Even in death

la mia prima one shot

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  1. Eneru92
     
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    Allora , questa è la one shot drammatica che ho scritto per lo stesso contest a cui hanno partecipato , tra gli altri , anche Fren , Ciel , Mion e Liberty :sisi:

    Però , postandola qui , mi sono sentito di aggiungere anche una canzone per completare il tutto ... siete liberi di ascoltarla o no , fate un pò voi .

    Evanescence - Even in death

    Abbracciando la grandezza del creato con le sue crudeli spire di disperazione , la notte dominava l’immensità della volta celeste .
    Vedova nera senza sposo , opprimeva e schiacciava ogni cosa con la sua presenza cupa e ingannatrice .
    Mossi dal lieve fruscio di una brezza leggera , gli alberi erano figure d’ombra che sussurravano tra loro , profughi ormai perduti nel mare verde di quella vallata senza fine .
    Ripiegati gli uni sugli altri , sembravano proteggersi dalla malvagità di quel cielo terso e ostile , ma al contempo così ammaliatore e misterioso .
    Ergendosi arroganti in quelle selve di umiltà , alcuni tra i rami più alti sembravano braccia magre e aggrinzite , pronte a sfidare la bellezza quel bianco diamante che li illuminava .
    Invano.
    Accompagnandosi al dolce concerto di pini e abeti , un lieve suono di passi si alternava sulla ghiaia di quella via che portava all’eternità .
    Mani in tasca e testa bassa , un giovane passeggiava nell’oscurità .
    Un’ombra triste , sola .
    Un fragile sussurro di vita in un abisso di morte .
    Una pioggia di riflessi lucenti colpiva il suo volto desolato , mentre i lunghi capelli castani , battuti dal venticello della notte , si spargevano nell’etere fresca , accompagnati dalla danza passionale delle foglie d’autunno .
    Incorniciando la sua odissea di solitudine , gli alberi ai lati della stradina apparivano un’ecatombe di giganti morti , spogli di ogni possibile alito di vita .
    Grigio e nero , sovrani gemelli di quel quadro di disperazione , correvano e si disperdevano a macchia d’olio nel verde scuro della vegetazione .
    Un turbine di pensieri e ricordi affollava la mente stanca del ragazzo , un caos indecifrabile privo di ordine o chiarezza .
    Spenti , i suoi grandi occhi castani identificarono l’unica traccia dell’uomo in quello sconfinato deserto verde .
    Roccaforte silenziosa , il cimitero si stagliava solitario in cima ad una radura morta .
    - Ci siamo … -
    Pensò fra se e se , aumentando la velocità dell’andatura .
    Agile e sfuggevole come uno spettro nella nebbia , si trovò poco dopo a contemplare le mura di pietra che custodivano il tempio del riposo eterno .
    Freddo e spesso , il metallo dell’alto cancello sembrava essere una frontiera insormontabile , definitiva .
    L’ultimo porto sicuro prima del tetro oceano del nulla .
    Scacciò queste considerazioni dalla sua mente .
    Poi , noncurante , spinse quelle ante stridule come lame ed entrò nel tetro regno della morte .
    La natura , indomabile signora di quel mondo schiavo del dolore , aveva lì restaurato il suo dominio selvaggio .
    Rigogliose ed estese , le verdi tracce del suo operato addobbavano ogni cosa , sfiorando delicatamente la glacialità del marmo di lapidi e statue con un tocco che sembrava fatato .
    Tuttavia , la loro vita effimera non avrebbe mai potuto sconfiggere il trionfo della morte .
    Procedendo lungo il nastro di pietre e mattoni che si srotolava in quella distesa di verde e grigio , il giovane osservava la terra e l’erba che imbrattavano quelle tombe senza nome .
    L’oblio sembrava aleggiare su di esse .
    Il ragazzo , solitario visitatore dei morti , era ormai da tempo l’unico a recarsi in quella selva dimenticata da tutti .
    Il suo sguardo , triste e distratto , riprese colorito non appena si posò sulle edere che ricoprivano la sua meta .
    Emarginata dal suo popolo di roccia , una piccola lapide sorgeva di fronte a lui , protetta dalle fronde possenti e radicate di una quercia vecchia come il mondo che , tendendo i rami come se fossero le amorose braccia di un padre , sembrava vegliare il suo dolce riposo .
    << Ciao >>
