Prendi ciò che rimane di me

falcediluna

Posted on 14/11/2009, 22:25

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consiglio la lettura con questa canzone:

Prendi ciò che rimane di me

Non riesco a dormire … domani c’era la gara di moto valido per entrare nelle categorie principali. Come ogni anno, sceglievano una vecchia pista sorta fuori città. Pista vecchia ma adatta per chi voleva fare esperienza e farsi conoscere.
Sento bussare alla porta, chi poteva essere a quest’ora di notte?
Gettò un sospiro, attraverso la stanza d’albergo avvolta nell’oscurità, vado verso la porta e l’apro senza guardare neanche di chi si tratta.
Una voce conosciuta riempì le mie orecchie:<< Zexion!>>. Era demyx ma cosa diavolo ci faceva qui a quest’ora?
Demyx entrò nella piccola stanza osservando l’arredamento, io domando:<< Cosa ci fai tu qui?>>. Avevo impostato un tono serio, ma nel mio cuore ero felice di vederlo.
Demyx si girò verso di me e i suoi occhi mi comunicavano dispiacere e mi domandò:<< Per caso ti ho svegliato?>>.
Scossi la testa, il suo volto si illuminò di un sorriso, mentre gli occhi si illuminavano di felicità:<< Bene! Sono felice di non averti svegliato!>>.
Domandai sopra al divano:<< Perché sei qui? >>.
Demyx mi risponde sedendosi sopra al divano:<< Non riesco a dormire … sono teso per la gara di domani. Ho paura di sbagliare tutto domani e non voglio deludere mio padre.>>. Mette le mani ai lati della testa.
L’abbraccio stretto, lo guardo dritto negli occhi e mormorò con voce dolce:<< Non lo deluderai! Sei un ottimo pilota, basta che usi quel poco di sale che hai nella zucca.>>. Le nostre bocche sono così vicine e il battito del mio cuore sta accelerando.
Mi pari offeso dalle mie parole, ma perché? Ti ho detto solo la verità, a volte non sai per niente usare il cervello e fai degli errori da stupido di prima categoria.
Ti accarezzo la guancia, tu sorridi e le nostre labbra si incontro: prima era solo un semplice bacio, dopo il bacio è diventato più appassionato. Hai avvolto le tue braccia intorno al mio collo, lo stesso ho fatto io prima di cominciare con le mani a massaggiarti la tua schiena.
Ci siamo staccati, ti sei alzato in piedi e urli:<< Ti amo … Ti …>>. Ti tappò la bocca con la mano, se continuavi a gridare così forte, svegli tutti i clienti dell’albergo. Sarebbe comica essere cacciati dall’albergo.
Mormorò:<< Ti amo anch’io … ma come vedi non c’è bisogno di urlarlo per dimostrare l’amore verso un'altra persona.>>. La mia voce sembra quello del nostro professore delle superiori, per questo ti sei messo a ridere?
Sposto la mano dalla bocca e cominciò ad accarezzarti la guancia, tu accarezzi i miei capelli scompigliando la pettinatura. Ti diverti sempre molto a distruggermi i miei capelli e farmi un’acconciatura degna di un pazzo.
Ci abbracciamo, lentamente ci spostiamo verso la camera da letto. Ti bacio lentamente e con passione, mentre ti sdrai sul mio letto.

Io che prima di conoscerti vivevo solo in un mondo fatto di libri e di mie illusioni con il ritmo di un cuore freddo e impassibile di fronte agli avversari che buttavo giù per raggiungere gli obbiettivi che ho messo nella mia agenda.
Non c’eri tu in quella agenda! Sei entrato per caso nella mia vita distruggendo le mie illusioni. La tua luce simile a quella del sole mi ha lentamente riscaldato e fatto uscire da quel mondo in cui mi ero chiuso fin da piccolo.
Per la prima volta mi sento vivo, come il sole regala alla luna la sua luce, tu l’hai regalata a me!
Prima era una meravigliosa amicizia, lentamente il nostro rapporto è diventato molto profondo tanto da trasformarsi in amore.
Questa notte è stata strana, mi sono sentito come la prima volta che abbiamo fatto l’amore, non avevo più voglia di smettere di baciare la tua bocca o di toccarti. Alla fine ti abbracciato stretto prima di cadere nelle profondità del sonno e della stanchezza.

