Metal Gear Raiden - The Erased Snake

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  1. ciel
     
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    Atto II – New World, New Truth

    “Questo è interessante...” commentò una donna dopo aver sentito il racconto di Raiden. Era seduta di fronte a lui, mettendo in mostra le lunghe gambe incrociate. Vestiva una gonna e un maglioncino sotto il camice bianco col simbolo della FOX. I lunghi capelli bruni erano raccolti dietro la schiena, mettendo in evidenza i lineamenti delicati e fanciulleschi; gli occhi marroni osservavano Jack attraverso le lenti dei suoi occhiali, studiandolo attentamente.
    Vicino a lei c'era un'altra ragazza, più giovane almeno di un decina d'anni. Nonostante la sua collega era decisamente bella, questa sembrava più aggraziata e dolce. Sotto il camice bianco della FOX che indossava anche lei, la ragazza portava una t-shirt rosa e nera, un paio di pantaloncini neri e dei sandali rosa. Portava anche lei un paio d'occhiali, rosa pure quelli, e i capelli castani chiari erano raccolti in un chignon.
    Spostò i suoi occhi violacei verso la collega e chiese: “Pensi davvero che provenga da un'altra timeline, Naomi?”
    Naomi Hunter, l'altra scienziata, rispose: “Non saprei Emma... dovremmo verificare”.
    “Pensate di riuscirci?” chiese Otacon alle due.
    “Ovvio” gli rispose la sorella. “Per verificare la sua esistenza ci basterà un esame del DNA e una scansione delle sue onde cerebrali”.
    Raiden guardò fuori dalla finestra. La base new yorkese di FOX era un grattacielo che si estendeva in cielo per una sessantina di piani. Da lì poteva scorgere il porto e buona parte della città, ancora intatti e non invasi dall'Arsenal Gear... l'unica cosa che poteva sollevarlo un poco.
    “Vi ringrazio” disse infine il biondo tornando con lo sguardo verso le due donne.
    “Aspetta a ringraziarci” proseguì Naomi. “Perché se scopriamo che è tutta una finzione, ti faccio mettere dietro le sbarre da mio fratello”.
    Jack deglutì. La cosa si faceva sempre più intrigante.
    “Penso che stia raccontano la verità” intervenne Rose. “Anche se non ne capisco il motivo, voglio fidarmi di lui”.
    Raiden sorrise. “Grazie”.
    Emma e Hal si scambiarono un'occhiata divertita, poi la ragazza disse: “E' meglio cominciare subito, così mio fratello può sbrigare le pratiche”.
    “Come sempre, odi le scartoffie”.
    La giovane fece un ghigno divertito e afferrò da un pacco una siringa ancora incartata. “Siediti qui” disse all'agente di FOXHOUND indicando una sedia. “E tirati su una manica, faremo subito l'esame del DNA”.
    Raiden obbedì e si mise a sedere. Si tirò su la manica destra e poggiò il braccio sul tavolo. Mentre Emma stringeva un laccio emostatico intorno all'arto del ragazzo, Naomi prese uno strano radar a forma di torcia e lo passò più volte davanti e sopra la testa di Jack.
    “E' un misuratore di onde celebrali” lo rassicurò lei. Dopo qualche giro si spostò davanti a un computer e lo inserì in una presa, connettendolo al pc. “Ci vorrà un po' per esaminare i dati”.
    “Anche per me” spiegò Emma mentre prelevava il sangue dal braccio. “Mentre aspettiamo, parlaci del mondo da dove vieni. Ci conosci tutti, come siamo lì?”
    “Non sono sicuro che sia una buona idea” intervenne Hal, ma la sorella lo ignorò e chiese: “Mio fratello è sempre così apprensivo anche da te?”
    Jack ridacchiò. “Sì. E tu invece sei più timorosa... anzi, da dove vengo io non siete così in buoni rapporti”.
    Emma alzò lo sguardo, sorpresa. Esisteva un mondo in cui lei e suo fratello erano in disaccordo.
    “Solo perché hai ucciso quel Big Boss?”
    “Così sembra... non saprei dirvi il perché, non so come la sua morte possa aver influito sulla vostra famiglia”.
    “Forse mio padre lo conosceva” azzardò Hal. “Mi sembra che prima che io nascessi, verso la metà degli anni '70, abbia conosciuto dei soldati. Forse nel tuo mondo c'era anche lui e deve aver influenzato mio padre in qualche modo”.
