Nobodies Feelings

Il titolo...CHE CONTRADDIZIONE!

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  1. ~Mio~
     
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    EDIT: ok, posto direttamente.


    NOBODIES FEELINGS
    CAPITOLO 1- Due nuove arrivate
    Due ragazze si erano fermate davanti la porta di ingresso del castello dell'oblio.
    -Così è questo il famoso castello.- disse una.
    -Già, si direbbe proprio di si- le rispose l'altra.
    -Beh niente male. Entriamo.-
    Le due ragazze si avviarono dentro. Tra lo stupore dei quattordici nessuno le ragazze di presentarono. Iniziò la prima, Maxine:- Salve a tutti. Io sono Maxine. Da oggi sarò la numero XV della vostra organizzazione.- la ragazza era molto delicata nel suo modo di muoversi e di parlare, sembrava anche essere molto timida. Abbassò il cappuccio del suo cappotto e lasciò vedere un viso chiaro, dei lunghi capelli castani liscissimi e un paio di occhi grandissimi che sembravano due gocce di madreperla. Era arrivato il turno della seconda ragazza:- Io invece sono Joyx, la numero XVI- disse abbassando a sua volta il cappuccio. Aveva i capelli neri ed aveva due ciuffetti che assomigliavano a quelli di Larxene, alla quale scappò una risatina che esprimeva simpatia aveva gli occhi azzurri come il mare anche i suoi erano abbastanza grandi. Dopo questa breve presentazione delle due ci fu un silenzio di tomba per pochi secondi, dopodichè tutti i membri tranne Xemnas sorrisero e applaudirono. Xemnas li fermò dicendo:- Ragazzi, tornate nella parte.- Poi continuò rivolgendosi questa volta alle nuove arrivate- Sarete le benvenute nell'organizzazione. Io sono Xemnas il vostro capo. Loro per ordine sono Xigbar, Xaldin, Vexen, Laxaeus, Zexion, Saix, Axel, Demyx, Luxord, Marluxia, Larxene, Roxas e Xion. Maxine e Joyx ringraziarono tutti del caloroso benvenuto. Demyx e Axel intento si guardavano alzando le sopracciglia. Finita la riunione Xemnas lasciò tutti liberi e portò con sè Maxine e Joyx a visitare il castello così da memorizzare le stanze. Nel frattempo Axel e Demyx camminavano molto vicini e parlottavano:- non sono carine?- buisbigliava Demyx. -Si, molto, ma lasciamene una!- rispose Axel. -Certo che sei un pervertito.- ribbattè Demyx ridacchiando e scuotendo la testa. Intanto anche gli altri membri commentavano i due nuovi nessuno:-Diventeremo molto amiche io e quella Joyx- disse Larxene che ancora pensava all'acconciatura di Joyx, molto simile a quella sua ma con molto meno gel. Mentre Xion rispondeva:- Maxine è molto carina, sembra un pò timida, andrò a parlarci. Tutti commentavano, ma Roxas rimaneva in silenzio. Aveva guardato l'espressione di Axel e di Xion e dubitava seriamente che prima o poi quei due amici non lo avrebbero più considerato per stare con quella Maxine. "Avere nuove persone da conoscere sarebbe stato bello" pensò, ma sospirava sempre più convinto di quell'idea di rimanere solo. I giorni passavano, senza che nessuno disturbasse la quiete e la serenità che si era venuta a creare nel castello. Ma un giorno si sentì sbattere la porta d'ingresso e gridare -Restituitemi Kairi!- Era Sora, che, in preda all'ira per la scomparsa di Kairi, era andato al castello con i suoi compagni. "E' il mio momento per fare vedere chi sono!" pensò Joyx scendendo velocemente le scale fino al primo piano. C'era quel ragazzetto con il Keyblade in mano che stringeva i denti continuando a delirare. Joyx quindi gli si avvicinò dicendo:- Calma, sennò ti sale il sangue al cervello piccolo Sora! Il mio nome è Joyx, piacere di conoscerti.- Ma Sora era sempre più infastidito:- Allontanati Strega!- e sferrò un colpo con il Keyblade, che la ragazza si affrettò ad evitare:- come mi hai chiamato?! Strega?!- e gridando tirò fuori alcuni pugnali elettrizzati sferrandoli contro il ragazzo con il quale iniziò un'accanita guerra. Joyx beccò in pieno centro la spalla di Sora che cadde a terra e cercò di alzarsi dopodichè se ne andò promettendo di tornare, e dicendo che se avessero fatto del male a Kairi l'avrebbero pagata cara. Joyx non riuscì a trattenersi così iniziò a ridere.


    CAPITOLO 2- Joyx vittoriosa

    -Ho, vinto, ho vinto!- continuava a dire Joyx saltellando qua e la per il castello facendolo sapere a tutti dello scontro con quel ragazzetto. "Adesso Xemnas sarà felice di me" pensò. Ad un tratto arrivo Larxene che la chiamò toccandole una spalla. La ragazza si voltò dicendo:- Ciao, dimmi pure.-
    -No niente voglio soltanto parlare.- e Larxene scoppiò in un sorriso smagliante (che strano), mentre Joyx ricambiava sorridendo a sua volta.- Vieni Joyx, andiamo e sederci!- così le due andarono in una stanza appartata del castello si sedettero ed iniziarono a parlare del più e del meno. Poi Larxene chiese:-Ma come hai fatto a sconfiggere Sora? Io di solito non riuscivo nell'intento!- disse grattandosi la testa. -Semplice- rispose - ho aspettato che si distraesse per lanciare un pugnale e trafiggerlo, così sarei stata sicura che non l'avrebbe potuto schivare e comunque non avrebbe potuto mai avere il tampo materiale per evitarlo perchè i miei pugnali vanno alla velocità della luce...-
    -Ok, ok, ho capito!-
    -Scusa, ti annoio?-
    -No, non è questo, è solo che siete arrivate da poco, tu e la tua amica, e già almeno tu mi sorprendi, chissà se mi sorprenderà anche Max.-
    -Oh ti sconsiglio di chimarla "Max" la fa andare in bestia, quella ragazza è pericolosa!-
    -Ma come? sembra un agnellino!-
    -SEMBRA, appunto, ma non lo è!-
    -Ma è timida, almeno su questo ho ragione, vero?-
    -Si, di essere timida è vero, lo è, ma falla abituare, dalle massimo un mese che la vedrai sotto un'altro aspetto!- e le due iniziarono a ridere come se si conoscessero da tempo. Intanto di lì passava Maxine che si stava allenando con il teletrasporto che non le riusciva spesso...e a volte andava a finire dove non voleva finire.
    -Ciao Joyx.-
    -Hey Maxine.-
    -Mi sto annoiando a morte.-
    -Vieni qui.-
    -Ok.- Maxine andò a sedersi con l'amica. Era terribilmente imbarazzata dalla presenza di Larxene che non aprì bocca per un pò. Poi Larxene la iniziò a guardare e poi le disse:- ehi, perchè non parli?-
    Maxine si voltò e arrossì:- emh, scusa...sono timida.-
    -Si, questo l'avevo capito da sola.-
    A Maxine scappò una piccola risata.
    -Dai non esser timida, su raccontami qualcosa. Qual'è il tuo elemento?-
    -L'acqua, rispose lei, combatto con un arco decorato con delle pietre di acquamarina.-
    -Wow, sembra fantastico. Non vedo l'ora di vederti all'opera! Non penso però che Sora Tornerà!- Beh, come si dice? Parli del diavolo e spuntano le corna! Infatti ecco rispuntare Sora ancora più convinto a riprendersi Kairi.
    -E tu?!- disse Larxene -che fai qui? Il colpo di ieri non è bastato per caso?-
    -Zitte!- gridò -fate silenzio tutte e tre!-
    Maxine si arrabbiò:-Senti, piccolo mascalzone, tu qui non dai ordini a nessuno, chiaro?!- Tirò fuori l'arco e scoccò la prima freccia.
    -Oggi non mi farò battere!- disse Sora -ridatemi Kairi, ridatemela subito, liberatela!-
    -Ok, come vuoi.- disse Joyx teletrasportandosi e andando nell'atrio del castello con Kairi della quale stringeva il polso in modo da non farla scappare.
    Sora corse incontro a Kairi, ma Joyx l'aveva protetta con una barriera elettrica invisibile, così che Sora venne respinto.
    -Non puoi far niente! Accontentati di guardarla facendovi gli occhi dolci, tu e la tua ragazza!- disse Joyx ridendo. Maxine intanto scoccava frecce che Sora riusciva a evitare, così disse:- Va bene, facciamo un patto: Se vinci tu, ti ridiamo la tua fidanzatina, se vinco io però...-
    -Cosa, se vinci tu cosa??-
    -Ce la terremo qui e tu non dovrai più venire a disturbarci!-
    -No, non potrei mai lasciare Kairi qui!-
    -Come sono innamorati...-
    -Smettila, lei non è la mia fidanzata, è la mia migliore amica!-
    -Ah certo, scusa tanto!-
    -Comunque smettila di infastidirmi e fatti sotto!-
    -No, caro, quello che si farà sotto sei tu!-
    Così Sora arrabbiato colpì Maxine a cui cadde di mano la freccia.
    -Aiutiamola, Larxene!- disse sottovoce Joyx. e così anche loro presero le armi, Joyx scaraventò in terra Kairi e Larxene disse:- Bene ora siamo 3 contro 3!-
    Joyx si occupa di Paperino, Larxene di Pippo, e così Sora non aveva difese e quindi Maxine apparse in un secondo dietro Sora e lo colpì con una gomitata sulla schiena. Sora cadde ma rispose al colpo, solo che stavolta maxine riuscì a schivarlo. Quindi evocò delle onde, e fece cenno alle altre di spostarsi.
    La stanza fu strapiena di acqua fino al soffitto e Sora, non potendo far nulla cercò di forzare la porta ma niente, non riuscì. Le ragazze apettarono che affogasse per poi rimuovere tutta l'acqua e buttare fuori Sora e i suoi compagni. Sora si risvegliò quella sera lontano dal castello, o meglio il castello si vedeva e non si vedeva tra gli alberi della foresta. Svegli i suoi amici e si incamminarono verso un'altra città a chiedere aiuto ad altri.













    CAPITOLO 3-Amore o amicizia?
    Un giorno Joyx e Maxine erano insieme in una stanza, non c'era nessuno, e stavano in silenzio perchè Joyx sembrava pensare a tutt'altro che alla presenza della sua amica. Dopo qualche minuto ancora Maxine volle essere sicura che andasse tutto bene, così disse:- Ehi, Jo, sei ancora su questo pianeta?-
    -Perchè, non mi vedi?- rispose lei senza rivolgere il minimo sguardo e continuando a sognare con il mento tra le mani.
    -No, è che mi sembri un pò pensierosa, va tutto ok?-
    -Si, solo che a tutti capita di prendersi una cotta, no?-
    -Oh,oh! Si è innamorata la piccola Joyx!-
    Jo arrossì. Poi disse:- Perchè, tu non sei innamorata di nessuno?-
    -Veramente si...-
    -E di chi?-
    -No prima tu...-
    -Io sono innamorata della sua musica. Ha detto che prima o poi mi da lezioni private!-
    -Non sarà mica...-
    -Si, è proprio Demyx...ma ora tocca a te.-
    -Io...ogni volta che incrocio il suo sguardo...che ne so, mi tremano le gambe...è come bere un bicchiere di vino tutto d'un fiato...-
    -Mh, hai ragione, gli occhi del capo conquistano il cuore...-
    -Capo? Joyx che hai capito! Sto parlando di...-
    Max non finì nemmeno la frase perchè arrivarono Axel e Demyx.
    -Toh, capitate a fagiolo, proprio voi stavamo cercando!- disse Demyx.
    -E perchè cercavate noi?- chiese Joyx.
    -Mah, così volevamo uscire un pò, volevamo offrirvi un gelato...-
    -Oh, davvero?-
    -Si! Dai seguiteci.- disse Axel facendo cenno alle ragazze di seguirli.
    Le ragazze non poterono che accettare una così gentile offerta da parte dei ragazzi.
    Così, tutti insieme si avviarono verso la torre, che fino ad ora era stato il luogo di ritrovo per Axel, Roxas e Xion.
    -Eccoci arrivati.- Disse Axel - Prego, le dame si accomodino!- continuò facendo cenno di sedersi.
    -Ma n-non è un pò troppo alto?- disse Maxine sedendosi e gurdando di sotto con gli occhi sgranati.
    -Naaah, in caso se cadi ti prendo io!-
    Max si mise a ridere, e con lei gli altri due nessuno.
    Poi Axel uscì quattro gelati e li distribuì.
    -Mai provati.- Disse Joyx mordendo il gelato -Però sono buoni.-
    -Già Jo, sono buoni, sono sia dolci che salati!-
    -Si, sembra quando ingoi l'acqua del mare, con aggiunta di zucchero!-
    -Non ti lamentare sono buoni.- completò Maxine ridendo e continuando a mangiare il suo gelato. I ragazzi nel frattempo parlavano, ridevano, scherzavano come se si conoscessero da chissà quanto.
    Ma la giornata era finita...il sole stava tramontando e iniziava a far fresco. Quando il sole calò completamente Demyx disse:-Dai, andiamo!-
    -Bah, non vedo quasi niente!- disse Maxine che era sempre stata un pò miope.
    -Stai attenta! Vieni, prendi la mia mano.- le disse Axel prendendo la manina della ragazza.
    -Mamma mia, hai una mano piccolissima!-
    -Non posso farci niente.- e i quattro iniziarono a incamminarsi verso il castello. Intanto Demyx si avvicinò a Joyx:- E tu? Non sei miope?-
    -No.-
    -Che sfortuna, non hai bisogno della mano.-
    -Beh, Demyx, se me la vuoi dare!-
    Joyx prese la mano del ragazzo e la strinse.. Arrivati al castello incontrarono per prima Larxene che, vedendo che i ragazzi stringevano le mani delle ragazze disse:-Che belle coppie!- e poi rise. -No, dai, sto scherzando.-
    -Grazie, Axel, ora ci vedo, puoi anche lasciarmi la mano.- disse Maxine guardando dall'altra parte. Axel non voleva lasciare quella mano ma poi obbedì e gliela lasciò andare: non potreva tenerla in eterno! Dopo che le due furono sole, iniziarono a commentare la giornata:
    -Mi sono divertita tantissimo, Maxine!-
    -Beh anche io.-
    -Sai che cosa penso?-
    -Cosa?-
    -Penso d'essere corrisposta da Demyx!-
    Maxine sorrise:- Bello se fossi corrisposta anche io da Axel...- disse poi sognante.
    -Beh intanto oggi li abbiamo conosciuti meglio!-
    Mentre perlavano arrivò Xion, che, senza salutare o fare un minimo cenno si intromise nella discussione:- Ragazze mie, quei due ci provarno!-
    -Naah- disse Joyx scuotendo la testa.
    -Mah a me dà questa impressione. Comunque, ho fretta, ci vediamo!- disse mentre andava via.
    Roxas, nella sua stanza rifletteva sul fatto che Axel non stesse più con lui:- Quella Maxine ha influito negativamente su di lui!- Poi Roxas uscì dalla stanza e, mentre scendeva le scale, scivolò e cadde.
    -Che dolore...!- disse toccandosi la parte della schiena che aveva sbattuto.
    Maxine passava di lì, e notò Roxas seduto sull'ultimo gradino. Sembrava avere dolori. Gli si avvicinò e disse:- Cosa, c'è? Ti sei fatto male per caso?- I suoi modi di fare erano sempre gentili e premurosi, ma Roxas, orgoglioso le rispose:- Non sono affari che ti riguardano, ed ora allontanati se non vuoi che ti faccia del male!-
    Maxine si spaventò e indietreggiò di un passo:- Mi dispiace, Roxas, io non volevo infastidirti, disturbarti e nemmeno farti arrabbiare, scusami tanto.- Poi girò le spalle e se ne andò un pò dispiaciuta: "io vorrei essere sua amica" pensò "ma lui mi tratta con i piedi". continuò a pensare con lo sguardo abbassato e triste. Sbadatamente andò a sbattere contro Axel e quindi alzò la testa:- ooops, scusa, mi dispiace, sono una pasticciona!-
    -ma no, dai, stà tranquilla non mi hai fatto niente! Piuttosto, che cos'è quel faccino triste?- Le disse lui abbassandosi alla sua altezza.
    -No, niente, è che Roxas...-
    -Che cosa ti ha fatto?-
    -Niente, passavo i lì, pareva gli facesse male qualcosa e mi sono avvicinata per chiedergli se fosse tutto apposto.-
    -Capisco, e lui?-
    -Mi ha minacciata.-
    -No questo non lo capisco, Parli di Roxas? Roxas il numero 13?-
    -Si, Roxas, ce ne sono altri?-
    -No, ma è un bravo ragazzo, non farebbe mai sgarbi così, soprattutto ad una ragazza...e poi tu sei così dolce!-
    -Grazie. Solo tu mi hai fatto tutti questi complimenti fino ad ora. Ma devo andare, mi spiace, ci vediamo.- e Max si allontanò stavolta a testa alta per evitare di fare male a qualcun'altro.
    ***






