Einstein e la formula di Dio

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  1. nooberto
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    "C'è un paradosso che spiega l'impossibilità dell'onnipotenza, che può essere formulato in questo modo: se Dio è onnipotente, può creare una pietra che sia così pesante da non poter essere sollevata nemmeno da Lui. - Einstein inarcò le sopracciglia - Vede? E' proprio qui che si radica la contraddizione. Se Dio non riesce ad alzare la pietra, significa che non è onnipotente. Se ci riesce, non è comunque onnipotente, perchè non è stato capace di creare una pietra da non poter essere sollevata nemmeno da Lui. - Sorrise. - Conclusione, non esiste un Dio onnipotente, questa è una fantasia dell'uomo in cerca di conforto ed anche di una spiegazione per quello che non capisce".

    Se avete amato "Il Codice Da Vinci", "Einstein e la formula di Dio" (Cavallo di Ferro; pagg. 553; 19,50 euro) è stato scritto per voi. Soltanto: non è il fantasma del Genio del Rinascimento italiano a fare capolino tra le avvincenti pagine scritte da José Rodrigues Dos Santos, bensì il genio del XX secolo, l'uomo più intelligente del Novecento, colui a cui si deve la Teoria della Relatività (L'energia è uguale alla massa moltiplicata per il quadrato della velocità della luce): Albert Einstein.

    Un thriller d'azione con enigma: questo è, in sintesi, "Einstein e la formula di Dio". Mi si permetta di affermarlo con cognizione di causa: molto più avvincente de "Il Codice Da Vinci"; più originale, meno "esoterico", più concretamente calato nella nostra storia, nella realtà "nucleare" di questi giorni. Nelle "atomiche" paure che i popoli occidentali secolarizzati provano quando si confrontano - e scontrano - con Paesi dai regimi teocratici totalitari, potenzialmente in grado di sviluppare tecnologie di distruzione di massa.

    Innegabili le similitudini con il best seller di Dan Brown. In primis, i protagonisti della vicenda: un professore e una bella donna a fargli da spalla. Lui: Tomàs Noronha, portoghese (come l'autore del libro), esperto in criptoanalisi e lingue antiche, ingaggiato per decodificare un segretissimo manoscritto di Enstein, gelosamente custodito dal Governo dell'Iran; lei, Ariana Pakravan, affascinante agente al servizio del Ministero della Scienza iraniano, incaricata di assisterlo nell'ardua impresa.

    Altro elemento comune: il rebus da risolvere. Parole criptiche scritte dalla mano di Einstein; parole che potrebbero contenere un messaggio cifrato: la formula per costruire una bomba potentissima? La prova matematica dell'esistenza di Dio?

    "Terra is fin / De terrors tight / Sabbath fore / Christ nite" ossia "Raffiniert ist der Herrgott, aber boshaft ist er nicht", ossia "Complesso è il signore, ma malizioso Egli non è", ossia...

    In un ruolo affatto secondario, accanto ai protagonisti in carne ed ossa della storia, la Matematica e la Fisica. "L'intero cosmo si fonda sulla matematica. Le leggi fondamentali dell'universo si esprimono in equazioni e formule matematiche, le leggi della Fisica sono algoritmi per la rielaborazione di informazioni e il segreto dell'universo si trova codificato in linguaggio matematico. (...) Ogni cosa è determinata, ma tutto è indeterminabile. La matematica è il linguaggio dell'universo, ma non abbiamo modo di provarlo oltre ogni ragionevole dubbio...".

    Non a caso, il padre di Tomàs è un matematico. Malato e prossimo alla fine. Manuel Noronha è il nostro Virgilio, la nostra guida. In un ruolo quasi socratico, il vecchio professore dialoga col figlio accompagnandolo (accompagnandoci) alla scoperta del Principio di indeterminazione, dei sistemi caotici, dei Teoremi dell'Incompletezza...

