Bleeding Rose

One shot sul ''Druido di Shannara''

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  1. Eneru92
     
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    Come dice la descrizione , la fict che sto postando è una shot ( enorme , a dire il vero ) sul Druido di Shannara di Terry Brooks e , per essere precisi , sui personaggi di Pe Ell e Viridiana . Premetto che è scritta in prima persona , di sicuro non il mio punto forte , e che probabilmente sarà molto confusa per chiunque non abbia neppure la più pallida idea del libro da cui l'ho tratta . Ed è anche SPOILER per chiunque voglia cimentarsi nella sua lettura ç_ç
    Comunque , spero di aver fatto un lavoro discreto . Buona lettura ^^


    Bleeding Rose


    Cupo e burrascoso , quasi come un’immensa cupola nera pronta a sfaldarsi in un lampo di luce pallida , un grigio sudario di nubi temporalesche copre tra i boati la volta celeste di Eldwist , l’immutabile e perpetua città dell’antico re della pietra .
    Enorme , mastodontica , ultima testimonianza di un passato ormai morto da millenni , sepolto nelle profondità di una Terra mutata e non più giovane , la metropoli del Vecchio Mondo risuona delle tetre cacofonie della’ultima battaglia , i gemiti d’agonia che simboleggiano l’Armageddon finale tra Creatore e Creatura .
    Simbionte con il proprio arido dominio , tristemente immobile in una perfezione conquistata ad un prezzo troppo caro , l’eterno Uhl Belk ansima con urla primordiali , la pelle di roccia e minerali squarciata dalle fauci voraci del Maw Grint suo figlio , aberrazione di una folle natura , e lotta ferocemente nel tentativo , vano , di ritardare l’avvento del più possente tra gli incubi , sovrano di fantasmi alla caccia della sua serenità da tempo moribonda .
    La sconfitta , l’usurpazione e il cambiamento , demoni senza volto né ragione , scintille di pazzia nate dal fuoco del buio e dalla solitudine di un’esistenza troppo lunga .
    I suoi aguzzini .
    Arriveranno , ma tutto questo non ha alcuna importanza per me . Nulla lo ha , non più , non adesso .
    Né il fracasso della roccia che si polverizza , né la conflagrazione dei fulgidi tuoni che avanzano , né il terrore del tempo che svanisce , né la paura per una vita appesa sulla lama del rasoio , né il fragore della lotta che potrebbe divorarmi in un crepitio di ossa che si spezzano .
    Niente potrebbe anche solo lenire la mia incommensurabile soddisfazione , perché io , Pe Ell , il freddo e crudele maestro dell’assassinio , ho finalmente Lei sotto il mio potere .
    Viridiana .
    Il solo pensiero che sia qui , avvolta nella mia stretta di ferro , umile e indifesa , schiava dell’inspiegabile e insana passione che ci lega , mi riempie di un eccitazione viva e pulsante .
    Splendida e superba ninfa , principessa tra le creature fatate del paradiso del Fiume Argento , lei è il radioso , limpido gioiello di magia che , nato dagli elementi e dall’abbraccio del Verbo , fu donata come una figlia alla divagante e velenosa malattia del Nuovo Mondo , il cancro maligno e oscuro che arde al pari di una malsana infezione nel suo grembo di terra .
    Ma lei è più che un semplice spirito , più di una miracolosa panacea per i mali di un pianeta morente .
    Lei è l’incarnazione della purezza , dell’innocenza assoluta .
    Perle nere le brillano nello sguardo di ghiaccio , sconvolgente è la luminosità esaltata dalla lunga chioma d’argento , simile ad una corona di raggi lunari ; morbido e delicato è il suo fine viso di ragazza , piena di dignità la sua espressione impassibile , quasi sottomessa , immensa la sua Magia .
    Per le Ombre ! Quanto a lungo ho desiderato questo dolce momento ! Quante volte ho sognato di stringere la sua rosea pelle di pesca contro il mio corpo macchiato dal delitto , di abbracciarla mentre sposavo al suo collo inerme la lama dello Sthiel , consumandola , divorandola , unendoli entrambi in un matrimonio di morte .