    CAPITOLO 4- Romanticherie
    -Oggi è il mio giorno!- Disse Demyx stiracchiandosi. Quella era una bellissima mattina, o almeno, per lui era così. Lui e Joyx si erano dati appuntamente per quella famosa lezione privata di Sitar. Jo comparve dal nulla:- Eccomi- disse.
    Demyx si voltò...cosa vedevano i suoi occhi? Era una visione bellissima. Quel viso così dolce, che gli sorrideva e gli occhi, qugli occhi grandi, blu come il mare che il trucco faceva sembrare ancora più profondi. -Allora, che ne dici di cominciare Demly, anzichè rimanere lì a fissarmi negli occhi?- disse lei con ironia.
    -Ah si, scusa- Demly...nessuno lo aveva mai chiamato con questo soprannome; era molto carino. Poi evocò il suo sitar ed iniziò a suonare delle note più semplici. Dopodichè lo prestò a Joyx e le disse:-Ecco, questo è un do.- Prese le sue mani e le mise sul tasto della nota do. -Bene, adesso pizzica la corda.- Il do era sulla seconda corda, però, per sbaglio, Jo pizzicò la prima corda.
    -No, è quella sotto- disse indicando la seconda corda con il dito. Andarono avanti così, suonando tutta la scala dal do all'altro do dell'ottava superiore. -Che faticata suonare.- disse Jo che non era abtuata a imparare così tanto, per lei, in meno di un'ora.
    -Se sei stanca ci possiamo fermare.- Le disse Demyx stendendo la mano come se volesse dire "dai a me lo strumento, perchè pesa", così Joyx glielo porse delicatamente facendo attenzione a non graffiarlo o farlo sbattere contro qualcosa. -Grazie- disse Demyx facendolo sparire. -Ma veramente...-
    -Cosa, Demyx?-
    -Io veramente...non ti avevo fatto venire qui per suonare.-
    -E perchè, allora? Se ti dò fastidio me ne posso anche andare...-
    -No...-disse lui prendendola per il polso -aspetta...- continuò
    Joyx si girò. Demyx guardava in basso.
    -Che succede? Non stai bene?-
    -No non è questo.- Demyx alzò il capo. guardò per un pò la ragazza negli occhi. Po le si avvicinò; sempre più vicino, sempre più vicino e lei era, ogni istante che passava, più nervosa: sapeva cosa sarebbe successo da lì a poco. Il sogno che faceva in quelle notti da quando era entrata a far parte dell'organizzazione, Il pensiero che le ronzava sempre in testa non era più un sogno...lo stava vivendo sul serio. Indietreggiò leggermente. Poi appoggiò la mano al muro, visto ke non poteva più andare indietro. "Che imbarazzo" pensava. Ma ormai non c'era più tempo per scappare via dalla vergogna: Le labbra di Demyx avevano incontrato le sue e quindi non potè fare altro che chiudere lentamente gli occhi e farsi abbracciare da Demyx. Quel momento fu magico. Ben presto Joyx sentì il bisogno di andare, così cercò di staccare le mani di Demyx dalla sua schiena, e smise di baciarlo. Lo guardò negli occhi per un'altra frazione di secondo poi scappò via, mentre Demyx cercava di afferrarla per il posto, per chiederle scusa. Ma non riuscì a fermarla. Jo tornò nella sua stanza. Piangeva, le lacrime scendevano sul suo volto, ma erano lacrime di gioia, per l'accaduto; era molto imbarazzata, così nascose il viso nel cappuccio. Maxine che tornava la vide in quel modo:- Che ti prende?- chiese.
    -Niente.- rispose. Per quel giorno non uscì più dalla sua stanza e non aprì bocca con nessuno. Era sicura che il giorno dopo si sarebbe calmata e che il fatto non aveva influito negativamente sull'amicizia tra lei e Demyx.
    ***
    CAPITOLO 5- Gelosia
    -Axel.- chiamò Roxas -Ti, prego, vieni con me a mangiare un gelato?- chiese con gli occhi supplichevoli.
    -Mi dispiace, Roxas, non adesso, ho delle cose da fare, ciao.- Rispose lui andandosene. Roxas era arrabbiatissimo, triste e soprattutto si sentiva tradito dal suo migliore amico, che, prima dell'arrivo di quelle due aveva attenzione e affetto soltanto per lui. Intanto, altrove...
    -Jo? Joyx? Dove sei, rispondi!- disse Maxine girovagando quà e là cercando la sua amica Joyx.
    -Beh, magari è in un'altra stanza.- Così sparì e andò in un'altra stanza: beh, ebbe i soliti problemi col teletrasporto e finì infatti nell'ultimo luogo dove sarebbe voluta finire. Vi era Axel. Sembrava occupato, ma lei ci fece caso solo dopo, così continuò a camminare chiamando Jo.
    Axel si voltò. Maxine se ne era accorta solo ora della sua presenza. Guardandolo dirtto negli occhi ebbe quella sensazione che aveva descritto alla sua amica pochi giorni prima. Le sue fragili gambe iniziarono a tremare e quello sguardo è come se l'avesse trafitta da
    parte a parte. Ebbe un capogiro, e stava per cadere, per fortuna Axel la prese in tempo: -Maxine, stai bene?- Le chiese lui tenendole una mano dietro la schiena. -S-si- rispose lei balbettando e con la voce bassissima. Abbassò la testa per non far notare che era arrossita ed ora si sentiva come un pomodoro. Axel le mise un dito sotto il mento e le alzò il viso:- Fammi vedere questo visino.- le disse. La continuò a guardare per un'altro pò. Poi le sfiorò il labbro inferiore e si avvicinò per baciarla. Lei aveva già gli occhi socchiusi, e mentre lui stava per stringerla a sè, arrivo Roxas, che infuriato gridò:- Certo, è ovvio, Axel, dovevo aspettarmelo che non volessi venire con me per stare con lei, era questa la cosa imporatante che avevi da fare, vero?!- I due si divisero -No, Roxas, scusa, lei era arrivata e io...-
    -Basta, non voglio sentire più niente! E se ho perso la tua amicizia è solo colpa sua!- disse indicando la povera Maxine che non aveva fatto nulla di male. -Lei non c'entra, Roxas, smettila di dire assurdità.-
    Roxas, in preda all'ira colpì la ragazza con un calcio nello stomaco, facendola arrivare dall'altra parte della stanza.
    -Maxine!- gridò Axel correndo verso la poveretta
    -Stai bene?-
    -Più o meno...- Disse lei a denti stretti tenendosi lo stomaco con le mani.
    -Roxas! Ma come hai potuto?!- Disse tornando dal numero XIII -E' una ragazza!- continuò.
    -Axel, sta fingendo, non si è fatta niente!-
    Axel si arrabbiò moltissimo. Stava per tirargli un pungo in piena faccia, ma si trattenne: era il suo migliore amico, anche se non riusciva proprio a comprendere il suo compartamento:- Vattene.- gli disse indicando la porta. Roxas rimase immobile
    -Ho detto che te ne devi andare! Fila!- Disse dandogli una leggera spinta. Roxas non potè fare altro che obbedire, così girò le spalle e se ne andò. Axel tornò da Max e le accarezzò la testa
    -Senti, mi dispiace per quello che ho fatto prima, mi sono comportato malissimo, è da maleducati baciare una ragazza che si conosce da poco.- disse.
    Ma lei sorrise e poi disse:-Non preoccuparti, mi sarei allontanata se quello che stavi facendo non volevo che accadesse.- Così gli prese il viso e continuò:- Ormai voglio finire quello che stavamo facendo prima!-
    Detto questo lo baciò.
    ***
    CAPITOLO 6-Lotte Ardite
    La grande felicità di quel bacio che Maxine aveva dato ad Axel, era turbata, giorno dopo giorno, dall'idea che avesse rovinato un'amicizia bellissima: Oh, certo, era vero che Roxas era esagerato nel suo comportamento, ma lei era convinta di essersi intromessa nella vita di una persona che amava, rovinando un'amicizia. Eppure Axel sembrava essere più interessato a lei che a Roxas, forse perchè era una ragazza? Mentre Maxine continuava a pensare con le spalle al muro, ecco arrivare Roxas:- Toh, ti cercavo.- Disse lui. Max alzò lo sguardo e lo osservò:- E io invece ti pensavo.- rispose. Roxas le corse incontro arrabbiato, ma senza farle del male. Per un istante la guardò a denti stretti, poi la prese per i polsi e le disse:-Senti, smettila di prendermi in giro, perchè non lo sai chi sono io!-
    -Lasciami!- disse lei dimenandosi cercando di farsi mollare i sottili polsi che Roxas stava stringendo forte.
    -Invece tu ora mi ascolterai: Tu stai rovinando Axel, per colpa tua la nostra amicizia si sta rovinando!-
    -M-ma non è colpa mia, scusa non volevo!-Maxine non riuscì a trattenere le lacrime.
    -Invece è colpa tua! Non frignare stupida!-
    -Roxas, io...credevo che tu fossi diverso...mi fai p-paura, lasciami, p-per favore...-
    -Paura, eh?! Era questo che volevo sentire! Spaventati piccola mia, perchè da questo momento sarò il tuo incubo! E se ami veramente Axel, stagli lontano!- Roxas stava per iniziare a picchiarla, e la discussione stava andando sempre peggio. Ma dal nulla spuntò Xemnas:-Numero XIII.-
    Roxas si voltò.
    -S-superiore...-
    -Cosa stai facendo?-
    -Non sono affari tuoi, Xemnas.-
    -Come osi?!-
    -Oso, perchè, sennò che mi succede?-
    -Piccolo maledetto.-
    Roxas attaccò il superiore che a sua volta, però, lo respinse.
    -Umpf, illuso.-
    Roxas stava chinato dal dolore.
    Maxine stava svenendo sul serio. Cadde in ginocchio e continuò a piangere.
    -Maxine. Non piangere. Non è dignitoso per un membro dell'organizzazione.-
    -Mi dispice, superiore, ma vede, io...sono così-
    -Sono ordini, e vanno rispettati: non piangere.- Disse ironicamente avvicinandosi a lei.
    Arrivarono Axel e Larxene.
    Axel, vedendo Max in quello stato, senguinante e con le lacrime agli occhi sospettò subito di Roxas:-Che cosa hai fatto?!- Gridò.
    -Cerco di ricomporre la nostra amicizia, Axel!-
    -Ma perchè devi ricomporla, se non si è rotta? E perchè te la prendi con Maxine?-
    -Perchè è colpa sua, tutto il tempo che passavi con me ora lo passi con lei! Cos'ha lei che io non ho? COSA?!-
    -E' difficile da spiegare...vedi...io...-
    Larxene continuò per Axel: Roxas, non capisci, sono innamorati! Non poteva mica stare con uno come te!-
    -Zitta Larxene!-
    -E' la verità: Non ti basta che ti voglia bene come migliore amico?-
    -Siete voi che non capite me! Io mi sento solo. L'unico che mi capiva era Axel!-
    -Capiva? Roxas io ti capisco tutt'ora! Sò che ti senti solo, mi dispiace di averti trascurato.-
    Maxine piangeva ancora:- Axel, non l'hai tarscurato, è colpa mia, sono una stupida...-
    -No, Max, per favore!-
    -Max? Da quanto la chiami "Max"?- chiese geloso Roxas.
    -Roxas, non cominciare.-
    Roxas era pentito di quel che aveva fatto ma sparì nell'oscurità senza chiedere scusa a Maxine.
    Axel sarebbe voluto restare con la ragazza, e sentiva il bisogno di starle accanto ora che stava soffrendo. Ma non era l'unica, perchè anche Roxas soffriva. Così si avvicinò a Max, la baciò sulla fronte e saprì per andare da Roxas.
    Larxene e Joyx aiutarono Maxine ad alzarsi, le curarono le ferite e la fecero riposare. Quel giorno nel castello non rimase altro che un cupo silenzio.


















