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Aledragon.
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Grazie! =)
Posto l'ottavo capitolo. Per gli altri mi ci vorrà il tempo di rivederli uno per uno, perchè li ho scritti 2 anni fa (adesso sono un po' più brava a scrivere, perciò devo un po' rivedere tutto e etogliere il superfluo!).PARTENZA!
- Capitolo 8° -
Il sole investì la camera attraverso la finestra chiusa.
L'alba del nuovo giorno.
<...Uhm...ehi, sei sveglia?>. Sbadigliò Kairi.
Aprii gli occhi.
<sì>.
Mi alzai a sedere sul letto.
Guardai la mia compagna di stanza, seduta anche lei.
Scoppiammo a ridere nello stesso istante.
La trasformazione di una ragazza che si sveglia dopo una notte di sonno è comica e tragica insieme...
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Dopo esserci lavate e vestite, io e Kairi preparammo gli zaini e bussammo alla porta della camera numero Quattro.
<ehi? Non è che state ancora dormendo?>, li chiamò Kairi.
Bussò ancor più forte.
Riku aprì la porta.
<svegli, svegli! Un po' di pazienza>, sbottò.
Kairi rise.
<allora andiamo?>, dissi.
<io ho finito! Riku, possiamo andare>, si sentì gridare dall'interno della stanza.
Poi Sora raggiunse l'amico alla soglia e si affacciò per salutarci:
<buongiorno! Dormito bene?>.
<dormito e basta...>, risposi.
<in effetti non era il letto più comodo del mondo...>, si lamentò Kairi.
<ragazze... sempre a lamentarsi...>, scherzò Riku.
Io e Kairi lo riempimmo di botte.
Ci dirigemmo tutti e quattro verso la casa di Merlino.
Nella piazzola di fronte c'erano già Pippo, Paperino, Leon, Yuffie e il re.
Ci salutarono da lontano con la mano.
<eccovi! Tra qualche ora si parte>, annunciò re Topolino.
<bene>, assentì Sora.
Poggiammo gli zaini accanto alla porta.
C'era un bel clima mite.
Mi stiracchiai un po'.
<buongiorno a tutti!>, salutarono Aeris e Cid.
Tifa non si era ancora vista.
Merlino uscì dalla porta dietro di noi:
<buondì, giovanotti>.
Leon, Sora e Riku, assieme al re e a Merlino, ripassarono le tappe da percorrere. Si aggiunsero anche Cid, Paperino e Pippo.
<uff!>, sbuffò Yuffie seccata. <basta! Ne avranno parlato per ore!>.
<ragazze, che ne dite di fare un giro?>, propose Kairi. Yuffie annuì convinta.
<ok>, rispondemmo io e Aeris.
Facemmo una lunga, lunghissima passeggiata.
Arrivammo fino alla Crepa di Cristallo e al promontorio, dove Sephiroth e Claud si erano scontrati ed erano scomparsi. Chissà se si trovavano nel LifeStream ...
Lì trovammo Tifa, seduta con le gambe a penzoloni sul vuoto.
Si voltò a guardarci, e poi si mise in piedi, silenziosa.
<ehi, Tifa! Che fai qui tutta sola?>, le chiese Yuffie.
<ciao... Guardo solo il paesaggio qui intorno>, rispose gesticolando nervosamente.
<non avevamo dubbi>, commentò Yuffie.
<...Stai ancora aspettando?>, chiese dopo un po' Aeris, mesta.
<...>. Tifa fece spallucce. <state per partire?>, chiese dopo un po'.
<sì>.
<allora ci salutiamo qui: devo andare>. Poggiò una mano sulla mia spalla. <sii forte>, aggiunse, sorridendomi.
Poi salutò tutte con un gesto della mano e corse via.
<ma... fa sempre così?>, chiese Kairi con la fronte corrucciata.
Yuffie annuì esagerando il movimento.
<sta aspettando ancora Cloud...?>, chiesi, guardando Aeris.
Lei annuì con un sorriso triste e si sedette sul promontorio, come prima Tifa:
<indovinato>.
Io, Yuffie e Kairi ci sedemmo accanto.
La ragazza riprese mesta:
<viene qui tutti i giorni; da quando Cloud è scomparso, non si dà pace. Adesso che i Mondi sono di nuovo connessi, credo voglia viaggiare anche lei. Da sola>.
<per cercarlo>.
La ninja si alzò in piedi:
<bah... qui non c'è niente. Torniamo da Leon?>.
