Solo per riaverti.

One Shot

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  1. mikimpazzita
     
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    Saaaalve a tutti! :3
    Si si, lo so.. Dovrei scrivere l'ultimo capitolo della guerra invece di perder tempo con delle one shot.. Però ero ispirata e quindi eccomi qui!
    Chiedo scusa per l'assenza prolungata, ma è il periodo degli esami e durante le feste non ho avuto un attimo di tregua!
    vi lascio questa shot che avevo scritto già da tempo ma a cui mancava il finale. Non so perchè oggi avevo voglia di continuarla..
    E' una RikuRoku, ma il rating è arancione.. Nulla di scandaloso, insomma! :3
    Spero vi piaccia! Mi sono studiata tutti i video possibili sul tubo per farla realistica! :fgh:




    Solo per riaverti


    L’avevo osservato battersi con numerosi Heartless, prima di intervenire.. Volevo combattere contro di lui il meno possibile!
    Dopo poco si trovava lì, steso di fronte a me, debole e inerme. Aveva perso i sensi, o almeno così credevo…
    Conficcai il keyblade nel terreno, proprio vicino al suo volto addormentato, e rimasi in silenzio a osservarlo. Così diverso da come me lo aspettavo, ma così tremendamente simile a lui…
    Di fronte a me c’era Roxas, il Nessuno di Sora. Il pezzo mancante del piano di DiZ. Colui che poteva risvegliare il mio migliore amico, da quel suo sonno eterno.
    Diversamente da quello che mi aspettavo,o forse da quello che speravo, iniziò a riprendersi… A fatica si rialzò, facendo leva sul Lontano Ricordo che subito impugnò, pronto per battersi di nuovo. Corse verso di me, fendendo l’aria con la sua chiave nera. Schivai il suo colpo senza nessuna fatica, balzando all’indietro e atterrando poco distante da lui.
    Ci trovavamo ai piedi del Grattacielo della Memoria, nel Mondo che Non Esiste… Il mondo dove le tenebre regnavano sovrane, e dove i Nessuno avevano trovato ristoro. Kingdom Hearts illuminava il nostro campo di battaglia, e come un mentore guida i suoi allievi ci invitava a lottare.
    Mi guardò con aria di sfida, stanco del mio temporeggiare. Durante quel nostro breve combattimento non avevo sfruttato al massimo le mie potenzialità, ed ora mi limitavo semplicemente a schivare i suoi colpi. E’ furbo, se n’era accorto!
    “Smettila di perdere tempo!” Gridò, con aria di sfida.
    “Cosa c’è, Sora?! Hai già finito? Davvero patetico…”
    Il suo volto s’infiammò, accogliendo la mia provocazione.
    “Cosa stai dicendo? Sei tu quello che sta perdendo!!”
    Subito si portò una mano alla bocca, pentendosi di quelle parole… Non le aveva pronunciate lui, ma Sora! O almeno era una delle su frasi, che ricordavo bene… Ancora così impresse e forti nella mie mente.
    “Sei davvero il suo Nobody!” Dissi io, sorridendo di fronte alla sorte.
    Era così simile a lui. Lo stesso carattere, gli stessi occhi… Quegli occhi azzurri e profondi!
    “Credo di dovermi fidare di DiZ…” Aggiunsi poi, guardandolo. Ormai avevo capito qual’era il mio compito! Dovevo battere Roxas… Dovevo riportarlo a Sora! Quello era l’unico modo per poterlo riavere, come quando vivevano sull’isola.
    “Perché continui a parlare di lui?! Io sono io! Io sono Roxas!!”
    Le sue parole arrivarono dritte al mio cuore… Perché continuavo a parlare di lui?!
    In realtà lo sapevo… Lo sentivo nel cuore, mentre lo fissavo intrappolato nell’enorme bolla che lo proteggeva dal mondo, che lo proteggeva dall’Oscurità! Quella stessa Oscurità che scorreva dentro di me.
    Ripartì all’attacco, e riuscì a cogliermi alla sprovvista. Dopo aver schivato un fendente, mi colpì con il Portafortuna e non riuscii a reggermi in piedi. M’inginocchiai di fronte a lui, mentre fissava carico d’odio il mio volto.
    Per fortuna i miei occhi erano coperti, perché… Non volevo che vi leggesse la sofferenza che mi affliggeva in quell’istante! Non per il colpo subito, ma per quella terribile verità che si faceva spazio dentro di me, devastandomi…
    “Non potrai mai battermi! Non importa quante volte ci provi!” Disse fiero di sé, impugnando saldamente le sue armi.
    “Hai ragione…” Sussurrai afflitto. “Ma devo farlo! Per lui… Per noi!”
    Evocai la Via per l’Alba, e balzai verso il suo corpo. Parò il mio fendente con la chiave bianca, mentre con l’altra tentò di colpirmi… Inutile! Sorvolai il suo corpo, ritrovandomi proprio alle sue spalle.
    Ci voltammo contemporaneamente, come ballerini concentrati nella loro danza, e ci fissammo intensamente. Nei suoi occhi rivivevo la mia infanzia sull’isola, sentendomi solo e abbandonato. Ma lui cosa provava?! Non riuscivo a non chiedermelo, anche se la risposta mi era già stata data. I nessuno non hanno un cuore, e quindi non possono provare sentimenti. Questo era quello che aveva detto Diz…
    Ma allora perché i suoi occhi erano così carichi d’odio? Perché lottava con tanta partecipazione?! Non riuscivo proprio a capirlo.
    Di una cosa ero certo, però… Non sarei mai riuscito a batterlo in quelle condizioni.
    -Sora… Non vorrei mai fare ciò, ma è l’unico modo che mi rimane per aiutarti…- Pensai, mentre portavo una mano sul mio volto.
    “Sembra che io sia costretto a farlo.”
    “Fare che cosa?!” Domandò, mettendosi in guardia.
    “Il potere che giace nel mio cuore… Il potere che ho soppresso con il mio cuore.” Spiegai, sfilandomi quella benda nera che copriva i miei occhi. “Se io dovessi essere qualcun altro…”
    E mentre lui mi osservava, confuso e stranito il mio corpo fu avvolto dall’oscurità. Un vortice intenso e buio mi nascondeva a lui, mentre le mie sembianze cambiavano. Riapparvi a lui con un corpo che odiavo, ma che dovevo sopportare. Ora avevo le sembianze di Ansem, il mio nemico, e dietro di me un demone si ergeva possente, pronto a difendermi.
    Batterlo con quel nuovo potere che scorreva in me fu un gioco da ragazzi!
    Mi avvicinai a lui, senza che nemmeno se ne accorgesse, e scrutai in fondo alle sue iridi del colore del mare. Le braccia del demone lo afferrarono decise, iniziando a sollevarlo da terra, stringendolo in una morsa difficile da sciogliere, anche per un nessuno di tale forza.
    Lasciò cadere le due chiavi che, dopo aver toccato il suolo scomparvero sotto il mio sguardo. Lui mi fissava, in preda alla disperazione… Troppo attaccato a quella non-esistenza da lasciarsela strappare così, ma troppo debole per far fronte ad un avversario che poteva vantarsi di essere l’erede di Ansem, il re dell’oscurità. O forse era meglio dire di Xeanort.
    E mentre perdeva lentamente i sensi, volli svelare un altro dei miei segreti, a quel ragazzo che sentivo così vicino a me…
    “Il potere dell’oscurità!”

