duke, Fannie prese una posizione importante nel gruppo.
    Duke si era seduto sul letto. << Oh cavolo – disse, tenendosi la spalla dolorante – mi ha fregato!>> e rise, ne approfittò per curarsi a dovere, usando il Keyblade. Si tolse le bende, per capire quanto grave fosse la sua ferita, fortunatamente, non lo sembrava. << Heal>> mormorò e un fascio verde lo investì, rigenerandolo.
    << Ora si che va meglio>> disse, e si stese sul letto, con le braccia dietro la nuca. Bussarono alla porta.
    << Avanti!>> rispose Duke. Fannie entrò in stanza, con in mano la cena che aveva preparato.
    << Oh … vedo che stai già meglio>> disse con dolcezza.
    << Si bé … mi sono curato>> ammise Duke, e forse era meglio se non lo avesse detto, Fannie ad un trattò divenne fredda. << Bé, questa è la cena, buona notte>> disse ed uscì, sbattendo la porta.
    I ragazzi non commentarono quanto fosse accaduto, volevano evitare di far perdere le staffe a Fannie, più di quanto non avesse fatto il povero Duke, e si concentrarono sulla cena. Fred però non riuscì a trattenere il sorriso, stava quasi per strozzarsi per non ridere. Anche gli altri risero, vedendo il povero Fred fallire nel tentativo di non ridere. Forse fu l’unico momento davvero allegro di quei giorni bui, da quando Cooler era tornato, più forte e spietato di prima.
    Nella sua stanza, Duke aveva già finito di mangiare e rimase steso sul letto, guardando il soffitto.
    << Cooler … - disse – la pagherai cara>> poi guardò fuori dalla finestra, era sera, ma non sapeva che ore fossero, quindi si alzò e uscì dalla stanza.
    Era piuttosto tardi, stavano tutti dormendo, i ragazzi stesi a terra e Fannie appoggiata al tavolo. Duke sorrise, ma poi si fece serio. << Non permetterò che qualcuno di voi muoia … non finché avrò fiato in corpo>> bisbigliò e, con molta attenzione, caricò Fannie sulla schiena e la portò nella sua stanza.
    Uscì e si stese a terra, addormentandosi.
    Il mattino seguente Duke si svegliò presto. Notò che non tutti erano in soggiorno, certo Fannie dormiva nella sua stanza ma … << Dov’è Frency?>> si disse. Evitando Fred e Reg che dormivano vicino all’ingresso, Duke riuscì ad uscire di casa. Si guardò bene intorno, ma di Frency nessuna traccia. << Dove può essere andato quel tipo?>> si disse, continuando a scrutare l’orizzonte. Vide un paio di figure muoversi in lontananza e decise di muoversi in quella direzione, non si fiondò, ma si mosse con astuzia, cercando di non farsi vedere, si avvicinava pian piano alle due figure.
    << Quindi vogliono penetrare nella Torre?>> disse una voce molto metallica.
    << Si, hanno un mezzo piano, ma l’idea è questa, vogliono raggiungere il computer della Torre per distruggere tutti i Metal Cooler>> disse un altro, e Duke riconobbe subito la voce di Frency. La rabbia lo invase, tutto quello che stavano facendo era inutile, dato che il loro nemico sapeva già le loro mosse! Il Keyblade comparve dalle fiamme, secondo il volere del suo Custode, e Duke si fece avanti.
    << TU, TRADITORE!>> disse, e con una sfera di energia lo mise K.O.
    << Ohoh! Il moccioso si è arrabbiato!>> disse Metal Cooler.
    << Cooler … questa volta niente ti salverà dalla mia ira!>> disse Duke. Era in piedi davanti a lui, il Keyblade puntato a terra e gli occhi rossi erano diventati ancora più accesi, quasi fiammeggianti. Lì immobile davanti al suo nemico, il Custode sprigionò la sua Aura al massimo, facendo tremare la terra e creando una voragine attorno ai suoi piedi. Piccole scintille percorrevano il suo corpo, era notevolmente migliorato, temprato dalle ultime battaglie. Cooler non parve spaventato, ma questa volta non avrebbe avuto la stessa netta superiorità dell’ultimo scontro.
    << Disintegrerò te e tutti gli altri Metal Cooler>> disse, con furia crescente.
    << Ahahaha! Non ti basterà, siamo a centinaia, non potresti farcela!>> rispose Cooler.
    << Ho una mezza idea su come farlo, ma questa volta, nessuno ti rivelerà il mio piano!>> rispose, amplificando l’Aura. Un enorme fascio rosso scuro lo circondava, rendendolo terribile.
