Un legame indissolubile

Una storia che riprendo in mano...

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  1. xander.XVII
     
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    Ciao a tutti.
    Dopo quasi 10 mesi ho deciso di riprendere in mano una mia storia lasciata in sospeso, questo per due motivi:
    1)Dopo moltissimo tempo ho ritrovato la voglia di scrivere, una voglia nuova, molto maggiore rispetto a prima.
    2)Ho finalmente uno straccio di trama ben delineato.
    Siccome è vecchia di 10 mesi la riposto dall'inzio,spero vi Piaccia.


    Prologo:
    Questa FF è ambientata nell'universo di KH, o meglio coi suoi personaggi che però agiranno in un contesto diverso dal castello dell'Oblio o dei vari mondi, ma invece vivranno in questo mondo.


    Capitolo 1: Un nuovo giorno


    Ore 06.45


    -"YAAAWN!"-sbadigliò con voce assonnata e fioca.
    Il ragazzo si alzò dal letto, spostò le coperte verso il basso, e pose i piedi per terra, mentre si sfregava gli occhi.
    -"ah che dormita!"-disse sgranchendosi le gambe.
    Si alzò,uscì dalla sua stanza, percorse con occhi semichiusi il breve corridoio che separava la sua camera dal bagno ed entrò.
    Il bagno era una stanza bianca, molto illuminata, con le pareti bianche con una striscia blu che correva sui lati.
    Entrò veloce, e si mise davanti al lavandino per osservarsi allo specchio.
    Dopo essersi lavato e risciacquato il viso si guardò allo specchio.
    I capelli biondi ricadevano bagnati sulle tempie, la pelle era morbida e pulita, mentre gli occhi avevano perso le occhiaie di prima ed ora erano solo aperti e vivaci, vivaci grazie al loro colore blu , profondo e cristallino.
    Adorava quel colore, era così bello, puro, ma allo stesso tempo così profondo che non l'avrebbe mai cambiato, mai(esistevano le lenti a contatto :ahsi:).
    Tornò in camera, e si chiuse la porta alle spalle.
    "Oggi danno un importante annuncio, meglio vestirsi bene!"-
    Aprì l'armadio, prese i jeans neri che adorava, li indossò mise la cintura, e prese una maglietta a maniche corte rossa, con delle scritte di un gruppo rock ,prese lo zaino e vi mise le cose che a scuola gli servivano, il tutto con traqnuillità e calma, quasi dimenticandosi che, come sempre, era in ritardo.
    "ROXAAAAS!"-
    L'urlo della madre lo fece trasalire di colpo, si riscosse dal quela specie di torpore in cui era caduto.
    Roxas guardò l'orologio con la coda dell'occhio mentre chiudeva la borsa in fretta e furia.
    "COSAAAAA!????"-esclamò angosciato-"le 7.20???!devo correre!"-
    Spalancò la porta con un calcio.
    CRACK
    O_o
    "oh mer**! la maniglia!"-Senza neppure sapere come aveva rotto la maniglia.
    Osservò la manopola dorata a terra, osservandola con un misto di paura(futura reazione della madre) e tristezza(era stata una fidata compagna ç_ç).
    "ROXAAAAS!"
    L'urlo materno riecheggiò ancora nelle scale, verso il biondino.
    "diamine!"-
    E corse giù a perdifiato per le scale, senza curarsi del micio che se ne stava tranquillo lungo gli scalini nè dei quadri appesi che oscillarono pericolosamente.
    Saltò a piè pari gli ultimi 3 scalini atterrando davanti alla madre.
    "fila a mangiare!"-disse con tono imperioso la donna, che squadrava il ragazzo.
    "ma..."-cercò di argomentare il biondo.
    "niente ma! sempre la solita storia:vai a dormire alle 11 e ti sveglio alle 7 con la gru!"-esclamò con voce concitata la mamma.
    "va bene, va bene"-rispose con tono rassegnato Roxas.
    Si diresse in cucina velocemente.
    Mangiò in fretta e furia i biscotti col latte, bevve avidamente il latte e mise tutto nel lavello.
    E salì di corsa le scale tutto trafelato mentre il micio di casa fuggiva terrorizzato.
    Entrò in bagno, prese il dentifricio e lo mise velocemente sllo spazzolino, e si lavò i denti come una furia umana.
    Stava risciacquandosi la bocca col colluttorio quando udì...
    DLING DLONG!
    Per poco non si strozzò col colluttorio che sputò nel lavandino respirando a malapena pensando:
    "diavolo sono già qua!"
    Scese nuovamente le scale a perdifiato, mentre il fedele micio era rintanato nel ripostiglio e arrivò in salotto.
    La mamma lo guardò e disse:
    "ci sono Axel e Demyx, vai da loro, ciao e buona giornata"
    "G-grazie Ma"-disse.
    Sistemò la cintura e uscì.
    Vide i suoi due migliori amici, Axel e Demyx.
    Axel era un ragazzo della sua età, 15, benchè ne dimostrasse almeno 18, era alto, magro , con dei bei occhi verdi e dei capelli rosso fuoco e due strani triangolini sotto gli occhi.
    "allora Rox andiamo?"-e disse schioccando le dita mentre una fiammela lieve e tenue appariva dalle punta delle dita.
    Axel infatti aveva il potere di controllare il fuoco, lo manipolava e lo creava a suo piacimento, una cosa questa che aveva una fortissima attrazione su molte ragazze.
    Era un ragazzo vivace, allegro e molto chiacchierone ed esibizionista, adorava mettersi in mostra , soprattutto con belle ragazze nelle vicinanze ed era sempre contento e felice.
    In questo verso assomigliava molto a Demyx, l'altro suo migliore amico.
    Un ragazzo relativamente alto, con dei capelli biondi tenuti su con molto gel, degli occhi azzurri e un fisico asciutto e atletico.
    Era un ragazzo anche lui allegro e simpatico, amava come Roxas il rock e aveva la musica nel sangue.
    "si certo!"-esclamò Roxas allegro per il fatto di trovarsi con i suoi due amici.
    "oggi il preside ci dirà qualcosa,chissà..."-disse con occhi sognanti Dem.
    "vedremo.."-disse serio Axel.
    "io penso che ci parlerà della gita!"-esclamò felice Roxas.
    "magari!"-rispose con voce contenta Axel.
    "la gita? oh Siiiiii!"-disse saltando sul posto tutto felice Demyx.
    "demyx..."-dissero in coro sia Axel che Roxas.
    "si?"-rispose il ragazzo senza smettere d agitarsi per la contentezza.
    "STAI CALMO!"-ribatterono Axel e Roxas.
    "oh? si certo!"-dandosi una manata sulla fronte e annuendo.
    Guardando Demyx scoppiarono a ridere, e si diressero verso la scuola.




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    Spero vi sia piaciuto.
     
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30 replies since 8/11/2009, 21:17   464 views
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