La Morte Del Drago

la mia prima Oneshot

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  1. Zexion931
     
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    Versione romanzata (e modificata) del post-duello tra Toushiro Hitsugaya e Sosuke Aizen


    Un corpo steso a terra; è il corpo di un ragazzo:la carnagione chiara, i capelli bianchi come la neve e gli occhi freddi come il ghiaccio. Freddi ma spenti. Il vestito, anch’esso bianco, è sporco di rosso;rosso sangue….il SUO sangue. In lontananza un rumore di passi che va via via sfumando. La persona che ha commesso tale atrocità se ne sta andando. Un uomo dai capelli castani, vestito con una tunica candida come la folgore, si allontana, stringendo in mano una katana insanguinata. La spada del ragazzo è vicina al corpo del suo “padrone”, spezzata. Sotto il corpo del fanciullo ci sono delle ali, ali di ghiaccio. Ali spezzate. Tutto l’ambiente circostante è coperto di ghiaccio e scalfiture, come a ricordare la battaglia appena avvenuta. In realtà è bastato un colpo dell’uomo per mettere fuori gioco il ragazzo. Non era un novellino, lo si capisce dai suoi occhi oramai spenti; occhi non più di un ragazzo innocente, ma occhi di una persona che ha già portato a termine missioni su missioni, dalle più semplici alle più pericolose. A fianco del corpo esanime, siede una giovane ragazza, che piange in silenzio e impreca per essere arrivata troppo tardi. Ma cosa poteva fare lei, contro un mostro del genere? La ragazza estrae una lama dal kimono; ma non una lama da combattimento, più corta: una wakizashi. Stava per affondare la lama nel proprio ventre, per eseguire il seppuku. Ma qualcosa la fermò. Voltò la testa e vide un gruppo di persone dietro di se; non le aveva sentite arrivare. La mano che l’aveva fermata era di un quindicenne dai capelli arancioni. “non fare sciocchezze” le disse. Toushiro non vorrebbe che tu facessi questo”. La ragazza scoppiò in lacrime: era vero. Aveva quasi fatto una sciocchezza, a causa dell’enorme dolore che provava. Si avvicinò anche una donna, il luogotenente della 10° compagnia. “faremo di tutto per vendicarlo” disse la donna, con gli occhi velati di lacrime. “fidati di me”le disse il ragazzo dai capelli arancioni. “è una promessa: vendicheremo il tuo amico” e subito partì di corsa, imboccando l’unico corridoio che faceva avanzare dentro quella fortezza. Era seguito a ruota da una ragazza con dei ferma-capelli a forma di fiore e dal seno prosperoso, da un ragazzo mingherlino che si portava dietro un arco, da un ragazzo molto alto e muscoloso, con la carnagione scura e da Renji, il luogotenente della 6° Divisione. La ragazza si mise a piangere. Ma stavolta quelle erano lacrime di felicità, perché non si era accorta di quanti amici lei e Toushiro avessero. Gli anni trascorsi in solitudine erano ormai passati. Ma in lei c’era solo il pensiero doloroso dell’amore non confessato al suo unico amico d’infanzia.

    CITAZIONE
    commentate

    P.S. lo so è breve :pwn:
     
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11 replies since 9/4/2009, 19:03   116 views
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