B.I.O

one shot

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  1. Zetsubou Milian
     
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    questa è una one shot in fase di lavorazione, ora posto una piccola parte iniziale, tanto per sapere se sono sulla giusta strada secondo voi, è un racconto di fantascienza, la fantascienza che piace a me, mica stupidaggini alla star wars ( scherzo XD)

    B.I.O

    Una normale giornata invernale, resa un inferno da quei bastardi, detti da noi stessi: "Enemies", ovvero dei cyborg di dimensione e affidabilità variabile.
    - Evan, la pistola! -
    Pallottole che sfrecciavano a grande velocità, falciando l'aria e assordando le mie orecchie con il loro fischio.
    - Fate fuoco al mio segnale... Uno... Due... Tre! Aprite il fuoco! -
    Il mio braccio era scomparso, strappato da un Enemy di dimensioni massiccie, usati per i lavori più sporchi e poco tattici, la cosa strana era che non provavo dolore, e questo non mi piaceva, il mio corpo biomeccanico non ha mai provato alcuna sensazione se non quella dovuta ai sobbalzi durante i viaggi in elicottero, perdevo sangue, la sostanza che permette a noi entità organiche di sopravvivere, non siamo cyborg, nemmeno esseri umani, siamo un misto tra queste due forze opposte, siamo un punto di riferimento per l'uomo della prossima generazione, ci chiamano Bioentità.
    - Cazzo Evan, muoviti, non fare l'eroe! -
    Ero io Evan, uno dei tanti, non uno dei migliori, facevo parte di una squadra, erano amici miei, non eravamo dei fottuti militari, nemmeno dei cani del governo, eravamo dei fuggitivi, in fuga dal nostro passato, in cerca di una libertà tanto agognata ma mai ottenuta, eravamo io, Moscov, Rita, Natasha e Charlie, quest'ultimo è morto prima che potessimo lasciare il dipartimento di ricerca, è andato tutto in questo modo...
    - Charlie, muoviti, siamo quasi fuori! - Urlava Moscov, il più irruento tra noi tutti, Charlie era rimasto indietro a causa di un malfunzionamento degli arti artificiali, poteva muovere solo le braccia ma non gli fu utile, venne subito raggiunto da un gruppo di Enemies e fatto letteralmente a pezzi, il suo nucleo sarebbe tornato utile per nuove entità organiche, usavano i nostri corpi come pezzi di ricambio credendo che un giorno o l'altro sarebbero serviti alle generazioni future.
    Rita, la più emotiva tra noi, rimase in stato di shock quando vide Charlie andarsene, in tutti quegli anni di reclusione avevamo avuto modo di conoscerci, di instaurare un rapporto, che anche se fondato su giusti principi non ci permetteva di ricambiare emozioni significative, a noi bastava uno sguardo o una lettura nel nostro database per capirci a vicenda, dotati di una delle migliori intelligenze artificiali, Rita era a quanto pare caduta in amore di quella Bioentità senza emozioni, non riesco a capirne il motivo, è tutto così strano condurre un certo genere di esistenza...
    Moscov fu in grado di uscire allo scoperto e crivellare di colpi quegli Enemies, la perdita di un compagno non gli andava giù, e più che altro voleva provare il sapore della vendetta, inutile dire che i nostri nemici caddero a terra come fuscelli d'erba... Io non so esattamente cosa sia l'erba, so solo che è verde e talvolta ricopre chilometri e chilometri di terreno, se ne trova parecchia sulla Terra, il pianeta che un tempo abitavano coloro che costruirono questo posto, vi chiederete come sono venuto in possesso di simili informazioni? E' semplice, ho aggiornato il mio database con tutto ciò che mi insegnavano durante il periodo di formazione, esattamente come dei bambini anche noi Bioentità abbiamo i nostri tempi di crescita e, appunto, formazione, il nostro corpo cresce esattamente come quello di un umano, è per questo che dobbiamo abituarci ai dolorosi cambiamenti, e alla nostra carne che si fonde con il metallo.
    Moscov scaricò addosso a quegli esseri metallici tutte le munizioni che aveva, ci volle l'intervento di Natasha per fargli calmare i suoi bollenti spiriti siccome stava continuando a mitragliare le loro carcasse metalliche prive di funzionalità se non quella di accumulare ruggine.
    - Mi sono lasciato prendere la mano, niente di più, andiamo avanti! - Disse Moscov, che si era autoproclamato nostro capo, Rita intervenne con furore.
    - Col cazzo che procediamo, ora raccogliamo i pezzi di Charlie e li portiamo con noi! -
    - Sei diventata pazza Rita? Se ci tratteniamo qua dentro verremo di sicuro catturati, Charlie se n'è andato, non è stato abbastanza veloce e intelligente, a quanto pare le sue statistiche non erano sufficienti per una simile impresa! -