    << Interessante – ancora da lontano, l’uomo misterioso osservava Duke – nonostante la ferita infertagli dagli Heartless, sembra essere più forte di prima … ci sarà da divertirsi>> disse divertito.
    << Pur restando più debole di te … potrebbe essere un serio pericolo per il tuo Heartless no?>> Omega era sempre al suo fianco.
    << Ti dico che sono alla pari, Omega, per cui si annulleranno a vicenda, come so che succederà – rispose l’uomo misterioso – ma ora godiamoci questo spettacolo>> concluse, con un ghigno, il lungo mantello nero e il cappuccio coprivano quasi totalmente il suo corpo, solo la bocca era visibile, assieme ai piedi e le mani.
    Intanto Duke restava immobile a tre metri da Cooler, fissandolo con gli accesissimi occhi rossi, trasmettendo tutto l’odio che aveva in corpo. Il suo avversario era in posizione, pronto ad attaccare e al tempo stesso ricevere l’attacco. Passavano i minuti, i due continuavano a fissarsi, Duke impassibile e Cooler molto teso, non voleva attaccare.
    “ Devo stare calmo, solo così avrò la possibilità di distruggerlo” pensò Duke, cercando di non farsi muovere dalla rabbia. Diede un secondo impulso di energia, cercando di amplificare l’Aura, gli occhi scintillarono in quell’istante, Cooler si preparò e Duke scomparve.
    << Dov’è andato?>> disse Cooler, sbalordito. Duke si era mosso con grandissima velocità, e riapparve a pochi centimetri da Cooler, dandogli un violento pugno nello stomaco. L’Heartless accusò il colpo platealmente. Piegato in due, si toccava lo stomaco e arretrava, la bava scendeva dalla bocca, il colpo era davvero violento. Duke lo osservò, con odio, non strinse neanche l’impugnatura della Keyblade per attaccare, una freddezza non sua lo pervase. Con apparente semplicità colpì Cooler ancora, con un violentissimo fendente, impugnando il Keyblade con una sola mano. Tagliò il suo avversario a metà.
    << Tsk! Mi ricordi parecchio Freezer lo sai?>> disse Duke, freddo. Piantò il Keyblade al suolo, e si mise in posizione. Nelle sue mani si generò la Kamehameha, pronta per essere scagliata, mentre Cooler cercava di ricomporsi. << Non questa volta … COOLER!!!>> fece esplodere la rabbia in quell’istante, scagliando il suo colpo più potente, un violentissimo fascio di luce rossa quanto i suoi occhi in quel momento, che investì Cooler, disintegrandolo. Frency si era ripreso appena in tempo per vedere Duke scatenare la sua furia sul nemico. Il ragazzo stava per darsi alla fuga ma …
    << Dove credi di andare?>> Duke apparve dalle fiamme davanti a lui. Essendo molto più alto, Duke lo sovrastava, furente. << TU, devi a tutti delle spiegazioni>> continuò il Custode, e il Keyblade si materializzò nella sua mano destra, mentre con la sinistra prese il suo interlocutore dal colletto, sollevandolo da terra.
    << Vuoi uccidermi Duke?>> disse Frency, guardandolo negli occhi.
    << Non avrebbe senso ucciderti, perché sporcare il Keyblade col tuo sporco sangue!>> rispose con rabbia. Poi con tutta la forza che aveva nel braccio lanciò Frency nella direzione di casa.
    << AAAAAAAAAAHHHHH!!!!>> urlò questo, mentre si schiantava al suolo vicinissimo alla porta di casa. Duke giunse con un ritardo di quattro secondi, ma già tutti erano fuori.
    << NON FATELO SCAPPARE!!>> urlò, mentre Frency si alzava e cercava di scappare. Dan eseguì l’ordine senza farselo ripetere due volte, lesto placcò Frency inchiodandolo al suolo. Duke giunse come un treno, sollevò di peso il ragazzo e lo portò dentro. Tutti lo seguirono.
    << Ma … che sta succedendo?>> chiese Fannie, abbastanza perplessa. Duke mise a sedere Frency.
    << E ora … PARLA – disse furente – perché giravi le informazioni sul nostro piano a Cooler?>> a queste parole anche Fred, Dan e Reg persero il controllo. Dan prese la spada all’istante e stava per fiondarsi su Frency ma Fred e Reg, seppure arrabbiati, lo trattennero. Nessuno si era accorto di Fannie che tremeva.
    << Ho preparato la colazione per tutti … e … e … - Dan e Duke si voltarono subito ad osservarla – DUKE! UCCIDILO!>> disse con rabbia, prendendo da un fodero sulla gamba un coltello. << Altrimenti lo faccio io!>> nessuno aveva mai visto Fannie così furiosa, ma Duke sorrise. << A tempo debito … prima deve spiegarsi>> disse.