    Lo stesi a terra, tornando ad osservarlo accuratamente. Dopo aver congedato il demone oscuro, sollevai il cappuccio, con l’intenzione di nascondere il mio nuovo aspetto, che tanto odiavo. Da un varco oscuro comparve DiZ, che subito concentrò le sue attenzioni su quel ragazzo dai capelli biondi e sbarazzini.
    “Ha percepito Sora!” Mi sembrò opportuno riferirglielo.
    “Ha affermato di odiare Sora?” Domandò, per nulla sorpreso.”Che idiozia! Un Nobody non può provare sentimenti…”
    Lo disse con una freddezza tale da gelarmi il sangue! Nobody o no, Roxas era comunque un esistenza. Desiderava vivere, ma aveva scelto la via sbagliata per raggiungere il suo desiderio. Tutto qui.
    “Se incontrasse Sora..” Azzardai. “Probabilmente sarebbe tutto diverso!”
    Lui non mi rispose, concentrato com’era su quel corpo inerme.
    “Portiamolo nel laboratorio, e poi ne riparleremo.” Disse semplicemente, voltandosi e sparendo all’interno di un altro varco oscuro.
    Presi Roxas, stando ben attento al suo gracile corpo. Così piccolo, così fragile mentre dormiva.. Mi ricordava proprio lui! Sorrisi a quel pensiero, mentre sparivo anch’io nell’oscurità, lasciandomi dietro quel mondo pieno di ombre e paure.

