Sillogismo

[Star Trek: The Original Series] One Shot Comico-Demenziale

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  1. Nemeryal
     
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    Autore: Nemeryal
    Fandom: Star Trek: The Original Series
    Titolo: Sillogismo
    Genere: Comico, Demenziale.
    Personaggi: Spock, James T. Kirk, Leonard “Bones” McCoy
    Avvertimenti: OneShot
    Note: Una fiction Natalizia XD
    Ringraziamenti e Dedica: a Solanya, a Pimplemi_chan e tutti gli utenti del Forum! Auguri! (Anche se in anticipo!)



    Sillogismo




    Sillogismo: tipo di ragionamento deduttivo formale tale che, date
    Due preposizioni, le premesse, ne segua di necessità una terza,
    la conclusione.

    (Dizionario della Lingua Italiana, Zanichelli)







    L’odore dolciastro dei bastoncini di zucchero aveva oramai raggiunto il limite sopportabile e gli esserini verdi e strepitanti che saltellavano sotto di lui, emettendo risolini e gridolini gioiosi, stavano riuscendo nell’impresa di farlo uscire dai suoi logici e vulcanianici gangheri.
    Persino il suo lato razionale gli stava sussurrando maligno all’orecchio che strappare le loro linguette rosse una ad una non sarebbe stata un’idea così cattiva, in fondo. Inutile dire che la sua parte Umana si trovava oltremodo d’accordo e stava già affilando gli artigli.
    E, certamente, non aiutavano il Capitano, che si teneva la pancia per il troppo ridere, o il dottor McCoy, che soffocava il suo divertimento in una tazza di cioccolata calda.
    -Fratellofratellofratellofratellofratellofratello!- pigolavano le creaturine, tirandogli la divisa, saltellando e danzando, lanciando candidi per la stanza luccicante e intonando stonate canzonette sul bianco Natal.
    Surak, stava per dare di matto..quando aveva cercato di appellarsi al Kolhinar, aveva avuto una visione personificata della disciplina mentale che inarcava un sopracciglio, gli chiedeva “Scherzi, vero?” e poi se ne andava, ridendo come un’idiota.
    -Signori- tentò Spock, schiarendosi la gola con fare eloquente –Potreste dire a questi..a questi alieni che non sono il loro fratello perduto?-
    A quelle parole Jim si ribaltò sulla sedia, comportamento assai poco decoroso per un Capitano della sua levatura, e cominciò a pestare i pugni a terra; Bones sputò un po’ di cioccolata e rischiò seriamente di strozzarsi, non fosse stato per uno di quegli esserini dalle orecchie a punta, giunto all’istante per dargli dei colpetti gentili sulla spalla.
    -No, davvero- ricominciò il Vulcaniano –Loro non mi credono, ma forse voi potreste..-
    -No, no, no, no, Spock!- ansimò il dottore, fra le risate, gli angoli della bocca macchiati di scuro –Non potrei mai ferire l’animo di queste creaturine!-
    -Ma io non sono il loro fratello perduto- ribadì il Primo Ufficiale, scostandosi con nonchalance quel tanto che bastava perché l’esserino zompato verso di lui con tutta l’intenzione di abbracciarlo finisse col naso contro una delle macchine per fabbricare i regali –Non c’è nulla in me che possa far pensare il contrario-
    -Au contraire!- continuò il medico, dando uno sfoggio delle sue conoscenze linguistiche –A rigor di logica, anche io sono propenso a pensarla allo stesso modo-
    -Starete scherzando, spero-
    -Mais non, Spock! La tua stessa logica te lo dimostra- e si schiarì la gola, alzandosi dalla sedia di canditi e sistemandosi un finto nodo alla cravatta inesistente –Ma vedo che non mi credi! Arriviamoci insieme, d’accordo?-
    -Come volete- acconsentì il Vulcaniano, sentendo un brivido correre lungo la schiena.
    -I Vulcaniani hanno la pelle verde, giusto fin qui?-
    -Giusto-
    -E hanno le orecchie a punta, dico bene?-
    -Benissimo, ma non capisco..-
    Bones lo zittì alzando una mano
    -Ora, mettiamo insieme queste informazioni coi dati raccolti circa queste adorabili creaturine e adottiamo il sistema logico e aristotelico del sillogismo..Zuccherocirro!- chiamò e un esserino dagli occhioni neri avanzò saltellando –Portami una lavagnetta ed un gesso, per favore-
    Zuccherocirro annuì e fu di ritorno in pochi istanti con una lavagna di bon bon ed un gessetto gommoso dal cuore di marmellata.
    Il dottore annuì e cominciò a scrivere:



    I Vulcaniani hanno la pelle verde e le orecchie a punta.
    Spock ha la pelle verde e le orecchie a punta.
    Spock è un Vulcaniano.





    -Il mio ragionamento è abbastanza logico fino a qui?-
    -Inoppugnabile- annuì il Vulcaniano, ma il suo personalissimo allarme che lo avvertiva del sadismo del medico implose. Spock non poté che catalogare il fatto come un brutto, bruttissimo presagio.
    L’uomo ghignò e continuò a scrivere.



    Spock ha la pelle verde e le orecchie a punta.
    Gli Elfi di Babbo Natale hanno la pelle verde e le orecchie a punta

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    Kirk emerse con un rantolo improvviso per riprendere fiato, lesse il primo sillogismo, le premesse del secondo, ne capì il senso, sgranò gli occhi e sprofondò di nuovo nel suo personale abisso di follia.
    -Dottore, io non..-
    Spock si bloccò.
    Oh no. Oh no. Oh no.
    -Da ciò ne consegue un’unica conclusione possibile- il ghigno di McCoy si fece, se possibile, ancora più ampio.
    Con lentezza esasperante alzò il gesso gommoso e cominciò a tracciare le lettere che avrebbe segnato la sconfitta definitiva del Vulcaniano.
    Spock rimase agghiacciato.
    La logica lo aveva tradito.
    Gli aveva voltato le spalle.
    In quel mondo gommoso, luccicante e festante, lui, Spock, l’Essere Razionale per antonomasia, aveva ingaggiato una lotta demenziale contro la logica non-logica inoppugnabile del dottore. E aveva perso.
    Come un pivellino che non è nemmeno in grado di risolvere delle equazioni di logaritmi irrazionali su parametriche di corpi accelerati che cadono di moto rettilineo uniforme.
    Aveva perso.
    Aveva perso miseramente.



    Spock ha la pelle verde e le orecchie a punta.
    Gli Elfi di Babbo Natale hanno la pelle verde e le orecchie a punta.
    Spock è un Elfo di Babbo Natale.

     
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