    << Su forza, traditore, parla!>> disse Dan, irato.
    << Io … non intendevo farlo! Non immaginate il potere dell’alleato di Cooler … potrebbe far fuori persino te Duke, ha ucciso tutta la mia famiglia … ho dovuto accettare … ragazzi … vi prego … >> disse, quasi in lacrime.
    << Non m’importa un fico secco se ha ammazzato la tua famiglia Frency! – urlò Fannie – ora non possiamo più attaccare Cooler!>> si stava avvicinando pericolosamente a Frency, tanto che lo stesso Dan dovette braccarla.
    << L’alleato di … Cooler? – Duke parve per la prima volta spaventato – che aspetto aveva?>> chiese subito.
    << Era alto … e portava una specie di tunica nera lunghissima>> rispose Frency, guardando per terra.
    << È lui … >> mormorò Duke, memore di quanto successo molto tempo prima. Duke sollevò nuovamente di peso Frency.
    << Non farti mai più rivedere! Ringrazia il cielo che ti ho risparmiato la vita! E ora va e se osi ritornare ti ucciderò!>> disse Duke, buttandolo fuori di casa, Frency non si fece ripetere la cosa due volte, e scappò via. Duke chiuse la porta, sbattendola.
    << Sei stato troppo buono Duke … >> disse Dan, appoggiando la spada al muro.
    << Infatti, avresti dovuto farlo fuori!>> disse Fannie con rabbia.
    << Ragazzi, sediamoci per favore, ci serve un piano, subito, dobbiamo … ricominciare da zero>> disse Duke, molto teso. Tutti si sedettero al tavolo, molto seri.
    << Cooler sa che vogliamo attaccare il computer della Torre Oscura … l’idea non cambia, ma dobbiamo applicarla in maniera differente>> esordì il Custode della Chiave.
    << Si, giusto … ma come?>> chiese Fred.
    << Ormai Cooler si aspetta il nostro attacco, abbiamo perso l’elemento sorpresa!>> disse Reg.
    << Cooler si aspetta un attacco … frontale no? – cominciò Fannie – dovrebbe bastare aggirarlo!>> concluse illuminandosi. Dan, Reg e Fred annuirono vigorosamente, Fannie aveva ragione, dovevano attaccarlo alla spalle.
    << So che vorreste tutti quanti attaccare Cooler ma – Duke era parecchio serio – è meglio se restiate qui, ho in mente un piano e so che può funzionare>> concluse.
    << No Duke, tu non ci va da solo! – disse Fannie – ci andremo tutti insieme, come avevamo detto!>> era parecchio preoccupata.
    << Ormai è sera … meglio dormire adesso>> decretò il Custode, questa volta lo ascoltarono tutti.
    << Dan, aspetta un attimo>> continuò Duke, fermando il giovane allievo. Fannie si era chiusa nella stanza di Duke, come al solito, Reg e Fred invece erano in cucina a prepararsi qualcosa da mangiare, si sentiva dalla cucina Fred che diceva: << Ehi Reg, vedi in frigo se c’è qualcosa … altrimenti niente cena stasera!!!>> era parecchio rammaricato, ma Reg portò buone notizie.
    << Dan … sai che tu verrai con me domani vero?>> gli disse Duke.
    << Lo sospettavo … Maestro – rispose l’allievo, Dan – ma come potremo muoverci senza evitare lo scontro?>> chiese dubbioso.
    << Lascia fare a me, ora va a dormire>> lo rassicurò Duke. Anche Fred e Reg si coricarono poco dopo, erano tutti distesi per terra, mentre Fannie dormiva beatamente nel letto di Duke. La casa era buia in quel momento, nel buio Duke si concentrava.
    “ Sei parecchio teso eh Duke?” chiese la Fenice.
    << È una vita che non ti fai sentire … - rispose Duke – comunque, si … sono parecchio teso … >> lo sguardo perso nel buio. Dopo qualche minuto il giovane decise di uscire. Scartando Dan e Fred riuscì a raggiungere la porta ed uscire.
    La luna illuminava la pianura, le lievi ombre proiettate dalla flebile luce davano un aspetto incredibile ma allo stesso tempo inquietante a quel luogo. Era tutto estremamente calmo, come se nulla lasciasse presagire quello che sarebbe successo di lì a poco.
    << La calma prima della tempesta … >> mormorò Duke, e dalle fiamme si materializzò il Keyblade nella sua mano destra. Lo osservò a lungo, era di un rosso molto acceso, a forma di chiave, l’impugnatura aveva due piccole ali che si aprivano solo quando veniva lanciato, ad una catenina era legata una piuma.