    Raiden annuì con il capo. Poteva essere, ma gli sembrò azzardato chiedergli se in quel mondo era ancora vivo... ed era meglio tenersi per sé anche il fatto che Emma era morta a causa sua.
    “Fatto” disse atona Emma togliendo la siringa dal braccio del biondo. Naomi si avvicinò con una garza, del cotone e del disinfettante per chiudere il piccolo buco.
    “Naomi, prima hai detto che hai un fratello. Si chiama per caso Frank Hunter?”
    “Sì. Come lo sai?” chiese sorpresa la donna, forse non del tutto conscia che in quella situazione saperlo era relativo.
    “Hmm, intuito. Cosa fa? Qui, intendo”.
    “E' il comandante in carica della FOX” rispose Naomi. “Per questo prima ti ho detto che poteva farti sbattere in prigione”.
    “Capisco...”
    “Nel tuo mondo, invece?” chiese Emma curiosa.
    Jack aveva letto diversi dossier e rapporti sull'incidente a Shadow Moses, solo per quello lo sapeva. “Beh... è deceduto nel 2005”.
    Alla donna cadde il rotolo di garza dalle mani. “Deceduto?”
    “Sì, però... ehm, nel mio mondo era un agente dell'unità FOXHOUND. Qui non esiste e dovrebbe essere vivo. No?”
    “... sì”.
    Otacon si girò. Quella scena, per quanto drammatica, aveva dell'ironico vissuta così.
    “E... cosa sarebbe FOXHOUND?” chiese Rose cercando di cambiare discorso.
    “Da dove vengo io, la FOX è stata sciolta nel 1970 a causa della dipartita di alcuni membri, a San Hieronymo. Dopodiché, Big Boss assieme a un ex-maggiore della FOX fondarono la FOXHOUND, essenzialmente un'altra unità di agenti segreti” rispose Raiden mostrando il simbolo di una volpe con il coltello in bocca sulla sua tuta.
    “Capisco...” commentò Hal rigirandosi verso il biondo. “E dimmi, per caso quel maggiore si chiamava Zero?”
    “Sì” rispose incredulo l'altro. “Come lo sai?”
    “Qui da noi è successo qualcosa di simile... sempre a San Hieronymo, nel 1970 alcuni membri di FOX si ribellarono, riuscendo a rubare i progetti del Metal Gear. L'unità rischiava di essere sciolta, ma fu l'intervento di The Boss a salvare la situazione: riuscì a distruggere il Metal Gear e il maggiore Zero usò i fondi dello stato per poter riorganizzare la FOX”.
    “Capisco...”
    Il gruppo rimase in silenzio fin quando, poco dopo, un computer emise il suono simile a quello di uno squillo.
    “Sono finite le analisi del DNA” annunciò Emma. Si avvicinò allo schermo e dopo aver dato un'occhiata chiese: “Naomi, cosa dicono le onde celebrali?”
    “La tua stessa cosa temo: nessun risultato trovato”.
    “Allora è vero... lui non dovrebbe esistere qui”.

    “Cosa facciamo?” chiese Rose. “Jack deve tornare a casa sua”.
    “Hmm...” pensò Otacon. “Potremmo usare le nuove IA”.
    - Intelligenze Artificiali... - pensò istintivamente Raiden. Lo aveva già sentito nel Big Shell.
    “Potrebbe funzionare... ma ci vorrà un po' di tempo per impostare GW e JFK”.
    No, Raiden non le aveva solo sentite. Erano proprio loro.
    “Cosa centrano GW e JFK?” chiese il biondo istintivamente.
    “Sono solo delle IA” rispose Hal.
    “Sì, questo lo so. A cosa servono qui?”
    “Per adesso a nulla” rispose Emma. “Sono solo dei mega-computeroni che fanno uso di una nuova tecnologia neuro-cinetica. Sono ancora in fase sperimentale, ma molto potenti”.
    “Oh, capisco...”
    “Come mai tutto questo interessamento?”
    “Beh, nel mio mondo sono IA utilizzate al fine di selezione la sanità mentale”.
    Naomi, Emma, Hal e Rose rimasero tanto allibiti da quell'affermazione che dopo un minuto passato a restare a bocca aperta, scoppiarono a ridere a crepapelle.
    “E chi... e chi mai vorrebbe fare una cosa tanto esagerata?” chiese Naomi ridacchiando.
