Che ne sarà di te?

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  1. Nitrogooch
     
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    Con questa one-shot, affermo il mio ritorno (anche se non full-time) in questo forum.
    A voi libero sfogo dei sentimenti che spero produrrà questa lettura. Purtroppo non scrivo da prima delle vacanze, per cui non sarà ottimale.


    Che ne sarà di te?



    Si poteva dire che da un po’ di tempo la sua vita era uno strazio. Terminato il liceo, spesso si ha una crisi su come impiegare la propria vita. E proprio questo capitò a Sora: solo i suoi capelli, dal colore indeciso tra il bruno e il biondo, e il suo atteggiamento sempre spavaldo e sfrontato erano rimasti tali.
    Tutta la sua vita era cambiata: dopo la morte improvvisa di Kairi, si era allontanato a causa di qualche pretesto dal suo amico di sempre, Riku, e da quel momento era rimasto solo. Aveva cambiato liceo per dimenticarsi di tutto e di tutti, e addirittura si ritirò in una zona poco sviluppata dell’isola, per eliminare qualsiasi oggetto, persona e finanche temperie che potesse ricordargli le sue esperienze passate.
    Dopo solo tre anni dagli avvenimenti trascorsi in compagnia dei suoi amici, non escludendo anche i cari alleati animati, sembrava vivere come un'altra persona: non era più capace di evocare il suo Keyblade, aveva perso la fiducia verso tutti, e oramai credeva di essere una persona normale.
    Quante volte sperava amaramente in una nuova guerra! Quante volte durante i suoi sogni credeva di essere ritornato come un tempo, Keyblade alla mano, distruggendo Heartless e Nobody a flotte! Nonostante i suoi sentimenti fossero alquanto egoistici, erano gli unici che gli facevano ancora immaginare di essere Vivo.
    Dopo essersi diplomato con il massimo dei voti al liceo vicino, egli era come tutti indeciso sulla strada da percorrere. Molte delle facoltà, ad esempio Medicina e Ingegneria, erano frequentatissime, parecchio ardue e non garantivano un’attività sicura; altre, come le Biotecnologie, erano il lavoro del futuro, ma non abbastanza sviluppate nel suo paese; altre ancora, come le Lettere, erano noiose e fine a se stesse; per quanto riguardava la Psicologia, egli non riusciva certe volte nemmeno a comprendere i suoi pensieri, per cui si domandava come avrebbe fatto ad aiutare altri.
    Questa scelta non lo allettava molto, e si gettò come sul letto di camera sua. Si ritrovò a fantasticare, a ritornare al passato, a pensare di essere nuovamente Lui, con le sue amicizie, le sue certezze, le verità assolute che lo circondavano: il cuore gli sobbalzò più forte nel petto, e come una sorta di misticismo, provò per una frazione di secondo l’estasi che derivava dalla rievocazione delle precedenti sensazioni.
    Ma dopo questo, si sentì ancora più vuoto di prima. Senza niente.
    Non aveva mai conosciuto sua madre. Ed è difficile campare senza la sua dolcezza, le sue carezze, la sicurezza che può darti una madre. Contro questo, ebbe un padre che cercò almeno in parte di ricoprire entrambi i ruoli.
    Protese la mano verso il cassetto, e prese con la sinistra una sigaretta e con la destra un accendino. Protesse quell’oggetto mortale con le mani a guisa di sfera per combattere il caldo ma forte vento che entrava dalla finestra mentre tentava di accenderlo.
    Si ricordò alcuni stralci di conversazioni tra lui e suo padre: prendi la vita con semplicità, trova una ragazza, compra una casa e sii felice, sempre con la salute dalla parte tua. Ora solo capì che questo sarebbe mai potuto accadere.
    Spense la sigaretta, si alzò e pian piano percorrendo tutta la casa chiuse bene le finestre.
    Il suo genitore aveva anche aggiunto: ‘Cerca di trattare allo stesso modo il successo e la sconfitta’. Ma come poteva mettere su una bilancia la sua vita precedente e quella attuale? La prima con avanti un futuro eccezionale, la seconda vicina all’abbandono di sé. Prima amicizia e amore, dopo solitudine e depressione.
    Si recò verso il fornello a gas e girò tutte le quattro manovelle, poi si abbandonò sulla sedia vicina al tavolo. Tutti gli avvenimenti più felici della sua vita gli passarono celermente davanti ai suoi occhi. Proprio mentre sentì che l’aria gli mancava si ricordò di un’ultima frase detta da suo padre: ‘Se sai vedere le cose per le quali hai dato la vita distrutte, se sai cadere e poi rialzarti, e ricostruirle con le tue sole forze, senza soffermarti un secondo di più, sarai davvero cresciuto’.
    In quel momento si ravvide e spense subito l’erogatore di quel vapore letale. Con le sue ultime forze si allontanò dalla cucina e aprendo la porta, si gettò fuori. Strisciando per terra, riuscì a scorgere i raggi deboli del sole che stava per ritirarsi, e tentando inutilmente di mettersi almeno in ginocchio, prima di svenire, sorrise e disse: << Papà, mi sto rialzando! >>


    Edited by Nitrogooch - 26/10/2008, 00:20
     
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  2. #Riku#
     
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    mi sbaglio..o non è completa???oppure sn malato io?
     
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  3. Nitrogooch
     
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    Credevo l'avesse pubblicata. Mai fidarsi, fare sempre anteprima...
     
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  4. Siegmund
     
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    dcritto in una maniera stupenda :sisi:
     
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    Honey badgers don't give a shit

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    Davvero bellissimo.
    Non è facile gestire un personaggio come Sora e portare il suo morale fino al suicidio, dato che è sempre solare.
    Però, con Kairi morta...
    Per fortuna poi si ricrede, altrimenti sarei scoppiata a piangere. ùçu
     
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  6. hoshyko
     
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    CITAZIONE
    Per fortuna poi si ricrede, altrimenti sarei scoppiata a piangere. ùçu

    quoto

    cmq è scritta davvero bene!
     
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  7. light master
     
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    davvero una bella storia, scrivi benissimo
     
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    "We have waited 600 years for this"

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    Bravo!

    Bella storia complimenti!

    O_O Sora fuma? O_O
     
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  9. Xehanort57
     
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    Bellissimo l'inizio
    xò voglio vedere come la continui

    peccato che Sora è ancora vivo cmq
     
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  10. Judger-Gabranth 94
     
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    scrivi perfettissimamente(l ho detto?) continua mi piace questo sora depresso
     
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  11. Xehanort57
     
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    quoto basta che non diventi splendente di gioia
    io sto in qualunque fan fic finchè Sora è sotto tortura(o il Topo)
     
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  12. Nitrogooch
     
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    Vi ringrazio per i vostri commenti. Non credevo di ottenere tali complimenti, poichè sono parecchio arrugginito e temevo addirittura che questa one-shot rimanesse nel dimenticatoio!
    Comunque, come ho detto, è una one-shot, per cui non la continuerò: se vi piace tanto potete farlo voi.
    Ps: non pubblicherò più fict per problema 'tempo', ma solo one-shot quando avrò l'ispirazione. Se vi va, andate a leggere la fict seria nella mia firma...
    Nitrogooch
     
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11 replies since 25/10/2008, 14:57   109 views
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