    Lo posai su un lettino che aveva tutta l’aria di essere molto scomodo e freddo, mentre DiZ si sedeva di fronte ai vari schermi di quel suo computer.
    “Crepuscopoli è pronta per lui, ma ora dobbiamo aspettare Naminè…” Disse, osservando soddisfatto il suo lavoro.
    “Ma sarà giusto tutto questo?!” Domandai, sentendomi in poco in colpa.
    “Riku, ascoltami bene.. Roxas non esiste! E’ solo una parte di Sora, e ad esso va riunito! L’importante adesso è ricreare tutta la rete di ricordi che li lega, e par farlo il mio piano è necessario! Roxas deve dimenticarsi dell’Organizzazione XIII, e della sua vita da nessuno! Almeno finché non sarà tutto pronto per il risveglio del custode della luce!”
    Non fui soddisfatto della risposta. Quelle cose già le sapevo, ma il senso di colpa attanagliava ancora il mio cuore! Stavamo strappando Roxas dalla sua vita, senza chiederci nemmeno cosa provasse.. Solo perché era un nessuno, un involucro privo di sentimenti.
    Io vado dal Re, per decidere gli ultimi dettagli, tu bada a lui! Mi raccomando, non fartelo sfuggire! Conto su di te, Riku!”
    “Va bene.” Risposi, mentre spariva per l’ennesima volta davanti ad i miei occhi.
    Tornai ad ammirare quel corpo, che mi attraeva come nessun’altro… Nessuno, a parte lui.
    I capelli biondi, come il grano illuminato da un sereno sole estivo sparavano in tutte le direzioni, ricordandomi quelli castani di Sora. I suoi dolci lineamenti, ancora immaturi erano tranquilli e rilassati. Chissà se i nessuno potevano sognare?! Mi incuriosivano davvero tanto, ma soprattutto mi incuriosiva Roxas!
    Istintivamente portai una mano sulla sua guancia, rosea come quella di un bambino. Lo vidi sussultare a quel contatto, mentre la ruvida stoffa dei miei guanti sfiorava la sua pelle… Aprì gli occhi lentamente, scrutando il luogo dove si trovava ancora leggermente stordito. Quando si accorse della mia presenza, mi afferrò il braccio vicino al suo viso e mi spinse via.
    Decisi di allontanarmi, per non finire a combattere di nuovo. Contro di me non aveva speranze, e poi non volevo fargli provare più sofferenza di quella che già provava, se mai potesse farlo.
    “Dove sono?!” Domandò, evocando i suoi keyblade.
    “Stai calmo!” Ordinai, usando un tono gentile e pacato. “Non puoi battermi, e lo sai bene. Quindi aspetta buono il tuo destino.”
    “E chi siete voi per decidere il mio destino?!” Domandò, andando su tutte le furie. “Anche tu fai parte dell’oscurità, proprio come me! Perché credi di essere superiore?! Solo perché hai un cuore?!”
    “E’ vero, io un cuore ce l’ho, ma non mi sento superiore per questo! Io vivo nell’oscurità, ma seguo gli ordini dei custodi della luce..”
    “Io non voglio tornare con Sora! Io voglio esistere!”
    E le sue parole mi fecero riflettere, aumentando i dubbi che animavano la mia mente. Accidentalmente il mio sguardo cadde su uno dei tanti schermi, dove si poteva osservare il sonno tranquillo di Sora.
    Sora.
    Quanto mi mancava la sua voce! Quella sua eterna allegria…
    Chissà se mi avrebbe riconosciuto, nascosto quel corpo che non mi apparteneva. Chissà se avrebbe voluto essermi amico, anche se l’oscurità albergava nel mio cuore!
    Per un momento ebbi paura. Forse anche sacrificando Roxas, non avrei avuto quello che desideravo.. Io volevo Sora, ma.. Chi ero io per decidere? Chi ero io per pensare di essere ancora alla sua altezza?
    L’avevo tradito già una volta, sprofondando nell’abisso dell’oscurità, che si impossessò del mio cuore.. Avrei potuto stare al suo fianco? Sarei stato in grado di toccarlo, con le mie mani sporche?!
    Mi girai verso il suo Nobody, che mi guardò con occhi carichi d’odio. Per un attimo immaginai Sora, con quegli stessi occhi.
