I Diari Perduti della Famiglia Inglorian

Prologo

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  1. aXeL / aNt
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    Premessa: Sperando che non sia la sezione sbagliata, posto questa prima parte del racconto.
    Non è una fan fiction su Kh, ma una storia di carattere fantasy del tutto inventata dal sottoscritto.
    Spero di non essere andato OT con questa discussione! XD
    Ogni commento (bello o brutto) è ben accetto, tutto aiuta a migliorare! :rox:
    Se faccio fortuna pubblico anche gli altri, ah ultima cosa: chiedo scusa per eventuali errori di battitura!
    (anche se non dovrebbero essercene °°)


    *



    Prologo

    Quando l'elfo varcò la vecchia porta di legno rimase per un attimo ad osservare ciò che aveva davanti.
    La casa era vecchia, molto vecchia, le pareti erano in piedi per miracolo e la vecchia carta da parati color sabbia era in molti punti scolorita o del tutto mancante.
    Il mobilio, o quel che ne rimaneva, era ridotto a macerie. C'era un vecchio tavolo di legno, abbastanza grande da ospitare più di quattro persone, pochissime sedie,
    un vecchio armadio da parete semidistrutto e una credenza per contenere spezie ed essenza di vario tipo.
    La camera comunicava alla saletta-ripostiglio mediante un'apertura rettangolare. Forse precedentemente c'era stata una porta.
    Dalla sala al piano terra partiva una scala, che portava ai piani alti. L'elfo la percorse facendo attenzione e raggiunse il piano superiore.
    Il tetto era crollato, e buona parte del piano superiore era inesplorabile. Le macerie rendevano impossibile qualsiasi movimento.
    Alcuni frammenti ancora cadevano dall'alto. L'elfo si guardò in giro. Le uniche stanze ancora esplorabili erano la camera da letto matrimoniale e una piccola stanzetta.
    Facendo ancora più attenzione per superare un buco nel pavimento, l'elfo entrò nella camera matrimoniale prima, e poi nella stanzetta.
    Per quanto quel luogo fosse cambiato, l'elfo lo ricordava bene. Ora era semidistrutto, ma l'antico splendore di quella dimora era ancora un vivido ricordo nella sua mente.
    Ma l'elfo era tutt'altro che giovane. Poteva vantare 166 anni umani. Pochissimi, secondo il calcolo elfico. Era ancora giovanissimo, ma solo per la sua razza.
    Ma nonostante ciò, ne aveva viste di cose. In meno di un anno aveva visto la sua vita subire una piega inaspettata, era sfuggito alla morte per pochissimo
    ma aveva visto morire i suoi più cari amici e i parenti, e aveva conosciuto il Male nelle sue forme più tenebrose.
    L'elfo tornò ad osservare la stanzetta, quella dove lui e sua sorella, Katrina, erano soliti ritrovarsi dopo aver giocato ore intere per i Boschi del Doriath,
    quando il Mondo era ancora giovane.
    Ora tutto era cambiato. Niente era più come prima, ma l'elfo l'aveva accettato.
    Improvvisamente la sua attenzione fu rapita da una curiosa fessura sul pavimento, dietro un piccolo armadio. L'elfo si avvicinò, e con le mani ruppe le assi di legno,
    rivelando uno scompartimento segreto che forse nessuno conosceva. Incuriosito e stupito, l'elfo pose le mani nel vuoto della fessura e ne tirò fuori uno scrigno.
    Era molto antico, ma il legno e il ferro di cui era fatto reggevano ancora.
    Un lucchetto era posto a guardia dei segreti contenuti nello scrigno, per evitare forse che indesiderati curiosi venissero a conoscenza di quei segreti.
    L'elfo si chiese chi mai avesse nascosto un simile scrigno lì, in quella che era stata la sua stanza per molto tempo.
    Dopo l'incendio che l'aveva distrutta, quell'elfo, Salandril, non era più tornato lì. Un pò per mancanza di tempo, un pò per paura.
    Paura di sapere cosa era successo davvero alla sua famiglia. E viaggiando per raggiungere Rotiniel, la Perla dei Mari, l'aveva scoperto.
    Anche loro erano morti, uccisi in un attacco dei Drow, gli Elfi Oscuri da sempre nemici giurati degli elfi.
    E ora, al suo ritorno, questo grande segreto lo attendeva. Nessuno, Salandril ne era certo, era a conoscenza dell'ubicazione dello scrigno. Forse nemmeno i suoi genitori.