    Non abbiate timore: anche se la matematica non è (come nel mio caso) il vostro forte, questo libro vi svelerà scenari impensati, aprendo la vostra mente alla comprensione (anche se solo accennata o intuita) di un mondo (un universo!) affascinante e ricco di equazioni tanto misteriose quanto rivelatrici. Di un Dio-Creatore inaccessibile ai nostri occhi di osservatori incapaci di sondare la sua immensa complessità.

    Ma la ricerca della Formula di Dio porta Tomàs e Ariana in Tibet. Dove i due scoprono strani parallelismi tra la scienza occidentale e il misticismo orientale che identifica la creazione dell'universo con la danza di Shiva. Scienza, Buddismo, Induismo, Tao, Teoria della Relatività, Yin e Yang... Il mistero si espande, proprio come l'Universo.

    "Racconta la leggenda che la materia era inerte fino al momento in cui, nella notte del Brahman, Shiva ha iniziato la propria danza in un cerchio di fuoco. In quell'istante anche la materia ha cominciato a pulsare al ritmo di Shiva, il cui ballo ha trasformato la vita in un grande processo ciclico di creazione e distruzione...".

    "Ci sarà sempre del mistero in fondo all'universo". Queste pagine sono intrise di mistero. Sotto la superficie della trama, un'altra trama più elevata. Meno terrena. Sotto il giallo, un attro giallo... Universale. Ma il ritmo cosmico non può essere percepito da chi non è illuminato.

    José Rodrigues Dos Santos ci illumina. Ci indica la strada. Sta a noi percorrerla.

    Fonte: popolis.it

    Lo devo assolutamente leggere e_e
     
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    "C'è un paradosso che spiega l'impossibilità dell'onnipotenza, che può essere formulato in questo modo: se Dio è onnipotente, può creare una pietra che sia così pesante da non poter essere sollevata nemmeno da Lui. - Einstein inarcò le sopracciglia - Vede? E' proprio qui che si radica la contraddizione. Se Dio non riesce ad alzare la pietra, significa che non è onnipotente. Se ci riesce, non è comunque onnipotente, perchè non è stato capace di creare una pietra da non poter essere sollevata nemmeno da Lui. - Sorrise. - Conclusione, non esiste un Dio onnipotente, questa è una fantasia dell'uomo in cerca di conforto ed anche di una spiegazione per quello che non capisce".

    Ottimo paradosso. :uhm:
     
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  3. mat113
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    Stupendo, davvero, quell'esempio dell'onnipotenza!
     
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  4. Yahiko }
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    CITAZIONE (Kyøn @ 6/12/2009, 13:42)
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    "C'è un paradosso che spiega l'impossibilità dell'onnipotenza, che può essere formulato in questo modo: se Dio è onnipotente, può creare una pietra che sia così pesante da non poter essere sollevata nemmeno da Lui. - Einstein inarcò le sopracciglia - Vede? E' proprio qui che si radica la contraddizione. Se Dio non riesce ad alzare la pietra, significa che non è onnipotente. Se ci riesce, non è comunque onnipotente, perchè non è stato capace di creare una pietra da non poter essere sollevata nemmeno da Lui. - Sorrise. - Conclusione, non esiste un Dio onnipotente, questa è una fantasia dell'uomo in cerca di conforto ed anche di una spiegazione per quello che non capisce".

    Ottimo paradosso. :uhm:

    Però :ahsi:

    Lo trovo interessante ma il fatto è che non si è mai sicuri fino alla fine
     
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  5. Quadrø
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    CITAZIONE (Kyøn @ 6/12/2009, 13:42)
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    "C'è un paradosso che spiega l'impossibilità dell'onnipotenza, che può essere formulato in questo modo: se Dio è onnipotente, può creare una pietra che sia così pesante da non poter essere sollevata nemmeno da Lui. - Einstein inarcò le sopracciglia - Vede? E' proprio qui che si radica la contraddizione. Se Dio non riesce ad alzare la pietra, significa che non è onnipotente. Se ci riesce, non è comunque onnipotente, perchè non è stato capace di creare una pietra da non poter essere sollevata nemmeno da Lui. - Sorrise. - Conclusione, non esiste un Dio onnipotente, questa è una fantasia dell'uomo in cerca di conforto ed anche di una spiegazione per quello che non capisce".