    Vorrei gridare , maledizione !
    Non è che un’eterea visione , un’idea proibita divenuta realtà , ma non riesco a frenare l’adrenalina che mi scorre come fuoco liquido nelle vene , la passione che arde più di una fornace , lo sfrenato gaudio al solo pensiero di renderla il mio capolavoro intriso d’eternità .
    Perché è questo che siamo , mia tenera ossessione .
    Io , l’artista . Tu , la candida tela . La lama , il leggiadro pennello . Il sangue , la cremisi porpora di un dipinto immortale .
    Volto gli occhi , due caldi tizzoni di fiamma scintillante , e le facce sorprese dei nostri compagni di viaggio si posano su di me , su di noi , sull’abbraccio che ci unisce , sull’opera che mi accingo a realizzare , allarmate , quasi come se si fossero finalmente resi conto dell’arma che ti punto alla gola fresca e immacolata .
    Guardali , Viridiana ! Guardane la disperazione !
    Incatenati dalla tua Magia , avvolti dalla rete di passione e coinvolgente desiderio che così accuratamente hai intrecciato nei loro fragili cuori , preferirebbero le più nere torture dell’Inferno ad un solo graffio sul tuo viso di rosa !
    Ti amano , splendido quadro d’argento . Darebbero qualsiasi cosa per te .
    Walker Boh e Morgan Leah , il monco e il ragazzo , l’uno senza braccio , privo di una strada , ferito nello spirito , l’altro ucciso nel coraggio , deluso da se stesso , pronto a spezzarsi in una miriade di minuscoli frammenti .
    Li senti , Viridiana ? Puoi sentire tutto quel dolore nel tuo immobile silenzio ? Puoi provare ciò che provano loro ?
    Mi implorano di lasciarti andare , di rinfoderare questa mia lama ansiosa di sangue , di abbandonarti senza farti alcun male , di sopprimere il crudo tagliagole che è in me .
    Idioti ! Stolti ! Stanno solo perdendo tempo prezioso , spargendo queste inutili e vane suppliche al vento che romba nell’aria , un mulinello folle e incontrollabile , bailamme di boati e fracassi .
    La polvere soffocante li ascolterà per me , ma nessuno di quei suoni umidi e doloranti giungerà mai alle mie orecchie , sorde ad un qualsiasi richiamo che non provenga dal selvaggio antro dell’istinto .
    Eppure , imperterriti , quei pazzi continuano a tentare .
    Forse , nella stupidità che li acceca così intensamente , non hanno ancora capito che ogni tuo singolo respiro è di mia proprietà , oh soave giglio selvatico , che mi appartieni più di quanto tu sia mai appartenuta alla rigogliosa e florida Natura che ti ha generato .
    Ma non posso aspettare che comprendano l’innegabile realtà , dolce Viridiana . Io devo compiere il mio destino , la cremisi scia che il fato tessitore ha scelto fin dal nostro primo incontro , e nel momento in cui ogni cosa sarà giunta al termine , lo Spirito degli elementi restituito alla Terra , la tua Magia di rosa sanguinante diverrà finalmente una parte di me .
    Alzo lo sguardo tenebroso e assetato della tua essenza per accertarmi che il monco ed il ragazzo ti guardino morire , scivolare lentamente nell’agonia e negli abissi della notte eterna , annegare inesorabile nelle paludi della disperazione , quand’ecco che il giovane e stupido Highlander , come ad aver attinto da una misteriosa riserva di coraggio , avanza furioso verso di me , un’eloquente aria di sfida marchiata sul volto pallido e sfibrato .
    Cosa spera di ottenere ? Sa benissimo di non avere speranza . Sa perfettamente che lo Sthiel da me retto lo annienterebbe . E allora perché rischia ? Perché sta andando incontro alla sicurezza della disfatta ?
    La risposta è una sola , e sei tu stessa a fornirmela , Viridiana .
    Puoi cercare di mascherarla , di negare ciò che questo tuo corpo ancora troppo umano grida tremante e a gran voce , di soffocarne le urla con l’auto-controllo , ma io lo sentirò comunque .