    CAPITOLO 7-Suscettibilità
    Un nuovo giorno era appena iniziato
    -Oggi sto molto meglio!- Disse Maxine mentre si stiracchiava per bene
    -Mi fa piacere.- Le rispose Joyx.
    -Beh, a dire il vero ancora ho un pò di dolore qua e là...ma niente di irrisolvibile.-
    -Maxine...Io ci tengo a te, sei la mia migliore amica, ci tengo troppo a te, non vorrei che ti accedesse qualcosa di spiacevole: stai lontana da quel tipo, Roxas, è pericoloso!-
    -Joyx...va bene.- Intanto tutti si erano svegliati di buon umore e erano tutti a lavoro: chi inventava piani geniali per trucidare Sora, chi era in missione, chi cercava di mandare avanti l'organizzazione.
    Ma Roxas stava a braccia conserte, in un angolino.
    -Che hai?- Gli chiese fredda Larxene
    -Niente.-
    -Ok, tanto non me ne frega più di tanto di uno come te che picchia le ragazze.- Roxas arrabbiatissimo stava per sferrarle un colpo.
    -Tsk, che mossa meschina e prevedibile- disse con quella sua solita aria smorfiosetta che fà tanto imbufalire. Lo prese per il polso e gli girò il braccio:- Non toccare più la mia amica, o per te, mio caro, è finita!- Poi gli lasciò il braccio ed arrivarono Joyx e Maxine.
    -Ciao Larxene.- dissero in coro
    -Ciao ragazze, andiamocene di qui, ci sono persone molto isteriche!-
    -Aspetta Larxene, voglio scambiare due parole con questo qui.- disse Joyx mettendosi davanti a Maxine per proteggerla.
    -Che vuoi?-
    -No, che vuoi tu, da noi! che cosa abbiamo che non và?-
    -Tu niente. Ma lei...-
    Maxine diventò tutta rossa. Larxene le mise le mani sulle spalle. Stava tremando:-Tranquilla, ci siamo noi.- Le bisbigliò all'orecchio.
    -Lei, cosa?! Se vuoi ferirla nell'anima, nel corpo, da oggi non ci riuscirai più! Io ci tengo a lei, non sai quanto, tu non la sfiorerai più neanche col pensiero!!- terminò Joyx.
    Le tre svanirono sotto gli occhi arrabbiati del numero XIII.
    La solitudine di Roxas durò pochi istanti, perchè le ragazze erano andate via, ma in compenso erano arrivati Xaldin e Saix.
    "E che palle, non si può avere un attimo di pace" pensò Roxas.
    -Toh, c'è il piccoletto. Non sembri avere una bella aria. Che succede?-
    -Andate via! E' colpa loro se sto così-
    -Loro, CHI?-
    -Quelle nuove-
    -che ti hanno fatto?-
    -mi rovinano l'esistenza, ecco che fanno!-
    -Ma come! Sono così belle!-
    -Fuori. Ma dentro sono cattive, soprattutto Maxine.-
    -Naah, sono così le ragazze...credimi, ne sò qualcosa io...-
    -Non mi importa un fico secco della tua opinione! non mi piacciono e basta.-
    -Ammettilo, sei geloso perchè Axel è innamorato pazzo, è proprio cotto a puntino della piccola Maxine e non di te! Dillo, forza!-
    -Non è vero, smettetela o perdo la pazienza!-
    -Ma come siamo suscettibili!-
    -Basta!- Roxas andò via in cerca di un luogo più tranquillo ed isolato.
    -Ti sei reso conto, Xaldin, che Roxas invece di crescere e diventare più maturo diventa sempre più infantile?-
    -Hai ragione, Saix!-
    Ormai quella giornata era finita. Le ragazze pensavano ai loro ragazzi sognanti, con il mento tra le mani, e venivano ricambiate. Almeno quel giorno era stato senza guai e tutta l'organizzazione tornava ormai nelle proprie stanze. Kingdom Hearts si intravedeva a malapena tra le nuvole grigiastre di quei giorni pivosi di settembre.





















    CAPITOLO 8- Segreti
    Marluxia si stava esercitando nella foresta vicino al castello, provando combinazioni molto potenti per sconfiggere Sora, ma non era tanto concentrato, perchè aveva un pensiero che frugava nella sua mente: Si chiamava Larxene e lui era attratto da quel corpo così fragile ma potente allo stesso tempo. Stava per cadere a terra dalla distrazione -Come posso piacere a Larxene, così bella e cattiva?- disse a bassa voce -Cioè, non sono tanto malaccio, però non raccontiamo frottole, non potrò mai piacergli.- continuò. In effetti a prima vista Larxene non sembrava interessarsi di nessuno, apparte di quelle due nuove amiche con cui passava più della metà del tempo a disposizione.
    Marluxia confuso non si accorse di quanto potere stava concentrando nella falce e così lanciò un attacco che buttò giù almeno una dozzina di alberi.
    -Uh-oh...- disse con una mano davanti la bocca accorgendosi che tra gli alberi c'era Larxene.
    -L-Larxene! Che fai qui?-
    -Beh, non si possono nemmeno seguire nemmeno gli allentamenti di un nessuno? complimenti, comunque, bel colpo.-
    -Grazie, ma fà attenzione, per poco non ti beccavo!-
    -Non mi avresti beccata comunque.- Disse alzando un sopracciglio.
    -Si, ma mi hai fatto spaventare! Xemnas se la prende con me se scopre che ti fai del male!-
    -Femminuccia.-
    -Ehi, non è vero.-
    I due si incamminarono verso il castello che non era molto vicino, ma nemmeno molto lontano. Poi ci fu un minuto di silenzio. Marluxia si avvicinò a Larxene e senza guardala o dire una parola le prese la mano.
    Larxene diventò tutta rossa, ma restò ancora in silenzio, e sorrise, lasciandosi condurre per mano da Marluxia.
    Stavano per arrivare al castello e allora Marluxia pensò "Ormai che ci sono mi dichiaro".
    -Senti Larxene.- Disse lasciandole la mano e appoggiando le sue mani alle spalle della ragazza:- Io ti..ti...a...- Larxene non lo lasciò nemmeno finire, stava per farsi sfuggire un bacio sulle labbra di Marluxia quando Sora arrivò con Pippo e Paperino: -Scusate, interrompo qualcosa?-
    -Si, maledetto!- Disse Marluxia arrabbiato come non mai.
    -Marluxia, lascialo a me.-
    -No, lo sconfiggeremo insieme.- rispose sorridendole dolcemente.
    -Bah, che sdolcinatezze.-
    -Stà zitto ragazzino!.-
    I due nessuno uscirono le loro armi
    -Beh, in fondo non mi importa di aver rovinato il vostro momento! Siamo nemici d'altronde!-
    -Sei peggio di Roxas!- Disse Larxene scuotendo la testa.
    -Che c'entra Roxas?-
    -Niente, ed ora, combatti!-
    Anche Sora uscì il suo Keyblade, Pippo il suo scudo e Paperino lo scettro.
    La lotta era iniziata e Sora lanciò un paio di colpi che a malapena fecero il solletico ai due nessuno.
    Così Marluxia attaccò l'avambraccio destro del ragazzino, mentre larxene lanciava i suoi coltelli al papero ed al cane.
    -Prendi questo!-
    Gridò Larxene, infine caricando un colpo fortissimo nella mano e lanciandolo verso sora che provò a proteggersi con le braccia davanti il viso. Ma non evitò il colpo velocissimo. Cadde a terra che respirava appena. I suoi amici cercarono di soccorrerlo.
    -Sora! E' tutto ok?- chiese Pippo senza ricevere risposta.
    -E' grave.- Rispose Paperino -nemmeno una mia magia riuscirebbe a curarlo.-
    -Marluxia, che ne dici di ucciderlo, ormai?-
    -Naah, lasciamo che soffra.-
    Sora Paperino e Pippo scapparono per soccorrere Sora, mentre Marluxia riprendeva quel momento magico, come se nulla fosse successo. I due si baciarono, poi tornarono al castello mano nella mano.






















