Shot per lo sclero!

One shot per il suo compleanno.

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  1. mikimpazzita
     
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    Salve a tutti!
    Risorgo dalle tenebre dell'università per postare una one shot scritta per il compleanno della meravigliosa fict "sclero di una notte di mezza estate" scritta dalla Je! Esatto, oggi è il suo secondo compleanno! :3
    In realtà le shot scritte per l'occasione sono 4, ma qui ne posterò solo una. (le altre le trovate sul mio profilo EFP, il link è in firma)
    Senza troppi indugi vi lascio alla lettura!
    *indossa il cappellino e suona la trombetta




    Friendship.

    Andrea stava armeggiando con la radio da almeno cinque minuti. Non riusciva proprio a farlo funzionare quell’aggeggio infernale!
    “Pronto. Qualcuno mi sente? Ehilà? Rispondete, vi prego…” Urlò dentro al microfono.
    “Qui è la Gummiship, sono Paperino. Andrea, sei tu?” Rispose una voce gracchiante.
    “Papero, abbiamo un problema enorme! Mi serve Jessie.” Gridò Andrea, con voce agitata. “E’ questione di vita o di morte!!”
    “Calmati Andrea, Jessie non c’è.” Cercò di tranquillizzarla il mago di corte, con scarsi risultati. “Se mi spieghi cosa succede, probabilmente posso aiutarti io!”
    “No no, questa è un’emergenza vera e propria! Solo Jessie può salvarmi. Ti prego, falla venire sulla terra il prima possibile oppure… Crshhh..”

    Paperino posò il microfono preoccupato. Non aveva capito un gran che, e la comunicazione si era interrotta sul più bello. Decise in ogni modo di andare ad avvisare Jessie, e raccontarle l’accaduto.
    -Tok tok-
    “Avanti!” Rispose la custode, alzandosi dal letto dove stava sdraiata a chiacchierare con Riku.
    “Jessie, ti devo parlare.” Annunciò Paperino, richiamando l’attenzione dei due ragazzi. “Andrea ci ha appena contattato via radio, ed era molto agitata. Dice che sulla terra c’è un pericolo che solo tu puoi combattere, ma la Gummiship non ha rilevato alcuna invasione di Heartless. Comunque era molto agitata, forse è meglio se tu vada a dare un’occhiata.”
    “Certamente!” Rispose la custode, indossando il soprabito nero di tutta fretta.
    “Che succede, ragazzi?” Domandò Demyx, che attratto da quell’improvvisa confusione era andato a controllare insieme all’altro ritornante.
    “Axel, mi devi portare sulla terra!” Proclamò la custode del tramonto. “Andrea è in pericolo!”
    “Cosa?!” Urlò il rosso, entrando nella camera di soppiatto. “Forza, allora non c’è un minuto da perdere!”
    “Jessie, vengo anch’io.” Aggiunse il custode dai capelli argentei. “Potrebbe essere pericoloso!”
    “State attenti, mi raccomando! Se avete bisogno di aiuto, contattateci.” Si raccomandò Paperino, mentre i tre ragazzi attraversavano il varco di luce.