    Io sento la paura primordiale che si sta agitando feroce e incontrollata nelle tue membra d’avorio . Riesco a percepire i violenti spasmi che stanno avvolgendo il tuo corpo in una vampata di sudore , torrida . Io capto quello che provi davvero , in fondo al tuo cuore .
    Tu ami Morgan Leah . Temi che perda la vita .
    E io questo non posso accettarlo .
    L’ira più ardente mi assale in un vortice di bollori al solo immaginare un simile pensiero , frutto di un’eresia così evidente , e tutto il mio essere si contorce come infettato da fetido veleno sotto le sue odiose implicazioni .
    Lo scuoierei , quel dannato e sudicio maiale , se solo il suo debole collo si avvicinasse sufficientemente alla portata della mia mano !
    Quale immensa gioia , per le Ombre , se l’alba nascente del nuovo giorno sorgesse con lo scarlatto zampillare del suo sangue , una pioggia rossastra pronta a riversarsi su di un cadavere crucciato e irriconoscibile !
    E perché non deliziarmi in un piccolo schizzo d’arte , una fugace frivolezza prima del capolavoro finale ?
    Altre idee contorte , sussurri gorgoglianti di tetra malizia e follia omicida , continuano a turbinare perverse nella mia mente offuscata dall’odio quando , all’improvviso , un possente ruggito proveniente dalle profondità della Città si eleva nell’etere danzante , colmo di rabbia feroce e disperata .
    Il suolo arido inizia a tremare , come percosso da profonde e dolorose frustate , la polvere si solleva frenetica in un turbinio confuso e i palazzi , fino a poco prima dei giganti chiusi in un sonno secolare , gemono e ansimano sotto le vibrazioni della scossa .
    Quasi stento a crederci !
    Tanto grande è il suo potere ! tanto immensa la sua enormità !
    Eldwist tutta frema e si comprime , sbriciolandosi in un diluvio di pietra come foglia secca al freddo vento autunnale .
    Crolla su se stessa integralmente , fino all’ultima , piccola e insignificante roccia , impotente anch’essa dinnanzi alla furia della Terra risvegliata , persistente nel suo urlo di cruda angoscia che si fa acuto , grave , tocca tutte le note e raggiunge il diapason , per poi crollare esausto in un assordante concerto di sordi clangori .
    Ed è proprio in quel preciso , maledetto istante che Viridiana sfugge alla mia presa d’acciaio , dileguandosi come l’acqua spumosa dall’abbraccio degli scogli .
    Il fiume rosso fuoco che fino a poco prima mi ardeva nelle vene , caldo come metallo appena fuoriuscito da una possente fucina , diviene istantaneamente una distesa di ghiaccio nel momento in cui mi rendo conto di ciò che è successo .
    Dannati gli Dei ! Maledetto Uhl Belk e il suo regno di pietra !
    Come è stato possibile ? Come posso averla persa ?
    Mi affanno per ritrovarla , per scorgere anche solo una ciocca del suo regale argento in quel mare di polvere grigia ma , con mio immenso e totale stupore , è lei a trovare me , spuntando dall’acre turbinio come un raggio di luna che splende dopo una notte di tempesta .
    Mi guarda in silenzio , simile ad una dura e insormontabile montagna dal freddo cuore di ghiaccio , mentre quelle piccole gambe da cerbiatta la conducono rapide al mio cospetto , senza più neppure l’ombra di un briciolo di paura nelle perle nere dello sguardo .
    Sembra quasi il candido agnello che vuole sfidare il lupo .
    Tuttavia , incredibilmente , non saprei più dire chi è la preda indifesa e chi il sanguinario predatore , tra noi .
    C’è qualcosa di diverso in Viridiana . Perché è tornata ? Perché non è fuggita via dal destino ho in serbo per lei ?
    Solenne , più delicata del tocco di un giovane petalo , la sua mano affusolata si fa strada lungo le rapide dell’aria in tumulto , raggiunge le esili dita che stringono l’elsa dello Sthiel e fa presa , dura e inflessibile al pari di una tenaglia di ferro .