Apro lentamente gli occhi, la luce del giorno ha invaso completamente la stanza. Nella mia mente mi domandò che ore sono, ma bastano pochi attimi per dimenticare di prendere l’orologio sopra al comodino. Mi incanto di fronte alla tua bellezza. La luce del sole illumina delicatamente il tuo volto, i tuoi lunghi capelli biondi brillano come oro e ti donano l’aspetto di un angelo. La mano destra è appoggiata sul mio petto e osservo le tue splendide dita lunghe da musicista.
Il tuo sogno di diventare un cantante, è andato distrutto dal volere di tuo padre di seguire le sue orme nel mondo delle corse. Ogni sera componi e suoni nuove canzoni, sperando un giorno di rendere orgoglioso il tuo papà e ti realizzare il tuo sogno.
Accarezzo con il palmo della mano il tuo volto e ti sussurrò nell’orecchio:<< Demyx.>>. Continuò ad accarezzarti dolcemente la guancia.
Sento un debole movimento, continuò a sussurrare lentamente il tuo nome e ha carezzarti. Tu cerchi di nascondere la guancia facendo sprofondare la tua testa nel cuscino e mormori:<< Lsicmia dmoeire!>>.
Esclamò:<< Eh?>>. Sorrido e sfioro con la punta delle dita il tuo collo. Quello è uno dei tuoi punti dove soffri il solletico, uno dei tuoi tanti punti deboli.
Cominci ad agitarti, con una mano tenti di proteggere il tuo collo dalle mie dita, mi dici con tono e voce da bambino piccolo:<< Non ho voglia di svegliarmi! Voglio dormire tutto il giorno con te al tuo fianco.>>. Sbadiglia prima di stiracchiarsi e ne approfitto per bere della tua bellezza illuminata dai raggi del sole.
Ti rispondo in maniera seria:<< Purtroppo non possiamo … oggi abbiamo una gara importante, te lo ricordi?>>. Ti giri verso di me con tutto il corpo e hai ancora gli occhi chiusi dal sonno.
Gli aprì e togli il ciuffo davanti agli occhi, sul tuo volto appare un sorriso da bambino.
Avvicini il tuo volto al mio e mormori:<< Dovresti tagliartelo quel dannato ciuffo! Voglio guardare entrambi i tuoi occhi.>>. Prendi il mio viso con entrambe le mani e l’avvicini ancora di più al tuo.
Ci baciamo lentamente e dolcemente, lentamente cominciano ad approfondire il bacio con l’ingresso della lingua per esplorare la tua bocca. Le nostre lingue danzano in maniera pigra.
Amo il bacio del risveglio. Amo sentire le tue mani accarezzare la mia pelle. Amo il tuo lieve profumo.
Mi stacco dal bacio, ti scompiglio i capelli e mi alzò da letto. Non possiamo più trattenerci mancavano solo due ore all’inizio della gara e conveniva cominciarsi a preparare.
Demyx ti alzi e mi ricordi troppo un bambino piccolo che non vuole andare a scuola. Lentamente ti rivesti, ma nei tuoi occhi assonati leggo la voglia di tornare a letto per dormire fino a mezzogiorno. Ti rivesti ed esclami:<< Ci vediamo sotto per la colazione!>>. Mentre infili i pantaloni inciampi e caddi per terra.
Trattengo le risate, ma maschero il tutto con la serietà delle mie parole:<< Questo intendo con usare il sale in zucca.>>. Sbuffo e tu ricambi mettendoti a ridere. Mi domando, se passando gli anni cambierai o quel lato di bambino non ti abbandonerà mai. Io sinceramente ti preferisco così che serio come me.
Demyx si intrufolò nel mio bagno e gridò:<< Ahhhh i miei capelli sono un disastro!>>. Corri fuori dal mio bagno e ti dirigi verso la porta della camera d’albergo.
Stai per aprire la porta, ma tornì indietro per darmi un bacio veloce sulle labbra ed esclami:<< Ci vediamo nel paddock!>>. Ricambio velocemente il bacio e in meno di un secondo sei già fuori dalla mia stanza e sbatti come al tuo solito la porta.
Sospiro prima di andare nel bagno a farmi una doccia veloce e rinfrescante.