    - Figlio di puttana! - Rita sferrò un poderoso schiaffo addosso alla guancia in pelle sintetica di Moscov, non capisco che cosa volesse ottenere con quel gesto, noi Bioentità non proviamo dolore, ne tantomeno rimorso, difatti Moscov decise di non intrattenersi troppo in quella farsa, così prese Rita per un arto e la trascinò insieme a me e Natasha nell'ascensore che ci avrebbe condotto ai piani dedicati allo studio della civiltà umana, una civiltà estinta da tempo ma che noi ammiriamo con invidia, vogliamo imparare tutto di loro, vogliamo essere come loro!
    Si illuminò la spia rossa dell'ascensore, segno che eravamo arrivati al piano che ci interessava, il dipartimento di ricerca comprendeva una moltitudine di stanze differenti, ognuna ospitante vari computer o apparecchiature varie, gli operatori del posto avevano il compito di raccogliere i residui di vita vegetale, strutturale o animale lasciata dai precedenti padroni della città; la fortuna ci fu amica, non trovammmo alcun tipo di Enemy o soldato armato, solo degli scienziati, Bioentità come noi che alla nostra vista non persero tempo a lanciarci addosso i loro scanner oculari, era la procedura che effettuavano su ogni visitatore del dipartimento di ricerca; Moscov scelse di massacrare l'intero gruppo di cervelloni facendo uso del fucile d'assalto sottratto all'armeria, ognuno di noi aveva un'arma, Rita dello stesso tipo di Moscov, io e Natasha invece facevamo buon uso delle pistole, sapevamo esattamente come funzionavano, non era la prima volta che ci toccava prendere la mira e fare fuoco, io ero però senza un braccio e non riuscivo a sparare benissimo.
    - Ora li faccio a pezzi questi figli di puttana! - Disse Moscov, togliendo la sicura al suo fucile, io volevo evitare inutili spargimenti di sangue, in più il rumore degli spari avrebbe attirato l'attenzione di altri Enemies, e io non potevo permettere che ci accadesse di brutto, dovevamo lasciare quell'enorme struttura il prima possibile e me ne infischiavo di andare contro il volere di Moscov, non era il nostro VERO capo...
    - Moscov, metti giù il fucile! - Dissi io, richiamando la sua attenzione.
    - Siete tutti impazziti? La vostra I.A non è abbastanza sofisticata? Avete dei virus? Merda, uccidiamo questi stronzi e procediamo verso la vetrata principale! -
    Rita intervenne con la sua solita parlantina da ragazzina umana - Aspetta, gli spari attireranno l'attenzione di altri Enemies, minacciamoli di arrendersi ! -
    - Vaffanculo, non voglio perdere tempo facendo stupide negoziazioni! -
    Ci pensò Natasha, scansò noi due con semplicità e si posizionò di fronte al gruppo di ricercatori - Ci penso io a loro! - Alzò poi il braccio destro premendosi il medio e l'indice contro la tempia, mi ci volle un attimo per capire ciò che stava succedendo, gli scienziati caddero a terra stringendosi la testa, i loro occhi non potevano più fare da scanner poichè erano stati disattivati, come tutte le funzioni primarie e secondarie, Natasha era riuscita a penetrare il loro sistema facendo un rapido uso di un programma installato nella sua memoria virtuale, Moscov rimase stupito, non riusciva a capacitarsi di ciò che accadde.
    - Come è stato possibile? - Disse lui, Natasha gli diede subito risposta.
    - Ho penetrato il loro sistema e ho trasmesso un potente virus grazie alla mia velocità di upload, dovresti saperlo, a meno che il tuo periodo di formazione non abbia compreso solo le capacità fisiche! -
    - Hei, io sono il più forte delle Bioentità, non osare prenderti gioco di me, troietta! -
    - Vedi come parli? Usi un linguaggio non adatto alle nostre capacità celebrali, potrai anche essere fortissimo ma in quanto a I.A fai decisamente ribrezzo! -
    - Ora ti distruggo! - Alzò il mitra puntandolo addosso a Natasha, non avevo dubbi che avrebbe sparato, la sua era una condizione di instabilità emotiva, uno stato che a noi Bioentità può giocare brutti scherzi, come la completa cancellazione della memoria virtuale; io mi misi dinnanzi alla linea di tiro di Moscov e gli puntai la pistola in faccia.
    - Vogliamo vedere chi sarà più veloce a premere il grilletto? - Mi disse...
    - Non mi interessa sapere quanto sei veloce, mi interessa solo uscire di qui, e Natasha ci sarà utile, ora smettila di fare idiozie e torna a comportarti da bravo soldato! -
    - Non siamo più dei soldati, o forse non te ne sei ancora reso conto? -
    - Moscov, dobbiamo uscire di qui, stiamo solo perdendo tempo, ora io abbasserò la pistola e tu farai lo stesso con il tuo fucile, posso fidarmi di te? -
    Lentamente tolsi l'arma dalla sua fronte, lui fece lo stesso con qualche ripensamento da poco, tutto andò liscio come l'olio.
    - Fanculo, non avevo intenzione di sparare! - Disse in seguito.
    Potevamo procedere verso la vetrata principale del dipartimento di ricerca, quella che dava sul parcheggio della megastruttura che ci ospitava.
     