    << Tutto è cominciato per questo … >> continuò, e il Keyblade cambiò colore, il rosso si spense, divenne grigio e non emanava più l’energia che prima trasmetteva.
    “ Duke … non essere insicuro! Devi continuare ad alimentare il fuoco che c’è in te! Altrimenti perderai tutta la forza che hai guadagnato fin’ora!” disse la Fenice, venendo in soccorso del suo amico. Il giovane riprese il controllo, la sua arma recuperò il colore rosso acceso di prima, emanando nuovamente quell’Aura austera che tanto rassicurava Duke in battaglia. Questi strinse saldamente l’impugnatura della sua arma e si sedette davanti alla porta, osservando il cielo stellato. Neanche una nuvola quella notte … era proprio una serata stupenda.
    << Perché ogni volta è sempre così meraviglioso?>> si chiese Duke, contemplando il paesaggio. Si alzò e decise di fare una passeggiata, probabilmente non avrebbe dormito quella notte. Raggiunse il luogo dove aveva fatto fuori uno dei Metal Cooler. Passò accanto al cratere che aveva generato con la sua energia, era per metà illuminato dalla luna. Duke passò oltre, cercando di raggiungere il promontorio dove era rimasto solo con Fannie per qualche minuto. Ci mise quasi venti minuti, dato che camminando continuava a guardarsi intorno, il paesaggio era bellissimo, gli alberi lievemente illuminati proiettavano ombre sinuose sul terreno, la brezza serale scuoteva lievemente le foglie, e le chiome oscillanti degli alberi producevano un suono gradevole e rilassante, eppure tutto questo sarebbe rimasto solo un indimenticabile ricordo. Duke finalmente raggiunse il promontorio. Si sedette su una roccia lì vicino e ammirò: la luna si rifletteva nell’immensità del mare lievemente illuminato, il lieve scrosciare delle onde che si infrangevano sugli scogli rendeva tutto unico. << Magari fosse sempre tutto così … sarebbe più facile … >> si disse il giovane, con lo sguardo perso in quel mare che scintillava alla flebile luce della luna. Sarebbe stato proprio un bellissimo ricordo questo. << Credo che mai più avrò la possibilità di vedere una cosa del genere … >> ammise, rattristandosi.
    << Quanto siamo sentimentali>> una voce alle spalle di Duke, terribilmente familiare, risuonò. Il giovane si alzò di scatto, Keyblade in mano e si voltò. Era lui, l’uomo misterioso, alto, vestito di nero, riconoscibile solo grazie alla luna.
    << Cosa vuoi?>> chiese Duke, molto teso.
    << Oh niente … passavo solo di qui a salutare>> rispose, la sua voce aveva un ché di familiare, che l’avesse già incontrato?
    << Stai mentendo!>> ribatté il Custode della Chiave, stringendo saldamente l’impugnatura del suo Keyblade.
    << Ti vedo parecchio turbato Duke … ahahahaha!!!>> rise di lui, facendolo infuriare. Duke perse il controllo e si avventò contro il suo nemico. I suoi colpi andavano a vuoto.
    << Ahahahha!! Non sprecare energie preziose ragazzo, da quel che ho capito devi fare qualcosa di importante>> lo schernì ancora una volta, ma poteva permetterselo, dall’alto della sua ormai netta superiorità. Nonostante tutto, Duke tentava costantemente di colpirlo, ma non ci riusciva, i suoi fendenti, che di solito si rivelavano devastanti, contro quell’uomo parevano lenti e prevedibili.
    << Mi sono proprio scocciato … cerca di imparare a combattere come si deve Duke!>> disse, svanendo nell’ombra.
    Duke cadde a terra, in ginocchio, stremato. Gocce di sudore solcavano il suo viso, gli occhi chiusi e una smorfia di dolore contorceva il suo viso. Ancora una volta era stato surclassato. Rimase lì, in ginocchio, rimuginando su quanto fosse accaduto in quel momento.
    << Dove sbaglio?>> si chiese. Aveva incontrato tre volte l’uomo misterioso, e tutte e tre quelle volte, non era riuscito a colpirlo, pur dando il meglio di sé, e la cosa che continuava a non capire era ..
    << Sono migliorato tantissimo … perché non funziona nulla!>> si infuriò, scatenando tutta la sua energia. Forse per il suo stato d’animo, forse per la massima concentrazione per la battaglia finale contro Metal Cooler, la sua energia parve aumentata notevolmente. Stava sfiorando il limite che lo porta a prendere fuoco. Ad un tratto però si fermò, l’alone rosso scuro, le lievi scariche elettriche che circondavano il suo corpo piano piano svanirono. Ritornò lucido, recuperò la calma e si rialzò. Diede un ultimo sguardo al mare, illuminato dalla luna, e si fece avvolgere dalle fiamme. Riapparve davanti alla porta di casa, Dan era lì, si era alzato ed era uscito anche lui.
