Oceano mare

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  1. -Leon
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    Visto che questo libro è stato citato più volte nel topic e l'ho sentito parecchio negli ultimi tempi da pù persone cerco una recensione, commenti e l'incipit.

    CITAZIONE
    Titolo Oceano mare
    Autore Baricco Alessandro
    Prezzo € 8,00
    Dati 1999, 240 p.
    Editore BUR Biblioteca Univ. Rizzoli (collana La Scala)

    Molti anni fa, nel mezzo di qualche oceano, una fregata della marina francese fece naufragio. 147 uomini cercarono di salvarsi salendo su un’enorme zattera e affidandosi al mare. Un orrore che durò giorni e giorni. Un formidabile palcoscenico su cui si esibirono la peggior ferocia e la più dolce pietà. Molti anni fa questo e altri destini incontrarono il mare e ne rimasero segnati. Oceano mare li racconta perché, ad ascoltarli, si sente la voce del mare.
    Lo si può leggere come un racconto a suspense, un poema in prosa, un conte philosophique, un romanzo d’avventure. In ogni caso vi domina la gioia rapinosa di raccontare storie.

    Fonte:ibs


    CITAZIONE
    Oceano mare racconta del naufragio di una fregata della marina francese, molto tempo fa, in un oceano. Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera. Sul mare si incontreranno le vicende di strani personaggi. Come il professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sé, sospesi sul bordo dell'oceano, col destino segnato dal mare. E sul mare si affaccia anche la locanda AI mayer, dove le tante storie confluiscono. Usando il mare come metafora esistenziale, Baricco narra dei suoi surreali personaggi, spaziando in vari registri stilistici, con una scrittura suggestiva, immaginifica e musicale.

    Incipit:
    CITAZIONE
    ...Poi avvicina il pennello al volto della donna, esita un attimo, lo appoggia sulle labbra e lentamente lo fa scorrere da un angolo all'altro della bocca. Le setole si tingono di rosso carminio. Lui le guarda, le immerge appena nell'acqua, e rialza lo sguardo verso il mare. Sulle labbra della donna rimane l'ombra di un sapore che la costringe a pensare " acqua di mare, quest'uomo dipinge il mare con il mare"- ed è un pensiero che dà i brividi.

    Fonte:Ozoz

    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    La locanda Almayer «… aveva quella bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli. E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto (…) Posata sulla cornice ultima del mondo, a un passo dalla fine del mare, la locanda Almayer lasciava che il buio, anche quella sera, ammutolisse a poco a poco i colori dei suoi muri: e della terra tutta e dell’oceano intero».

    Tra gli ospiti della locanda c’è una donna bellissima, Ann Deverià, ammalata di passione folle per un uomo, che è al mare per «guarire»: perché l’aria del mare assopisce gli ardori, la sua vista stimola «il senso etico», la sua solitudine placa e fa dimenticare.

    E c’è Elisewin, ammalata di troppa sensibilità. I volti umani pare le «urlino addosso», i rumori, e perfino i colori, la feriscono, tanto che nel suo palazzo ci sono dappertutto tappeti bianchi: «passi senza rumore e colori ciechi». Fanciulla trasparente come la seta che mai ha potuto vivere davvero per non disfarsi, disperatamente cerca nel «grembo marino» la salvezza, la vita. La sua giovane voce, un soffio, un sussurro: «dovesse anche fare un male da morire è vivere che voglio».

    Ann Deverià, camminando lungo la riva, parla con Elisewin:

    «Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così… Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo… salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No, sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai… Però troppo tardi l’ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male.

    È lì che salta tutto, non c’è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non te lo puoi nemmeno immaginare. Sai cos’è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate.

    Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un’orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte. La marea nasconde. È come se non fosse mai passato nessuno. È come se noi non fossimo mai esistiti. Se c’è un luogo al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è vita vera. È tempo. Tempo che passa. E basta».

    Poi c’è Plasson, il pittore delle tele bianche, che intinge il pennello nell’acqua del mare per dipingere il mare (con il risultato che il mare dipinto è «niente che si possa vedere»), e che lascia tutte le frasi a metà.

    E c’è il professor Bartleboom. Gli occhi fissi all’onda che si frange sulla riva, intento ad osservare il miracolo: la fine del mare. Perché, meraviglia dirlo, ma esistono pur «un luogo piccolissimo e un istante da nulla» dove il mare, l’immenso mare, finisce.

    «C’è qualcosa di… di malato in questo posto. Non te ne accorgi? I quadri bianchi di quel pittore, le misurazioni infinite del professor Bartleboom… e poi quella signora che è bellissima eppure non è felice, non so… per non parlare di quell’uomo che aspetta… quel che fa è aspettare, Dio sa cosa, o chi… è tutto… è tutto fermo un passo al di qua delle cose. Non c’è niente di reale…». D’altronde, «questa è la riva del mare. Né terra né mare. È un luogo che non esiste».


    Fonte:qui

    CITAZIONE
    Sabbia a perdita d’occhio, tra le ultime colline e il mare – il mare – nell’aria fredda di un pomeriggio quasi passato, e benedetto dal vento che sempre soffia da nord. La spiaggia. E il mare.