Ci siamo separati prima di entrare nel piccolo paddock, hai baciato la mia bocca e hai detto:<< Ci vediamo dopo la gara.>>.
Gli dissi:<< Si! Mi raccomando non strafare e non commettere sciocchezze come al tuo solito!>>. A volte in gara commetteva delle cose talmente stupide, da farmi salire il nervoso a tremila.
Mi rispondi salutandomi con la mano:<<sì, farò attenzione!>>. Scappi verso la tua moto e i meccanici che ti stanno aspettando.
Io vado nel mio piccolo team e metto a posto la moto per prepararmi e concentrarmi per la gara, che avrebbe forse cambiato la mia vita.

La partenza, io che sfilo i miei avversari, in quel momento mi dovevo concentrare al massimo per raggiungere prestazioni ottimali e guadagno la prima posizione. Dietro l’intero gruppo di inseguitori.
Quando sono in una gara mi sembra che i giri non terminano mai, il tempo sembra rallentare, solo il mio cuore sembra impazzito, mentre compio ogni singola curva del tracciato. Di solito sono più freddo e staccato, ma forse sono solo influenzato dall’importanza della corsa.
Pensò “Mancano ancora 6 giri … devo resistere fino alla fine e non lasciarmi sorpassare dal mio avversario” in quel momento vedo un grande polverone di fronte a me.
Uno dei piloti che stava in fondo deve aver perso il controllo della moto ed era andato a finire sulla sabbia. In quel momento la bandiera segnala che la gara è stata sospesa. L’incidente deve essere stato più grave del previsto.
Parcheggio la moto, vengo circondato da una serie di persone che mi fanno i complimenti, non ho voglia di festeggiare, voglio prima sentire come sta il pilota coinvolto dall’incidente. Chiedo informazioni, ma nessuno sa rispondermi.
Vedo l’ambulanza e degli uomini in bianco che corrono verso il luogo dove era stato portato il ferito. Aspettiamo qualche minuto in silenzio, perfino il giornalista mi ha fatto in complimenti, ma dopo si era ritirato in silenzio. L’incidente doveva essere stato più grave del previsto.
Vedo il padre di Demyx avanzare verso di me, aveva gli occhi rossi dal pianto, ma non erano di felicità. Gli andai incontro sperando che il ferito non fosse Demyx.
Domandai con voce bassa:<< E’ successo qualcosa a Demyx?>>. Il padre si soffio il naso, le lacrime scendevano lunghe le gote e io comincia a tremare di paura e la mia vista è annebbiata dalle lacrime.
Il padre di Demyx disse ad alta voce:<< Demyx è …>>.
Davanti ai miei occhi c’è solo un corpo senza più vita. I tuoi capelli biondi sono coperti dal sangue e non brillano più della luce del sole. Nel mio petto non batte più un cuore e non mi sento più in grado di provare un qualsiasi sentimento.
Chino la testa e ti baciò un ultima volta le labbra fredde, prima di abbandonare quella fredda stanza.
Sono passati sei mesi dalla tua morte, quel ciuffo che tanto detestavi non esiste più … ma i miei occhi sono due pozze d’acqua spenta. Ho perso il mio cuore il giorno in cui te ne sei andato, mi sento un guscio vuoto che respira e corre sulle moto.
Tutti pensano che ci stia mettendo l’anima per dedicare questo mondiale al mio caro amico, ma nessuno sa che ho perso il mio sole e la luce che mi animava.
Alzò gli occhi al cielo sperando che tu possa udire le mie parole:<< Ti prego! Prendi ciò che rimane di me!>>.