    CAPITOLO 9-Proprietà private
    Demyx e Joyx non si vedevano da alcuni giorni, così Demyx in preda ai suoi sentimenti
    decise di farle una visita inaspettata. Beh, che dire, il sole, fuori era appena sorto e Joyx si alzò poichè per lei ormai era ora di alzarsi.
    Maxine dormiva ancora, ma Jo, subito dopo essersi vestita l'avrebbe svegliata. Demyx bussò alla porta della stanza, senza ricevere risposta.
    Pensando che Jo stesse ancora dormendo decise di svegliarla dicendole di passare un pò di tempo insieme, sapeva che non poteva rifiutare.
    Ma aprire la porta non fu la cosa migliore perchè Jo si stava togliendo la vestaglia di seta bianca.Entrò, ma uscì immediatamente.Egli arrossì, e lei disse:
    -Demyx, che cosa stai facendo?!-
    -Scusa, n-non volevo, credevo stessi ancora dormendo.-
    -No, dai niente...- Disse andando a chiudere la porta
    -Aspetta che mi vesto.-
    Maxine non poteva certo rimanere addormentata con tutto quel trambusto:- CHe succede Jo?-
    disse stropicciandosi gli occhi.
    -Niente Maxine.-
    -Ma che ore sono?-
    -Circa le 6 meno 20 del mattino, è tardi. Ed ora alzati, che c'è Demyx davanti alla porta che mi aspetta.-
    -Joyx non ti azzardare ad aprire quella porta! Devo farmi i capelli! Sono tutti spettinati!- Disse alzandosi di scatto dal letto e lisciandosi i lunghi capelli con le mani poichè teneva tantissimo all'aspetto esteriore.
    -Maxine, muoviti a sistemarti, ho un appuntamento, non posso aspettare le lumache come te!- Ridacchio Joyx.
    -Ehi, io non sono una lumaca!-
    Disse correndo verso il grande specchio.
    In cinque minuti riuscì a vestirsi, a pettinarsi ed uscì insieme a Joyx mentre finiva di mettere il fiore blu mare tra i capelli.
    -Eccoci, Demyx, scusami!-
    -No tranquilla.- Lui la abbracciò e le fece due coccole mattutine.
    -Beh, io lascio soli i piccioncini!- disse Maxine appoggiando le mani sulle spalle di Joyx.
    Mentre camminava incontrò Axel:-Hey, buon giorno!- E stava andando via.
    -Max, dove vai? Non mi saluti come si deve?- Disse fingendosi demoralizzato e facendole il labbrino e gli occhi dolci.
    -Dai, smettila, come dovrei salutarti?-
    Axel tornò in sè e si avvicinò alla ragazza:- Beh, per esempio così...- Terminò baciandola sulle labbra.
    -Ci vuoi venire con me ad allenarti nella foresta qui vicino?-
    -Si! Perchè no, che c'è di male, ok andiamo!-
    Le prese la mano e le disse cominciando a camminare:- Ma che hai sta mattina?-
    -Niente, perchè me lo chiedi?-
    -Di solito sei tanto timida e parli a bassa voce. Oggi il tuo tono di voce è sereno e naturale. Come mai?-
    -Non posso essere felice?- Disse abbracciando il braccio di Axel.
    -Certo che puoi. Anzi, devi!-
    Intanto Joyx e Demyx passeggiavano nella famosa foresta vicino al castello. Si sentivano cantare gli uccelli che annunciavano che il nuovo giorno era appena iniziato.
    Camminavano abbracciati parlando d'amore.
    Passarono le ore. Ormai erano almeno le 8 e 30, se non più tardi: -Oh, cavolo!-
    -Che succede Jo?-
    -Demly, mi sono ricordata che ho delle cose urgenti da sbrigare!-
    -Tranquilla Principessa, vai pure, se è urgente non posso mica obbligarti a restare con me!-
    -Scusami amore, ti amo!- Lo baciò velocemente e corse via.
    Intanto quel pomeriggio, mentre l'organizzazione era tranquilla, Sora si avviò verso la città di mezzo.
    Mise piede nella casa dei suoi amici Yuffie Aerith e Leon ed iniziò a chiamarli:- Amici sono io, Sora, dove siete?-
    -Ciao, Sora, dimmi, che succede?- Disse Leon uscendo dalla sua stanza.
    -Mi devi aiutare Leon.-
    -Non capisco, spiegati meglio.-
    -Avevo pensato che se voglio sconfiggere l'organizzazione XIII mi serve qualcosa per riccatarli!-
    -Mmm, ma non avevi raccontato che ci sono due nuovi membri?-
    -Si, è proprio così.-
    -Lasciami venire con te.-
    -Cosa hai in mente di fare, Leon?-
    -Andiamo, al castello.-
    Sora, Leon, Pippo e Paperino si incamminarono verso il castello.
    -State di guardia qui, io vado a cercare le cavie.- Disse Leon.
    -Ok, hanno i capelli lunghi, sono donne, sono carine, sono magre, hanno gli occhi molto grandi...-
    -Va bene, Sora, ho capito.-
    Leon si incamminò attraverso la fitta foresta che ancora lo divideva dal castello.
    -Ecco, quella dovrebbe essere una delle due ragazze.- disse intravedendo la figura di Maxine. Appena fu di fronte a lei le tolse il libro e lo buttò via, le prese il polso e disse:- Dov'è la tua amica?-
    -Ma chi sei?-
    -Non importa chi sono io. Devi dirmi dov'è la tua amica.-
    -Non ti importa dov'è! ed ora lasciami, o ti faccio male!-
    -Mamma che paura! Piccola, non ci provare, tanto non mi colpirai mai! Vuoi che ti elimini prima del presvisto?-
    Maxine non rispose e provò a farsi lasciare senza riuscirci. Le legò le mani e le caviglie in modo tale da non farla scappare. Poi la imbavagliò e andò in cerca di Joyx.
    Era nella sua stanza, stanchissima, in un sonno profondo sopra alcuni documenti. La prese in braccio e scappò con le due ragazze.
    La mattina dopo Joyx e Maxine si svegliarono in una caverna.
    -Maxine, dove siamo?-
    -Non lo so...Ricordo solo che...Ah, la mia testa! Ora ricordo. Quel ragazzo, aveva un taglio in fronte, mi ha preso per il polso poi mi ha imprigionata, ha preso te ed è tornato per addormentarmi.-
    -E poi?-
    -Poi non ricordo più.-
    Intanto si sentivano delle voci venire da fuori:- Pippo porta questo messaggio al castello!-
    -Subito Sora, lo porterò immediatamente al castello dell'obliblio.-
    -Oblio!- Lo corresse Paperino.
    Pippo andò a recapitare il messaggio. Intanto Demyx cercava Joyx.
    -Axel, Saix, avete visto le ragazze?-
    -Joyx era nella sua stanza e Maxine era fuori, leggeva un libro, credo.-
    -Ma ho controllato, non c'è nessuno!-
    Dall'alto cadde un foglio che Saix si apprestò a leggere, ma non appena finì rimase di pietra.
    -Che succede, Saix, qualcosa non và?-
    -Le-Leggete...-
    Axel iniziò a leggere e Demyx si appoggiò col mento sulla sua spalla per seguire con lui.
    "Avrete indietro le numero XV e XVI, solo se mi ridate Kairi!"
    -E' di Sora!- disse Demyx agitandosi.
    -Oh, no Maxine!-
    Poco dopo si riunirono tutti e si decise che per quella missione sarebbero andati Axel e Demyx, d'altronde era una questione personale.
    -Voglio venire con voi.- Disse Roxas.
    -Non credo che sia il caso.- rispose Axel mettendosi il cappuccio e scuotendo la testa.
    -Per favore.-
    -Axel, digli di sì, sennò si mette a ostacolarci e non ci lasci andare.- gli suggerì Demyx.
    -Va bene, vieni.-
    E partirono. Nel frattempo...
    -Maxine, proviamo a liberarci!-
    -Joyx, ci provo, ma sono troppo stretti questi nodi, non ce la faccio proprio!-
    -Stretti eh? Li ho fatti io quei nodi!- Disse Leon entrando nella caverna.
    -Non te l'avevamo domandato, sbruffone!-
    -Come sei cattiva, mi aspettavo più delicatezza da questo dolce viso.-
    -Ma non toccarmi! Sono impegnata!-
    -Che belle le ragazze aggressive. Ma tu non sei male!-
    -Lasciami, sono impegnata anche io!-
    -Ma che peccato!-
    -Sei proprio un pervertito!-
    -Ma non voglio farvi niente di male!- Disse scendendo un pò la cerniera del cappotto di Maxine.
    -Lasciala stare, lei è mia!-
    I tre erano arrivati con Kairi e corsero verso Leon attaccandolo.
    -Dov'è Sora?-
    -Eccomi.-
    -Tieni, prenditi Kairi e libera Joyx!- Disse Demyx buttando il corpo privo di sensi della povera Kairi verso Sora che si apprestò a non farla cadere a terra.
    -Leon, liberale.-
    Leon le liberò e le due scapparono dai rispettivi ragazzi.
    Maxine si alzò la cerniera, camminò verso Leon, lo guardò per un pò e poi *SCIAFF* uno schiaffone aveva colpito in pieno la sua faccia.
    -Così impari.-
    Le coppie erano felici di rivedersi, e quando Axel e Maxine si baciarono sotto gli occhi di Roxas, lui stava diventando verde di rabbia.
    I cinque Andarono via e, arrivati al castello...
    -Maxine, piccola, ti ha toccata? Ti ha fatto del male?-
    -No...- disse arrossendo di vergogna.
    -Meno male.-
    -Jo, e tu?-
    -No. Comunque mi è piaciuto lo schiaffo che hai dato a Leon.- …E ci fu una sonora risata.
    ***
    CAPITOLO 10- L'unione fa la forza
    La mattina si presentò con una pioggia autunnale, faceva freddo, ma nonostante tutto Xemnas era deciso a mandare i membri dell'Organizzazione in esercizitazione di sopravvivenza. Xemnas li fece radunare nella sala riunioni.
    -Come ben sapete oggi ho deciso di mandarvi in esercitazione di soppravivenza, questa spedizione non sarà un semplice allenamento.- i nessuno inizialmente non sembravano molto contenti.
    -Vi dividerò in due gruppi: il primo verrà composta da: Xigbar, Xaldin, Saix, Luxord, Lexaeus, Vexen e Xion e avrà come scopo recuperare una pietra di ametista con sopra incise delle rune. I rimanenti che formeranno il secondo gruppo, dovrà invece trovare una pergamena sacra che giace in una caverna; entrambi gli oggetti che riporterete sono riguardanti a Kingdom Hearts. E con questo è tutto. Ah dimenticavo, il numero XIII resterà con me al castello.-
    -Perchè devo rimanare proprio io! E poi perchè Maxine deve stare per forza con Axel!-disse Roxas furibondo.
    -numero XIII controlla la tua gelosia- rispose severamente Xemnas.
    -Superiore, non ci avete ancora detto dove dovranno andare i due gruppi- riflettè Saix
    -Si, hai ragione Saix. Dunque, il primo gruppo dovrà andare negli abissi marini , mentre l'altro gruppo dovrà recarsi nella foresta amazzonica, all'uscita del castello ogni gruppo troverà lo stretto necessario per il viaggio. State sempre all'erta e non dimenticate che andate in territorio nemico. Questo è tutto.- e Xemnas andò via lasciando dietro di se volti leggermenti cupi e per niente eccitati.
    Ancora non aveva smesso di piovere ma i gruppi erano costretti a partire ugualmente; i nessuno dei due gruppi si separarono all'uscita augurandosi un in bocca al lupo (il capitolo si baserà principalmente sul secondo gruppo visto che si trovano i nostri protagonisti).
    Passarono parecchie ora dalla partenza mattutina e per tutta la strada non fecero che parlare e parlare, soltanto nel tardo pomeriggio si zittirono, fino al calar della sera. Poi Jo decise di rompere il ghiaccio, una scusa come un’altra per sapere di più sulle esercitazioni:
    -Dimmi Demyx, tu hai mai fatto questi esercizi??-domandò a Demyx.
    -No ma saranno più o meno simili a delle semplici missioni, soltanto che il cibo te lo dovrai procurare tu se finisce e starai per un bel pò di tempo fuori dal castello. Alla fine poi non è così male, non trovate??
    Ma Marluxia gli rispose severamente-Demyx, questa non è mica una semplice passeggiata! Qua puoi rischiare benissimo la tua pelle!
    A Maxine venne la pelle d'oca sentendo quei discorsi - Già, è meglio stare prudenti- disse con preoccupazione.
    -Comunque se ti succedesse qualcosa, ci sono qua io!- disse amorevolmente Axel
    -E se succedesse qualcosa a me che faresti?- chiese Jo a Dem.
    -Farei di tutto pur di non perderti- rispose lui sorridendo.
    -ooooooooooh Demly!-
    -Bleah, mi state fecendo venire il voltastomaco con le vostre smancerie- lamentò Larxene.
    -A proposito di stomaco, che cosa si mangia stasera??- chiese Zexion con l'acquolina in bocca. Axel non tardò a rispondere - Indovinate un po’…fagioli in scatola!- disse entusiasmato.
    -Noo, i fagioli noooo-disse Maxine mettendo la mano davanti al viso.
    -Mi dispiace, tesoro, ma Xaldin è nell'altro gruppo e noi qualcosa sotto i denti la dobbiamo mettere- la consolò Axel.
    -Dai su, a quanto pare non sei l'unica che non adora i fagioli- disse Jo.
    Dopo aver finito di cenare (sempre se quella me la considerate cena) Demyx usci fuori dallo zaino tre stuoie che massimo potevano far spazio solamente a due persone. Jo si stava coricando insieme a Maxine quando Larxene disse:-A no mia cara, tu non dormirai con Max-
    -E perchè no, scusa??- chiese incuriosita.
    -Altrimenti sarò l'unica che dorme con un ragazzo e poi mica ti sto chiedendo di dormire con Axel anzi credo di farti un favore!-
    Jo riflettè un pò, alla fine era un occasione per stare con Demyx, forse la metteva a disagio perchè c'erano altre persone, ma in fin dei conti erano suoi amici.- Ma si perchè no! così mi farò coccolare un dal mio Demly!-
    -Evvai!! dissero in coro Axel e Demyx. Dopo essersi sistemate, le coppie si addormentarono e chiedevano solo che quella notte diventasse eterna per rimanere sempre insieme.





