    Sussurrò dolcemente , mentre il sibilo tagliente del vento sembrava rispondere alle sue parole fragili e leggere come il cristallo .
    Chiuse le palpebre cadenti , trattenendo a stento il defluire impetuoso delle lacrime .
    Poi , triste , si sedette sul suolo inumidito dalla rugiada , accarezzando il velluto della vegetazione che adesso cresceva su quell’ignoto sarcofago di morte .
    Anonimo per chiunque , tranne che per lui .
    Poiché li , sommersa dalla terra e dello scorrere crudele del tempo , riposava ancora colei che , in vita , aveva amato con tutto il suo essere .
    Sfogliò i suoi ricordi come se fossero un vecchio libro di fotografie , rimembrando la figura ormai sfuggevole di lei .
    Solo per un momento , gli sembrò di sentire la fragranza inebriante della sua fluente chioma dorata , di potersi ancora perdere nel pallido lume dei suoi occhi celesti .
    Solitaria , una lacrima sfiorò il rosa del suo viso delicato .
    Tanto , troppo tempo era trascorso da quel giorno maledetto .
    Ma lui , incapace di staccarsi dal cupo dolore del passato , ricordava tutto nitidamente , proprio come se fosse ieri .
    Centro del suo fragile universo , lei era stato tutto per lui .
    Ripensò alla loro fanciullezza felice , passata tra l’innocenza e l’euforia di mille scoperte , quando il dolore e la tristezza non esistevano ed erano ancora una porta chiusa , sigillata nell’immensità del futuro .
    Erano cresciuti insieme , imparando a fare affidamento l’uno sull’altro , a rispettarsi , a proteggersi dalla malvagità di quel mondo crudele e assassino .
    Poi , maturi nel corpo e nello spirito , avevano scoperto di amarsi .
    Erano divenuti simbionti , due esseri con un solo cuore .
    Improvvisamente , seguendo la loro sorella , altre lacrime bagnarono il viso distrutto del giovane castano .
    Quanti progetti , quante speranze , quanto ottimismo avevano coltivato nella loro mente di adolescenti .
    Cosa gli era rimasto ?
    Nulla .
    Ogni loro sogno era stato spazzato via quella tragica sera d’estate di cinque anni fa .
    Correndo a velocità folle sull’asfalto illuminato dalla luna , quella dannata automobile non aveva fatto in tempo a fermarsi , ad evitare di compiere quel crimine imperdonabile .
    E il sangue scarlatto di un innocente aveva macchiato il buio della notte .
    Gli avevano detto che il conducente era ubriaco , forse drogato e che lei non aveva sofferto .
    Ma a lui non importava .
    Sapeva solo che diciotto anni di gioie , sconfitte , vittorie , dolore e felicità erano stati dissolti nel vento .
    Aveva perso il suo cuore in quell’incidente .
    Ora , dopo tutti questi anni , era divenuto un guscio vuoto , un relitto pronto a calare picco che continuava a trascinarsi nel dolore e nell’incertezza .
    Consumato dalla rabbia , aveva abbandonato se stesso a una spirale di autodistruzione , attendendo che il naturale corso degli eventi lo conducesse alla fine della sua sofferenza .
    Niente .
    Lei era morta , e lui continuava a vivere .
    Esplodendo come una violenta burrasca in un oceano già in tempesta , il pianto invase quel volto debilitato dalla solitudine .
    << Perché non posso essere li con te ? >> domandò al nulla , singhiozzando e rivolgendo lo sguardo alla spessa corteccia bronzea della grande quercia che , maestosa , sembrava contenere in se tutta la forza di quel mondo .
    Una forza insufficiente ad alleviare le pene di quell’amore non ancora sbocciato .
    Sopra di lui , intanto , la battaglia infuriava .
    Repentine e silenziose , nuvole cariche di pioggia conquistarono ben presto l’immobile regno dei cieli , velando il diadema di luce che in esso sembrava essere stato scolpito .
    Le cateratte dell’alto si aprirono con un boato , distruggendo il lieve silenzio della natura e piangendo anch’esse il dolore che affliggeva il fragile castano .
    Osservando le candide gocce trasparenti scendere giù dall’impero degli dei , egli comprese .
    Lei , da lassù , lo osservava .
    E insieme , disperavano la fine di quel legame più forte della morte .



     
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14 replies since 6/4/2009, 23:07   197 views
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