IL SOGNO PIù BELLO

-Ero circondata da una frotta di Shadows e un ragazzo con una Kayblade li eliminava uno ad uno per liberarmi. Poi s'inginocchiò e mi tese la mano: "Tutto a posto?"-

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  1. Aledragon
     
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    Pubblico anche qualche altro capitolo. Forse la storia non prende molto se non si capisce il filo della trama ...
    Così, dopo l'antefatto, ecco a voi il vero inizio.

    Mi raccomando: commentate!




    SALVATAGGIO
    - Capitolo 4° -





    Non ebbi il tempo di pensare.
    Sora mise le mani dietro la mia schiena per sorreggermi.
    Sarebbe stato persino romantico se non fosse che mi sentivo piuttosto male...
    Dovevo avere un aspetto orribile.
    <ma chi ti ha conciata così!?>, domandò accigliato.
    Arrossii. Non sembrò accorgersene, per fortuna.
    <ce la fai ad alzarti?>, chiese gentile.
    Ce l'aveva con me!
    <..ehm...s-sì ce la faccio, credo>.
    Annuì e mi aiutò a stare in piedi. Il cuore mi scoppiava in petto.
    <ancora!>, esclamò Sora irritato.
    Eravamo circondati da una moltitudine di Shadows.
    Solo allora mi resi conto di dove mi trovavo.
    La città notturna, fortemente illuminata da insegne colorate e lampioni, era desolata e inquietante. Trovarcisi in mezzo e tutta un'altra cosa, ve l'assicuro.
    Ripercorsi con lo sguardo l'immenso Grattacielo della Memoria e l'occhio fu subito attratto dall'immenso Kingdom Hearts: la giagantesca, splendida, luna a forma di cuore del Mondo che non Esiste.
    <tieniti forte a me e non agitarti, ok!?>.
    Mi riscossi e feci cenno di sì a Sora, anche se non avevo assimilato bene le sue parole.
    "Perché?".

    Successe tutto così in fretta che rimasi con gli occhi serrati.
    Sentii solo che Sora mi prendeva in braccio e si sollevava da terra.
    Poi riatterrammo e percepii l'onda d'urto propagarsi nell'aria e spazzare via un po' di nemici.
    Prese a correre velocissimamente e a compiere parecchi salti acrobatici con me in braccio.
    Pochi secondi dopo ci fermammo. Presi un bel respiro.

    Si chiuse una porta dietro le nostre spalle.
    <sora! Sei già tornato...>, s'interruppe una voce femminile.
    <eh?>, aggiunse, sorpresa, a bassa voce.
    <hey, adesso siamo al sicuro>, rise Sora.
    Gli stavo stringendo ancora la felpa con una mano e il collo con l'altra.
    Lo lasciai subito e lui mi rimise giù continuando a sorreggermi.
    Arrossii prima ancora di rispondergli:
    <...scusami tanto. Non volevo avvinghiarmi in quel modo...>
    <tutto a posto>, mi sorrise amichevolmente.
    <ma cosa...?>, balbettò Kairi avvicinandosi di più.
    <dai Sora, falla sdraiare, che aspetti?>.
    Mi fecero sedere su un materasso pronto per dormire e Kairi mi sfilò la giacca sudicia.

    Ero circondata da muri bianchi tappezzati di tanti bei disegni; nell'angolo vicino alla porta un Cerchio Magico splendeva e ruotava a spirale: mi trovavo nella Camera Bianca di Naminè, nella Vecchia Villa di Crepuscopoli.
    "Wow...".

    <scusa per lo sballottamento di prima...>, cominciò Sora, che nel frattempo si era accovacciato accanto a me.
    Aveva gli abiti della fusione Valore ancora indosso.
    Straordinario...
    Ero rimasta a bocca aperta, letteralmente.
    <...ah,>, mi ricomposi: <scherzi!? Mi hai tolta dai guai!>.
    Lui fece una smorfia per minimizzare. Mi fece sorridere: mi sembrava di conoscerlo da sempre.
    <ma...hai utilizzato la fusione! Cioè, per te è una cosa normalissima, ...e in effetti lo era anche per me, prima... Però provarlo da vicino e così... diverso. E' proprio una figata!>.