<sì, meglio distrarli un po' dalla missione e trascorrere gli ultimi momenti insieme>, disse Kairi avviandosi verso la Crepa di Cristallo.
Rimasi sola con Aeris.
<e tu?>, le chiesi. <tu non lo cerchi?>.
Aeris alzò lo sguardo, sorpresa dalla domanda. <hm...
Cloud mi ha detto che quando avrebbe cercato la sua luce, sarebbe tornato qui.
Ma non sono io...>, aggiunse chiudendo gli occhi. <...non sono io la sua luce>.
Non seppi cosa dire.
<non lo cercherò. Sarà lui a tornare qui, anche se non per me. Io... non smetterò comunque di volergli bene>. Mi sorrise mesta.
Ci avviammo dietro Kairi e Yuffie, già molto più avanti.
Mi accorsi che Aeris mi osservava.
<che c'è?>, arrossii.
Mi lanciò un'occhiata eloquente.
<ti stai comportando bene...>, disse piano.
<huh?>.
<nei confronti di Sora... e di Kairi>, spiegò.
<loro due sono molto legati>, dissi.
Aeris annuì. <e poi...>, si fermò a metà frase.
<...cosa?>.
Eravamo giunte in cima alle scale del Borgo. I ragazzi stavano discutendo animatamente. Kairi e Yuffie erano già arrivate.
<...Niente. Niente. >, disse guardando da lontano il gruppo. <cerca di fare le scelte giuste>.
<?>.
Non aggiunse altro.
Dopo aver convinto i ragazzi a divertirsi e a dimenticare per un po' la missione, io e Kairi, trascinando con l'entusiasmo anche Paperino e Cid, proponemmo di organizzare un banchetto.
Leon, Yuffie, Aeris e Sora organizzarono un piccolo torneo di combattimento nell'attesa del pranzo.
Rimasi molto sorpresa quando, iniziato a cucinare, Cid sfoderò un voluminoso Ricettario:
<beh? Secondo voi chi è che fa da mangiare a questi ragazzacci scansafatiche!?>.
Riuscii a contribuire senza combinare disastri. Il vero impiastro in cucina si svelò essere Paperino.
Quanto risi! Valeva la pena stare lì in mezzo solamente per guardare Cid in grembiule e cappellino da cuoco con la faccia insozzata di farina...
<il pasto è servito!>, annunciò Paperino agli altri fuori.
Il torneo era stato vinto da Topolino. Conclusi i giochi, il re lanciò in aria una Curaga potentissima, che rigenerò tutto il gruppo dalla stanchezza del combattimento.
L'allegria non abbandonò mai la piccola casa per tutta la durata del banchetto: chi chiacchierava, chi si abbuffava, chi intratteneva con storie avventurose e racconti divertenti.
L'ora della partenza arrivò in fretta.
<il sole è alto>, fece notare re Topolino.
Il chiacchiericcio cessò di colpo.
I raggi del sole di mezzogiorno riscaldavano delicatamente la pelle.
<no...>, si lagnò Yuffie.
<dobbiamo salutarci>, disse Sora con un sospiro.
La tristezza prese il posto dell'allegria.
Ci salutammo tutti, facendoci coraggio a vicenda, giurando di non dimenticarci, confidando nella buona sorte e nella forza della nostra amicizia.
<chi sa se non ci rincontreremo ancora, un giorno>, aveva auspicato Leon salutando Sora. Guardai Merlino: il mago sorrideva mesto, come se quello fosse un addio definitivo. Mi venne un nodo alla gola.
Mentre gli altri membri del gruppo della missione sistemavano zaini e borse sul cerchio magico, Merlino mi chiamò in disparte.
Rimasi in silenzio, in attesa che il mago parlasse.
<quello che stai per affrontare è un viaggio difficile>, esordì gravemente. <ma io sono certo che tu sia in grado di portare a termine il compito. Ora va'. Ma ricorda che non ci vuole soltanto forza fisica e coraggio: chiarisci i tuoi pensieri, concentrati sul vero obbiettivo. Ti troverai a dover scegliere una strada da percorrere: scegli bene, e non tornare indietro>.
Perché mi parla così...?
<non preoccupartene adesso>. sorrise. <non perdere di vista i tuoi obbiettivi e tutto andrà per il meglio>, aggiunse indicandomi il cerchio magico, dove Sora, Riku, Paperino, Pippo, re Topolino e Kairi attendevano.
Mi affrettai a raggiungerli.
Mentre precipitavamo nel vuoto apertosi sotto i nostri piedi, Leon e la compagnia di Radiant Garden ci salutavano con la mano.
"Addio".
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