    << Sono pronto, andiamo>> disse deciso.
    << Non ancora, Cooler si aspetta che vada solo io, ma sa anche che non rappresenti un problema per ora – rispose il Custode della Chiave – dammi la mano Dan>> concluse. Dan non capì bene cosa volesse fare il suo maestro, ma eseguì l’ordine e gli diede la mano. Le due mani si illuminarono di un fascio rosso acceso, e questo fascio poi invase il giovane Dan. Questi rimase sbalordito. Pochi secondi dopo, Duke si piegò in due, un po’ stanco.
    << Ma che hai fatto, Maestro?>> gli chiese Dan, sentendosi cento volte più forte di prima.
    << Ti ho passato buona parte della mia energia, dovrebbe essere abbastanza per poter fronteggiare un paio di Metal Cooler, se dovesse presentarsi l’occasione … >> disse, ansimando. Poi portò la mano destra alla cintola e prese un sacchetto. << Sono rimasti solo cinque fagioli … >> continuò, prendendone due, uno lo mangiò, recuperando all’istante tutte le sue forze, e l’altro lo porse a Dan.
    << Cos’è questa cosa?>> chiese il ragazzo, incredulo, osservando nel palmo della sua mano il fagiolo.
    << Quella cosa ti salverà la vita, conservalo in caso di assoluta necessità>> rispose Duke, ormai tornato al pieno delle sue capacità.
    << Bene … credo che ora siamo pronti per andare – esordì Duke, dopo qualche istante di silenzio – aggrappati al mio braccio, e non lo lasciare>> concluse, porgendo il braccio sinistro. Dan lo prese e subito dopo le fiamme avvolsero i due. Quando le fiamme svanirono i due erano di fronte all’entrata della Torre Oscura.
    Dan prese la spada dalla sua schiena, e Duke evocò il Keyblade, presto sarebbe cominciata una lunga e difficile battaglia. I due si scambiarono un cenno di intesa e si fiondarono dentro. Subito apparvero i primi Heartless posti a guardia della Torre, erano numerosi, alcuni molto piccoli, simili a delle ombre, altri estremamente grossi, anzi, dei veri e propri ciccioni. Lavorando insieme, Duke e Dan si sbarazzarono facilmente dei pesci piccoli, anche se questi ogni tanto risultavano imprevedibili, dato che aderivano al terreno diventando vere e proprie ombre, sbucando alle spalle dei due ragazzi.
    << E ora come ci sbarazziamo di questi?>> chiese Dan, di fronte agli Heartless ciccioni, aveva provato ad attaccali, ma il suo fendente era stato respinto, lasciandolo senza parole, proprio dal pancione dei nemici.
    << Li attacchiamo alle spalle no?>> Duke rispose con semplicità e con un balzo riuscì a saltare quei mostri e a colpirli con un potentissimo fendente alla schiena, uccidendoli. << Andiamo avanti adesso!>> continuò, per niente affaticato, anzi, piuttosto divertito. Rinfrancato, Dan seguì prontamente il suo maestro. Corsero a lungo, fino a raggiungere una sala.
    << Di qui non si passa>> disse una voce. << Eccolo!>> esclamò Dan, indicando un Metal Cooler, davanti a loro. << Siete spacciati>> continuò un secondo Metal Cooler, alle spalle di Duke.
    << Dannazione … >> mormorò Dan.
    << Tranquillo, ti ho dato energia a sufficienza per batterlo, e te ne avanzerà per darmi una mano forse>> Duke si era voltato, ora i due si trovavano di fronte ai loro avversari, fianco a fianco. Un lampo scintillò negli occhi rosso accesi di Duke, e i due cominciarono a combattere. Dan non parve in difficoltà, anzi, riusciva a mettere in crisi il suo avversario con apparente semplicità, con potenti fendenti mutilava Cooler, e non gli permetteva di rigenerarsi.
    Nello stesso tempo Duke stava letteralmente schiacciando il suo avversario, nettamente più veloce e forte, il ragazzo colpiva Cooler in ogni punto, non permettendogli di reagire. Poi, quasi contemporaneamente i due caricarono l’Aura, fecero un balzo all’indietro e …
    << KA – ME – HA – ME – HA!!!!>> urlò Duke, lanciando il violentissimo fascio rosso polverizzando nuovamente Cooler. Dan invece si concentrò molto, nella mano destra generò una potentissima Light Bomb, e poi ne creò una seconda nella sinistra. Unì le due sfere mettendosi nella stessa posizione che Duke assumeva per la Kamehameha, e lanciò il colpo, polverizzando Cooler. Duke si illuminò.