    Ottimo paradosso. :uhm:

    Per nulla, ammetto che in apparenza frega ma basta riflettere sul significato di onnipotente che si capisce l'enorme limite di questo paradosso. :asd:
     
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  6. Axel,
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    CITAZIONE (Quadrø @ 9/12/2009, 15:55)
    CITAZIONE (Kyøn @ 6/12/2009, 13:42)
    Ottimo paradosso. :uhm:

    Per nulla, ammetto che in apparenza frega ma basta riflettere sul significato di onnipotente che si capisce l'enorme limite di questo paradosso. :asd:

    Se Dio è l'energia, l'entità insomma quello che volete voi più potente dell'Universo, non c'è niente che sia superiore a Dio, altrimenti sarebbe un paradosso.
    Einstein diceva anche che:
    CITAZIONE
    "Una volta in risposta alla domanda: «Lei crede nel Dio di Spinoza?», Einstein rispose così: «Non posso rispondere con un semplice sì o no. Io non sono ateo e non penso di potermi chiamare panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino piccolo che entra in una vasta biblioteca riempita di libri scritti in molte lingue diverse. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri. Egli non conosce come. Il bambino sospetta che debba esserci un ordine misterioso nella sistemazione di quei libri, ma non conosce quale sia. Questo mi sembra essere il comportamento dell'essere umano più intelligente nei confronti di Dio. Noi vediamo un universo meravigliosamente ordinato che rispetta leggi precise, che possiamo però comprendere solo in modo oscuro. I nostri limitati pensieri non possono afferrare la forza misteriosa che muove le costellazioni. Mi affascina il panteismo di Spinoza, ma ammiro ben di più il suo contributo al pensiero moderno, perché egli è il primo filosofo che tratta il corpo e l'anima come un'unità e non come due cose separate"

     
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  7. Quadrø
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    CITAZIONE (Axel, @ 9/12/2009, 16:06)
    CITAZIONE (Quadrø @ 9/12/2009, 15:55)
    CITAZIONE (Kyøn @ 6/12/2009, 13:42)
    Ottimo paradosso. :uhm:

    Per nulla, ammetto che in apparenza frega ma basta riflettere sul significato di onnipotente che si capisce l'enorme limite di questo paradosso. :asd:

    Se Dio è l'energia, l'entità insomma quello che volete voi più potente dell'Universo, non c'è niente che sia superiore a Dio, altrimenti sarebbe un paradosso.
    Einstein diceva anche che:
    CITAZIONE
    "Una volta in risposta alla domanda: «Lei crede nel Dio di Spinoza?», Einstein rispose così: «Non posso rispondere con un semplice sì o no. Io non sono ateo e non penso di potermi chiamare panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino piccolo che entra in una vasta biblioteca riempita di libri scritti in molte lingue diverse. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri. Egli non conosce come. Il bambino sospetta che debba esserci un ordine misterioso nella sistemazione di quei libri, ma non conosce quale sia. Questo mi sembra essere il comportamento dell'essere umano più intelligente nei confronti di Dio. Noi vediamo un universo meravigliosamente ordinato che rispetta leggi precise, che possiamo però comprendere solo in modo oscuro. I nostri limitati pensieri non possono afferrare la forza misteriosa che muove le costellazioni. Mi affascina il panteismo di Spinoza, ma ammiro ben di più il suo contributo al pensiero moderno, perché egli è il primo filosofo che tratta il corpo e l'anima come un'unità e non come due cose separate"

    Mmm interessante (Spinoza mi affascina un fracco) ma credo che il perché quel paradosso sia una stupidaggine è che l'onnipotente è tale in quanto racchiude in se A e non-A e la sua onnipotenza sta per l'appunto nel trascendere i normali rapporti logici.