    CAPITOLO 11-L'Heartless della foresta.
    Ormai il sole era sorto e i suoi raggi filtravano nella chioma degli alberi illuminando i volti dei 7 nessuno e svegliandoli.
    -Buon giorno!- disse Demyx con entusiasmo-Non vedo l'ora di andare!- contiuò preparando tutto l'occorrente e sistemando le stuoie nel suo zaino.
    -Beh, siamo tutti pronti Dem, io direi che possiamo andare...- disse Marluxia alzando il pollice sinistro e schiacciando un occhio.
    -Si, dai, andiamo!- Si intromise Zexion. La comitiva iniziò a camminare.
    -Oh no, uffa, mi rovinerò tutti gli stivali!- si lamentò Larxene.
    -Eddai, possiamo sempre comprarcene di nuovi!- la consolò Joyx.
    -Maxine, tu non hai aperto bocca,è tutto ok?- chiese poi Larxene smettendo di ridere.
    -Si, si, è che non so cosa dire. E poi se parlo mi si spreca il fiato e mi stanco subito!-
    -Già hai ragione stiamo in silenzio! D'altronde potrebbero esserci degli animali feroci che dormono, non svegliamoli!- disse Marluxia sottovoce.
    Così il gruppo continuò a camminare.
    "Mi chiedo dove sarà questa grotta" pensava Demyx mentre spostava le piante che impedivano il loro passaggio.
    -Ragazzi, io consulterei il mio libro per un attimo se non vi dispiace. Stiamo camminando senza una meta!- si fermò a riflettere Zexion.
    -Si, non hai tutti i torti. Ok, consulta il libro.-
    Zexion frugò nello zaino cercando il libro. Lo aprì ed incominciò a sfogliare le pagine cercando indizi per trovare la caverna.
    -Ecco!- esclamò Zexion -La caverna si trova a nord dall'ingresso della foresta, e a bloccarne l'entrata c'è un Heartless di elemento Terra. Marluxia, penso che tu e la tua falce non sarete molto utili!-
    -Beh, non importa, sarò utile in un'altra cosa.- disse scrollando le spalle.
    -Dai! Ci vogliamo muovere e troviamo questa maledetta grotta?- disse Larxene spazientita.
    -Che c'è tesoro, paura di qualcosa o qualcuno?- chise Axel ironico.
    -No, io non ho paura di nulla!- rispose fiera; poco dopo un ragno scese davanti al suo viso e lei lanciò un grido, poi disse: -toglietemi questo coso di dosso, toglietemelo subito!- Joyx prese un bastoncino e schiacciò il ragnetto.
    -Meno male che non avevi paura di nulla!- Dopo degli sguardi gli uni con gli altri nessuno riuscì a trattenere le risate.
    -Daiii! Basta andiamo!- disse Zexion chiudendo il suo libro e conservandolo.
    Il gruppo riprese a camminare e tutti si aiutarono a vicenda per attraversare un fiume. Dopo ore ed ore di cammino e tanta tanta fatica, le famosa grotta fu finalmente davanti i loro occhi.
    -Eccola! Deve essere per forza quella! Se non è quella mi butto da un burrone!- disse Maxine indicando la caverna.
    -Si, Max, è quella, ragazzi, ecco l'Heartless!- disse Joyx nascondendo la testa di Maxine dietro i cespugli.
    -Andiamo, non possiamo rimanere nascosti qua!- disse Marluxia muovendosi abbassato diero il nascondiglio, seguito dagli altri 6.
    Axel e Demyx uscirono di scatto dal nascondiglio turbando la tranquillità dell'Heartless.
    -Ehi, tu, mostriciattolo!- disse Demyx con il sitar in mano, pronto ad attaccare.
    Il mostro girò la testa e attaccò Demyx che si apprestò a schivare il colpo.
    -Ehi! Il mio amico non si tocca!- Disse Maxine che era uscita dall'altro lato ed ora si trovava dietro il mostro. Scoccò una freccia:- Prendi questo!-
    L'Heartless sembrava non aver subito niente da quell'attacco, e stava per ricambiarlo.
    Ma Joyx e Larxene lanciarono le loro lame contro il mostro che prese una scossa cadendo a terra stremato.
    -Beh, è stato molto semplice!- disse Joyx
    -Ora non perdiamo tempo, non è morto, è solo stordito!- disse Zexion facendo cenno ai suoi compagni di seguirli nella caverna.
    Appena furono entrati si muovevano senza difficoltà.
    -Stai attento Demly credo che non sia facile come sembra! Dovrebbero esserci delle trappole...- disse un pò preoccupata Joyx.
    -Ma no, non c'è nesuna trAAAAAAAAAAAAAAAAAA...- Demyx finì legato per un piede a testa in giù. Mise le braccia conserte e sbuffò.
    -Lo dicevo io!- disse Joyx accarezzandogli la testa.
    -Dai, liberami!-
    -Ok.-
    Demyx fu liberato.
    -Stiamo attenti, non vorrei che succedesse anche a voi!- disse esplorando quà e là.
    Continuando a camminare i ragazzi finirono ad un punto in cui la caverna si divideva in due parti.
    -Oh no! Ora dove sarà la pergamena?-
    -L'unica alternativa è andare quattro da un lato e tre dall'altro lato!-
    -Ok, allora voi tre, Marl Larxene e Zexy, andate a sinistra, noi altri andiamo a destra.- disse Axel prendendo per mano Maxine visto che al buio non vedeva molto bene.
    Camminando i quattro arrivarono ad un laboratorio segreto.
    -Eeeeh, chi sa usare il computer?- chiese Demyx grattandosi la testa.
    -Io!- rispose Maxine avvicinandosi a quell'aggieggio.
    -Vediamo un pò...io credo di aver capito.-
    -Si, Maxine mi sà tanto che stiamo pensando la stessa cosa!- disse Jo
    -Questo computer aprirà sicuramente un passaggio per Marluxia e gli altri, dove dovrebbe trovarsi la pergamena sacra.-
    -Si, anche io l'avevo pensato.-
    -E' sicuramente così...- disse Max mentre premeva alcuni tasti del computer.
    -E ti pareva...- disse poi sconsolata.
    -Che c'è?- disse Demyx avvicinandosi allo schermo.
    -Mi serve una password. Ma non ho la più pallida idea di quale possa essere. Allora, vediamo...Tarzan...- disse digitando le lettere
    -Password errata. Un errore di tre.-
    -Oh-oh ho solo 3 possibilità...mmm proviamo con...Pergamena sacra.-
    -Password errata. Due errori di tre.-
    -Oh merda, sono nei guai!- disse digitando un'altra possibile password mentre una goccia di sudore solcava la sua fronte.
    Password errata. Limite di errori concesso superato. Rilascio Heartless in corso.- disse la voce elettronica. Numerosi, ma piccoli Heartless sbucarono da una gabbia, ma i ragazzi li attaccarono, anche se i mostriciattoli sembravano essere infiniti.
    -Ah! La password! Kingdom Hearts!- Riflettè Joyx correndo verso il computer per digitarla. Gli Heartless scomparirono.
    -Joyx sei la migliore!- disse Maxine saltellando.
    Intanto dai tre si aprì un passaggio ed entrarono senza pensarci due volte,mentre venivano raggiunti dai loro amici. Presero la pergamena, dopodichè ripartirono per tornare al castello. Xemnas era molto fiero di loro.
    ***
    CAPITOLO 12-Niente Paura
    "Deve smetterla di mettermi i piedi in testa! E' alta pochi centimetri più di me, ma io sono un uomo e le farò vedere chi sono!" questa era la frase che faceva eco nella mente del biondino.
    -Ho deciso, andrò da lei. Axel è solo mio, solo mio!- decise Roxas.
    Maxine stava leggendo un libro, passeggiando avanti e indietro per un corridoio del castello.
    -Eccoti, finalmente ti ho trovata, moretta da quattro soldi!-
    Maxine chiuse il libro e si voltò: -Ciao, Roxas, che cosa vuoi?-
    -Niente...volevo fare un patto...mmm...amichevole (?) con te!-
    La ragazza non capiva le intenzione di Roxas, che la guardava dritta negli occhi. Così alzò un sopracciglio.
    -Non fare quella faccia, cara!- disse scuotendo il capo mentre si avvicinava. Si mise le mani ai fianchi:- Allora, vuoi sentire quello che ho da dirti, o no?-
    -Se non puoi proprio farne a meno...parla...-
    -Vedo che non hai paura.-
    -Ma perchè devo avere paura di te?-
    -L'altra volta mi avevi detto così.-
    -Beh, ho cambiato idea. Vieni al dunque, voglio finire di leggere il mio libro.-
    -Ok. Ho deciso di ricattarti, come fa un buon amico...-
    Maxine in fondo aveva paura di quei due occhioni blu che la fissavano rabbiosi.
    -Non capisco! Dove vuoi arrivare?- Disse indietreggiando di qualche passo.
    -Allora, il punto è che...te l'avevo già detto, mi pare!-
    -Mi hai detto tante di quelle cattiverie!-
    -Beh, allora arrivo alla conclusione: Devi stare lontana da Axel. Se io vi vedo solo un'altra volta abbracciati o che vi becco a fare tutte quelle sdolcinatezze, me la prendo con la tua Joyx, perchè ora ho un Keyblade potentissimo!- Era ovvio che Roxas stava mentendo per spaventare la povera Maxine, che non potè fare altro che accettare la proposta. Passavano i giorni, e Maxine, senza alcun motivo sembrava fregarsene di Axel: Non si lasciava abbracciare, non accettava i suoi inviti a stare fuori a mangiare un gelato, e ad Axel tutto ciò sembrava molto,ma molto strano. "Ma perchè si comporta così? Che cosa le ho fatto?" Pensava frugando tra i suoi ricordi una cosa che avrebbe potuto spiegare il motivo di quella totale indifferenza da parte di Maxine, che intanto piangeva tutte le sere, per essere rassegnata a quel destino:- Chissà per quanto tempo riuscirò ancora a resistere...-
    -Maxine, ma cos'hai? Perchè ora stai in silenzio tutte le notti, mentre di solito parlavi insieme a me, o leggevi?-
    Maxine da sotto le coperte di asciugò le lacrime e cercò di modulare una voce che nascondesse la sua malinconia:-Ma no, è solo che sono molto stanca, tutto qui.- Jo le credette; la sua migliore amica non poteva mentirle.
    Un giorno, Xemnas convocò i membri nella sala riunioni, e il numero VIII gli comunicò che sarebbe stato in ritardo di una mezz'ora, se non di più.
    "Devo parlare a quella ragazza...io non le ho fatto niente!" Pensava quella mattina mentre si sistemava i capelli con il gel davanti lo specchio della sua stanza. Axel aspettava con le spalle al muro, l'arrivo di Max, conoscendola sapeva che sarebbe passata di lì per andare nella sala riunioni. Infatti eccola arrivare
    -Buon giorno, Maxine.-
    La ragazza passò facendo finta di non vederlo, di non sentire la sua voce. Axel si arrabbiò. Si voltò, la prese per le spalle e la scosse, piano, per evitare di farle male -Ma cosa ti ho fatto?? Cosa?! Dimmelo!- le disse molto bruscamente. La ragazza lo guardò fisso negli occhi smeraldini. Non avevano più la luce di sempre. Deglutì, e due lacrime scesero dai suoi occhi, una a destra, una a sinistra.
    -Mi dispiace, Max, non dovevo parlarti così.- si scusò Axel asciugando le lecrime della ragazza con i pollici.
    -N-no, è colpa mia, tutta colpa mia!- Rispose scoppiando a piangere e stringendolo forte.
    -Si però, ti prego, spiegami che cosa ti ho fatto...-
    -Tu, niente, ma sono costretta a comportarmi così, perchè io voglio molto bene a Joyx, e non voglio che le accada qualcosa!-
    Axel alzò un sopracciglio:-Ma che dici? Hai la febbre per caso?- disse poi ironico.
    -No, sono seria!
    -Che è successo, piccola?-
    -Roxas...mi ha detto che se non voglio che lui faccia del male a Jo devo starti alla larga...-
    -Maxine, quante volte ti avrò detto che non devi ascoltare tutte le scemenze che ti dice Roxas? Stavolta è stato proprio un bastardo!- disse accerezzandole la testa per consolarla.
    Arrivò Roxas:- Maxine! Vedo che non ubbidisci!-
    Maxine si divise dal suo amato e gridò arrabiatissima:-IO NON DEVO OBBEDIRTI, NON SEI IL MIO CAPO, DEVI SMETTERLA, BRUTTO NANO ORA SONO STUFA!-
    -Calmati, Max!- le disse Axel mettendole una mano sulla spalla.
    -NO NON MI CALMO!- continuò evocando il suo arco (Piplup scelgo teeee!) e delle onde che travolsero il biondino.
    -Maxine, non farlo, ritira le onde, ti prego!- Disse supplichevole Axel.
    Maxine obbedì e ritirò le onde. Roxas era a terra che tossiva, tutto bagnato.
    Dopo la riunione, quella sera Axel e Maxine erano insieme sulla torre.
    -Oggi ho imparato che non devo avere paura di niente e che non devo obbedire e soprattutto credere a quello che mi viene detto!-
    -Giusto!- Disse Axel mettendole un braccio intorno le spalle.