    Corsi verso il suo corpo, afferrandolo per i polsi e sbattendolo contro il muro. Mi guardò spaventato e confuso, mentre la mia stretta si faceva più forte.
    “Cosa stai facendo?!” Gridò, cercando di liberarsi. Ma era tutto inutile.
    “Io forse non sarò più in grado di toccare la sua luce, ma tu.. Tu sei il suo lato oscuro!”
    Avvicinai il mio volto al suo collo, inspirando il profumo della sua pelle. Non sentii il profumo del mare, che restava intrappolato sulla pelle del mio migliore amico. Un po’ mi dispiacque, ma.. Desideravo troppo il suo corpo per fermarmi adesso, anche se quello non era propriamente il suo corpo ma solo una copia.
    Iniziai a baciare la sua pelle, proprio sotto l’orecchio, mentre si dimenava con tutte le sue forze. Alternavo baci delicati ad altri più sensuali, mentre ogni tanto salivo fino al lobo dell’orecchia mordicchiandolo con attenzione. Sentivo i suoi insulti e le sue grida disperate, ma non ci facevo caso! Ormai era mio..
    Avevo desiderato talmente tento quel momento, che niente e nessuno mi avrebbe fermato.
    Mollai i suoi polsi, trattenendo comunque le sue braccia. Lo fissai serio ed eccitato, mentre i suoi occhioni azzurri erano velati da alcune lacrime che non volevano uscire. Non voleva mostrarsi debole, anche se lo era. Avvicinai le mie labbra alle sue, socchiudendo gli occhi. I palmi delle mie mani lo tenevano immobile, facendo pressione sul suo volto, mentre lo sentivo tremare sotto la mia presa. Dapprima lo sfiorai, poi passai la mia lingua sulle sue labbra. Cercò di ritrarsi, ma non riuscì nel suo intento. Allora tornai all’attacco, finalmente baciandolo. Dopo un po’ si arrese, smettendo di porre resistenza e io decisi di spingermi oltre.. Esplorai l’interno della sua bocca, cercando il contatto con la sua lingua, che non tardò ad arrivare. Non stava rispondendo al mio bacio, ma si era arreso a quella tortura.
    E fu un istante. Un flash che attraversò la mia mente per un solo attimo, ma fu abbastanza.
    Roxas stava piangendo.. Nonostante l’aria da duro, stava piangendo, nello stesso modo in cui piangeva sempre Sora. E quell’immagine, così innocente e così desiderabile riuscì a incrinare ogni mia barriera.
    Mollai la presa, e lentamente mi alzai, allontanandomi da quel corpo che avevo violato così impunemente.
    Lui si raggomitolò su se stesso, come a proteggersi. Il silenzio che era calato su di noi era quasi opprimente. Sentivo i suoi singhiozzi farsi sempre più leggeri, il suo respiro era tornato quasi regolare ma stringeva ancora forte a se le sue gambe.
    “Cosa mi succederà ora?” Domandò dopo alcuni minuti.
    “Appena DiZ tornerà, ti trasferiremo a Crepuscopoli, dove ti troverai bene.” Risposi, con un tono calmo e pacato. Non volevo farlo soffrire ulteriormente.
    “No. No! Non voglio! Lasciatemi andare!” Protestò, alzandosi di scatto. “Perché volete me? Perché vi servo? Io voglio solo vivere, non mi sembra una richiesta così assurda..”
    E abbassò lo sguardo. Sapeva già di essere un errore, no sbaglio. Un’esistenza che mai avrebbe dovuto nascere.. Ma come poteva arrendersi così facilmente?
    “Mi dispiace, ma.. Io non posso continuare a vivere senza Sora.” Mi liberai di quel segreto che mai avevo rivelato a nessuno. Nemmeno a me stesso..
    Proprio in quell’istante DiZ apparve da un varco oscuro.
    “Riku, prendi Roxas e posizionalo all’interno di quel macchinario. Il momento è giunto, e il Re è d’accordo.” Ordinò, sedendosi di nuovo alla sua postazione e iniziando a manovrare il computer.
    Mi avvicinai al ragazzo, che ormai aveva smesso di opporre resistenza. Senza dir niente, si lasciò condurre verso il suo destino.
    Non potrò mai dimenticare i suoi occhi mentre spariva dalla realtà, per perdersi in un mondo pieno di illusioni. Non potrò mai dimenticare quello sguardo afflitto, quell’esistenza fragile che aveva smesso di lottare.