    << Sai … non avevo mai pensato ad una cosa del genere!!!>> disse estasiato.
    << Ehehehehe!>> si limitò a sghignazzare Dan, strofinandosi il naso con l’indice sinistro, stringendo nella mano destra la pesante spada.
    La pausa durò veramente poco … a frotte altri Metal Cooler fecero irruzione.
    << Oh diamine!!>> disse Dan, recuperando le forze. Duke parve però un po’ più teso, che fosse giunta la fine? Erano circondati da centinaia di Metal Cooler, non avevano speranze di fuga, se non il trasporto di fuoco che utilizzava Duke per spostarsi rapidamente ma << Ce ne sono troppi … non avrei il tempo materiale per trasportarci fuori>> mormorò.
    << Cosa facciamo adesso Maestro?>> anche Dan adesso si stava preoccupando, non avevano vie di fuga.
    << Credo … che siamo giunti al capolinea amico mio … - cominciò Duke, sorridendo a malapena – è stato un onore combattere al tuo fianco>> concluse.
    << È stato anche per me un onore, Maestro>> rispose Dan, con la stessa espressione ed emozione. Se dovevano perire, lo avrebbero fatto portandosi dietro quanti più Metal Cooler possibile.
    << NYAAAAHHH!!!>> urlarono, gettandosi assieme nella mischia. I due, fianco a fianco, resistettero per poco più di cinque minuti, prima di accasciarsi al suolo, stremati. Non vennero uccisi, ma imprigionati.
    << Presto portateli nell’MCP>> ordinava un Metal Cooler agli altri. I mostri si diressero in una sala proprio di fronte a quella dove era avvenuto lo scontro e, tramite un passaggio segreto, raggiunsero il computer centrale, quello dove risiedeva l’MCP e la mente originale di Cooler.
    << Perché immetterli qui dentro … rischieremmo tutti di morire>> disse un altro Metal Cooler.
    << La Mente ha ordinato questo … evidentemente ha intenzione di inglobarli>> rispose un altro, attivando il computer. I corpi di Duke e Dan, privi di sensi, furono teletrasportati all’interno del Computer. Poco dopo i due, ancora svenuti, si ritrovarono in un secondo salone, ma questa volta erano completamente legati alle pareti, e l’energia dei loro corpi scorreva all’interno dei cavi, venendo poi assorbita dall’MCP, la cui faccia digitale era rappresentata proprio dal volto di Cooler.
    Pian piano però, Duke riprese conoscenza.
    << Dove … dove sono?>> si chiese, guardandosi intorno. Non poteva muoversi, e cercava disperatamente di liberarsi, ma più si muoveva, più i cavi stringevano la loro morsa.
    << Vedo che ti sei svegliato … peccato che non vivrai abbastanza a lungo per poter capire cosa sta succedendo>> disse la voce di Cooler.
    << La mia Aura … scorre nei cavi … stai assorbendo la mia energia!!!>> comprese Duke, cercando sempre più di liberarsi, ma inutilmente.
    << Hai un’Aura smisurata in corpo … che prelibatezza>> continuò Cooler, succhiandogli via tutta l’energia. Duke si sentiva debole, secondo dopo secondo, presto sarebbe morto, fu allora che scattò una scintilla, scintilla molto preziosa.
    << Non mi avrai … non mi avrai MAI!!!>> urlò Duke, svegliando anche Dan. Il giovane poté osservare come Duke perdesse il controllo. Il corpo cominciò a prendere fuoco, spuntarono un paio di enormi ali, una coda, e infine, una testa di uccello. La trasformazione era completa, adesso aveva le sembianze di una vera e propria Fenice. Dan rimase sbalordito.
    << Che cosa?>> anche Cooler fu sorpreso. Duke si liberò facilmente dei cavi, la sua mente non era per niente lucida, anzi, era guidata dalla rabbia, aveva perso del tutto il lume della ragione. Spietato si diresse verso Cooler, librandosi in volo, forte delle sue potenti ali fiammeggianti. Alcuni Heartless robotici, chiamati da un Cooler nuovamente terrorizzato, cercarono di far fronte alla minaccia, ma inutilmente, questi venivano sciolti al minimo contatto con Duke. Nulla poteva fermarlo, il Keyblade, che si era materializzato all’improvviso, si era quasi del tutto fuso con la mano destra.