    CAPITOLO 13- Stravolgimenti
    Ormai l'autunno era in pieno vigore, non c'era settimana in cui non pioveva, il tempo portava una strana malinconia, era triste ma allo stesso tempo dolce. A qualcuno addirittura faceva bene come Sora. Era da giorni che passava il tempo da solo a riflettere su quello che da anni svolgeva -Ma perché combatto, perché facciamo tutti questi scontri con l'Organizzazione?? Alla fine vogliono dei cuori per vivere le emozione che provo io, vogliono diventare "normali". Ma no! Cosa sto dicendo! La mia missione è proprio l'esatto contrario! Tutti questi combattimenti e lotte mi stacco consumano il cervello mi stanno combinando soltanto guai ed esaurimenti nervosi.- Molte volte questi pensieri causavano a Sora degli incubi. Una notte si risveglio da uno di essi e- Adesso basta!! Ho deciso aiuterò i nessuno a conquistare un cuore; non ce la faccio più con questi incubi!-La mattina dopo non ne parlò con nessuno della sua comitiva, sapeva che non avrebbero approvata la sua decisione, nemmeno con Kairi che si accorse che c'era qualcosa che non andava in lui. Per tutto il pomeriggio il ragazzo rimase nella sua stanza a scrivere una lettera indirizzata all'Organizzazione. A tarda sera vedendo che in giro con c'era nessuno partì verso il Castello dell'Oblio e giunto all'entrata lasciò il messaggio e fuggì via. Sorse un altro giorno, sembrava identico a quello precedente ma si sentiva nell'aria che c'era odore di novità. Infatti non passò molto tempo che subito si sparse la notizia dell'aiuto che il nemico vuole offrire. Lexaeus trovò il messaggio e lo porto immediatamente al Superiore; Xemnas la lesse ad alta voce:-“Membri dell’Organizzazione, sono Sora, da molte notti ho degli incubi per causa di tutti questi scontri che stiamo avendo. Ma ora ho capito, finalmente, che voi volete solo avere un cuore per provare le mie stesse emozioni, sentimenti, dolori, paure… Sarà una follia, ma io ho preso questa decisione: se volete ascoltarmi ci vediamo nella città di halloween a tarda sera. Vi aspetto.
    Sora. Il silenzio regnò sovrano nella sala riunioni per mezzo minuto. -Xemnas, ho paura che sia una trappola…- disse ad un tratto Xaldin per rompere il ghiaccio. -Si, hai ragione, numero III. Ma, tutto sommato, ho deciso di mandare due o tre di voi a controllare.-
    -E chi Superiore??- domandò Demyx incrociando le dita sperando che mandassero lui e Joyx.
    -Manderò Xion, Joyx e…-
    “Fa che sia io, fa che sia io, fa che sia io!” pensava Demyx.
    -…Maxine.-
    -Doh…- si lasciò sfuggire Demyx
    Quella sera, le tre nessuno prepararono tutto il necessario anche se erano un po’ preoccupate
    -Non credete che sia meglio farci accompagnare da uno più grande ed esperto?-disse Joyx
    -Senza Demyx non sai proprio starci, eh??- rispose beffarda Maxine
    -Perché hai qualche problema?? Zitta perché anche tu, sotto sotto, hai sperato fino all’ultimo momento che mandassero Axel insieme a te! L’unica che non si lamenta è Xion. E brava la piccoletta!-Xion diventò rossa dall’imbarazzo. L’idea di uno che le proteggeva piacque alle tre e chiesero il permesso al Superiore, egli acconsentì e mandò con loro Xaldin . Jo e Max rimasero un po’ deluse ma furono contente comunque.
    - Bene ragazze, siamo pronti per partire?? Io si, e sono anche felice di lavorare con delle belle donzelle come voi-
    -Ehi Xaldin abbassa uno po’ la cresta- disse Joyx facendo una smorfia, nel frattempo le altre due ragazze erano già pronte. E così cominciarono il loro viaggio verso la città di halloween. Sora era già sul posto da circa un’ora e ancora non si vedeva spuntare nessuno, cominciava a perdere le speranza quando dal nulla si materializzarono quattro ombre.
    -Oh siete arrivati finalmente è da più di un’ora che vi aspetto!!!!-disse Sora spazientito.
    -Ci disp…- ma con un gesto Xaldin zittì Xion, e prese la parola:- Senti pupo, se credi di poterci prendere in giro ti sbagli di grosso!! Disse con rabbia il nr III ma Sora rispose- Calmati. Io non sto scherzando. Sono molto serio Kingdom Hearts lo volete o no!- questa volta Sora aumentò di tono e i quattro rimasero senza parole.
    ***
    CAPITOLO 14-Vuoti di memoria.
    ...-Io vi voglio aiutare a conquistare Kingdom Hearts!!!- I nessuno furono sconvolti:-Sora, non dirai sul serio!!- disse Joyx.
    -Si invece! Volete il mio aiuto, si o no???-
    -Oh, Sora...- Disse Xion a bassa voce incrociando le mani al petto.
    -Beh, Xaldin, a me sembra che stia dicendo la verità!- disse Maxine.
    -Aspetta...Perchè ci vuoi aiutare? Ti metteresti in guai più grandi di te!!-
    -Non mi importa, io ho un cuore e capisco le vostre esigenze!-
    -Mi sembra fuori di testa.- sussurrò Joyx all'orecchio di Maxine.
    -A me invece no, sembra serio!- rispose Maxine.
    Xion era l'unica che non aveva aperto bocca e che continuava a fissare la scena. Sora l'aveva stupita particolarmente per il suo comportamento così deciso. -Vuole aiutarci, Xaldin!!!- disse ad un tratto Xion supplichevole. Gli occhi della bambola vedevano il ragazzo in modo totalmente diverso.
    -Xaldin, mettiamolo in prova.- Disse Joyx che ormai, come Maxine, aveva capito quello cha stava succendendo a Xion.
    -Ok, ragazze. Tu, Sora, ti portaiamo con noi, ma solo per provare!!! e comunque non potrai far parte dell'Organizzazione perchè non sei un nessuno.- decise Xaldin riponendo le sue lance.
    -Vi aiuterò comunque!!- finì con un sorriso Sora, seguendoli fino al castello. Nel frattempo i giorni autunnali che non si decidevano a finire, passavano tranquillamente, senza che Sora facesse casini vari (bravo bimbo :mki: stà buono!).
    Intanto Joyx e Maxine, agli occhi di tutti parevano aperte, solari, mentre agli occhi di Xemnas, apparivano avvolte da un velo di mistero...e in effetti non aveva tutti i torti. Le due ragazze nascondevano qualcosa che ricordavano e non ricordavano, avevano come dei vuoti di memoria da quando erano entrate in quel castello, il castello dell'Oblio. Da qualche giorno le due ragazze si erano poste delle domande per loro assurde, e si confrontavano anche fra di loro. Una sera Joyx mentre tutti erano nella mensa a divertirsi, parlare e fare baldoria, lasciò sola la sua amica Max per allontanarsi con il Superiore .
    -Superiore, vorrei parlarle.-
    -Sono qui numero XVI, dimmi.-
    -Da qualche giorno io e Maxine ci poniamo delle domande a cui non sappiamo dare una risposta.-
    -Tipo?-
    -Non sappiamo da dove veniamo, se è giusto quello che facciamo...-
    -Beh, cara, prima di entrare lo sapevate?-
    -Non ricordo nemmeno questo...penso di si...-
    -Beh, ricordalo sempre: qui trovare è perdere, e perdere è trovare.-
    -Si però...come dire...io mi sento di avere un cuore, anche se so di non averlo!-
    Xemnas, che non capiva, si limitò a guardarla confuso.
    -Mi spiego, io voglio bene a Maxine, e...emh...- Jo divenne rossa, poi continuò -Amo Demyx.-
    Xemnas scosse la testa:-Non puoi dire questo, perchè non lo sai. Non sai se vuoi davvero bene alla numero XV, e non sai nemmeno se...ami il numero IX perchè senza il cuore non puoi confermarlo. Puoi dire che ti piace il suo carattere e il suo fisico, ma non puoi parlare d'amore.-
    -Superiore...Poi non capisco perchè dobbiamo per forza combattere! Ora c'è Sora ad aiutarci e poi non è la fine del mondo se non abbiamo un cuore!-
    -No, Joyx, questo non te lo lascio proprio dire. Io ho bisogno di un cuore. E poi sono sicuro che sarai felice quando ne avrai uno tutto tuo.-
    La cena finì, e Maxine, che non aveva mangiato quasi nulla, tornò nella sua stanza. Distesa sul letto, a riflettere mentre Joyx non c'era ebbe un flash: Chiudendo gli occhi subito una visione le apparì in testa. Un ragazzo alto, magro e muscoloso, gli occhi scuri, ed i capelli lunghi, blu, le sorrideva teneramente. -Lee!!- gridò come se si fosse risvegliata da un brutto incubo.
    "Chi era quel ragazzo? Come mai ho gridato il suo nome?" pensò mettendosi la mano in testa. Era confusa. Lei non conosceva "Lee" ma sapeva che quel ragazzo si chiamava in quel modo. Tentò di non pensarci più e si addormentò.





















    CAPITOLO 15-Una grossa Bugia
    L'alba era prossima a spuntare ma Xion era ormai sveglia; negli ultimi giorni Xion non riusciva distorgliersi dalla mente Sora, il ragazzo nemico che aveva promesso loro aiuto. Sapeva che c'era qualcosa che la legava a quel guerriero ribelle, le piaceva il suo carattere, il suo fisico, il suo atteggiamento. Per lei era qualcosa di molto speciale e forte. Si è vero, era molto legata ad Axel e a Roxas, ma per Sora provava qualcosa di diverso, che non riusciva a spiegare. La notte sognava delle scene che le sarebbe piaciuto sentirsi dire. Chiuse gli occhi, e continuò a sognare, mentre alle sue spalle arrivava Sora, che la sentì bisbigliare -Sora, ti amo.- Fece finta di non aver sentito nulla. Si limitò ad arrossire e a girare lo sguardo. Xion si voltò:-S-Sora! cosa ci fai qui?-
    La fissò; Riusciva a specchiarsi negli occhi blu della bambola:-Io...Niente, passavo di qui...-
    -Mi hai sentita??-
    Sora divenne ancora più rosso e non rispose. Xion gli riformulò la domanda:- MI HAI SENTITA?-
    -Beh, io ecco, cioè...mmm...ecco...non è proprio...SI!-
    -Ah...- Xion abbassò la testa e guardò il pavimento bianco dei corridoio del castello.
    -Beh, Xion, io...-
    -Tu cosa??-
    -Io...ci tenevo a dirti che...-
    -TU COSA DANNAZZIONE, DIMMELO!-
    -Io... non ricambio!- Terminò Sora.
    Ovviamente mentiva. Un pò gli dispiaceva di aver detto quelle parole poichè la bambola era rimasta di stucco.
    -Non te l'avevo mica chiesto, sai!- Disse lei continuando a guardare verso il basso mentre una lacrima le solcava il viso. La medesima goccia cadde sul pavimento. Sora la notò.
    -Mi dispiace...-. Sora era arrabbiato con se stesso per la menzogna che aveva detto ma soprattutto di aver ferito colei che amava ma era troppo imbarazzante, per lui, dirle la verità sui suoi sentimenti. Anche se avrebbe voluto domandarle scusa, era troppo tardi, poichè Xion era scappata via con le lacrime agli occhi. Mentre correva la nessuno s'imabbattè contro Roxas.
    -Xion, cosa ti è successo, perchè stai piangendo???-
    -Lo odio! Lo odio, anche se lo amo!-
    -Ma che dici? Di chi parli??-
    Xion rimase per qualche secondo piangendo, senza riuscire a dire una sola parola.
    -Allora?-
    -Parlo della tua metà!-
    -Sora? Tu ami Sora?- Roxas stava per mettersi a ridere.
    -Ecco, si prenditi gioco di me adesso, bravo!-
    -Xion apetta non era mia intenzione offenderti o fare del male!-. ma Xion era già corsa via nuovamente fino nella sua stanza.
    Passarono le ore. Ormai erano almeno le 12.00
    Maxine aprì la porta della sua amica:
    -Hey Xion, vieni a pranzo, Xaldin ha messo in tavola, manchi solo te!-
    -No Max, non vengo...-
    -Come? Dai, c'è il tuo piatto preferito!!!-
    -No, Maxy, sul serio...-
    -Ok... ho capito.-
    Maxine scese velocemente ad avvisare tutti che non sarebbe rimasta per pranzo. Andò in cucina, senza farsi vedere da Xaldin. Prese ciò che le capitò prima, e salì nuovamente da Xion.
    -Ecco, una pagnotta ciascuno!-
    -Maxine...- Xion prese la pagnotta che Maxine le stava porgendo.
    -Non è il massimo, ma non potevo mica portare caviale e aragosta!-
    -Non importa...Tanto non ho fame...-
    -Io ho capito perchè!-
    -E perchè, sentiamo.-
    -Perchè tu sei cotta di una personcina e la tieni proprio qui!- disse Toccandole la parte sinistra del petto.
    -Io non ho un cuore.-
    -Invece io credo di si!-
    -*tsk* sarebbe troppo bello...-
    -Comunque so anche per chi sei impazzita!-
    Ci fu un pò di silenzio. Poi Maxine le sorrise e disse:- Sora, Soretto eh eh eh!-
    -Si...esatto, ma oggi è successa una cosa orrenda, Max!-
    Xion scoppiò a piangere e abbracciò la sua amica.
    -Che cosa è successo, bambolina?- chiese cercando di consolarla accarezzandole le spalle.
    -Sora, mi ha detto che non mi ama!-
    -E perchè, sà che tu lo ami?-
    -L'ho bisbigliato, ma non pensavo che lui fosse dietro di me mi stesse ascoltando!-
    -Aaaah, capisco, ma magari scherzava!-
    -No era serio!!!-
    -Vuol dire che sa fingere bene! Gli si legge negli occhi che gli piaci!-
    -E se gli piacesse ancora quella ragazza che abbiamo liberato poco tempo fa?-
    -Kairi? Beh, non lo so, ti direi una bugia!-
    -Uffa, Maxy!-
    Il giorno dopo Xion era più o meno consolata, e stava chiudendosi la cerniera del cappotto per andare in sala riunione. Sora irruppe nella sua stanza. Si fece coraggio e gridò:
    -XION MI DISPIACE TANTISSIMO, NON E' ASSOLUTAMENTE VERO CHE IO NON RICAMBIO, IO TI AMO, TANTISSIMO, SEI LA RAGAZZA PIU' CARINA CHE IO ABBIA MAI CONOSCIUTO!- Stava per andarsene, ma Xion gli si avvicinò, lo prese per il porso e lo abbracciò, facendolo arrossire. Nonostante tutto Sora ricambiò, continuando a bisbigliare che gli dispiaceva molto averla fatta soffrire. Sora non resistette più e posò le sue labbra su quelle della bambola, dandole un tenero bacio.








    CAPITOLO 16-Tutto più nitido
    -Alloooora...vediamo un pò cosa ci serve ancora qui...- disse una mattina Joyx cercando di riordinare la scrivania.
    Vi erano alcuni fogli, molti erano vuoti, non c'era scritto nulla e li appoggiò sulla mensola uno sopra l'altro. Ad un tratto trovò, seppellita sotto tantissimi altri foglietti, una busta. La aprì, e lesse la lettera che vi era dentro: "Caro Lee,
    Sono Naemi, forse tu non ti ricordi di me e Joy, ma noi abitavamo tutti nello stesso paese, ci conosciamo da quando eravamo molto piccoli. Noi ci troviamo in un castello, e devo dirti la verità, ci sono persone speciali, con cui ho stretto buoni rapporti. Mi sono anche innamorata di un ragazzo molto carino, ed anche Joy ha trovato l'anima gemella! A dire la verità appena entrata qui mi sono dimenticata di tutto: Di te, della mia vita, e di chi ero stata fino a che non misi piede nel castello. Ora mi ricordo di te, anche se molto vagamente. Sò di volerti molto bene, mi manchi Lee...
    Ora ti saluto, ti auguro di passare la vita migliore del mondo...Amico...
    Naemi."
    -N-Naemi? Joy? Allora sono questi i nostri veri nomi! L'ha scritta Max, per inviarla a questo Lee...Ho già sentito parlare di questo ragazzo però non mi pare di averlo mai visto...Ci conosciamo da molto...Ma chi sarà mai?- Joyx era molto confusa...Piano piano, col passare dei giorni tutto diventava più nitido, e iniziava a ricordare. Alcuni giorni dopo, immersa nei suoi pensieri, Joyx non ricambiò il saluto che le aveva porso Demyx.
    -Amore?-
    -Eh? No Demyx, scusami tantissimo non ti ho notato!-
    -Ah, certo ora sono invisibile! A chi pensi? Guarda che son geloso!- Demyx fece un pò l'offeso, ma in modo ironico.
    -Povero cucciolotto...- Gli stampò un bacio sulla guancia e continuò:- Ora devo immergermi nuovamente nei miei pensieri...Ci vediamo dopo!- e la ragazza tornò a pensare.
    Beh, Maxine aveva inviato la lettera: o meglio, l'aveva messa in una bottiglia ed ora viaggiava per mare..chissà se avrebbe mai raggiunto il destinatario...Lee...
    Andò nella sua stanza, e si tolse il cappotto lasciandosi addosso solo la maglietta a maniche lunghe, rigorosamente nera (ma và XD Parte leggermente Hentai in arrivooo *perde sangue dal naso). Non si era accorta per nulla che Axel aveva fatto irruzione nella sua stanza e si era seduto sul suo letto a braccia conserte. Si voltò per andare a distendersi e riposarsi.
    -Axel! Ma come sei entrato?-
    -Attraverso il muro, sono un fantasma.-
    -Emh...ssse, come no...devo chiudere la porta.-
    -Nu, sennò non posso guardarti mentre resti con quell'adorabile magliettina nera...-
    -E' una maglietta normale, non è così particolare.-
    -Mette in risalto il tuo bellissimo corpo...-
    -Ma come sei galante...Axy- Gli si avvicinò.
    Si sedette sulle sue ginocchia, avvinghiandolgli le gambe intorno al busto e mettendogli le mani sulle spalle, per reggersi.
    Lui le alzò leggermente la maglietta da dietro, accarezzandole la schiena, fredda, mentre la riempiva di baci sul collo. Max lo buttò sul letto, e gli tolse il cappotto, per poi iniziarlo a baciare con foga.
    Lui riuscì a sfilarle la maglietta, e la distese, mettendosi sopra di lei, sfirandole il ventre.
    -Numero VIII.-
    -Eh?-
    Axel si voltò e Maxine alzò la testa. Xemnas stava facendo una perlustrazione delle stanze.
    -Ho interrotto qualcosa?-
    -N-no Superiore, però si potrebbe bussare!- balbettò Maxine rimettendosi subito la maglietta.
    -Sto facendo una perlustrazione delle stanze.-
    -Va bene, e adesso?-
    -Mi stai mandando via numero XV?-
    -No, è una domanda.-
    -Beh, adesso me ne vado, continuate pure.-
    Xemnas chiuse la porta come se nulla fosse successo.
    -Oddio, che figura!- disse Maxine lisciandosi i capelli con le mani
    -Ehi, ti vergogni per caso di me?-
    -Ma io ho detto questo?-
    -Quindi è no?-
    -Ovvio che no!-
    -Ok, allora baciami.-
    -Di nuovo?-
    -Zitta, Got it memorized?-

