    I miei occhi si sollevano , cercando comprensione nei suoi , e la strabiliante bellezza di quel volto floreale , creato da quanto di più nobile e innocente vi è nel mondo , mi colpisce con tanta forza da togliermi il fiato , incatenandomi a lei come accadde nel nostro primo , fortuito incontro nella defunta città di Culhaven .
    Tutte le membra del corpo mi urlano di fuggire , di allontanarmi più velocemente possibile , ma non riesco a staccarmi da lei , dall’alone di Magia che la ricopre sinuoso come una veste di seta .
    Poi , fluido e perfetto , il pallido viso di Viridiana si contrae in un sospiro di sollievo , quasi un atono gemito di sofferente piacere , e solo allora noto l’acciaio della mia lama conficcato nel suo dolce grembo fino all’impugnatura , il sangue sgorgare vivido dalla pelle straziata al pari di una scura e lenta cascata , le vesti imbrattate degli effluvi di quel corpo purissimo .
    Le urla esasperate , addolorate , agghiaccianti di Walker Boh e Morgan Leah non sono che pallidi sussurri ovattati , diafani , piccole farfalle invisibili che mi accarezzano e volano subito via .
    Non è possibile … quand’è che l’ho colpita ? Non ricordo di averlo fatto ! Non ho alcuna memoria dello Sthiel che scende in picchiata verso di lei , come un avido rapace pronto a cacciare ! Né del tremito di dolce , melliflua eccitazione che tanto avevo atteso ! Perché allora è qui , tra le mie braccia , agonizzante nella profonda pozza del suo stesso , limpido sangue ?
    Cosa ne è stato dunque del mio piano ? Dell’idea , soave , di ucciderla quando e come l’avessi voluto ? Dov’è finito il controllo che credevo di avere sugli eventi di questo maledetto viaggio ? E perché il sapore della sua morte , la soffice e tenera ambrosia che ho così disperatamente cercato in lei , non si è ancora posato sulle scure labbra del mio essere ?
    Rabbia e incredulità , truci , si contendono furiosamente il trono in rovina del mio cuore , simili a nere aquile dagli occhi d’acciaio che lottano per il medesimo pizzo di montagna , l’ultimo rimasuglio di una catena disintegrata dalla spada del tempo .
    Dopodiché , scintillante come una cometa di vitrea ossidiana , l’impatto della comprensione si abbatte follemente su di me , sulla mia mente ormai spoglia e indifesa , scagliato al pari di un dardo infuocato dagli occhi nerissimi di lei , la Dea della Natura ormai moribonda .
    E finalmente , mio discapito , capisco qual è la realtà .
    Io , il micidiale assassino Pe Ell , non sono che un’insignificante pedina , un misero pedone negli scacchiera del Destino , un pezzo di carne abilmente sfruttato dal progetto che lei e la creatura che l’ha generata hanno accuratamente realizzato dai loro giardini di Faerie , l’eterno regno del Fiume Argento .
    Che brucino ! Che siano dannati fino all’eternità !
    Tutto era già deciso . Ogni maledetta cosa .
    Dal primo giorno fino all’ultimo secondo , il percorso del mio Fato è stato tracciato dalle sue splendide dita , un filo di argenteo desiderio che ho seguito come un cane , credendo stoltamente di essere padrone di me stesso e della mia vita .
    Sono un idiota ! Nulla era come credevo ! Niente era ciò che sembrava ! L’attrazione , la passione , il possesso ! Niente !
    Viridiana doveva morire per mano mia , trafitta dalla fulgida lama dello Sthiel , ma non perché fossi stato io a volerlo !
    Un grido di rabbia folle e incontrollata , il suono straziante della delusione che si propaga in me come in un susseguirsi di echi striminziti , emerge improvvisamente dalle buie voragini della mia gola , mentre le falangi che reggono l’elsa dell’arma , sbiancate per la forza della stretta , ondeggiano agili nell’aria per soffocare l’infelice verità nel tacito abbraccio del sangue .