    Poggiò lo scrigno su quel che restava del comodino che usava da piccolo e tentò di aprire lo scrigno. Inutilmente. Per quanto vecchia, la serratura resisteva.
    L'elfo si mise a riflettere, poi poggiò una mano sul lucchetto e chiuse gli occhi. Respirò a fondo, restando fermo e concentrato per alcuni secondi. Poi riaprì gli occhi.
    "Come sospettavo" pensò "E' stato chiuso magicamente..."
    L'elfo spostò il suo mantello nero e ne estrasse un bastone d'osso, finemente intarsiato, che reggeva nella mano sinistra. Lo puntò contro la serratura
    e pronunciò le parole An Por. Una scintilla arancione partì dal bastone e colpì la serratura, e il lucchetto si aprì in uno scatto.
    Con trepidazione Salandril aprì lo scrigno, e con sua enorme sorpresa scoprì che era pieno di... libri.
    Libri di ogni forma, di ogni dimensione, misura e spessore. Alcuni piccoli, altri grandissimi. Avevano delle sovraccoperte molto spesse e tinte dei colori più vari.
    Deluso, l'elfo ne prese uno e lo aprì. Le pagine erano ingiallite, e sulla prima si poteva leggere una data : 12 Postapriore dell'Anno 271.
    Sfogliandolo, Salandril capì che non si trattava di libri qualsiasi, ma di diari. Sfogliò il diario fino all'ultima pagina, e sull'ultimissima trovò una firma.
    La rilesse più volte, non riusciva a crederci. Era quasi sbiadita, ma si leggeva ancora bene. Era scritta elegantemente con inchiostro nero. Lifaen Inglorian.
    Il padre di Salandril.
    L'elfo sussultò, non riusciva a crederci. Prese altri diari e ne lesse le date e le firme. Molti nomi non li conosceva, ma era certo che si trattasse dei suoi antenati.
    Estraendo gli altri diari, notò una pergamena sul fondo. La prese e la osservò. Come le altre cose era molto vecchia, ma il sigillo in cera rossa era ancora intatto.
    La prova che nessuno aveva mai scoperto lo scrigno.
    L'elfo ruppe il sigillo, e lesse il contenuto della pergamena. In quel momento capì. Quelli erano i diari perduti della Famiglia Inglorian.
    Da bambino, Salandril aveva sempre sospettato che quella storia fosse solo opera della fantasia di suo nonno. Ma ora ne aveva le prove.
    Non era così. Non poteva negare i fatti. Quando ebbe terminato di leggere la pergamena la arrotolò di nuovo, la poggiò nello scrigno e respirò a fondo.
    Poi prese un diario a caso. Era piccolo, e aveva la copertina rilegata in pelle viola. Sicuramente pelle di Drow.
    Sulla prima pagina si poteva leggere la data: 5 Antedain 271.
    L'elfo si mise comodo e iniziò a leggere il primo dei Diari Perduti...



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    I racconti vanno postati nella sezione Fan Fiction. (:

     
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  3. aXeL / aNt
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    Ok, tenkiù xD
    Pensavo che siccome fosse ''out kh'' non andasse bene!

    Solo una cosa: la sposto o la riscrivo in fan fiction?
    E se devo spostarla, come fo? °°

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    CITAZIONE (aXeL / aNt @ 11/8/2009, 20:10)
    Ok, tenkiù xD
    Pensavo che siccome fosse ''out kh'' non andasse bene!

    Solo una cosa: la sposto o la riscrivo in fan fiction?
    E se devo spostarla, coeme fo? °°

    AnT /

    In Fan Fiction possono essere postati sia racconti KH che non :sisi:

    Comunque, solo i mod e gli admin possono spostare la discussione. Solo che non ricordo chi sia il mod di questa sezione :look:
     
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  5. aXeL / aNt
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    Vabè, allora non tocco nulla e aspetto uno di loro! xD
    Ancora grazie
     
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  6. aXeL / aNt
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    Per il momento l'ho messa anche nella giusta sezione...
    Poi avviserò un mod di cancellarla qui.


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5 replies since 11/8/2009, 18:43   51 views
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