Twilight Player
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Prologo
Così tanto da fare, così poco tempo. Fai con calma: la Porta non è ancora aperta.
Il potere è con te.
Se gli darai forma, ti darà forza.
La paura è l'oscura prigione della luce.
Il coraggio è la chiave.
Non aver paura,
E non dimenticare:
sarai tu ad aprire la porta.
Aprì gli occhi, alzandosi dal letto. Spalancò le tende, guardando il mare cristallino fuori dalla finestra.
Si girò verso l'armadio, aprendolo. C'erano pochi abiti all'interno del porta abiti, ma erano indispensabili per il ragazzo.
Vestì velocemente, scendendo poi le scale.
Arrivò al piano terra, dove Tidus stava preparando delle frittelle.
"Ehi, Sora!" esclamò, una volta visto il ragazzo.
"Vuoi fare colazione con me?" chiese.
L'altro scosse il capo, dicendo di no.
Uscì dall'abitazione, dirigendosi verso la spiaggia. Mise le mani a conchiglia vicino gli occhi, per vedere meglio, e notò un ragazzo dai capelli argentei sul molo.
Sorrise.
Gli si avvicinò, poggiandogli una mano sul braccio. Il ragazzo si girò.
"Sora." si limitò a dire, sorridendo.
"Riku!" disse l'altro, sprizzando di gioia.
Dietro di loro, con una corsa molto veloce, una ragazza dai capelli rossi.
I due si accorsero dell'amica, e la salutarono.
"Ragazzi, devo dirvi una cosa importante.."
Sora e Riku inarcarono un sopracciglio, guardandosi.
"Si tratta di una lettera." continuò, porgendogli una bottiglia di vetro che conteneva all'interno un foglio.
Il ragazzo dai capelli a porco spino la prese, aprendo il tappo e leggendo il contenuto.
Era una lettera del Re Topolino.
Dopo averla letta, rimase a bocca aperta.
Custodi del Keyblade.
C'è ancora un piccolo problema. Ho rincontrato una mia vecchia conoscenza e mi ha fatto luce su molte cose.
Ci sbagliavano. Su Xemnas, su tutto.
Pippo e Paperino torneranno a prendervi alle Isole del Destino e vi porteranno al mio Castello.
Scintille.
Dei frammenti di armi lampeggiavano sulla vetta del castello de il Mondo che non esiste, il ritrovo dei Nessuno.
Tutto ad un tratto, da una scheggia di pietra, un uomo ne uscì, cadendo a terra ferito.
I capelli erano bianchi, ed aveva degli occhi verdi. Si alzò in piedi, a stento, avvicinandosi alla sporgenza.
Guardò in lontananza.
Era solo.
Il superiore, Xemnas.
Portò la mano al petto, sentendo una cosa battere.
Era un cuore.
Sorrise maleficamente.
Note: Ta-Dah!
Ditemi come vi sembra ç°ç
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