    CAPITOLO 17-Flash Back
    Quel pomeriggio pioveva da tutta la mattina
    "Chissà se quel ragazzo ha ricevuto la lettera..." Pensava Maxine col mento tra le mani.
    -Max!- disse Joyx -A cosa pensi?-
    Joyx non ricevette alcuna risposta:- Maxine!-
    -Eh? che vuoi?-
    -A che pensi?-
    -A niente.-
    -Dici sempre così! Guarda che se hai una amante puoi dirmelo, non lo dirò mai ad Axel, promesso!-
    -Quanto sei scema, io amo solo lui.-
    -E allora a che pensi? Diamine, voglio saperlo!-
    -Penso a noi.-
    -Noi??-
    -Si....A me, a te, a Lee...-
    -Ma chi è Lee? Ah, il ragazzo della lettera...-
    -L'hai letta?-
    -Si, la busta era aperta, non hai visto?-
    -Ma io non l'avevo imbustata...-
    -Allora sarà stato Xemnas.-
    -E che ci viene a fare nella nostra stanza?-
    -Io ieri ero nella stanza di Demyx, ed ha fatto una perlustrazione mentre ci facevamo le coccole.-
    Maxine arrossì ripensando all'episodio del giorno precedente.
    -E non è passato qui?-
    -No, sai? Ci ha anche colti di sorpresa.-
    -Ci?-
    -Io e Axel...-
    -Che stavate facendo, porcellini?!-
    -Ma Jo! Quanto sei maliziosa!-
    -Che facevate?-
    -Cose private.-
    -Va bene ho capito.-
    -No che non hai capito!-
    -Comunque, tornando al discorso di prima...-
    -E tu con Demyx che facevi.-
    -Coccole. Te l'ho detto.-
    -Si, come no!-
    -Anche tu, però!-
    -E che vuoi?-
    -E va bene, stavamo per scoppiare in...-
    -Ahahahah!-
    -E te?-
    -Noi no.-
    -*la guarda come se non la stesse credendo* Torniamo a noi, adesso!-
    -Si, giusto.-
    -Dicevamo della lettera...-
    -Ah si...l'ho spedita, e mi chiedo se sia già arrivata...-
    -Col vento che c'è spero che arrivi a destinazione...-
    Joyx non aveva tutti i torti. La lettera era arrivata, nel posto giusto, alla persona giusta.
    Un ragazzo alto e magro si chinò sulla riva e raccolse la bottiglia. La aprì e tirò fuori il foglietto.
    Lesse la lettera. Chi era? Naemi.
    -Perchè mai mi avrà scritto?- bisbigliò -Perchè, dopo tutto quello che è successo prima della loro partenza? L'hanno scordato?-
    Il ragazzo ricordò quell'episodio:
    *FlashBack*
    -Lee! Buon giorno!- Naemi era seduta sulla bàttima, vicino a Joy.
    -Buon giorno, ragazze!- Lee, entrò nella casetta di legno, per prendere la sua colazione. Guardò in terra: Distesa vi era la piccola Perla, sanguinante. Lee si apprestò a prendere il cucciolo di cane:- PERLA, PERLA!- La stese di nuovo sul pavimento, e si apprestò ad andare a prendere una fascia per fasciare la ferita della povera cagnetta. Ma era ormai tardi per Perla. Era passata all'altro mondo:-NOOOOOO!!!- gridò. Si fece udire dalle due ragazzine che corsero a vedere cosa era successo.
    Trovarono l'amico con la cagnolina morta in mano, piangeva.
    -Lee! Oh, no Perla!- disse Joy
    -Ma come avete potuto, come?!- singhiozzò il ragazzo
    -Ma noi non abbiamo fatto nulla!-
    -Non è vero, l'avete uccisa! Katia si infurierà quando scoprirà questo fatto!-
    -Lee, calmati, capiamo che sei arrabbiato ma non prendertela con noi.- Disse Naemi cercato di evitare una discussione.
    -Andate via! Via dall'isola! Non vi voglio più vedere!-
    -Lee, CALMATI DANNAZIONE!- gridò Joy
    -Anche tu Joy, mantieni la calma.- La calmò Naemi.
    Ma nonostante tutto Lee sfidò a duello le due ragazze, pensando che fossero state loro a uccidere Perla. Vinse il combattimento, e Joy cercò tutte le scuse per convincerlo a non cacciarle dall'isola. Ma purtroppo non ci fu verso: Lee chiamò uno stregone, che le divise in due parti. Ecco che nascono Anti-Naemi e Anti-Joy.
    *FineFlashBack*
    -Mi hanno...scritto...Il misterioso castello...Non sono Naemi e Joy a scrivere...Sono le loro "Anti"! Non ricordano nulla!-








    CAPITOLO 18-Il mio migliore amico

    -Aaaah, che bella giornata!- Disse Joyx stiracchiandosi.
    -Bellissima, guarda come sta piovendo...- Le rispose delusa Maxine indicandole la finestra.
    -Ah, ma non era per quello. Io oggi vado con Demyx a suonare il sitar!-
    -Si, scommetto che al povero Demyx gli rompi quelle corda!-
    -Non è vero, prendo le corde con delicatezza!-
    -La conosco la tua "delicatezza" Jo!-
    -Spiritosa! Comunque guarda, è arrivata questa ieri!-
    Joyx porse a Maxine una lettera.
    -Ma è di Lee!-
    -Esattamente! Aprila e leggila, io non l'ho ancora letta! Speriamo che sia qualcosa di bello!-
    -Allora...Care Joy e Naemi, o meglio TRADITRICI
    Perchè mi avete scritto? Vi ho mandate via dall'isola per un motivo ben preciso, forse non lo ricordate? Beh allora vi rinfresco io la memoria: Vi dice niente il nome Perla? Perla, la povera cagnetta che avete ucciso? E non pensate a cosa è successo dopo? Lo stregone? No? Non lo ricordate? E vabbè, pazienza. Vi saluto.
    Lee..-
    -Ma cosa? Perla?-
    -Perla...Katia...Si, Jo!-
    -Cosa? chi è Perla?-
    -Lo stregone...-
    -Perla è lo stregone?-
    -Ma no! Perla era...era...il cane...-
    -Il cane? SI! Il cane! Hai ragione!-
    -Katia...Katia...- Maxine chiuse gli occhi cercando di ricordare il volto di Katia.
    -Aspetta, Max...Io mi ricordo di Katia...i lunghi capelli biondi...-
    Per un paio di minuti le ragazze si sforzarono di ricordare, finchè arrivò Saix nella loro stanza.
    -Maxine, ti devo dire una cosa, verresti con me?-
    -Si, se è davvero importante...Aspetta che mi vesto, come vedi sono ancora in pigiama!-
    -Ok, ti aspetto fuori dalla porta...-
    -Va bene a dopo!-
    Saix chiuse la porta. Joyx continuava a fissare la scena con un sorriso malizioso stampato in faccia.
    -Maxine!-
    -Eh?-
    -Ma vi date appuntamenti segreti?-
    -No! Idiota!-
    -Weeee, modera i termini carina!-
    -Stronzetta!-
    -Tu!- disse Joyx facendo la linguaccia. Maxine la ignorò totalmente, anche se sapeva che Joyx scherzava. Si mise il cappotto e uscì. Chiuse la porta:-Eccomi Saix, dimmi tutto!-
    -Seguimi.-
    -Perchè, qui non va bene?-
    -No, direi di no.-
    -Ok, allora andiamo.-
    Saix portò la ragazza nel bosco.
    -Ma dove cavolo mi stai portando Sà?-
    -Qui dovrebbe andare bene.-
    Saix mise Maxine con le spalle al tronco. La nessuno sembrava spaventata.
    -Non fare quella faccia. Non ti voglio fare del male.-
    -Saix...ma...-
    -Ora ascoltami bene. Io...so che tu non accetterai mai questa cosa...ma...io...insomma...tu mi piaci Max.-
    -Ma io...-
    -Shhh...Lo so, stai con Axel...Però io volevo chiederti solo un favore. Un piccolo grande favore.-
    -D-dimmi...-
    -Potrei...solo...uno...solo...un bacio...e poi...amici come sempre...-
    Riuscì a baciarla, ma quel bacio non durò più che un istante, poichè Maxine gli allontanò le labbra con due dita.
    -Saix, io non posso.- riuscì a farsi lasciare -Ma ricorda che tu resti sempre il migliore. Il MIO migliore Amico.- si mise il cappuccio e tornò al castello di corsa.


















    CAPITOLO 19- Fiducia
    Ormai le giornate si facevano più fredde, poichè l'inverno era alle porte.
    Vexen guardava fuori dalla finestra, e osservava il sole sorgere pigramente. Ma gli non era l'unico a osservare il cielo, quella mattina. Anche Roxas, sognante, teneva occhi puntati sul pallido sole. Enrò Axel nella sua stanza, sembrava essere allegro:- Buon giorno Roxy, come va stamattina?-
    -Mah, me la cavo. E tu? Come mai questa contentezza?-
    -Beh, non posso essere felice?-
    -Si, ma un motivo ci sarà!-
    -E invece no! Sono venuto per dirti una cosa.-
    -Si, dimmi.
    -Ti va di fare una passaggiata e scambiare quattro chiacchiere?-
    -Con questo freddo?-
    -No, nei corridoi intendo.-
    -Ma che mi devi dire?-
    -Non posso parlare con te?-
    -Si, ok.- Roxas sapeva che Axel non voleva solamente "scambiare quattro chiacchiere" ma parlare di qualcosa di importante. Infatti la sera prima, il rosso aveva parlato con Maxine.
    *Flash Back*
    -Sai piccola, credo che dovresti parlare con Roxas e chiarirti con lui...-
    -Non sai quante volte ci ho provato, Axel...-
    -Si, ma secondo me non era il modo giusto.-
    -Cioè?-
    -Gli devi parlare dal profondo...-
    -Ma...-
    -Ascoltami, Max, vedrai che ti capirà!-
    -Vi accompagnerò fino all'atrio, poi vi lascierò soli.-
    -Non credo sia la cosa migliore da fare...-
    -Tu hai fiducia in me?-
    -Si...però...-
    -Dai, fidati...-
    -Non è che non mi fido...Ma non mi ascolterà mai, guarda, lascia stare.-
    -No dai...Maxine...Ascoltami, parlaci! Domattina lo convinco io.- disse Axel facendole l'occhiolino.
    *Fine Flash Back*
    -Allora Roxas, vieni, si o no? E dai!!-
    -Ok.- Axel e Roxas si incamminarono verso l'atrio.
    C'era anche Maxine.
    -Roxy, devo andare! Mi spiace...-
    Axel indietreggiò guardando Maxine facendole alcuni segni tanto per rassicurarla. Poi sparì.
    -Allora Roxas...Siamo noi due...Ti prego ascoltami...-
    -No, dai, ascolta tu me.-
    -Eh?-
    -Ci ho pensato giorno e notte...-
    -A cosa?-
    -Ti sembrerò un bambino di 5 anni però...Facciamo pace?-
    -Roxas...- Maxine sorrise dolcemente e i suoi occhi si illuminarono.
    -Mi dispiace molto...-
    -Si anche a me.-
    -Ma sono stato io ad attaccare briga...-
    -Vieni Roxas...- Maxine aveva le braccia conserte, ma le aprì.
    Roxas si avvicinò e i due si abbracciarono come due vecchi amici.
    Axel li guardava soddisfatto da dietro una colonna e Max alzò la testa e
    si limitò a sorridergli. FInalmente Roxas aveva capito che Maxine non aveva nessuna colpa.