    “I Patriots...” rispose l'agente di FOXHOUND con un filo di voce.
    Chi?” chiesero in coro.
    “I Patriots. Sono un gruppo di dodici persone e sono i veri governanti di questo mondo. USA, Russia e Cina sono sotto il loro completo controllo e volevano selezionare le persone e le informazioni per mantenere il loro potere”.
    I quattro si fecero seri all'istante e si zittirono. Qualcosa li aveva colpiti, notò Jack.
    “Da come ne parli, ricordano i Filosofi”.
    “Forse sono esistiti anche da te. Proprio come i Patriots, i Filosofi erano un gruppo di persone che agivano all'ombra degli effettivi capi di stato delle potenze mondiali. Però sono stati sciolti durante la guerra fredda, nel 1964”.
    “Nel 1964?” chiese il biondo. “Durante la Missione Virtuosa e l'Operazione Snake Eater?”
    “Esattamente. Quindi son vissuti anche da te”.
    “Credo di sì, a questo punto. Ma nel mio tempo fu proprio Big Boss a compiere la missione, qui chi è stato?”
    “The Boss” rispose Hal dopo un secondo di silenzio.
    “The Boss...” ripeté Raiden. “Prima ne parlavi al maschile. Nel mio mondo era un'eroina leggendaria, che ha tradito gli USA per schierarsi con la Russia. Un suo allievo venne inviato per eliminarla e da allora venne soprannominato Big Boss”.
    Tutti e quattro rimasero nuovamente in silenzio. Solo Emma trovò il coraggio di aprir bocca. “Prima hai detto di esser tornato indietro nel tempo per eliminare Big Boss e prendere il posto di suo figlio, Solid Snake... ma quella missione molto probabilmente è stata il punto di snodo che ha creato il tuo mondo. Modificando il passato, hai creato quest'altro mondo in cui tu non dovresti esistere Jack. Non c'è posto per te qui”.
    “Sì, ora lo so” rispose Raiden chinando il capo. “Me ne sono reso conto quando Rose e Hal non riuscivano a ricordarsi di me...”
    Rosemary assunse un'aria triste. Seppur lo aveva appena conosciuto, nel profondo dell'animo non voleva vederlo soffrire.
    “Cosa può esser successo da cambiare il mio mondo in questo modo?”
    “Essenzialmente, le cause scatenanti dell'operazione Snake Eater furono le stesse” rispose Naomi. “The Boss, l'eroina leggendaria di cui parlavi, è esistita anche da noi. Ma non essendoci il suo allievo è stato mandato qualcun altro, che dopo averla uccisa ne prese il posto e il titolo di The Boss”.
    Jack alzò lo sguardo, interessato.
    “All'epoca, il suo nome in codice era Ocelot”.
    “OCELOT?!” gridò il biondo scattando in piedi.
    “Immagino che tu conosca anche lui” notò Hal.
    “Certo che lo conosco! Quel bastardo ha cercato di uccidermi!”
    “Ucciderti? E qual'era la tua missione?” chiese Rose allibita.
    “Più che una missione, era solo una simulazione voluta dai Patriots. Verso la fine ho scoperto cosa volevano e assieme a Solid Snake e Otacon (quello del mio mondo), abbiamo dovuto distruggere GW e JFK per bloccare i loro piani. E Ocelot era un loro alleato”.
    “The Boss, od Ocelot se preferisci...” cominciò Otacon, “Qui è considerato un eroe a livello mondiale”.
    “Un eroe?” chiese Jack, incredulo. Cascò a sedere sulla sedia, ad occhi sgranati e bocca aperta.
    “In che anno finì la guerra fredda?”
    Il biondo, ancora scosso, si girò verso Hal. Anche se confuso perché non vedeva cosa centrasse in quel momento, rispose: “Nel 1989”.
    “Immaginavo... in questo mondo, l'Operazione Snake Eater è un pezzo molto importante di storia. La guerra nucleare evitata nel 1964 mise fine alla guerra fredda già nel 1974. In Costa Rica ci fu un'operazione di guerriglia che l'esercito degli USA stava per perdere. The Boss aveva lasciato la FOX per tirar su un personale esercito di mercenari che trasmettessero il CQC alle generazioni future, ma venne richiamato in servizio contro la sua volontà. Anche se vinse il conflitto, si ritirò lontano per non combattere più e lascio agli USA tutti i debiti bellici, sommati a quelli della guerra fredda, della corsa alla luna e dello scandalo Watergate. Su consiglio di Zero, il presidente Gerald Ford scese a patti con l'oriente: per poter evitare spese future e rimediare a quelle che già avevamo, lasciammo l'intera Europa in balia del totalitarismo e la guerra fredda giunse al termine con le condizioni amichevoli imposte da Leonid Brežnev, l'allora capo dell'Unione Sovietica”.