    Mi guardò sorpreso.
    <scusa, che stai dicendo? Non ci siamo mai incontrati...io e te>. Mi guardava perplesso. Kairi aveva assunto un'espressione tesa.
    <vero?>, aggiunse poi incerto.
    Mi bloccai. Non trovavo parole per spiegare qualcosa che neanche io sapevo spiegarmi ...
    Il rumore di qualcuno che bussava alla porta lo fece voltare.

    Mi lanciò un'occhiata sospettosa e 'andò ad aprire.
    Impugnò la Keyblade (i vestiti erano tornati normali) e stava guardò dal buco della serratura.
    Il silenzio fu rotto da un turbinio di suoni proveniente dall'altro lato della porta.
    <sta' un po' attento!>. Paperino: "inconfondibile", pensai.
    <ahiouk! Si è rotto qualcosa?>
    <no, per tua fortuna! Pippo, sei un impiastro!>.
    Sora rise e ripose la sua arma.
    A quel punto mi riuscì impossibile pensare: ero troppo curiosa di vedere i due personaggi in carne ed ossa.
    Sora li fece entrare salutandoli allegramente. Paperino entrò reggendo sulla testa un sacco strapieno di roba, che a vedersi sembrava pesantissimo. Pippo lo seguì trascinando un ingombrante fagotto colorato. Sora tolse il peso dalle mani del papero e lo scaricò cautamente sul lungo tavolo bianco.
    Mentre Paperino si accasciava esausto appoggiando le spalle alla parete, Pippo e Sora aprirono il fagotto, che conteneva un enorme forziere. I due lo misero a muro e si riposarono a loro volta.
    <fiù! Ehi, Sora: non dovresti essere alla Fortezza Oscu... ehm, cioè, a Radiant Garden?>, chiese Pippo asciugandosi il sudore.
    <già! Avete avuto problemi qui?>, incalzò Paperino.
    Io mi feci piccola piccola.
    Notai che Kairi mi osservava di sottecchi. Quando mi voltai verso di lei, salutò gli amici: <paperino! Pippo! Avete avuto difficoltà nel raggiungere la Vecchia Villa?>.
    <garsh! Siamo stati attaccati da qualche Heartless, ma la magia di Paperino ci ha salvati in un battibaleno>, rispose Pippo. Paperino gonfiò il petto orgoglioso.
    Sorrisi vedendo la scena. I nuovi arrivati finalmente si accorsero di me.
    <eh? Chi è lei?>, chiese piano Paperino a Sora.
    <s-salve...>, salutai imbarazzata. Volevo alzarmi: mi sembrava maleducato rimanere seduta. Ma era più difficile del previsto.
    Persi l'equilibrio. Tutti si mossero per aiutarmi, ma Kairi mi raggiunse per prima, precedendo Sora.
    <vacci piano!>, esclamò con una punta d'irritazione.
    <scusate...Mi dispiace esservi così di peso>.
    <ehi! Non ti abbattere così!>, intervenne Pippo. Poi mi sorrise e si presentò: <io sono Pippo, ahiouk!>, mi strinse una mano.
    <e io mi chiamo Paperino!>, mi strinse la mano anche lui.
    Risi: erano proprio uguali al videogioco!
    Sora, che nel frattempo aveva frugato nell'enorme sacco sul tavolo, mi si avvicinò con una bottiglietta di vetro in mano; conteneva un liquido verde smeraldo.
    Sorrise e me la porse:
    <ecco: bevila. Guarisce qualsiasi ferita>, spiegò togliendo il tappo.
    Io lo guardai per un istante negli occhi; poi abbassai lo sguardo e l'accettai:
    <grazie>.
    Avvicinai la bottiglietta alle labbra: era una pozione? Di sicuro il suo profumo era buonissimo: sapeva di... cioccolata!
    Ne bevvi un sorso.
    "Ma come? Sembra acqua minerale...".
    Per la sorpresa feci una faccia buffa, e tutti si misero a ridere.
    <cosa c'è!?>, chiesi ridendo a mia volta. Mi sentivo già molto meglio, ma la gamba faceva ancora male.
    Continuai a berla per sanare la ferita. Fui circondata da una pioggia di fiori e foglie verdi finchè non vuotai la bottiglietta.
    <che forza...>.
    Mi sentivo sana e riposata, come appena svegliata da un lungo sonno.
    "Fresca e riposata".
    E anche pulita!
    Sorrisi riconoscente ai presenti.
    <stranissimo!>, esclamai.
    <tu sei sempre vissuta qui a Crepuscopoli...?>, mi chiese Paperino.
    <già! Non ti avevo mai vista qui>, disse Pippo.
    Dovevo loro una spiegazione.
    <beh...>. Fui interrotta da qualcuno che bussava alla porta.
    <siamo noi!>.
    <riku!>, esclamò Sora correndo ad aprire.
    "Riku!?".
    Oh my Gummy...