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    Fuoco crepuscolare che mai si estinguerà

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    Il mio paesello marcondirondirondello

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    E' da mesi che mi chiedo quando l'avresti finita XD
    Come ti ho detto tempo fa, l'idea di una RikuRoku mi è piaciuta subito e continua a piacermi ^^ Sei stata brava a girare gli eventi a tuo piacere e secondo me hai reso bene i sentimenti e i pensieri di entrambi i personaggi ^^
    L'unica pecca restano gli errori di battitura e la tua fissa dei puntini e dei punti esclamativi ovunque, ma credo che ormai sia insito nel tuo dna XD
     
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  3. mikimpazzita
     
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    Asshie... :3
    Bhè, in realtà volevo che fosse più spinta, ma non mi usciva nulla di buono e così ho optato per questo finale.. x3
    Mmmmm... temevo di aver fatto un Roxas troppo mollaccione, ma va bene anche così, dai.. :D
     
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  4. ~ Lady•Yaoi
     
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    Ma che bella amo, mi piace!!! *ò* Povero Roxy...che brutta fine gli tocca <.< odio DiZ!!!!!!! è___________é Sei migliorata comunque, complimenti, sei diventata più introspettiva! *ò* Ne voglio altre però u.u
     
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    誘惑{Bad Apple~!

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    La fine è triste, mi sono messa a piangere çOç ( Vabeh, lo faccio sempre e per tutto >_> Sono una specie di rubinetto ambulante T-T )
    Apparte qualche errorino qua e la è molto bella ^^ * Applaude *
     
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  6. mikimpazzita
     
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    Grazie amo! :D
    Putroppo in questo periodo non riesco a scrivere un cacchiolo! Maledetti esami! è.é

    Grazie mille anche a te Angel Suzumiya! ^^
     
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5 replies since 16/1/2010, 19:53   110 views
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