Racconto Anormale di Natale

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  1. falcediluna
     
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    Titolo: Racconto Anormale di Natale
    Autore: falcediluna
    Fandom: nessuno
    Rating: O
    Warning: omossessualità
    Pairing: nessuno
    Trama: il giorno di natale non è sempre il giorno più bello dell'anno
    Note: fanfic che ha partecipato al contest di natale. Volevo semplicemente conoscere i pareri di altri utenti

    “Natale è il giorno più bello dell’anno perché tutti sono più buoni”

    Falso

    Una bugia detta dai miei genitori per farmi credere, che almeno un giorno dell’anno tutte le persone sono buone e che non esiste malvagità.

    Falso

    Il giorno di Natale dell’anno precedente, mentre io venivo picchiato, vedevo il mio miglior amico, compagno e amante violentato dal capo del branco. Ci hanno abbandonato come spazzatura dentro a un magazzino abbandonato e forse saremo morti, ma un vagabondo che usava quel posto come casa ha chiamato aiuto tramite il mio cellulare.

    Aggrediti e torturati perché per loro siamo mostri e non esseri umani

    Dopo un anno leggo ancora negli occhi della persona che amo quella tremenda paura e la vergogna dello sporco che non può essere lavata dalla semplice acqua. Lo vedo anche nei piccoli gesti quotidiani, quando ci baciamo, ma soprattutto durante la notte quando vengo svegliato dalle grida dei suoi incubi.

    Oggi il giorno di Natale e comincia ad avanzare lentamente la sera. Ho una commissione da sbrigare prima di tornare a casa.



    “Impara figlio mio a perdonare anche il torto più grave perché non sarà la tua personale giustizia a dare la giusta punizione a chi ti fa torto”

    Oggi tradisco una delle lezioni più importanti che mio padre mi ha dato sulla vita.

    Non voglio aspettare una giustizia lenta che non regala pace alle vittime.

    Comincio a versare la benzina lungo il magazzino abbandonato gettando ogni tanto un sguardo a quella massa rannicchiata in un angolo dell’edificio.

    “Il sentimento del perdono è quello più difficile da apprendere nel cammino della vita di un uomo”

    Vero

    Il perdono questa parola che nel giorno più bello dell’anno diventa sconosciuta nel mio cervello e ho finito di versare la benzina.

    Lascio cadere il fiammifero sulla benzina e il fuoco diventa protagonista del vecchio magazzino.



    “Esistono due tipi di cicatrici: quelle che vedi sulla pelle e quelle dentro la tua anima”

    Le cicatrici sulla pelle svaniscono con il passare del tempo, ma quelle dentro all’anima rimangono per sempre sconvolgendo l’esistenza delle persone come un catastrofe naturale. Le tue cicatrici sono più profonde e ti impediscono di muoverti come prima nella tua vita e viverla al meglio.

    Non Posso permettere che ti trasformi in una forma di vita senza speranza e senza sogni.

    Non Posso permettere che ogni anno della tua vita sia una foglia secca d’autunno.

    Non Posso permettere che tu viva la notte con gli incubi perché meriti di sognare.

    Qualcuno può impedirmi di raggiungere questo obbiettivo? Chi? CHI? Io non mi fermo e voglio fermarmi perché tutti abbiamo il diritto di vivere le nostre vite al meglio e ho il diritto di regalare questo alla persona che amo.

    Per quanto la vita possa prendermi a calci me e il mio compagno sono adesso pronto ad alzarmi in piedi e ritornare a vivere con la speranza, che dopo un giorno cattivo e senza colore, c’è un giorno buono fatto di mille colori.

    Diventerò il suo appoggio fino al primo giorno fatto di mille colori

    Alzò lo sguardo verso l’alto, le nuvole che hanno coperto tutto il giorno il cielo hanno lasciato un piccolo spazio alla notte e riesco a vedere delle piccole stelle.

    Abbasso lo sguardo e noto che la strada è affollata di persone che tornano a casa dopo il pranzo natalizio con la famiglia o vanno a trovare vecchi amici per consegnare loro i regali e gli auguri. I bambini hanno la gioia nei loro volti, dopo che Babbo Natale aveva esaudito il loro desiderio e le decorazioni natalizie aumentavano il senso di gioia e di festa.

    Tranne noi e chi soffre in questo mondo malvagio

    Devo sbrigarmi a tornare a casa o lui comincerà ad avere gli attacchi di panico quando non vide arrivare a casa puntuale.



    La casa è completamente al buio illuminata solo da delle candele rosse che sprigionavano un profumo rilassante e alla radio suonava uno dei nostri brani preferiti “La Cura” di Franco Battiato.



    Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
    dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
    Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
    dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
    Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
    dalle ossessioni delle tue manie.
    Supererò le correnti gravitazionali,
    lo spazio e la luce
    per non farti invecchiare.
    E guarirai da tutte le malattie,
    perché sei un essere speciale,
    ed io, avrò cura di te.


    Prometto di cercare di mantenere questa promessa, mentre ti stringo forte tra le miei braccia e ci lasciamo cullare dalla canzone. Ti sussurro nell’orecchio, mentre ti accarezzo i capelli:<< Perché sei un essere speciale ed io, avrò cura di te.>>. Ripeto due volte quelle parole per sottolineare ciò che sei per me e la mia promessa.

    Ti bacio delicatamente sulle labbra e nonostante la poca luce delle lampade accese riesco a guardarti negli occhi e dopo il mio sguardo cadde sulle tue labbra, volendo ancora baciarti. Trattengo a stento un grido di gioia: sulle tue labbra c’è un sorriso sincero e nei tuoi occhi c’è la felicità non accompagnata dall’angoscia, dal dolore o dalla vergogna.

    E’ il più bel regalo di Natale della mia vita

    Lo bacio di nuovo sulle labbra e penso a una frase detta dai miei ragioni:

    “ Dalla cenere del passato rinasce a volte un futuro buono”

    La cenere è stata ora creata dal fuoco e la speranza dentro il mio cuore mi dice che è possibile creare un futuro migliore.



    Note dell’autrice: Questa fanfic non è ispirato a un fatto reale, ma è solo fantasia. Seguendo i telegiornali a volte ciò che scrivi cambia influenzato dagli eventi della società ci pone davanti agli occhi attraverso quello che definisco la "finestra del mondo". Ho deciso di ambientarlo il giorno del Natale perché non è un giorno di tregua dalla malvagità umana. Dedico a tutte quelle persone che soffrono a causa della stupidità e della malvagità dell'uomo e spero che riescono a trovare un giorno di mille colori.

    La strofa e il ritornello sono della canzone “La Cura” di Franco Battiato
     
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  2. Chloe
     
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    :sobad: :sobad: È *sniff* bellissima!! :sobad: :sobad:

    No, dai, adesso sul serio. E’ davvero bellissima, stupefacente, nella mia vita non riuscirei mai a scrivere una cosa del genere e sottolineo mai

    È stupenda, soprattutto perché di solito non mi piacciono cose del genere (io preferisco fantasy, non cose concrete dei giorni nostri anche se inventate) quindi, visto che come storia mi ha interessato tantissimo, è davvero grandiosa...

    SPOILER (click to view)
    Spero di aver espresso bene il concetto che mi piace tantissimo

     
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  3. falcediluna
     
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    grazie mille :shy:
     
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2 replies since 15/2/2011, 19:43   94 views
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