Kingdom Hearts III: Master of Keyblade

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  1. JT.
     
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    Twilight Player

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    Capitolo I

    "Pippo e Paperino dovrebbero essere qui a momenti.." accennò Riku, lanciando un occhiata al cielo limpido delle Isole del Destino.
    Di conseguenza sospirò.
    Sora si sedette sul loro tronco d'albero preferito, aspettando con frenesia gli amici, mentre Kairi fece lo stesso, ma sulla sabbia calda e soffice.
    Tutto ad un tratto, si sentì un grosso rombo di rumore provenire dalla nuvole.
    In fretta e furia scese una navicella spaziale, denominata Gummiship, atterrò sul molo dell'isoletta.
    Lo sportello d'entrata si aprì, e rispettivamente un papero ed un cane ne uscirono.
    "Pippo, Paperino!" esclamò il ragazzo dai capelli castani, scendendo dal tronco e correndo verso i compagni.
    Si abbracciarono, felici di rivedersi.
    Kairi sorrise, avvicinandosi ai due, mentre l'altro argenteo fece lo stesso, salutando con un solo cenno della mano.
    Il mago di corte sorrise, guardando i tre. "Su, a bordo velocemente!" ordinò scherzando, indicando l'entrata alla navetta. Pippo ridacchiò, salendo dentro.
    Sora si mise in posizione dritta, ubbidendo, seguita da Kairi.
    Il papero fece lo stesso, ma Riku si fermò davanti la scaletta, incrociando le braccia.
    Il keyblader castano si sporse, inarcando un sopracciglio. "Riku? Sali, sbrigati!" esclamò, ma l'altro scosse il capo.
    "Io andrò per i miei fatti. Salutatemi il Re." rispose, sorridendo.
    Sora sussultò. "No, Riku! Non possiamo ancora dividerci!" cercò di scendere, ma il papero e il cane lo fermarono.
    "E' una sua scelta, dobbiamo rispettarla. Lo incontreremo sicuramente, giusto?" chiese Pippo.
    Riku annuì, poi Paperino guardò Cip e Ciop. Quest'ultimi chiusero il portellone e azionarono i motori della Gummiship.
    Piano piano si alzarono in volo, e Sora guardò l'amico che diventava sempre più piccolo.
    Sorrise.

    Faceva avanti e indietro nel corridoio.
    Si sedette sulla sedia, portando le mani alle tempie.
    Davanti a lui aveva un libro di arte oscura. Voleva far rinascere i propri compagni.
    Poi ridacchiò, soddisfatto.
    Aprì un varco oscuro, ci entrò ed arrivò alla sala delle tombe dell'Organizzazione XIII. Ghignò, avvicinandosi ad ognuna di esse.
    Ne mancava però una.
    Quella del Keyblader del Destino.
    Roxas.
    Strinse i denti, amareggiato.
    Poi, prese da ogni tomba un oggetto speciale della persona, e tornò nel proprio laboratorio.
    Sorrise.
    Mise tutto sul tavolone degli esperimenti. Prese un coltello aprendosi uno squarcio sul braccio, facendo cadere del sangue su ogni oggetto caratterizzabile.
    Xemnas ghignò, poi chiuse gli occhi, sussurrando qualcosa di indecifrabile.
    Gli utensili brillarono.
    L'unico nella sala sorrise, ed ogni oggetto sparì.
    Dietro l'uomo comparvero undici persone.
    Vive e vegete, ma soprattutto con la cosa più importante di tutte.
    Il cuore.

    "Su con il morale, Sora!" esclamò Pippo, sorridendo.
    Il ragazzo, però era assente. Kairi sbuffò. "Ha ragione. Riku non è di certo morto. Lo ritroveremo. Te lo prometto, Sora." sorrise.
    L'altro la guardò. Ricambiò.
    Il viaggio durò non poco, ma poi riuscirono ad arrivare salvi all'hangar del Castello Disney.
    La Gummiship atterrò sulla postazione, e il gruppo ne uscì.
    Arrivarono in aria, e Sora tirò un sospiro di sollievo.
    Salirono le scale fino ad arrivare alla Sala del Trono.
    Pippo e Paperino si inchinarono, e lo stesso fece Kairi.
    Sora lo guardò, sorridendo. "Re!" esclamò.
    Topolino fece lo stesso, alzandosi dal trono.
    Scrutò meglio il gruppo.
    "Vedo che manca Riku, lo immaginavo!" disse.
    Si avvicinò a Sora.
    "Seguimi. Ti farò conoscere la mia amica. E' molto istruita a combattere, potrebbe aiutarvi nelle vostre avventure."
    "Nuove avventure?" chiese Kairi.
    Re Topolino annuì. "Esatto. Ci sono nuovi pericoli."
    Poi fece cenno di seguirli.
    Aprì una porta, arrivando in una stanza. C'era un letto, una scrivania e una libreria.
    "Salve."
    Sora spalancò la bocca.
    Si toccò la testa.
    ..La conosceva.
     
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