    Raiden fissò Otacon per tutto il tempo mentre raccontava. L'assenza di Big Boss, di un solo uomo, aveva scatenato tutto quello?
    “Fondamentalmente, l'aver tarpato le ali ad altri possibili danni e l'esser diventati alleati dell'oriente permise agli Stati Uniti di riprendersi abbastanza in fretta e di sviluppare la tecnologia... e oggi, con cinque anni d'anticipo sulla tabella di marcia, abbiamo creato GW e JFK”.
    L'agente di FOXHOUND abbassò nuovamente lo sguardo. Si alzò in piedi e si poggiò alla scrivania, sospirando.
    “Però... a me cosa interessa sapere tutto questo?” chiese debolmente allo scienziato.
    “Ci arriverò fra poco. Prima devo anche raccontarti come effettivamente si svolse l'Operazione Snake Eater”.
    Il biondo si passò una mano fra i lunghi capelli biondi. Chiuse gli occhi, come per sperare che riaprendoli si sarebbe svegliato da un brutto sogno, ma ciò non accadde.
    “Jack...” lo chiamò Rosemary, avvicinandosi di un paio di passi visibilmente preoccupata.
    Raiden sospirò ancora una volta e poi affermò: “Ti ascolto, Hal...”
    Otacon annuì con la testa e riprese a spiegare: “The Boss non fu l'unico a venir considerato un eroe mondiale dal 1964. Nonostante le divergenze fra USA e URSS, anche Aleksandr Leonovitch Granin, uno scienziato russo, fu riconosciuto dall'America un eroe mondiale perché collaborò con Ocelot”.
    “Collaborò con lui?”
    “Sì. Oltre The Boss, l'eroina leggendaria, l'altro bersaglio di Ocelot era il colonnello Volgin, uno stalinista che aspirava a prendere il controllo dell'URSS. Volgin faceva uso dello Shagohod, un potente carro armato nucleare bipede”.
    “Direi che ricorda il Metal Gear. Almeno, quello che ho visto io”.
    “Anche il nostro. Posso pensare che siano identici... comunque, fu allora che Ocelot incontrò Granin: questo fu l'ideatore del Metal Gear. Segretamente con un suo collega americano, questo aveva sviluppato il primo prototipo del Metal Gear e lo diede a Ocelot per battere lo Shagohod”.
    “Quindi la FOX ne detiene la proprietà per via della co-produzione?”.
    “Non solo per quello” lo interruppe Naomi Hunter. “Granin morì poco dopo, prima che Ocelot potesse concludere la missione. Fu letteralmente massacrato da Volgin e per questo la proprietà passò agli Stati Uniti”.
    “Ora quadra tutto...” commentò Raiden portando le mani al mento.
    “Per quel motivo il presidente Johnson lo proclamò eroe nazionale assieme a Ocelot. Il creatore dello Shagohod invece, Sokolov, venne fatto passare per terrorista internazionale assieme a Volgin. Mentre quest'ultimo però morì durante l'Operazione, Sokolov venne espatriato e giustiziato in America. Fu allora che Ocelot, divenuto The Boss, rese pubblica l'esistenza dei Filosofi, che avevano voluto la guerra fredda. E vennero sciolti”.
    “Ci sono... ma ancora non capisco cosa centri con lo sviluppo tecnologico” disse Jack, che seppur ora riusciva a delineare un perché di quel mondo, ancora non capiva dove volesse arrivare Otacon.
    Rose, Naomi ed Emma si guardarono fra loro, probabilmente aveva già capito. Tutte e tre guardarono Hal e questo, sospirando, rispose: “Nel tuo mondo dev'essere l'esatto contrario: qui, il Metal Gear, dopo essere stato usato nel 1964, venne riutilizzato nel 1970 a San Hieronymo e nel 1974 a Costa Rica. Per aver aiutato ogni volta The Boss, l'eroe di tutto il mondo, a mantenere l'equilibrio fra le nazioni, il Metal Gear viene adesso considerato un simbolo di pace!”
     
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