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  2. Nyxenhaal89
     
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    Uhm.
    *pensa a cosa dire*
    Sembra interessante, anche se essendo in fase di lavorazione ci sono cose da sistemare.
    Forse, abituati come siamo al fantasy questa cosa sembra anomala, ma se te la senti di continuarla fallo! Perchè comunque ti sta venendo bene. Hai un buono stile di scrittura e di alternare dialoghi e narrazione.
    Che altro dire... Francamente, non è uno stile che mi fa impazzire, però sembra bella. Vai pure, se te la senti di continuarla! ^__^
     
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  3. Zetsubou Milian
     
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    tanto sarà una one shot, senza capitoli, un unica sfilza di eventi che porteranno ad un epilogo, domanda: sono apparso troppo ridicolo con queste spiegazioni ultra SCI-FI ?
     
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    Twilight Player

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    Non è male e aspetto il seguito, scritto bene come al solito e scorrevole.
    Povero Charlie
     
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  5. Zetsubou Milian
     
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    CITAZIONE (Nemesis; @ 24/2/2010, 19:42)
    Non è male e aspetto il seguito, scritto bene come al solito e scorrevole.
    Povero Charlie

    charlie? un così poco importante personaggio ha destato le tue preoccupazioni? :uhm:
    ad ogni modo questa è una piccola parte d'apertura, quando l'avrò finita posterò tutto insieme
     
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  6. Salamence_95
     
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    e finisce così pensavo fosse + lungo ! Uff
     
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  7. Zetsubou Milian
     
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    CITAZIONE (Salamence_95 @ 25/2/2010, 23:59)
    e finisce così pensavo fosse + lungo ! Uff

    non finisce così, l'ho detto che è solo un'anteprima, la parte completa è in lavorazione
     
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6 replies since 24/2/2010, 17:30   65 views
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