~Bridges Burned
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scusate se non la volevate demenziale ma questo capitolo è venuro fuori così...
spero che sia di vostro gradimento.baz
Cap 2
-coooosa?!!-urlò naminè tanto da far tremare i muri della mensa scolastica-hai sognato il tuo amato sora in pericolo,mezzo morto e sanguinante, i tuoi migliori amici in gabbia e tu? Cosa facevi?ti divertivi con qualche simpaticissimo e debolissimo shadow?!!!-
-naminè abbassa la voce ti prego, se vuoi te lo chiedo anche in ginocchio ma abbassa la voce…-implorava una kairi quasi color Magenta per la vergogna.
Naminè si ricompose, abbassò la voce e riprese:-chissà se vuol dire qualcosa questo sogno…-
-naminè,se non lo sai tu che riesci a interpretare i sogni, come pretendi che lo sappia io?-
-mmmh..forse…-
Dall’altra parte della mensa, Sora sculettava come un matto imitando una voce femminile, che, tralaltro, gli riusciva benissimo.
-buongiorno ragazzi-disse sbattendo le ciglia, come se cercasse di sedurre qualcuno-sono felicissima di essere qui quest’oggi in questa classe con tutti questi bellissimi ragazzi. Il mio nome è Latrina e sono la vostra nuova insegnante di matematica!-
Roxas rideva come un matto dopo l’imitazione dell’amico,gli andò,ovviamente, di traverso il tramezzino e solo la forza di riku e la sua santissima pazienza, riuscirono a salvare roxas da un soffocamento.
-sora, ti prego, non farlo più!-disse roxas con le lacrime a gli occhi.
-la prossima volta impari ad aspettarci, prima di mangiare senza di noi.- disse sora ritornando al suo solito, scintillante sorriso.
-allora Pippo, sei pronto? sono 2 ore che ti prepari? Hai finito?-chiese paperino più isterico che mai.
-sìììììì, un momento - Pippo scese le regali gradinate con una camicia hawaiana, pantaloncini corti e sandali. Con una mano trainava un trolley di colore blu scuro e con l’altra si spalmava la crema solare sul nasone.
-si può sapere come ti sei conciato!?-paperino stava sul serio perdendo le staffe.
-sì…insomma…andiamo su un isola, giusto?con palme, sole, mare e frutti di paopu, giusto?allora perché non dovrei portarmi dietro il costume da bagno, l’ombrellone e qualche abituccio in più?-
-perché appena arrivati, ripartiremo prima di subito , sempre che quelli là non siano improvvisamente morti…-paperino era già sfinito senza aver combattuto contro nessun nemico di qualsiasi tipo.- e poi, scusa, ma dove hai messo lo scudo?-
-ovvio, lo lascio qui al castello. perchè? servirà?-
-NON L’HAI ANCORA CAPITO CHE ANDIAMO IN MISSIONE?!?!?-
Pippo lo guardò con aria interrogativa. Paperino per non perdere del tutto la sua, importantissima e irritantissima voce schizzò, veloce come un razzo, all’interno del palazzo, prese lo scudo del cane, tornò alla navetta e lo scaraventò al suo interno. Alla fine urlò esasperato –ORA, ENTRI NELLA GUMMISHIP, TI CAMBI , METTI VIA QUEGLI ASSURDI VESTITI E TI PREPARI PER IL VIAGGIO,OK?ALTRIMENTI SCARAVENTO QUELLA RIDICOLA VALIGIA NEI MOTORI DELLANOSTRA POTENTISSIMA NAVE.SE NON VUOI VEDERLA CARBONIZZATA FAI QUELLO CHE TI HO DETTO! HAI CAPITOOOO?????????!!!!!!?-
-d’accordo d’accordo, non ti scaldare, ho capito…-
Paperino ormai sgolato del tutto, entrò nella navetta pronto finalmente a rivedere il suo terzo compagno di avventure.
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