    Il mio sogno stava cominciando a farsi interessante. Sperai di non dovermi svegliare proprio in quel momento.
    Riku entrò in compagnia di re Topolino. Tutti andarono a salutarli e anch'io mi avvicinai.
    <ehi, ragazzi! Non mi aspettavo di trovarvi tutti qui riuniti>, disse Topolino.
    <avete avuto complicazioni?>, chiese Riku.
    Complicazioni...
    <ecco...>, stava cominciando Kairi.
    <e' per causa mia>, la interruppi.
    <?>.
    <hanno perso tempo per causa mia...>, ripetei arrossendo leggermente.
    <oh! Merlino non si sbaglia mai...>, disse Topolino.
    <eh?>, esclamò Paperino.
    <tu sei Alessia, giusto?>, continuò il re.
    Ebbi un piccolo tuffo al cuore.
    <m-ma...>
    <sedetevi tutti attorno al tavolo>.
    Guardai il re in viso. Lui mi fece cenno di sedermi; tutti gli altri avevano già preso posto.
    Ubbidii e mi sedetti di fronte al re.
    La mia mente era completamente vuota, non riuscivo a pensare e mi sentivo fuori luogo, una perfetta imbranata.

    Nessuno fiatava: erano tutti sulle spine.
    <io e Riku siamo andati a parlare con Yan Sid per capire perché i mondi si sono ricollegati; purtroppo neanche lui ha saputo darci una risposta, ma non crede che il pericolo venga ancora una volta dall' Heartless o dal nessuno di Xeanort>.
    Paperino e Pippo tirarono un sospiro di sollievo.
    <ma allora, perchè gli Heartless e i Nessuno sono ricomparsi ovunque?>, domandò Sora.
    Riku scosse la testa:
    <non possiamo saperlo finchè non troviamo la vera causa del ricollegamento dei mondi>.
    Kairi sospirò:
    <questa storia è proprio senza fine>.
    Il silenzio fu rotto ancora da re Topolino:
    <no, ragazzi. Finchè ci saranno persone su questi mondi, l'oscurità nei cuori le porterà a celare la loro luce. Purtroppo non avrà mai una fine>.
    ...
    <coraggio ragazzi!>, Topolino cercò di tirar su il morale. <quel che conta è che, da qualche parte, ci sia sempre un uomo dal cuore puro e privo di oscurità>.
    <e che ci siano sempre gli eroi della KeyBlade>, aggiunse Pippo sorridendo a Sora.
    <comunque...>, riprese re Topolino.
    <ho delle novità per voi, ragazzi>. Rivolse lo sguardo verso di me.
     
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