    Lo spettacolo che si parò davanti ai loro occhi era indescrivibile. L’appartamento di Andrea, una volta così in ordine e curato era letteralmente devastato. Fogli di carta giacevano ovunque, libri impilati sostavano vicino alla porta pronti ad affrontare un terribile destino, Schizzo era nascosto nella sua casetta e non intendeva uscire da lì.
    Avanzarono lentamente nell’appartamento con le armi in mano, pronti all’attacco. Le ante erano socchiuse, lasciando entrare solo un filo di luce. La temperatura era elevata, quasi soffocante.
    Aprirono lentamente la porta della cucina, e subito si pentirono di averlo fatto.
    Fogli, calcolatrici, quaderni, libri, matite mangiucchiate, segni di cancellatura ovunque… il panorama era davvero sconcertante.
    “Andrea?” La chiamò timidamente l’amica, che non riusciva a capire cosa stesse succedendo.
    E con uno scatto la ragazza si alzò dalla sedia, riacquistando colore e gioia nel vivere.
    “Jessie, per fortuna che sei arrivata!” Urlò, fiondandosi tra le braccia della custode.
    “Andrea! Ma che succede?” Domandò preoccupata la castana, rispondendo all’abbraccio. I due ragazzi alle sue spalle osservavano scandalizzati la scena.
    “Jessie, mi devi aiutare, sono disperata! Domani c’è la terza prova e io non riesco a risolvere queste maledette disequazioni di secondo grado! Ci ho provato in tutti i modi, ma non ci riesco… Guarda, sono pure andata a recuperare il tuo quaderno ma non so più che fare. Ho chiamato Miryam e anche lei non sa come comportarsi… Je, ci devi aiutare!” E poi si bloccò. “Ma perché mi state guardando così?”
    Jessie, Riku e Axel erano rimasti a bocca aperta. A parte l’aspetto malridotto della ragazza, che aveva indosso una tuta decisamente sformata e i capelli raccolti da troppe mollettone colorate tutte diverse… Non riuscivano a credere che l’emergenza fosse davvero quella!
    “Andrea… Ti rendi conto che mi hai fatto attraversare due galassie per delle disequazioni?!” urlò l’amica, lanciando il Keyblade che si conficcò nella parete. “Noi siamo immersi di impegni, stiamo cercando di salvare il mondo e tu…”
    Si fermò, ci rifletté un secondo e scoppiò a ridere. La sua risata era così contagiosa, che subito i suoi amici scoppiarono a ridere insieme a lei.
    “Sei sempre la solita!” Commentò la custode, quando finalmente riuscì a calmarsi.
    “Riku, Axel… Voi tornate sulla nave, io vi raggiungo appena avrò finito di fare entrare in questa zucca vuota un po’ di matematica!” Annunciò Jessie, mentre Andrea fingeva un broncio arrabbiato.
    “Eh eh eh… In bocca al lupo per domani, piccola!” Disse Axel, schioccando un bacio sulla guancia dell’amata prima di sparire dentro un varco di luce.
    “Sei arrabbiata?” Domandò la bionda all’amica, sedendosi vicino a lei.
    “No, figurati!” Rispose la custode. “Potevi anche dirlo a Paperino che era solo per la matematica, così ci saremmo evitati questa mezz’ora di inferno!”
    “Hai ragione, scusa!” Rispose Andrea, afferrando il quaderno di matematica ed una biro.
    “Dai, ora mettiamoci sotto! Tanto, ci vorranno solo dieci minuti.” Commentò Jessie.

    Stesso giorno, h 23.45
    “Andrea, non è possibile! E’ la centesima volta che ti dico che prima di trovare il minimo comune moltiplicatore dei denominatori devi risolvere tutte le parentesi.” Urlò la castana, ormai stremata.
    “Lo so, ma credevo di aver risolto tutte le operazioni…” Cercò di giustificarsi lei, mentre le occhiaie dovute alla stanchezza e ai numerosi caffè aumentavano.
    “Ora, per l’ultima volta. Cosa devi fare nel caso in cui il delta sia uguale a 0?” Domandò speranzosa, bevendo l’ennesimo bicchiere di Coca Cola sperando che la caffeina facesse effetto.
    “Mmm… Mettere 1 e risolverla così?”
    Jessie cerco di sopprimere ogni imprecazione che si faceva strada nella sua mente.
    “E questo 1 da dove cavolo l’hai tirato fuori?” Domandò, cercando di mantenere l’ultimo briciolo di calma rimasta nel suo corpo.
    “Bhè, non sapevo che altro metterci…” Rispose la bionda, pronta a ricevere la punizione divina.
    Jessie non si arrese. Se era capace di battere Marluxia o di resistere al suo enorme potere, era in grado di insegnare la matematica al una testona come la sua amica!
    “E va bene, ora ripetiamo tutto da capo…”
    E fu così che le due passarono la notte in compagnia, tra urla, squadernate in testa e tanti tanti caffè.

    Quegli amici che hai, e la cui amicizia hai messo alla prova,
    aggrappali alla tua anima con uncini d’acciaio.
    (William Shakespeare)







    Eccoci giunti alla fine! Ovviamente la fict parla dell'amicizia tra me e la Je, perchè la sua fiction ci ha unite sia come scrittrici che come amiche, facendoci passare bellissimi momenti insieme! Spero che vi sia piaciuta, ma soprattutto che sia piaciuta alla Je! Ti voglio bene... <3
     
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    Ora piangIo ç_____ç *salta addosso a mik* Meno male che ci sei tu a festeggiare il compleanno dello sclero, io sono una sconsiderata che ha calcolato male i tempi ç__ç Spero di farcela entro stasera ç___ç
    Comunque, grazie per la sorpresa, mi è piaciuta tantissimo ^^
    Ti voglio bene mik <3
     
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1 replies since 13/7/2010, 16:37   54 views
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