    Quelle superbe iridi , così lucide , continuano a guardarmi in modo freddo e incessante , straziandomi la mente già fragile in un turbinio di immagini crudo e sconvolgente .
    Giuro che le chiuderò , una volta per tutte !
    Come dominato da una volontà demoniaca , totalmente avvolto in un perverso desiderio di spietata carneficina , il braccio che stringe il metallo giudicatore saetta nell’etere e si abbatte sulle ferite aperte di Viridiana , immergendosi in lei al pari di un avvoltoio affamato e raggrinzito , duramente provato dagli stenti .
    Ormai ho del tutto perso il controllo .
    Lo Sthiel si alza e si abbassa , ritmicamente , simile alla bacchetta di un direttore d’orchestra , e nuovo , caldo sangue zampilla vivace ad ogni lampo grigiastro che si spegne sulle dune morbide della pelle di lei , inondandomi le membra con il suo tiepido timbro scarlatto .
    Ma non provo nulla , assolutamente nulla .
    Sento che Viridiana si irrigidisce , freme e ansima , lacerata dagli affilati artigli di una sofferenza troppo atroce per poter essere sopportata .
    La sento sussultare , gemere soffocata per le temibili sferzate di dolore che la percuotono da capo a piedi , acute e lancinanti come un folto simulacro di spade infuocate .
    Sta morendo … sto prendendo finalmente la sua vita .
    Ma i suoi occhi da giudice sono sempre li , cristallini , fissi sui miei , carichi di disprezzo e pura , insostenibile verità .
    Io non posso più affrontare tutto questo … non voglio , non più !
    Accompagnando repentine la mente e lo spirito nella voragine della distruzione , le braccia con cui reggevo il corpo di Viridiana cedono in un’improvvisa fitta di debolezza , cascanti come fusti di vecchi alberi privi d’acqua , e le mie lunghe gambe , prima tanto sicure e determinate , battono impazzite la ritirata , conducendomi a larghe falcate verso il miraggio della salvezza .
    Un’oasi che mi protegga da lei , dalle sue visioni , dai suoi occhi , dalla realtà delle cose .
    Che cosa ho fatto ?
    La confusione , la crisi e il dilemma punzecchiano ciò che rimane della mia sanità mentale come un venefico sciame di insetti , divorandone gli ormai ultimi , piccoli germogli , mentre il rude mondo circostante , ostile e morente , inizia a mulinare attorno a me , danzando in un triste vortice di pietra , carne , sangue e neri sogni infranti .
    Che cosa ho fatto ?
    Non importa quanto lontano scapperò . Non importa quanto velocemente i miei piedi riusciranno a condurmi fuori da queste sabbie mobili . Quegli occhi , quel volto , quella Magia … non li dimenticherò !
    Continueranno a braccarmi , per sempre , come cani al mio inseguimento , come voci minacciose nel vento , come fantasmi nascosti nella nebbia .
    È un incubo .
    Io li vedo , anche adesso ! Vedo il viso di lei crucciarsi in una smorfia di agonia , pallidissimo , poi singhiozzare e infine sospirare per l’intenso sollievo , le pupille color carbone inchiodate sul mio essere messo a nudo , inerme dinnanzi alla gravità del delitto ! Non mi libererò mai di tutto questo !
    Tu mi hai distrutto , Viridiana ! Mi stai distruggendo !
    Asfissiante , fuoco sembra sprigionarsi in una vampata dal tuo sangue generosamente sparso su di me , macchie di rossa colpa che bruciano , pulsano come tizzoni avvolti dalle fiamme dell’Inferno , e l’ultimo respiro di vita , flebile alito d’inverno , evapora fulmineo dalle mie labbra morte , screpolate , fuggendo assieme ai pensieri di una coscienza spezzata , relitti avviati all’inevitabile naufragio .
    È la fine , e il buio della morte cala simile ad un sudario su di me , su Eldwist , sull’esistenza e sulla memoria , ma non su di te , Viridiana .
    Che cosa ho fatto , Mia Rosa Sanguinante ? Che cosa ho fatto ?
     
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0 replies since 22/3/2010, 21:21   41 views
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