    O anche perché l'onnipotente superandosi si supera in se, "risuperandosi all'infinito"
     
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  8. nooberto
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    CITAZIONE
    O anche perché l'onnipotente superandosi si supera in se, "risuperandosi all'infinito"

    Si, ma il senso del paradosso è proprio questo. Che Dio se non può creare niente che lo superi allora non è onnipotente e se ci riesce non é onnipotente perché é stato superato da qualcun altro. O almeno credo :look:
     
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  9. ~Shiro.
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    Cavolo sembra interessantissimo, devo averlo *ç*
     
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  10. Axel,
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    CITAZIONE (nooberto @ 10/12/2009, 14:42)
    CITAZIONE
    O anche perché l'onnipotente superandosi si supera in se, "risuperandosi all'infinito"

    Si, ma il senso del paradosso è proprio questo. Che Dio se non può creare niente che lo superi allora non è onnipotente e se ci riesce non é onnipotente perché é stato superato da qualcun altro. O almeno credo :look:

    No è una stronzata perchè se Dio è onnipotente non ci può essere niente di superiore a lui.
     
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  11. Quadrø
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    CITAZIONE (nooberto @ 10/12/2009, 14:42)
    CITAZIONE
    O anche perché l'onnipotente superandosi si supera in se, "risuperandosi all'infinito"

    Si, ma il senso del paradosso è proprio questo. Che Dio se non può creare niente che lo superi allora non è onnipotente e se ci riesce non é onnipotente perché é stato superato da qualcun altro. O almeno credo :look:

    Appunto l'onnipotente creando qualcosa di superiore a se ricrea se stesso (l'onnipotente) all'infinito XD
    Cioè hai quotato la mia risposta facendo dopo la domanda; frigo. :look:
     
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  12. Amarao
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    L'errore di fondo è che una formula matematica non può spiegare dio nè tantomeno può spiegare l'onnipotenza. Non solo il concetto di "onnipotenza" ma anche altri quali la "santissima trinità" la cui sola spiegazione di per sè è un paradosso. Sono formule ancora troppo complesse per essere tradotte in numerazioni e teoremi matematici, di conseguenza anche la logica perde di valore.

    E' sicuramente un argomento divertente e squisito di cui poter parlare, ma è fine a sè stesso. Speculare sull'illogico non ha senso. Accettare o meno determinati principi religiosi e solo merito del dogma, non di un calcolo.
     
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  13. nooberto
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    CITAZIONE (Axel, @ 10/12/2009, 14:54)
    CITAZIONE (nooberto @ 10/12/2009, 14:42)
    Si, ma il senso del paradosso è proprio questo. Che Dio se non può creare niente che lo superi allora non è onnipotente e se ci riesce non é onnipotente perché é stato superato da qualcun altro. O almeno credo :look:

    No è una stronzata perchè se Dio è onnipotente non ci può essere niente di superiore a lui.

    Ma il pradosso sta in questo. Nel fatto che nessuno può essere onnipotente perché se così fosse non potrebbe creare nessuno più potente di lui
     
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  14. Dantevil
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    CITAZIONE (Kyøn @ 6/12/2009, 13:42)
    CITAZIONE
    "C'è un paradosso che spiega l'impossibilità dell'onnipotenza, che può essere formulato in questo modo: se Dio è onnipotente, può creare una pietra che sia così pesante da non poter essere sollevata nemmeno da Lui. - Einstein inarcò le sopracciglia - Vede? E' proprio qui che si radica la contraddizione. Se Dio non riesce ad alzare la pietra, significa che non è onnipotente. Se ci riesce, non è comunque onnipotente, perchè non è stato capace di creare una pietra da non poter essere sollevata nemmeno da Lui. - Sorrise. - Conclusione, non esiste un Dio onnipotente, questa è una fantasia dell'uomo in cerca di conforto ed anche di una spiegazione per quello che non capisce".

    Ottimo paradosso. :uhm:

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  15. .Hooded.
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    Il paradosso è già stato risolto che io sappia. Cercate su Wikipedia.
     
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15 replies since 6/12/2009, 11:06   903 views
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