Twilight Player
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Anne Rice poteva tranquillamente fermarsi al libro su Marius, senza sfociare in un abominio assoluto con Il vampiro di Blackwood e Blood: il cantico del sangue e saremmo riusciti sicuramente a dormire tranquilli.
A dire il vero, a me è sembrato che Il ladro di corpi, Memnoch il Diavolo, Il Vampiro di Blackwood e Merrick la Strega siano stati scritti giusto per allungare la brodaglia.
Se dovessi stilare una classifica, sarebbe:
1. Armand il Vampiro
2. Scelti dalle Tenebre
3. Intervista col Vampiro
4. Marius il Vampiro
5. La regina dei dannati
6. Memnoch il diavolo
7. Merrick la strega
8. Il vampiro di Blackwood
9. Blood
Armand il vampiro: Che dire, l'ho amato a dir poco. Armand e Marius sono da tempi immemori i miei personaggi preferiti, un approfondimento sulla loro storia ci voleva. Un romanzo stupendo, sopratutto nella prima parte, che si perde un po' nella seconda ma si riprende più o meno bene sul finale. A me è piaciuto un sacco e non riesco a smettere di rileggere di Marius e Armand a Venezia. Divino.
Scelti dalle Tenebre: Bello, bello! Commovente la storia di Lestat, personaggio che non ci era ancora dato conoscere e che siamo riusciti a capire appieno! Secondo me questo libro bastava e avanzava per questo personaggio, senza altri cazzate che sono susseguiti con gli altri libri, ma non importa. Bellissima la storia di Marius, sebbene più corta e meno intensa di quella presente nel libro dedicato a questo personaggio.
Intervista col Vampiro: ottima apertura della saga, qui ci è dato conoscere Louis che, chissà perché, verrà completamente accantonato per il resto della saga. Decisione scomoda e poco piacevole, a parer mio.
Marius il Vampiro: Belli i racconti riguardanti la storia con Armand, deludente il resto, soprattutto la parte di Pandora. Voglio trattenermi da esprimere il mio disappunto con parole volgari e inadeguate, quindi la pianto qui e dico che mi ha delusa.
La regina dei dannati: Orribilmente noioso! Sono pochissime le parti che si salvano, altre non hanno un senso logico! L'ho letto a fatica.
Memnoch il diavolo: Patetico, bello lo stile, buono Lestat, pessima a mio parere la trama. L'egocentrismo di questo personaggio con il proseguire della saga diventa patologico, sembra quasi sopravvivi solo se è al centro dell'attenzione e se si mette in mezzo ai casini più disparati. Bah.
Merrick la strega: Non. Fatemi. Commentare.
Il vampiro di Blackwood: E qua inizia a farsi sentire la follia della Rice, non mi è piaciuto, per nulla o_o. Ci sono così tanti personaggi su cui è stato detto poco e niente, perché inserirne nuovi? Perché lasciare a metà altre cose? Perché? D:
Blood: dall'inglese, Sangue. Dov'è il sangue in questo libro non lo so. Quasi blasfemo, com personaggi assurdi e un Lestat irriconoscibile che sogna di parlare con Giovanni Paolo II e di diventare Santo. La creatura perversa e viziata è sparita, c'è solo un ragazzo immortale innamorato di un nuovo personaggio random che si è innamorato improvvisamente della religione. Assurdo. Da quando le è morto il marito alla Rice deve essere esploso il cervello. Non so nemmeno come commentare D:
Sono nervosa, amareggiata, in un certo senso mi sento anche tradita da questa autrice che consideravo quella più vicina ai miei gusti! Non posso credere la saga sia finita in modo così squallido, ma spero non scriva più nient'altro. Ci mancherebbe solo che Armand decidesse di farsi suora e Marius di unirsi al coro dei chirichetti. Patetico.
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