    << M – maestro … >> Dan cadde pesantemente al suolo, molto indebolito, riusciva a malapena a muovere un braccio, con quello riuscì con fatica a prendere il fagiolo datogli da Duke e lo mangiò. Subito recuperò tutte le energie e scattò in piedi, non aveva la sua spada, avrebbe dovuto combattere usando la sua Aura. Ma non ce n’era bisogno. Duke stava sciogliendo tutti gli Heartless che apparivano, avanzando verso Cooler. Gli occhi persi nel vuoto, le ali fiammeggianti sbattevano con eleganza e tutto il corpo era in fiamme. Spietato combatté con Cooler, sempre se si potesse definire quella una battaglia. Il giovane, completamente fuori controllo, colpiva Cooler con violenza inaudita, ogni volta che lo toccava disintegrava una parte del suo corpo, il nemico non riusciva a difendersi, utilizzava i cavi per frenarlo, ma questi venivano sciolti al minimo contatto. Era finita. Pochi minuti dopo, Cooler venne distrutto dai pesantissimi colpi di Duke. Ma la sua furia distruttrice non si placò. Si voltò quasi subito individuando Dan. Veloce si librò verso di lui, levando la mano destra dove vi era fuso il Keyblade, pronto a tranciare in due il suo allievo.
    << MAESTRO!>> urlò il ragazzo, cercando di farlo rinsavire. Non funzionò. Dan però non demorse, anzi, continuò a chiamare il suo maestro a gran voce. Quando Duke fu praticamente ad un passo da lui, recuperò conoscenza. Gli occhi rossi ritornarono a brillare, il Keyblade si separò dalla mano destra, ancora levata, pronta a colpire il povero Dan. Le fiamme si spensero lentamente, dopo un paio di minuti però, anche l’ultima fiammella della coda spirò.
    << D – dan … >> balbettò, facendo un passo indietro, lasciando cadere il Keyblade per terra, questo tintinnò vigorosamente. Il Custode si sedette per terra, portandosi una mano sulla testa.
    << Cosa ho fatto?>> chiese, a bassa voce.
    << Bé … hai appena salvato la vita a tutti quanti … >> rispose Dan.
    Nello stesso momento, nel mondo reale, Fannie, Reg e Fred erano stati attaccati da un gruppetto di Metal Cooler. Erano in nettissima difficoltà, presto sarebbero stati annientati, ma qualcosa bloccò i mostri. In quell’istante, infatti, Duke aveva distrutto il Cooler originale e tutte le copie si erano fermate di botto e poi esplosero.
    << C – ce l’hanno fatta!>> disse piano Fannie, sorridendo. Anche Reg e Fred, prima molto tesi, assunsero un espressione più serena, finalmente, si poteva dire:<< È finita!>> come urlò, per liberarsi, Fred, levando le braccia al cielo, correndo fuori. Reg e Fannie risero di gusto a quella scena, e avrebbero potuto riprendere a sorridere, il cielo da quel giorno, poteva tornare ad essere azzurro.
    << Ora dobbiamo uscire da qui>> disse Dan, appoggiando una mano sulla spalla di Duke, scuotendolo.
    << Si … >> rispose debolmente, alzandosi. I due cominciarono a guardarsi intorno, una via d’uscita c’era, ma parecchio lontana, la stanza era enorme, e probabilmente non sarebbe stato facile arrivare lì.
    << Dan … dobbiamo correre!>> disse ad un certo punto Duke al compagno. Dan annuì e i due scattarono prontamente. Come previsto, scattarono alcune trappole, laser venivano sparati a destra e a sinistra, uno sfiorò Duke alla schiena, e il giovane accelerò tantissimo, mentre Dan, più veloce, era quasi arrivato.
    << Dan … OCCHIO!>> urlò Duke, cercando di accelerare il più possibile. Un laser aveva colpito Dan. Il ragazzo crollò all’istante a terra, gravemente ferito. Duke lo raggiunse e lo trascinò fuori. La zona era tranquilla, ma se ci fossero state altre trappole, cosa avrebbero potuto fare?
    << Oh dannazione!>> disse il Custode, evocando il Keyblade. Prontamente curò il povero Daniel disteso a terra, tremante. << Heal>> mormorò, e un fascio verde investì Daniel, curandolo. Il giovane si alzò a fatica, ma stava bene.
    << Oh porca … - disse, sfiorandosi il braccio sinistro con la mano destra – me la sono vista brutta>> concluse, con un mezzo sorriso, molto spento.
    Nella nuova sala in cui si trovavano, vi era un computer. << Ehi!>> disse Dan, avvicinandosi.