    CAPITOLO 20-Katia e Lee nel castello
    -Insomma Katia, siamo arrivati?-
    -Lee, è da due ore che ti lamenti "siamo arrivati? siamo arrivati? siamo arrivati?" Un pò di pazienza, eh!-
    -Ma se è da una settimana che camminiamo senza meta!-
    -Appunto, siamo senza meta, quindi non posso acertarti che...Lee!-
    -Che?-
    -Il castello! Siamo arrivati!-
    -Sicura che sia questo?-
    -Non lo so. Entriamo, se comunque se mi proponessero di stendere un commento personale...è orrendo.-
    -Magari dentro è più bello!-
    -Bah, muoviamoci, recuperiamo le nostre amiche e torniamocene sull'isola una volta per tutte!-
    -Ok.-
    Katia e Lee spinsero con tutte le loro forze il portone d'ingresso.
    -Toh, è tutto bianco, peggio di fuori.-
    -Una pitturata qui, una rifinitura là....- commentava Lee.
    -Non lo devi ristrutturare Lee! A parte che qua ci stanno i tuoi nemici e poi noi prendiamo Joy e Naemi e ce ne andiamo subito, capito?-
    -Si, si, me l'hai già detto.-
    -Allora muoviti.-
    -Buon Giorno ragazzi!- disse un nessuno intenzionato a prendere in giro i due.
    -E tu chi sei? stacci lontano!-
    -Ma veramente siete stati voi ad entrare nel MIO castello.-
    -Insomma chi sei?-
    -Mi chiamo Xigbar. e tu come ti chiami?- chiese abbassandoil cappuccio.
    -Sembri un povero stupido.-
    -Si, un povero stupido che stà per distruggere due bambini.-
    uscì le sue pistole e li attaccò.
    Katia si apprestò schivare il colpo:-Aspetta, ma noi siamo disarmati!-
    -Non mi riguarda.- Per fortuna arrivò Xemnas
    -Xigbar, chi sono?-
    -Non lo so, superiore.-
    -Non li attaccare. Se sono qui ci sarà un motivo, non trovi?- distolse gli occhi dal nr II.
    -Chi siete e
    che cosa volete?-
    -Emh...Superiore?-
    -Si, Xemnas, il superiore.-
    -Emh...Noi veniamo dall'isola di Anerol, e stiamo cercando le nostre amiche per riportarcele a casa.-
    -Anche se le vostre amiche fossero qui non possono seguirvi e andarsene, hanno fatto giuramento di rimanere fedeli all'Organizzazione fino alla conquista di Kingdom Hearts.-
    -E se noi gli procurassimo un cuore?-
    -No. Tutta l'organizzazione ne deve avere uno, Lee.-
    -E tu come lo sai il mio nome?-
    -Qui sono io che faccio le domande.-
    -Sssse...-
    -Smettetela di litigare. Procureremo un cuore a tutti.-
    -Non importa, Katia, Kingdom hearts è praticamente nelle nostre mani. Manca poco.-
    -E poi? che succederà?-
    -Non posso prevederlo. Intanto prendiamoci i cuori.-
    -E noi?-
    -Incontrate pure le vostre amiche. Tanto starete con noi a partire da oggi fino alla conquista di Kingdom Hearts.-
    -Grazie Superiore!- disse felice Katia.
    Xemnas le condusse nella stanza di Maxine e Joyx.
    -Joy, amica mia!- Katia le corse incontro, stringendola con le lacrime agli occhi.
    -Mi sei mancata tantissimo Joy, ora ti riportiamo ad Anerol!!-
    -Ma tu chi sei?-
    -Come chi sono, Joy!?-
    -E perchè continui a chiamarmi Joy? Io sono Joyx.-
    -Tu non sei niente! Tu stai lì, ad Arenol! E anche tu Naemi!-
    -Katia?-
    -Allora lo sai chi sono!-
    -Ma io...sono confusa...-
    -Tranquilla, prima o poi torneremo tutti insieme sulla nostr isola!-
    -No! Io ho il mio Demyx qui, non lo lascerò!-
    -Ma io voglio stare tutti e quattro insieme come una volta, ricordi?-
    -No.Non ricordo.-
    Da un'altra parte, Xemnas era da solo, sembrava contento.
    "Ci siamo."














    CAPITOLO 21-Illusioni
    -In sala riunioni, presto!-
    Era l'alba. Dalla finestra della stanza entrava una fioca luce.
    -Maxine, dai, svegliati! Xemnas sà come raggiungere Kingdom hearts! Avremo un cuore, Max, alzati!- insisteva Joyx
    -Davvero?- Maxine si alzò immediatamente dal letto e si preparò, poi, insieme all'amica si avviarono nella sala riunioni.
    Erano tutti presenti.
    -Ragazzi, la piattaforma sotto di noi si aprirà. Gettatevi senza timore all'interno di essa. C'è un trasporto, che arriva a Kingdom Hearts. Nessun timore.- disse Xemnas che voleva incoraggiare i membri. La piattaforma si aprì.
    -Ci siamo. Su ragazzi!-
    -Dammi la mano Maxine!- disse Joyx
    -Ok- Maxine prese la mano della sua amica, e tutti i membri si gettarono nel vuoto.
    Una luce li abbagliò, e in men che non si dica, i 19 si ritrovarono su un sentiero di roccia.
    -Proseguiamo, ma facciamo attenzione agli Heartless. Ce ne dovranno essere molti, è la prova finale. Lee, Katia, state indietro, poichè siete disarmati.-
    Tutti proseguirono: Demyx stava accanto a Joyx per proteggerla, e Axel camminava davanti a Maxine e Roxas. Ecco i primi piccoli Heartless accanirsi contro l'Organizzazione. Erano tanti, ma erano deboli, quindi non fu così difficile batterli, anche perchè i disarmati erano solo due. Diciasette persone erano in grado di lottare.
    Ma gli Heartless mano a mano che si proseguiva diventavano sempre più grandi e forti.
    -State indietro, stavolta ci pensiamo io e Sora!- Disse Roxas vedendo che i suoi compagni erano abbastanza stanchi.
    -Roxas, noi ti dobbiamo aiutare!-
    -No, riposatevi un pò, ci penso io!- Fece l'occhiolino e iniziò a colpire ripetutamente il mostro, insieme a Sora.
    Ma l'Heartless, provocato e quindi infastidito, ficcò il suo pugnale nel fianco del biondino, che cadde al suolo tramortito.
    Joyx, Maxine e Axel gli corsero incontro:
    -ROXAS!- gridò Joyx.
    -Amici...Io...Non ci sono riuscito...Odiatemi pure per questo...-
    -Non ti sforzare a parlare, Roxy, ce la farai!- Axel cercava di incoraggiarlo, ma nel frattempo le lacrime gli solcavano le guance e gli scioglievano il trucco, come a Maxine e Joyx, d'altronde.
    Max gli asciugava il sangue che gli usciva da un angolo della bocca col suo guanto, e nel frattempo faveva cadere le sue lacrime sul petto del biondino.
    -Maxine, Joyx, non piangete per me. Vi ho sempre fatto del male, e morirò con questo rimorso di non avervi voluto bene dall'inizio, per la mia stupida gelosia, e il mio stupidissimo orgoglio.- Balbettò Roxas. Anche lui stava piangendo. I suoi occhi blu fissavano quelli di Joyx, che non aveva mai visto così premurosa.
    -Roxas, non morire!- Ma ormai era tardi. Piano Piano il suo corpo si dissolveva.
    -Vi voglio bene, amici miei. Mi macherete!- Queste furono le sue ultime parole.
    -ROXAAAAAAAAAAAAAAS!!! NOOOOO!-
    -Maxine abbracciò Axel e iniziò a piangere come una fontanella su di lui, che cercava di consolarla, ma non ci riusciva, poichè lui era il più dispiaciuto.
    -Joyx...vieni.- riuscì a dire Axel e abbracciò le due ragazze che continuavano a piangere disperatamente. Dopo alcuni minuti, il cammino continuò con un orribile silenzio, e Heartless dopo Heartless, i ragazzi arrivarono alla fine del sentiero.
    -E Kingdom Hearts?! Dov'è?- disse Xaldin guardandosi in torno.
    -Ma qui...c'è solo un burrone!-
    Intanto una voce diceva:-Poveri illusi. Kingdom Hearts non esiste. E' un'illusione. Siete dei poveri utopisti. Che fantasia.-
    -Chi sei? Cosa vuol dire Kingdom Hearts NON ESISTE?- gridò infuriato il Superiore.
    -Vuol dire che non esiste.-
    -Ho perso il numero XIII della MIA Organizzazione per venire qui a prendere un cuore e TU mi vieni a dire che Kingdom Hearts è un'illusione?!-
    -Purtroppo è così.-
    Intanto Lee bisbigliava qualcosa nell'orecchio a sua sorella:- Katia, ma io questa voce la conosco. O almeno, mi pare di averla già sentita!-
    -Già, pare anche a me, fratellone...Non sarà mica...-
    -Si , è lui, Katia!-
    -Lo stregone! Quello che hai chiamato per dividere Naemi e Joy "a metà"!!-
    -Ma...-
    -Tranquilli, miei cari nessuno: Ho una sorpresa per tutti voi!- continuò a dire la voce. Dal nulla apparve un'altra luce, che portò tutti su Anerol.
    -Ma...dove siamo?- Chiese Xemnas.
    -Questa è Anerol, Superiore, la NOSTRA isola!-
    Davanti agli occhi di tutti si materializzò una figura. Era lo stregone. Un vecchietto dall'aspetto tozzo e poco curato, con un ramo in mano, stava davnti a loro, e pareva tutto raggomitolato nei suoi panni.
    -Tutti voi avrete un cuore, e diventerete esseri umani!- Lo stregone pronunciò una formula magica...e...

    CAPITOLO 22-Come in una fiaba

    ... si sentirono strani, come avvolti da una nebbia che però dava una sensazione di tepore. Quando riaprirono gli occhi, i 19 si trovarono di fronte a un' immensa torre nera: era il Faro, o almeno così lo chiamavano gli abitanti di quel posto. Le due ragazze entrarono dentro istintivamente. Salivano piano, erano spaventate all'idea che si sarebbero unite con i loro veri corpi ma sapevano quello che facevano: evadere dalla prigionia che costituiva per loro non avere un cuore. Raggiunta la cima furono avvolte una un bagliore molto potente, e quando gli occhi si abituarono all'intensa luce furono accolte una paesaggio stupendo. Ma i loro occhi sognanti si infransero alle parole dello stregone:
    -Voltatevi.-
    Le due obbedirono e guardarono malinconicamente i due corpi che dormivano stese su un giaciglio di edera e rose. Le proteggeva una campana di vetro. Le ragazze si stupirono come i corpi di quelle fanciulle addormentare assomigliassaro così tanto a loro.
    -E ora?- chiese cupamente Joyx.
    -Ora diventarete luce. - rispose il vecchio senza alzare lo sguardo.
    -Ci trasformerai tu??- continuò a domandare.
    -Come vi ho separate, vi riunisco.- concluse lo stregone. Queste ultime parole agghiacciarono le ragazze. Poi risposero all'unisono:- Siamo pronte!!-
    Il mago non se lo fece ripetere due volte, rimase un attimo in silenzio. In una frazione di secondo avvene come una specie di esplosione ma dentro le ragazze. I corpi delle quattro diventarono come polvere di stelle e si riunirono in un vortice splendente. Il mago continuavi a mormorare parole senza senso e alla fine si ritrovò due corpi addormentati vicino al giaciglio.
    I corpi pian piano presero coscenza e si guardavano , come spaesati. Il primo a parlare fu il vecchio.
    - Non abbiate paura venite, guardatevi...- Acconto a lui apparve una specie di specchio incorniciato da rami di rosa selvatica. Le due si specchiarono e quando videro il loro nuovo corpo riflesso nella specchio fatato, si sentirono diverse ma sapevano che erano la stessa persona. Dalle loro labbra affioro un dolce sorriso. Corsero immediatamente sotto e ci volle un bel pò, ma quando raggiunsero gli altri, i 13 rimasero senza parole. Erano bellissime...
    -Joyx, cioè Joy sei proprio tu??- chiese Myde, il ragazzo dagli occhi acquamarina che luccicavano dalla felicità.
    -Si, perchè? Qualcosa di me non ti piace più??- chiese preoccupata
    -No piccola, sei bellissima... Piuttosto io come stò?? Ora non ho più i ciuffettini all'aria.-.
    -Secondo me stavi meglio prima...-.
    -Uffa lo sapevo!- rispose Myde deluso.
    -Ma no schiocchino! Anzi ti donano di più.- disse risendo
    -Veramente bimba?!-
    -Ma come potrei dire una bugia al mio amore- e lo bacio sulle sue morbide labbra.Myde si lasciò cullare da quella sensazione che per lui era la più bella del mondo.
    Nel frattempo una mano si posò sulla spalla di Naemi. Lei si volto di scatto e spaventata ma il suo timore di sparì nei profondi occhi verdi di Lea.
    -Naemi stai tranquilla sono io-.
    -Ax...emh, Lea!!!- lo abbracciò immediatamente sringendolo talmente forte da striturarlo.
    -Piano piccola, tranquilla che non scappo.-
    -Avevo paura di perderti- rispose con le lacrime agli occhi.
    -Come vedi sono qui per proteggerti come sempre.-
    Ma il vecchio intervenne: Ora anagrammerò i vostri nomi: Ansem, Braig, Dilan, Even, Ienzio, Ias, Lea, Myde, Dorul, Lumaria, Enearl, e tu, Xion, non posso anagrammare il tuo nome. Tu, dato che sei stata generata dai ricordi di Sora, sarai da oggi Memory.-
    C'era chi era contento del nuovo nome, chi un pò meno, come Axel, che ora aveva un nome che finiva per A e non si sentiva più lo strafigo super figo, ma lo era comunque.
    Così si coclude la storia, e, come nelle fiabe, tutti vissero felici e contenti con un cuore conquistato dopo ardite lotte, inutili, tra l'altro.
    Nobodies Feelings.


    Fine.

    Edited by ~Mio~ - 12/4/2010, 22:36
     
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  2. ‚DrEaMeR
     
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    Postarla qui no?Mi dispiace non scarico cose di cui non conosco l'origine

     
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