    Commenti:
    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    _________________________________
    In Italia

    "Il romanzo va gustato riga per riga, è denso di trovate anche linguistiche, di dialoghi dalla sonorità cinematografica, di descrizioni suggestive ed emblematiche."
    Giuseppe Pederiali - Il Giorno

    "Baricco ci fa pensare, di volta in volta, a Kafka come a Céline, a Perec come a Palazzeschi e forse perfino a Calvino, ma alla fine è sempre più inconfondibilmente se stesso, maestro di arazzi e sinfonie."
    Giovanni Giudici - l'Unità

    "Tutti personaggi straordinari, a ciascuno dei quali Baricco affida un impossibile segreto impegnandoli a custodirlo gelosamente."
    Angelo Guglielmi - L'Espresso

    "Vi spira un'aria fra Stevenson, Melville e Conrad, ossia una robusta vocazione al racconto che si alimenta però delle oscure tensioni metafisiche suscitate dal mito del mare."
    Stefano Giovanardi - la Repubblica

    "Il giovane Baricco ha superato di slancio l'ostacolo del secondo libro, che non di rado decide del destino di un narratore; o rientra nei ranghi o svetta. Ed egli ha svettato."
    Geno Pampaloni - il Giornale

    "Questo libro che gronda stanchezza e sconfitta, che accoglie concettualmente l'eredità dei più profetici e dannati scrittori di mare, riesce a proteggere una sua vena di allegria, di scanzonata e briosa musica mozartiana."
    Lorenzo Mondo - La Stampa - Tuttolibri

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    All'estero

    "È il trionfo del mito. Il mare stesso non è che un miraggio. E Alessandro Baricco un poeta."
    Le Figaro

    "Oceano mare conferma il temperamento di uno scrittore autentico, impegnato a percorrere la sua strada letteraria e a governare la sua profonda sensibilità."
    L'Express

    "Baricco ci ipnotizza con un linguaggio esotico... Oceano mare è altamente romantico e profondamente lirico."
    The New York Times

    "Uno scrittore da leggere e da apprezzare per l'eleganza e il divertimento che trasmette."
    The Washington Times

    "Ancora una volta, con Oceano mare, il prestigiatore opera il suo tour de force: fa nascere il mondo, un mondo marino... reale, meraviglioso e doloroso come un mondo vero."
    Libération

    "Ci sono echi oltre che di Conrad, di Perec e Melville, di Géricault e Schumann, per introdurre la massima varietà di registri non solo letterari."
    El Mundo


    Fonte:oceanomare.com

    Ammetto che con tutta la roba che ho cercato mi sta facendo venire la voglia di leggerlo.
     
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  2. Hime.
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    Awww. <3
    Ho un debole per questo libro così astratto e dalle atmosfere oniriche, crudo ma allo stesso candido, indescrivibile.
    Leggilo: è un libro che o si ama, o non si capisce e si arriva ad odiare il metodo di scrittura di Alessandro Baricco, ma di certo non lascia indifferenti.
    A me personalmente ha cambiato la vita, e non esagero dicendolo (:
     
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  3. -Leon
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    CITAZIONE (Hime. @ 24/1/2009, 20:07)
    Awww. <3
    Ho un debole per questo libro così astratto e dalle atmosfere oniriche, crudo ma allo stesso candido, indescrivibile.
    Leggilo: è un libro che o si ama, o non si capisce e si arriva ad odiare il metodo di scrittura di Alessandro Baricco, ma di certo non lascia indifferenti.
    A me personalmente ha cambiato la vita, e non esagero dicendolo (:

    Ho letto appena l'incipit prima. Appena finito di leggere ,non so perchè, ho pensato all'impressionismo che non centra molto con la letteratura xD Comunque mi ha colpito. Appena finisco la lettrice bugiarda lo compro, tanto neanche sono molte pagine.
     
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  4. -Leon
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    Lo sto leggendo ora.
    °_°

    Stupendo.
    All'inizio -le prime tre pagine- c'ho capito poco.
    Baricco c'ha uno stile tutto suo. E' molto elegante, pieno di figure poetiche e retoriche ma allo stesso tempo è violento e forte, per questo a volte ci si perde su chi è il soggetto.
    Mi ha proprio sorpreso.
     
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    Lo sto leggendo in questi giorni, e devo dire che mi sta facendo pensare un sacco, mi piace come scrive Baricco.
     
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  6. Hime.
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    *_* ho le lacrime agli occhi ragazzi, è cosi bello vedere gente iniziata a Baricco proprio con Oceano Mare x°° ♥
     
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  7. Quadrø
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    Basta mi avete convinto appena finisco L'Ulisse mi leggo questo e rimando a dopo "La scelta di Reuven" *ç*
     
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  8. -Leon
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    La parte dei marinai in mezzo al mare è scritta benissimo *_*
    Ormai l'ho quasi finito. Finito la preghiera di Elisewin.
     
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  9. Shasta
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    L'hocomprato l'altro ieri *_* Bellissimo
     
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8 replies since 24/1/2009, 17:22   561 views
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