    Dal nulla sbucarono alcuni Heartless e Dan si mise in posizione. << Diamine>> mormorò il ragazzo, era disarmato e non poteva di certo utilizzare la Light Bomb lì dentro. Duke lesto si gettò nella mischia e menò fendenti a destra e a sinistra, distruggendo gli Heartless cibernetici che erano apparsi.
    << Presto Dan, vedi cosa fare con quel computer!!>> disse Duke, coprendo il ragazzo dagli attacchi dei nemici. Dan annuì e si fiondò alla piattaforma. Cercò di capire come far funzionare il computer, ma la macchina non si avviava. << Oh rabbia!>> disse, tirando un pugno al computer. Con sua sorpresa, lo schermo si accese, adesso la macchina era operativa.
    << Fa che funzioni, fa che funzioni, fa che funzioni, fa che funzioni … >> Dan stava imprecando, non riusciva a capire come farli ritornare a casa. Si stava nuovamente arrabbiando. Duke intanto aveva finito con gli Heartless, ce l’aveva fatta.
    << Dan!>> disse, avvicinandosi all’allievo.
    << Uffa, come funziona questo coso!>> disse, tirando nuovamente un pugno al computer. Un raggio li investì entrambi, e i due furono teletrasportati.
    Riapparvero oltre un altro computer, ma questa volta, erano all’interno della sala nascosta della Torre Oscura.
    << Che fortuna … >> disse Dan, sospirando.
    << Puoi dirlo forte … >> continuò Duke, stramazzando al suolo, stanchissimo.
    << Credo che possiamo tornare a casa>> replicò Dan, dandogli una mano a rialzarsi. Duke annuì e Dan si aggrappò nuovamente al suo braccio, quando le fiamme lo avvolsero.
    Pochi istanti dopo, erano finalmente a casa. Il sole splendeva, non c’era neanche una nuvola. I due entrarono in casa, e accaddero parecchie cose in un istante. Fannie abbracciò i due molto forte, tutta contenta, insieme a Reg e Fred, che quasi piangevano per la felicità tutti quanti posi si strinsero in un forte abbraccio di gruppo.
    << Ehi un momento! – esclamò Dan – e la mia spada?>> chiese a Duke. Il Custode della Chiave non sapeva come rispondere a quella domanda.
    << Forse – azzardò – è alla Torre, bisognerà controllare>> concluse con un sorriso. Dan non parve molto convinto, ma era un giorno di festa, e dovevano festeggiare.
    Ma Duke si allontanò, uscendo di casa.
    << Ehi!>> Dan lo raggiunse poco dopo.
    << Oh Dan … ciao>> disse pensieroso Duke.
    << Già te ne vai?>> gli chiese il giovane amico.
    << C’è una cosa che devo fare … hai visto come ho perso il controllo … conosco un posto dove forse potrei … imparare a controllarmi … >> disse, guardando il cielo. “ Gohan … chissà come stai … “ pensò.
    << Prima che tu vada, voglio sapere una cosa – riprese Dan – come cavolo hai fatto a … tagliarti i capelli?>> chiese, molto curioso.
    << Non so rispondere bene … ma volevo i capelli corti e sono andato in bagno … poi è successa una cosa strana … hanno preso fuoco e … potevo assemblarli come volevo e … bè, eccomi qui!>> rispose con tutta sincerità Duke. Dan sorrise, e poi si allontanò, salutandolo.
    << Ehi Dan! – urlò – alcuni miei capelli sono ancora nel bagno, credo che puoi … ecco, potresti fonderli alla spada!>> concluse, a piena voce.
    << Ci penserò su … anche se non so a cosa possano servire!>> rispose Dan da lontano. I due si salutarono ancora.
    Era stata una battaglia molto dura, aveva visto in faccia la morte per la prima volta, e non sarebbe mai più dovuto succedere. Si concentrò molto sul Monte Paoz, doveva tornare lì e allenarsi nella Stanza dello Spirito e del Tempo, doveva imparare a gestire quel potere straordinario che gli faceva perdere il controllo … doveva in qualche modo … controllare la Fenice a suo piacimento, magari addirittura inglobarla al suo potere … doveva solo apprendere.
    Stava per andarsene quando lo raggiunse, a tutta velocità, Fannie.
    << Ehi … cosa c’è?>> chiese Duke alla ragazza, piegata sulle ginocchia per la corsa.
    << Perché … te … ne vai?>> chiese affannosamente.
    << Devo fare una cosa importante … non posso restare>> disse, alzando lo sguardo.
    << Tornerai?>> gli chiese Fannie.
    << Si … tornerò il prima possibile, magari con un amico, ma ora, devo proprio andare, a presto!>> disse, sorridendo, e le fiamme lo avvolsero.
     
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